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 carlo bruneri biografia

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MessaggioTitolo: carlo bruneri biografia   carlo bruneri biografia Icon_minitimeDom Set 21, 2014 6:03 pm

Carlo Bruneri è nato nel 1908 a Torino. Il suo primo lavoro è stato in Paracchi, un famoso produttore di tappeti e tessuti a Torino. Carlo e suo fratello Mario alla fine unite il padre, Pietro, nella sua attività. Nell'industria del 1930 del Bruneri chiamato "Officine Bruneri" ha prodotto dumper. Dopo la seconda guerra mondiale i fratelli Bruneri hanno inventato il primo escavatore completamente idraulico chiamato Yumbo .

Nel 1965, quando la partnership con il fratello Mario era chiusa Carlo Bruneri ha fondato Hydromac . Mario Bruneri ha fondato Simit nel 1965.

Carlo Bruneri è morto a 8 ottobre 2008 all'età di 100 anni.

La società SIMIT SpA è stata fondata nel 1965 da Carlo e Mario Bruneri fratelli. SIMIT è un importante produttore di attrezzature di lavori pubblici, tra cui escavatori idraulici. La società è stata acquistata da Fiat MMT nel 1969.

Attualmente, l'azienda è integrato nel New Holland Construction Divisione Gruppo CNH Global , una controllata di Fiat Group
Dal escavatori esistevano, erano operando con cavi che assicurata la trasmissione dei movimenti del braccio e della benna. Le macchine potrebbero funzionare solo tumulo.

Questo è il seguito della seconda guerra mondiale nel 1947 che i fratelli Bruneri inventato la meccanica pala idraulica. Sono caduto il primo brevetto internazionale nel 1951 a Torino La loro azienda artigianale si chiamava semplicemente "Carlo & Mario Brunetti." Hanno sviluppato le prime gallerie di perforazione hardware, il famoso "Jumbo", che è stato utilizzato nella costruzione di gallerie stradali e ferroviarie.

Nota che ha prodotto diverse licenze dei loro brevetti tra cui uno in SICAM società francese che ha fatto il primo modello di escavatore idraulico francese meccanico.

Fu nel 1965 che i due fratelli decisero di separare il loro business. Nacquero così le aziende SIMIT e HYDROMAC. Sia la progettazione e produzione di escavatori idraulici.

Produzioni SIMIT erano riconoscibili per il loro colore giallo e nero. Erano conosciuti per la loro alta qualità, affidabilità e robustezza. Gli utenti hanno sempre apprezzato le innovazioni tecniche, come il posizionamento braccio cilindro che rende gli offriva una terza congiunto.

La società HYDROMAC stava affrontando una gamma semplice tecnicamente con il suo colore verde insolito nel campo della T
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MessaggioTitolo: escavatore jumbo bruneri    carlo bruneri biografia Icon_minitimeMar Set 23, 2014 12:43 pm

prototipo escavatore jumbo brunericarlo bruneri biografia Images?q=tbn:ANd9GcQqPnBIlIhC_5wKQ_vxf8uCTQamMID6xC_YMV-PYTxyMsjrOY0wbgcarlo bruneri biografia DSCN2587-bordercarlo bruneri biografia DSCN2589-bordercarlo bruneri biografia IMG_5564carlo bruneri biografia IMG_5573carlo bruneri biografia 7828_700wcarlo bruneri biografia 7839_700w in francia era prodotto dalla sicam afro flower
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MessaggioTitolo: macchine hidromac   carlo bruneri biografia Icon_minitimeMar Ott 25, 2016 12:21 pm

L’escavatore idraulico è nato a Torino nel secondo dopoguerra dall’ingegno di Carlo e Mario Bruneri.

Nel 1951 venne infatti registrato a nome della “Ditta Carlo e Mario Bruneri” il brevetto per il primo “escavatore idraulico” al mondo.

Una invenzione che i fratelli Bruneri cedettero alla francese Sicam che portò al primo esemplare di escavatore denominato “Yumbo”.

La storia dello “Yumbo” è stata indissolubilmente legata al nome Bruneri. I figli di Carlo e Mario divisero le sorti aziendali dando origine, nel 1965, a due aziende concorrenti e che hanno caratterizzato in positivo la storia delle macchine movimento terra moderne.

