La Adolph Saurer AG è un'azienda metallurgica svizzera con sede ad Arbon, in passato celebre per la costruzione di autovetture e veicoli industriali per uso civile e militare, oltre a raffinati motori diesel.
La Saurer prede origine dall'iniziativa di Franz Saurer che, nel 1853, fondò a Saint Georgen, sobborgo di San Gallo, l'omonima fonderia e, nel 1868, iniziò a costruire macchinari tessili, divenendo in pochi anni celebre per la qualità dei prodotti. Dopo la scomparsa del fondatore, avvenuta nel 1882, l'azienda fu diretta dal terzogenito Adolph, che nutriva un grande interesse verso la sperimentazione del motore a scoppio.
Vecchia corriera postale della Saurer
Nel 1888 Adolph Saurer affiancò ai macchinari tessili una piccola produzione di motori a petrolio e, nel 1896, realizzò la sua prima automobile Saurer, applicando posteriormente un motore monociclindrico da 5 CV ad un carro in allestimento double phaeton. Le molte richieste dei potenziali acquirenti per avere quel veicolo, convinsero l'imprenditore svizzero a realizzare la produzione in serie.
La nuova sezione industriale, destinata esclusivamente alla costruzione di automobili, venne edificata a Neuilly, nel 1898, inserita nel tessuto industriale francese della banlieue parigina che, a quel tempo, era l'unico in grado di fornire accessori e varie componenti meccaniche.
Gdynia: filobus storico Saurer 4TIILM BBC n. 3300
Nei primi anni del XX secolo la produzione automobilistica si amplia a diversi modelli, tutti basati su motore a quattro cilindri in linea, dotato di un efficace sistema di raffreddamento che lo rende molto adatto per l'impiego nei climi torridi delle colonie francesi in Africa e Indocina, dove le automobili Saurer vengono esportate in gran numero.
L'inserimento in fabbrica di Hippolyt Saurer, figlio di Adolph, portò alla realizzazione di veicoli industriali e commerciali. I primi camion Saurer iniziarono ad essere prodotti nel 1903, ottenendo un grande successo per la loro semplicità costruttiva e robustezza. Nel 1908 venne sperimentato l'utilizzo del motore diesel a rotazione veloce, progettato da Heirich Dechamps e costruito su licenza della tedesca Safir.
Alla morte del padre, nel 1920, Hippolyt decide di chiudere la costruzione di autovetture per dedicare ogni sforzo alla produzione di veicoli commerciali pesanti e, nel 1929, di consociare l'azienda alla concorrente svizzera Berna.
Nel 1934 venne brevemente ripresa la produzione automobilistica, installando una catena di assemblaggio di automobili Chrysler. Lo scopo era quello di sperimentare un nuovo motore diesel leggero per vetture da turismo che, tuttavia, non raggiunse la fase di produzione in serie, anche a causa della prematura scomparsa di Hippolyt Saurer, nel 1936, in seguito alle complicazioni di una banale tonsillectomia.
Durante la seconda guerra mondiale furono adattati alcuni modelli di camion per ottenere dei Gaswagen, successivamente utilizzati nello sterminio di ebrei da parte dei nazisti.
La costruzione di autovetture fu definitivamente abbandonata, ma la Saurer-Berna continuò a produrre motori diesel, veicoli militari, autocarri, autobus e filobus semplici o snodati con la carrozzeria in alluminio, molto diffusi in tutta Europa.
Trasformatasi nel 1982 in Nutzfahrzeuggesellschaft Arbon & Wetzikon (NAW), dopo la fusione con la Franz Brozincevic & Cie, Wetzikon (FBW), controllata dalla Daimler-Benz. Nel 1990 l'azienda è stata incorporata dalla IVECO e, quindi, definitivamente chiusa nel 2002.
Il marchio Saurer designa oggi uno dei maggiori produttori di macchinari per uso tessile.
Veicoli militari[modifica | modifica wikitesto]
SdKfz 254
Saurer Tartaruga
Saurer MH4
Saurer M6
Saurer 2DM
Saurer 10DM
Saurer 2 CM
Nahkampfkanone 2
Saurer F006
Autobus[modifica | modifica wikitesto]
Saurer AD
Saurer L4C
Saurer S4C
Saurer 4H
Saurer 3DUK-50
Saurer RH 525-23 (oppure 580-25)
Saurer Trolleybus 411LM
Saurer Trolleybus 415
Saurer Trolleybuss GT560/640-25
Camion[modifica | modifica wikitesto]
Saurer 4DM e 5DF
A-Type (1918)
B-Type (1926)
C-Type (1934)
D-Type (1959)
2DM (1959)
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Franz Brozincevic & Cie, Wetzikon
IVECO
Nutzfahrzeuggesellschaft Arbon & Wetzikon
Saurer 4TIILM BBC
Gaswagen
08 Settembre 2019 alle 10:00
Anna Francesca Mannai
Di: Anna Francesca Mannai
Una Casa storica che fuori dalla Svizzera ebbe poca fortuna, ma che piantò alcune pietre miliari nella storia dell’autotrasporto.