Da un lato la Simit e, dall’altro, la Hydromac.
Se la prima si distinse fin da subito per la qualità elevata dei suoi prodotti e le innovazioni tecniche che fecero storia come, ad esempio, il braccio con cilindro posizionatore, la seconda ebbe una fortissima espansione commerciale con prodotti di qualità inferiore ma con una gamma molto vasta composta anche da fortunati modelli gommati.

Caratterizzata dall’inconfondibile colore “verde ramarro”, gli escavatori della Hydromac si diffusero infatti in tutta Europa grazie alla forte propensione agli investimenti finalizzati alla produzione e allo sviluppo di una rete commerciale capillare che ben presto si sviluppò fuori dai confini nazionali tanto da diventare una seria concorrente all’altra grande specialista degli escavatori idraulici: la francese Poclain.


Gli stabilimenti produttivi erano due: quello di San Mauro Torinese in cui avvenivano le lavorazioni di molte parti degli escavatori e dove trovavano spazio le linee di assemblaggio dei prodotti finiti, e quello di Trino Vercellese in cui venivano prodotte le carpenterie.

Negli anni ’70 c’è il momento di vero splendore della Hydromac con la presenza del marchio torinese in 27 differenti stati, concessionari operanti anche in America Latina, Australia e Africa, con una gamma che arriva a comprendere oltre una decina di modelli con potenze comprese fra i 75 CV e i 220 CV e con benne da 700 a 2500 litri. Senza contare la possibilità, sui modelli più grandi, di avere sia le versioni rovescio che quelle frontali. Piaceva anche la possibilità, sullo stesso modello, della scelta delle motorizzazioni che spaziava dai classici Perkins e Deutz fino ai modelli più recenti che potevano adottare sia Scania, che MAN, che General Motors, che Rolls-Royce.

L’evoluzione dei concorrenti non si fa attendere e l’Hydromac inizia una fase altalenante che la porta a degli acuti eccellenti per l’epoca come i due modelli H150 e H180 disegnati da Pininfarina e che fissano nuovi punti di riferimento nella concezione delle cabine e del design dei moderni escavatori idraulici, come l’H270 che è il più grande escavatore progettato e costruito dall’azienda torinese, o come l’H20, il primo mini escavatore “made in Turin” dal peso operativo di 1,7 tonnellate, fino alla chiusura definitiva avvenuta agli inizi degli anni ’90 dopo diversi passaggi di proprietà.
Una storia che oggi continua in Argentina, a Don Torcuato, nella provincia di Buenos Aires, dove i “ramarri” continuano a vivere con i due modelli Turbo America 125 e 155 – due “veri” Hydromac che sono il valido aggiornamento degli ultimi progetti italiani e migliorati con un impianto idraulico Load Sensing – e con la gamma “2010” che vede commercializzare gli escavatori cinesi della XCMG con i caratteristici colori del marchio di Torino.

La sinergia con il grande costruttore cinese ha portato a vedere il marchio torinese anche su grader e pale gommate.

Un revival che fonda le sue basi sulla forte tradizione Hydromac nel mercato argentino grazie alla storica presenza di imprenditori argentini, affezionati al marchio, figli della fortissima immigrazione piemontese verso il paese sud americano.

I “ramarri” si sono spostati e il loro colore, così particolare, continua a vivere nei cantieri argentini.

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MessaggioTitolo: simit macchine   carlo bruneri biografia Icon_minitimeMar Ott 25, 2016 12:27 pm

SIMIT (in italiano l'abbreviazione della Società Italiana Macchine Industriali Torino,) è un'industria italiana fondata da Mario Bruneri al 1965 a Torino per la produzione di escavatori. I primi modelli sono come Yumbo . Mario Bruneri ha migliorato i modelli, per esempio, con l'aggiunta del braccio e bilanciere triplo braccio articolato divised.

Mario Bruneri ha venduto la sua industria in Fiat nel 1972.

Durante il biennio 1972 - 1974, quando Fiatallis è stato creato, gli escavatori sono stati commercializzati come Fiat prod. Simit (Fiat prodotti da SIMIT).
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MessaggioTitolo: Re: carlo bruneri biografia   carlo bruneri biografia Icon_minitimeMer Set 04, 2019 11:17 am

Carlo Bruneri è nato nel 1908 a Torino. Il suo primo lavoro è stato presso Paracchi, un famoso produttore di tappeti e tessuti a Torino. Carlo e suo fratello Mario alla fine si unirono al padre, Pietro, nella sua attività. Negli anni '30 l'industria di Bruneri chiamata "Officine Bruneri" ha prodotto autocarri con cassone ribaltabile. Dopo la seconda guerra mondiale i fratelli Bruneri hanno inventato il primo escavatore completamente idraulico chiamato Yumbo .

Nel 1965, quando la collaborazione con suo fratello Mario fu chiusa, Carlo Bruneri ha fondato Hydromac . Mario Bruneri ha fondato Simit nel 1965.

Carlo Bruneri muore l'8 ottobre 2008 quando aveva 100 anni.

Addio all' operaio che inventò l' escavatore Jumbo
Quella di Mario Bruneri, cavaliere del lavoro, morto nei giorni scorsi alla bella età di cento anni, è una storia che avrebbe potuto scrivere Primo Levi, naturalmente il Levi de «La chiave a stella». Ma chi era l' uomo che, come recita il necrologio apparso su un quotidiano cittadino, ha vissuto un intero secolo e ora «ha raggiunto in Cielo la sua adorata Emma»? Lo spiega sempre il necrologio: era l' ideatore e il costruttore dell' escavatore idraulico. Ai profani, è chiaro, compreso a chi scrive, l' invenzione di Bruneri dice poco o niente. Basta però documentarsi per capire che le idee dell' imprenditore con la passione per l' idraulica e per la meccanica hanno avuto una parte importante: tanto nel campo delle macchine cosiddette del «movimento terra», quanto, soprattutto, nell' ambito della ricostruzione industriale di Torino e del Paese dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. Giusto in quel periodo, tra la fine degli anni Quaranta e i primi Cinquanta, infatti, applicando a un autocarro i pistoni e una pompa con due catene, fece funzionare il suo escavatore. Il cavalier Bruneri, uno che disegnava i suoi progetti con il gesso, spesso su una lavagna oppure per terra, veniva da quella schiatta di artigiani-operai-meccanici, poi diventati imprenditori in proprio, che ha costruito non soltanto la fortuna della Torino industriale, reame dell' auto e della tecnica, ma seppe dare una identità forte, a lungo creduta indelebile, alla città allora orfana del trono (quello dei Savoia) e dunque del rango di capitale d' Italia. Si trattava, come è noto, della Torino laboratorio, del gusto per il lavoro fatto a regola d' arte, degli operai che, se era il caso, sapevano mandare avanti da soli le officine: come fecero, sia pure per poco, nell' autunno del 1920, durante l' occupazione delle fabbriche. La Torino moderna, di industriali «eroici» e di tute blu altrettanto geniali, insomma, amata e idealizzata da Piero Gobetti. Bruneri aveva seguito la trafila di quella educazione pratica e sentimentale: scuole serali meccaniche, l' apprendistato nella boita del padre, il rapporto simbiotico con motori, auto, camion, motociclette, trattori. Fino al suo escavatore, pensato già negli anni Trenta, che avrebbe chiamato, grazie a una sua figlia, come l' elefantino di Walt Disney: Jumbo. Un volo di fantasia, forse, per suggerire che possono avere un' anima anche uno scavatore o una scavatrice, tipo quella che «piange» nelle «Ceneri di Gramsci» di Pier Paolo Pasolini.

Il famoso designer della Ferrari ha progettato anche degli escavatori.

La settimana scorsa è arrivata la triste notizia della morte del designer italiano di automobili Sergio Pininfarina, all’età di 85, una figura emblematica nel panorama automobilistico e conosciuto per il suo lavoro di progettazione con la Ferrari.

Ma sapevi che ha progettato anche degli escavatori? La Hydromac SpA (da non confondere con Hidromek, una società turca dei nostri giorni), era una società italiana di produzione di escavatori fondata da Carlo Bruneri a Torino nel 1965.L’azienda nacque dopo che Carlo e suo fratello Mario Bruneri sciolsero la loro partnership. Si diceva spesso che Mario Bruneri era il “padre dell’escavatore idraulico” poiché la società Bruneri fu pioniera nello sviluppo di queste macchine nella regione.

I primi modelli Hydromac erano basati sui precedenti modelli Yumbo Bruneri. Tuttavia, alla fine degli anni 70 e nei primi anni 80, la Hydromac coinvolse Sergio Pininfarina nella progettazione dei nuovi modelli H180 e H200.