La storia del Costruttore di camion svizzero da noi in Italia è poco conosciuta, eppure si tratta di una vicenda industriale molto importante.
Fondata nel 1853 per produrre macchine tessili, la marca Saurer è stata celebre, nel Novecento, per la costruzione di autovetture e veicoli industriali per uso civile e militare, oltre a raffinati motori Diesel.
Saurer Museum
Oggi, di nuovo, il marchio designa uno dei maggiori produttori di macchinari per uso tessile, ma agli albori della produzione camionistica la Adolph Saurer AG ha giocato un ruolo determinante.
Nel 1908 la Mack assemblava alcuni modelli su licenza Saurer ad esempio. La Steyr nacque come filiale austriaca della Saurer, negli anni trenta la Unic produceva su licenza Saurer, anche l’OM Taurus è un Saurer prodotto su licenza, e persino il nonno del V8 Iveco, montato per la prima volta negli anni cinquanta sull’OM Orione, era un motore costruito su licenza Saurer.
Innovazione e tecnologia
Insomma, si devono all’ingegno dei Saurer, tante innovazioni che hanno cambiato il modo di trasportare, per citarne qualcuna, prima di tutto, la messa in pratica degli studi di Rudolf Diesel, che portarono alla produzione in serie e, quindi, all’applicazione sugli autocarri del motore a scoppio che avrebbe cambiato la storia del trasporto.
La storia del Costruttore di camion italiano
storia iveco Come, quando e perchè nacque Iveco? In principio fu Fiat storia iveco oggi Storia Iveco, gli ultimi trent'anni della Casa di Torino
Poi, negli anni, il montaggio sui camion degli pneumatici tubless, l’applicazione di innovazioni meccaniche come le balestre paraboliche, le sospensioni anteriori a ruote indipendenti per gli autobus, i riduttori epicicloidali sui mozzi anteriori per i 4x4 o per i 6x6, sospensioni pneumatiche, freni a disco sull’asse anteriore.
L’ultimo camion, nel 1983
Il tutto era realizzato con metalli e leghe leggere di prim’ordine, con i lamierati zincati: ricordiamo che il camion all'epoca era considerato un bene durevole e, al di là, di quello che diceva il contratto di garanzia, era progettato e costruito per durare quarant’anni.
Saurer Museum
Alla Saurer si è sempre cercata l’innovazione tecnologica, l’ultimo modello prodotto, nel 1983, il D 330 B aveva già - di serie - contenuti tecnici da camion del 21° secolo: motore turbo predisposto per l’installazione dell’intercooler, freni a disco sulle ruote anteriori, sistema frenante misto con ABS, sospensioni pneumatiche posteriori, riscaldatore autonomo della cabina (Webasto), carenatura per migliorarne il coefficiente aerodinamico, vernice metallizzata.
Camion story, l'epopea Scania
camion scania anni 70 Camion Scania Anni '70. Galeotto fu il V8 e chi lo produsse. museo v8 scania V8 Scania. Cinquant'anni di storia in un museo
Purtroppo, alla fine, il prezzo lo pose nella fascia alta, altissima, del mercato. Costava più di uno Scania 112 o di un Volvo F10, all’epoca i veicoli più diffusi sul mercato svizzero e più cari.
Dopo varie evoluzioni societarie e una fusione con la Franz Brozincevic & Cie, Wetzikon (FBW), controllata dalla Daimler-Benz, nel 1982 quella che ormai si chiamava Saurer-Berna diventò Nutzfahrzeuggesellschaft Arbon & Wetzikon (NAW). Nel 1990 l'azienda fu incorporata dalla Iveco per essere definitivamente chiusa nel 2002.
Saurer Museum
Il Museo Saurer
Oggi, negli edifici storici in riva al lago di Costanza dell’ex fabbrica tessile Saurer, si trova il Saurer Museum in cui è possibile ripercorrere la storia dell'azienda dalla sua fondazione fino ai nostri giorni.