Il lavoro di progettazione del signore Pininfarina al momento risultò semplicemente sorprendente e molto futuristico, infatti io ricordo di aver ricevuto da ragazzo un poster del modello H180 dal mio numero della rivista Construction News e di averlo appeso subito sul muro della mia cameretta!

La caratteristica più evidente della macchina era la cabina che somigliava a una capsula spaziale, da un design ergonomico e con delle decalcomanie che colpivano. Pensando oggi a questa macchina come operatore, credo che guardare attraverso quel enorme vetro frontale curvo sarebbe stato un incubo assoluto.

I vetri curvi su alcuni dei vecchi escavatori Samsung con cui ho lavorato in passato spesso distorcevano la vista della zona di lavoro, ed erano molto meno curvi del vetro del Hydromac H180. Non si può non rimanere impressionato dal lavoro di progettazione del signor Pininfarina su queste macchine, che erano molto avanti nel loro tempo in termini di stile e look.

Tuttavia la società ha chiuso per sempre nel 1996, dopo una serie di cambiamenti di proprietà. Sergio Pininfarina lascia una eredità duratura al settore automobilistico con il suo straordinario lavoro di design. Nacque l’8 settembre 1926 e morì il 3 luglio 2012. Il signore Pininfarina lascia sua moglie Giorgia Gianolio, che sposò nel 1951, sua figlia Lorenza, e suo figlio Paolo.





HYDROMAC YUMBO SUPER 65 AVANZAMENTO CON MOTORI IDRAULICI DIRETTI PRODOTTO IN EPOCA BRUNERI (DAL 1950 AL 1964)

Escavatore cingolato d epoca hydromac yumbo super 65 in produzione dal 1950 al 1964, epoca




Escavatore cingolato d epoca hydromac yumbo super 65 in produzione dal 1950 al 1964, epoca in cui la famosa industria macchine movimento terra era nell epoca Bruneri, si tratta del primo escavatore ad avanzamento con motori idraulici diretti, con pistone autofreanate, brevettato.Nel lontano settembre del 1951 veniva riconosciuto alla “Ditta Carlo e Mario Bruneri fratelli a Torino” il brevetto di quella che sara’ l invenzione piu’ importante nel mondo dell movimento terra l “Escavatore idraulico”.
Gli escavatori fino ad allora erano quelli a corda, difficili da manovrare e poco versatili, questa sara’ una delle invenzioni piu’ importanti ……SEGUE…::::::>>>>

e in pochissimi lo sanno che si tratta di un invenzione al 100% MADE IN ITALY
Nel 1965 dalla Bruneri nasce l Hydromac con uno stabilimento di Trino Vercellese, situato su un’area totale di 40.000 mq di cui 5.000 coperti e uno aiTorino San Mauro, 18.000 mq coperti su di un’area di 130.000 mq, con ben 650 dipendenti, storia gloriosa dell Hydromac fu fatta di mezzi indistruttibili, affidabili e versatili fu costellata di successi sempre maggiormente crescenti sino al 1996, anno in cui il marchio cesso’
definitivamente di produrre.



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MessaggioTitolo: Re: carlo bruneri biografia   carlo bruneri biografia Icon_minitimeMer Set 04, 2019 11:18 am

Mezzo secolo fa, Mario Bruneri ha ideato la macchina che ha rivoluzionato il
settore del movimento terra. Tutto è cominciato con un cassone "ribaltabile"
In visita al grande stabilimento Fiat-Hitachi di San Mau-
ro Torinese, dove si costruiscono i più moderni escava-
tori del mondo, Mario Bruneri non nasconde l'emozio-
ne. Mezzo secolo fa, infatti, è stato proprio lui a ideare
quelle macchine. Oggi, a 92 anni, Bruneri rivive la sua storia
accompagnato dalla figlia Franca, dai nipoti Gabriella e Paolo,
e dal pronipote Emanuele, sette anni, che vuole accanto perché
«capisca dove si può arrivare, partendo da un'idea semplice».
Da ragazzo, negli anni Venti, Bruneri abita in un sobborgo
torinese chiamato Gatta Verde (oggi Campidoglio). Di giorno,
con il fratello Carlo, aiuta il padre nella piccola officina di bici-
clette e la sera frequenta le scuole professionali: «Cinque anni
a tracciare disegni e a imparare elementi di meccanica e di
idraulica, che si sarebbero rivelati utilissimi».
Dopo la guerra, con un autocarro sgombera le macerie del-
le fabbriche bombardate. «Per caricare e scaricare - ricorda -
c'era soltanto il badile, la forza delle braccia e tanta fatica».
Così Mario escogita un sistema a funi per sollevare il cassone.
Ogni tanto, però, sotto sforzo, le corde si spezzano. Rinfre-
scando alcune nozioni scolastiche, realizza, allora, un sistema
idraulico decisamente più comodo e affidabile. Altri camionisti
lo vedono e decidono di adottarlo. È la svolta. I due fratelli
Bruneri cominciano a costruire i cosiddetti "ribaltabili". L'a-
zienda, a poco a poco, cresce, si amplia e viene trasferita a Col-
legno, nella cintura torinese.
Girando per i cantieri, Mario osserva che le funi cedono an-
che sulle draghe, le "nonne" dei moderni escavatori. Ci vuole
una soluzione. Ricorda: «La domenica, a officina chiusa, mi
mettevo a disegnare con il gesso, poi costruivamo le parti del
prototipo a mano, pezzo per pezzo, perché sul mercato non
esistevano apparecchiature oleodinamiche adatte». Nel '47,
nasce una strana pala caricatrice, con un braccio mobile simile
a una benna. Da questa all'escavatare su ruote, a quello su cin-
goli il passo è breve. E nel '50, finalmente, ecco il primo esca-
vatore idraulico del mondo.
«Volevamo dargli un nome - ricorda Bruneri con commo-
zione -. Una sera mia figlia Margherita propone quello di un
simpatico e robusto elefantino protagonista delle sue letture:
Yumbo. I miei collaboratori sono entusiasti dell'idea e da allo-
4 Mario Bruneri nella cabina di guida dell'EX215
» L'EX455, il più avanzato escavatore Fiat-Hitachi
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MessaggioTitolo: Re: carlo bruneri biografia   carlo bruneri biografia Icon_minitimeMer Set 04, 2019 11:23 am

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L’escavatore idraulico è nato a Torino nel secondo dopoguerra dall’ingegno di Carlo e Mario Bruneri.

Nel 1951 venne infatti registrato a nome della “Ditta Carlo e Mario Bruneri” il brevetto per il primo “escavatore idraulico” al mondo.

Una invenzione che i fratelli Bruneri cedettero alla francese Sicam che portò al primo esemplare di escavatore denominato “Yumbo”.

La storia dello “Yumbo” è stata indissolubilmente legata al nome Bruneri. I figli di Carlo e Mario divisero le sorti aziendali dando origine, nel 1965, a due aziende concorrenti e che hanno caratterizzato in positivo la storia delle macchine movimento terra moderne.

Da un lato la Simit e, dall’altro, la Hydromac

Se la prima si distinse fin da subito per la qualità elevata dei suoi prodotti e le innovazioni tecniche che fecero storia come, ad esempio, il braccio con cilindro posizionatore, la seconda ebbe una fortissima espansione commerciale con prodotti di qualità inferiore ma con una gamma molto vasta composta anche da fortunati modelli gommati.

Caratterizzata dall’inconfondibile colore “verde ramarro”, gli escavatori della Hydromac si diffusero infatti in tutta Europa grazie alla forte propensione agli investimenti finalizzati alla produzione e allo sviluppo di una rete commerciale capillare che ben presto si sviluppò fuori dai confini nazionali tanto da diventare una seria concorrente all’altra grande specialista degli escavatori idraulici: la francese Poclain.


Gli stabilimenti produttivi erano due: quello di San Mauro Torinese in cui avvenivano le lavorazioni di molte parti degli escavatori e dove trovavano spazio le linee di assemblaggio dei prodotti finiti, e quello di Trino Vercellese in cui venivano prodotte le carpenterie.

Negli anni ’70 c’è il momento di vero splendore della Hydromac con la presenza del marchio torinese in 27 differenti stati, concessionari operanti anche in America Latina, Australia e Africa, con una gamma che arriva a comprendere oltre una decina di modelli con potenze comprese fra i 75 CV e i 220 CV e con benne da 700 a 2500 litri. Senza contare la possibilità, sui modelli più grandi, di avere sia le versioni rovescio che quelle frontali. Piaceva anche la possibilità, sullo stesso modello, della scelta delle motorizzazioni che spaziava dai classici Perkins e Deutz fino ai modelli più recenti che potevano adottare sia Scania, che MAN, che General Motors, che Rolls-Royce.