Fra i vari oggetti esposti ci sono quindi macchine da ricamo e tessili, oppure modelli di stoffe che sono stati tessuti e ricamati qui. In questo museo, però, sono esposti anche celebri e famosi veicoli commerciali pesanti come il Caminhao del 1911, splendidi autopostali, veicoli militari e camion dei pompieri: quasi tutti sono ancora funzionanti. C'è anche una collezione completa dei motori Saurer a benzina e Diesel di tutte le dimensioni.
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camion camion storici autotrasporto
La storia del Costruttore di camion svizzero da noi in Italia è poco conosciuta, eppure si tratta di una vicenda industriale molto importante.
Fondata nel 1853 per produrre macchine tessili, la marca Saurer è stata celebre, nel Novecento, per la costruzione di autovetture e veicoli industriali per uso civile e militare, oltre a raffinati motori Diesel.
Oggi, di nuovo, il marchio designa uno dei maggiori produttori di macchinari per uso tessile, ma agli albori della produzione camionistica la Adolph Saurer AG ha giocato un ruolo determinante.
Nel 1908 la Mack assemblava alcuni modelli su licenza Saurer ad esempio. La Steyr nacque come filiale austriaca della Saurer, negli anni trenta la Unic produceva su licenza Saurer, anche l’OM Taurus è un Saurer prodotto su licenza, e persino il nonno del V8 Iveco, montato per la prima volta negli anni cinquanta sull’OM Orione, era un motore costruito su licenza Saurer.
Innovazione e tecnologia
Insomma, si devono all’ingegno dei Saurer, tante innovazioni che hanno cambiato il modo di trasportare, per citarne qualcuna, prima di tutto, la messa in pratica degli studi di Rudolf Diesel, che portarono alla produzione in serie e, quindi, all’applicazione sugli autocarri del motore a scoppio che avrebbe cambiato la storia del trasporto.
Poi, negli anni, il montaggio sui camion degli pneumatici tubless, l’applicazione di innovazioni meccaniche come le balestre paraboliche, le sospensioni anteriori a ruote indipendenti per gli autobus, i riduttori epicicloidali sui mozzi anteriori per i 4x4 o per i 6x6, sospensioni pneumatiche, freni a disco sull’asse anteriore.
L’ultimo camion, nel 1983
Il tutto era realizzato con metalli e leghe leggere di prim’ordine, con i lamierati zincati: ricordiamo che il camion all'epoca era considerato un bene durevole e, al di là, di quello che diceva il contratto di garanzia, era progettato e costruito per durare quarant’anni.
Alla Saurer si è sempre cercata l’innovazione tecnologica, l’ultimo modello prodotto, nel 1983, il D 330 B aveva già - di serie - contenuti tecnici da camion del 21° secolo: motore turbo predisposto per l’installazione dell’intercooler, freni a disco sulle ruote anteriori, sistema frenante misto con ABS, sospensioni pneumatiche posteriori, riscaldatore autonomo della cabina (Webasto), carenatura per migliorarne il coefficiente aerodinamico, vernice metallizzata
Purtroppo, alla fine, il prezzo lo pose nella fascia alta, altissima, del mercato. Costava più di uno Scania 112 o di un Volvo F10, all’epoca i veicoli più diffusi sul mercato svizzero e più cari.
Dopo varie evoluzioni societarie e una fusione con la Franz Brozincevic & Cie, Wetzikon (FBW), controllata dalla Daimler-Benz, nel 1982 quella che ormai si chiamava Saurer-Berna diventò Nutzfahrzeuggesellschaft Arbon & Wetzikon (NAW). Nel 1990 l'azienda fu incorporata dalla Iveco per essere definitivamente chiusa nel 2002
Quando i camion erano Made in Switzlerland
Per diverse generazioni di svizzeri il nome Saurer è sinonimo di autocarri e corriere. I camion con lo stemma della fabbrica di Arbon, nel Canton Turgovia hanno trasportato merci e macinato chilometri di pari passo con lo sviluppo del traffico stradale negli ultimi cento anni.
Una storia interrotta
La centenaria storia della fabbrica d'autocarri Saurer si è definitivamente conclusa alla fine dello scorso gennaio con la chiusura della NAW, Nutzfahrzeuggesellschaft Arbon & Wetzikon creata dalla fusione nel 1982 tra Adolph Saurer AG e FBW Wetzikon.
La chiusura dell'ultimo comparto produttivo della Saurer veicoli pesanti non scalfisce la passione di David Piras, presidente dell'Oldtimer Club Saurer: "La marca esiste ancora, anche se non viene più prodotta. Noi i veicoli che abbiamo li manteniamo meglio che possiamo, perché di nuovi Saurer non ce ne saranno più".