L’evoluzione dei concorrenti non si fa attendere e l’Hydromac inizia una fase altalenante che la porta a degli acuti eccellenti per l’epoca come i due modelli H150 e H180 disegnati da Pininfarina e che fissano nuovi punti di riferimento nella concezione delle cabine e del design dei moderni escavatori idraulici, come l’H270 che è il più grande escavatore progettato e costruito dall’azienda torinese, o come l’H20, il primo mini escavatore “made in Turin” dal peso operativo di 1,7 tonnellate, fino alla chiusura definitiva avvenuta agli inizi degli anni ’90 dopo diversi passaggi di proprietà.


Una storia che oggi continua in Argentina, a Don Torcuato, nella provincia di Buenos Aires, dove i “ramarri” continuano a vivere con i due modelli Turbo America 125 e 155 – due “veri” Hydromac che sono il valido aggiornamento degli ultimi progetti italiani e migliorati con un impianto idraulico Load Sensing – e con la gamma “2010” che vede commercializzare gli escavatori cinesi della XCMG con i caratteristici colori del marchio di Torino.
Un revival che fonda le sue basi sulla forte tradizione Hydromac nel mercato argentino grazie alla storica presenza di imprenditori argentini, affezionati al marchio, figli della fortissima immigrazione piemontese verso il paese sud americano.argentina
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MessaggioTitolo: Re: carlo bruneri biografia   carlo bruneri biografia Icon_minitimeMer Set 04, 2019 11:25 am

SIMIT ESCAVATORI SPA

SIMIT SPA fu creata nel 1965 dai fratelli Carlo e Mario Bruneri . La SIMIT e stata un importante casa costruttrice di macchine per il movimento terra , piu nello specifico di escavatori meccanici idraulici.
nel 1969 la SIMIT viene acquisita da fiat MMT
Attualmente fa parte della divisione New Holland Construction del gruppo
CNH Global

Nel 1930, a Torino, i fratelli Carlo e Mario Bruneri, iniziavano la loro attività con la fabbricazione di autocarri ribaltabili.

Alla ripresa delle attività industriali, dopo le vicissitudini mondiali, e più precisamente nel 1948 progettavano e costruivano un prototipo di escavatore, impiegato principalmente come caricatore frontale, azionato da pompa e martinetti idraulici.

Con il trascorrere degli anni, ulteriori migliorie vennero a modificare la primordiale concezione tecnica, sino a giungere ad una ottimale macchina su ruote in grado di operare e spostarsi mediante azione idraulica.

Nel settembre del 1951 veniva riconosciuto alla "Ditta Carlo e Mario Bruneri fratelli a Torino" il brevetto di invenzione di quello che in seguito fu comunemente definito, primo nel mondo, "Escavatore idraulico".

Al tradizionale movimento a funi si contrapponeva quello idraulico, con l'abolizione di frizioni, freni, argani, scatole di inversione, funi e tamburi avvolgifune.
carlo bruneri biografia Simit90


Mantenendo inalterate le prestazioni si aveva pertanto una notevole riduzione di peso ed un inferiore costo di produzione.

Eliminati organi di facile usura la gestione risultava inoltre decisamente vantaggiosa.
In un mercato italiano poco propenso alle novità, una visione più ampia verso i mercati stranieri, spinse nel 1954 la Bruneri a cedere il brevetto alla società francese Sicam.


carlo bruneri biografia SIMIT-S15B-01


In Italia continuando la produzione di escavatori, nel 1957 si iniziò la costruzione di gru e gli studi per una pala girevole denominata S12.
In Francia, l'escavatore Bruneri veniva prodotto, pubblicizzato e commercializzato col nome di "Yumbo".


Lo stesso tipo di escavatore era costruito nel resto del mondo dalle quotate società Drott (Stati Uniti), Mitsubishi (Giappone), Priestman (Inghilterra) e Tusa (Spagna). Nel 1963 veniva alla luce negli stabilimenti Bruneri il millesimo esemplare "Yumbo".
Gli studi e le esperienze trasmesse dalla Società Bruneri alla marca francese contribuirono notevolmente allo sviluppo tecnologico ed alla diffusione mondiale dell'escavatore idraulico.

Nel 1965 i fratelli Bruneri decidono di separarsi dando vita alla SIMIT e HIDROMAC
I prodotti SIMIT erano riconoscibili dal colore giallo e nero . Erano reputati per la loro robustezza la qualità e le innovazioni tecnologiche.