La passione per i camion Saurer è testimoniata da Alfred Bitzi, un autista lucernese che all'inizio del 96 diede le dimissioni dalla ditta di trasporti Zumbühl. Nell'ottobre del precedente anno il titolare dell'impresa Erwin Zumbühl aveva deciso di rinnovare il parco dei veicoli pesanti, sostituendo i vecchi Saurer con fiammanti Mercedes.
L'ultimo modello prodotto dalla Saurer è stato quello del 1982, un autocarro tutto terreno sviluppato appositamente per l'esercito svizzero ed il cui ultimo esemplare lasciò la catena di montaggio quattro anni più tardi.
Fama mondiale
Nei suoi quasi cento anni di esistenza la Saurer si era specializzata nei mezzi pesanti e la sua notorietà aveva varcato i confini della Svizzera.
"Negli anni prima e dopo la seconda guerra mondiale metà della produzione Saurer veniva esportata nel mondo intero", precisa a swissinfo il dottor This Oberhänsli, ideatore e responsabile dell'esposizione.
La Adolphe Saurer Arbon Schweiz incontrò il favore degli utenti per la robustezza e la solidità dei suoi primi modelli.
Il successo giunse nel 1935 con il modello C: motore diesel e sistema d'iniezione diretta del carburante. Un autocarro che diede l'impronta all'immagine del traffico stradale in Svizzera fino all'inizio degli Anni Cinquanta.
La fama internazionale giunse contemporaneamente alla seconda guerra mondiale, che richiese lo sviluppo di autocarri adatti ad ogni tipo di terreno ed a trazione su tutte le ruote.
Saurer acquistò notorietà nel mondo intero con il modello M8. Un tutto terreno con sospensioni a ruote indipendenti ed un motore diesel che non si spegneva, nemmeno quando il camion si ribaltava, ciò che consentiva l'utilizzo dell'argano per rimettere il veicolo in carreggiata.
"Anche in Svizzera il passato viene utilizzato come mezzo di propaganda"
Questo contenuto è stato pubblicato il 30 set 2020 30 set 2020 Anche in Svizzera vi è un'interpretazione politica della storia. Di fronte al revisionismo, Jakob Tanner propone un approccio diverso, ponendo...
Pionieri dell'industria automobilistica
La Svizzera è stata tra le nazioni all'avanguardia nella produzione d'auto e di veicoli pesanti.
All'inizio del Novecento nella Confederazione si contavano diversi costruttori d'autocarri. Tra i pionieri i fratelli Fritz e Charles-Edouard Henriod di Bienne, che nel 1897 produssero un omnibus, considerato il primo veicolo commerciale svizzero.
Anche la ditta Dufour iniziò a produrre autocarri prima della fine dell'Ottocento. Il modello Dufour del 1906, assemblato ancora secondo il sistema originario di costruzione degli autocarri, aveva l'intelaiatura in legno ed anche le ruote erano in legno con cerchioni in ferro.
I primi camion svizzeri ad essere esportati in diversi Paesi in gran serie dal 1900 furono quelli prodotti dalla Orion di Zurigo. Anche la Arbenz di Albisrieden esportò molti autocarri verso la Germania durante la seconda guerra mondiale.
Camion costruiti in grandi serie ed esportati in tutto il mondo fin dal 1925 sono stati anche quelli della Berna, poi assorbita dalla Saurer.
Altri sviluppi
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Come viene gestito il voto per posta nel paese della democrazia diretta
Questo contenuto è stato pubblicato il 06 ott 2020 06 ott 2020 In Svizzera, continua ad aumentare la quota di schede elettorali inviate per posta: oggi corrisponde al 90% del totale.
Dai camion all'high tech
L'innovazione ha marcato la storia dell'industria automobilistica in Svizzera e la Saurer è stata pioniera nel settore.
Già nel 1908, in collaborazione con Rudolf Diesel e la ditta zurighese Safir, Saurer costruì i primi motori diesel veloci. Nel 1927 lanciò sul mercato il primo modello con motore diesel che innovò nel 1935 con l'iniezione diretta.
Il declino nella produzione di veicoli pesanti è avvenuto perché, come ha detto qualcuno, i Saurer erano diventati la Rolls Royce dei camion e la loro produzione all'inizio degli Anno Ottanta invece di robotizzarsi era ancora in parte artigianale.
Vent'anni dopo aver cessatola produzione di veicoli pesanti il Gruppo Saurer resta una realtà tecnologica mondiale, ma in un altro settore, come precisa a
"Nel 1982, al momento di cessare la produzione dei camion, Saurer fatturava 250 milioni. Oggi il gruppo ha una cifra d'affari moltiplicata per dieci ed è leader mondiale nella fabbricazione di macchine tessili e componenti".
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