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MessaggioTitolo: Re: carlo bruneri biografia   carlo bruneri biografia Icon_minitimeMar Apr 20, 2021 10:53 am

i fratelli carlo e mario bruneri nel 1930 iniziarono la loro attivita nei soborghi di torino , riparavano e costruivano cassoni ribaltabili, trattori macchine agricole , pale gommate e cingolate.
nel i948 , dopo la 2 guerra mondiale alla ricostruzione, costruirono il primo escavatore
completamente idraulico.
nel 1951, ottennero il brevetto di primo escavatore al mondo idraulico.
l'escavatore bruneri privo di frizioni argani pulegge carrucole organi di rinvio funi cavi catene cremagliere tamburi, freni, era piu leggero veloce ed agile rispetto alle escavatrici meccaniche classiche di costruzione e concezione antecedente.
la sicam francese nel 1954 acquisì il brevetto dei fratelli bruneri iniziando in francia la produzione dell'escavatore 100% idraulico. yumbo-
la drott usa, mitsubischi giapponese, priestman inglese tusa spagnola.
bruneri viene chiusa e si fonda l'hydromac di carlo bruneri , e la simit di mario bruneri poi acquisita dal gruppo fiat.
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MessaggioTitolo: Re: carlo bruneri biografia   carlo bruneri biografia Icon_minitimeMar Apr 20, 2021 10:56 am

Una storia dell’ingegno italiano

Il primo escavatore ad azionamento idraulico fu realizzato a Torino dai fratelli Mario e Carlo Bruneri. Difatti nel 1951 veniva riconosciuto alla “Ditta Carlo e Mario Bruneri” il brevetto di invenzione dell’ “Escavatore idraulico”. Nel 1965 i due fratelli fondarono a San Mauro la SIMIT.

La movimentazione idraulica permise il superamento di quella precedente a funi di acciaio, con la conseguente eliminazione di tutto l’armamentario di tamburi avvolgifune, argani, scatole di inversione, freni, frizioni, etc. Il risultato fu quello di ottenere una notevole riduzione di peso ed un inferiore costo di produzione, mantenendo inalterate le prestazioni. L’escavatore della SIMIT, commercializzato col nome di Jumbo, ebbe grande successo in tutta Europa.

Arriva la FIAT

Nel 1969 la SIMIT viene ceduta al gruppo Fiat e lo stabilimento di San Mauro viene inglobato nella Fiat Allis; successivamente, nel 1987 entra nella joint venture Fiat Hitachi; poi viene ulteriormente sballottato in ulteriori fusioni e acquisizioni fra le quali: FIAT Kobelco, New Holland Kobelco, New Holland Construction, CNH Industrial.
San Mauro si sta spegnendo un’altra storica fabbrica simbolo dell’ingegno degli italiani, il vero, grande, patrimonio nazionale. Lì nacque la SIMIT, creata nel 1965 dai fratelli torinesi Carlo e Mario Bruneri, che inventarono il primo escavatore idraulico al mondo (cosa non è mai stato inventato a Torino

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MessaggioTitolo: Re: carlo bruneri biografia   carlo bruneri biografia Icon_minitimeMar Apr 20, 2021 10:57 am

San Mauro si sta spegnendo un’altra storica fabbrica simbolo dell’ingegno degli italiani, il vero, grande, patrimonio nazionale. Lì nacque la SIMIT, creata nel 1965 dai fratelli torinesi Carlo e Mario Bruneri, che inventarono il primo escavatore idraulico al mondo (cosa non è mai stato inventato a Torino

Una storia dell’ingegno italiano

Il primo escavatore ad azionamento idraulico fu realizzato a Torino dai fratelli Mario e Carlo Bruneri. Difatti nel 1951 veniva riconosciuto alla “Ditta Carlo e Mario Bruneri” il brevetto di invenzione dell’ “Escavatore idraulico”. Nel 1965 i due fratelli fondarono a San Mauro la SIMIT.

La movimentazione idraulica permise il superamento di quella precedente a funi di acciaio, con la conseguente eliminazione di tutto l’armamentario di tamburi avvolgifune, argani, scatole di inversione, freni, frizioni, etc. Il risultato fu quello di ottenere una notevole riduzione di peso ed un inferiore costo di produzione, mantenendo inalterate le prestazioni. L’escavatore della SIMIT, commercializzato col nome di Jumbo, ebbe grande successo in tutta Europa.

Arriva la FIAT

Nel 1969 la SIMIT viene ceduta al gruppo Fiat e lo stabilimento di San Mauro viene inglobato nella Fiat Allis; successivamente, nel 1987 entra nella joint venture Fiat Hitachi; poi viene ulteriormente sballottato in ulteriori fusioni e acquisizioni fra le quali: FIAT Kobelco, New Holland Kobelco, New Holland Construction, CNH Industrial.
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MessaggioTitolo: Re: carlo bruneri biografia   carlo bruneri biografia Icon_minitimeMar Apr 20, 2021 11:00 am

Addio all' operaio che inventò l' escavatore Jumbo
Quella di Mario Bruneri, cavaliere del lavoro, morto nei giorni scorsi alla bella età di cento anni, è una storia che avrebbe potuto scrivere Primo Levi, naturalmente il Levi de «La chiave a stella». Ma chi era l' uomo che, come recita il necrologio apparso su un quotidiano cittadino, ha vissuto un intero secolo e ora «ha raggiunto in Cielo la sua adorata Emma»? Lo spiega sempre il necrologio: era l' ideatore e il costruttore dell' escavatore idraulico. Ai profani, è chiaro, compreso a chi scrive, l' invenzione di Bruneri dice poco o niente. Basta però documentarsi per capire che le idee dell' imprenditore con la passione per l' idraulica e per la meccanica hanno avuto una parte importante: tanto nel campo delle macchine cosiddette del «movimento terra», quanto, soprattutto, nell' ambito della ricostruzione industriale di Torino e del Paese dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. Giusto in quel periodo, tra la fine degli anni Quaranta e i primi Cinquanta, infatti, applicando a un autocarro i pistoni e una pompa con due catene, fece funzionare il suo escavatore. Il cavalier Bruneri, uno che disegnava i suoi progetti con il gesso, spesso su una lavagna oppure per terra, veniva da quella schiatta di artigiani-operai-meccanici, poi diventati imprenditori in proprio, che ha costruito non soltanto la fortuna della Torino industriale, reame dell' auto e della tecnica, ma seppe dare una identità forte, a lungo creduta indelebile, alla città allora orfana del trono (quello dei Savoia) e dunque del rango di capitale d' Italia. Si trattava, come è noto, della Torino laboratorio, del gusto per il lavoro fatto a regola d' arte, degli operai che, se era il caso, sapevano mandare avanti da soli le officine: come fecero, sia pure per poco, nell' autunno del 1920, durante l' occupazione delle fabbriche. La Torino moderna, di industriali «eroici» e di tute blu altrettanto geniali, insomma, amata e idealizzata da Piero Gobetti. Bruneri aveva seguito la trafila di quella educazione pratica e sentimentale: scuole serali meccaniche, l' apprendistato nella boita del padre, il rapporto simbiotico con motori, auto, camion, motociclette, trattori. Fino al suo escavatore, pensato già negli anni Trenta, che avrebbe chiamato, grazie a una sua figlia, come l' elefantino di Walt Disney: Jumbo. Un volo di fantasia, forse, per suggerire che possono avere un' anima anche uno scavatore o una scavatrice

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MessaggioTitolo: Carlo Bruneri imprenditore   carlo bruneri biografia Icon_minitimeMar Mar 14, 2023 6:25 pm

Carlo Bruneri
VEDI LA FONTE
File: segnaposto
Carlo Bruneri nasce nel 1908 a Torino. Il suo primo lavoro è stato da Paracchi, famoso produttore di tappeti e tessuti di Torino. Carlo e suo fratello Mario alla fine affiancarono il padre, Pietro, nella sua attività. Negli anni '30 l'industria Bruneri denominata "Officine Bruneri" produceva autocarri con cassone ribaltabile. Dopo la seconda guerra mondiale i fratelli Bruneri hanno inventato il primo escavatore completamente idraulico chiamato Yumbo .

Nel 1965, chiusa la collaborazione con il fratello Mario, Carlo Bruneri fonda la Hydromac . Mario Bruneri ha fondato Simit nel 1965.

Carlo Bruneri è morto l'8 ottobre 2008 all'età di 100 anni.
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MessaggioTitolo: Re: carlo bruneri biografia   carlo bruneri biografia Icon_minitime

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