Autocarro OM Titano (1961 - 1968)
La Storia
L'OM Titano, faceva parte della categoria dei camion pesanti degli anni 60, dotato di un motore molto potente, al top della sua categoria in Europa, e di una cabina molto curata nei particolari, l'OM Titano era un ottimo autocarro, potente innovativo e dalla linea moderna, la ma concorrenza Fiat con la serie 600, e Lancia con i suoi Esadelta e Esagamma lo misero in difficoltà relegandolo alle nicchie di mercato.
Infatti l'OM Titano venne venduto maggiormente all'estero, mentre sul territorio nazionale rimasero le forniture ai Vigili del Fuoco.
L'OM Titano sostituiva l' OM Super Orione.
La Tecnica:
L'OM Titano era equipaggiato da motore diesel a sei cilindri in linea da 10.310 cc, 185 Cv nella versione aspirata e 230 Cv nella versione sovralimentata. Era disponibile sia nella versione autocarro con 2, 3 oppure 4 assi, che nella versione trattore per semirimorchi. La cabina del Titano ha linee squadrate, portiere incernierate anteriormente e parabrezza panoramico, soluzioni all'avanguardia rispetto alla concorrenza.
L'abitacolo dell'OM Titano era ben rifinito e curato nei particolari, rivestimento antirombo di cabina e cofano motore con rivestimento termo acustico, buon impianto di ventilazione e riscaldamento a radiatori, due comodi lettini per gli autisti, e cruscotto strumenti di tipo automobilistico, servosterzo idraulico.
Gli allestimenti dell'Om Titano potevano variare a seconda della necessità, era disponibile l'autocarro con cassone, il trattore per semirimorchio, e le versioni pluriasse. Il 3 assi era disponibile come 6x2, o 6x4, mentre il 4 assi come 8x4 oppure 8x2 con 3 assi posteriori.
Il motore dell'OM Titano era disponibile sia in versione aspirata che turbocompressa, con compressore volumetrico a lobi elicoidali ad inserimento manuale grazie ad una leva comandata dall'autista. Un dispositivo a masse centrifughe disinseriva il compressore se il motore arrivava in fuorigiri.
Il telaio dell'OM Titano era in acciaio con longheroni a C, sospensioni a balestre semiellittiche, cambio sincronizzato a 4 o 6 rapporti con servocomando pneumatico, frizione bidisco a secco, freni pneumatici a tamburo a 3 circuiti, ponte posteriore a doppia riduzione.
Da notare l'abbondanza di silentblock che assicuravano la sospensione elastica della cabina e della maggior parte degli organi meccanici, riducendo rumorosità e vibrazioni.
Caratteristiche Tecniche:
I motori sono tutti a 6 cilindri in linea le potenze indicate sono quelle del motore aspirato e quelle del motore turbocompresso.
Anno 1961: Titano 1° serie cilindrata 10.310 cc, potenza 185 - 230cv
Anno 1966: Titano 2° serie cilindrata 11.150 cc, potenza 210 - 260 cv
Anno 1967: Titano 150, cilindrata 8075cc, potenza 176 - 186 cv, Titano 150 seconda serie, cilindrata 8905 cc, potenza 193 cv
Anno 1968: cessa la produzione.
Curiosità:
Le qualità dell'OM Titano vengono ancor'oggi apprezzate, capita ancora di vedere qualche OM Titano in versione 6x4 a trainare carichi eccezzionali, ma nonostante la sue qualità superiori, non è riuscito a raggiungere livelli di vendite come i Fiat serie 682 o 690.
I punti di forza dell'OM Titano in termini di vendite sono stati i mercati esteri, come Belgio, Olanda e Jugoslavia, mentre in Italia ne vennero venduti una discreta quantità ai Vigili del Fuoco, a padroncini e a piccole società di trasporti, ma vennero ignorati dalle grandi aziende che preferivano i Fiat.
Verso la fine degli anni '60 la produzione dell'OM Titano cessa con il modello 150, ormai si profila l'unificazione delle gamme dei veicoli industriali Fiat - OM e la nascita dell'Iveco, i nuovi modelli di autocarri, prenderanno spunto dalle soluzioni innovative introdotte proprio dall' esperienza maturata con l'OM Titano, il progenitore degli autocarri moderni italiani.
L'OM Titano è un autocarro pesante prodotto dalla Officine Meccaniche di Brescia (OM) dal 1961 al 1968.
Il nome Titano era già stato precedentemente utilizzato dalla casa per un altro modello pesante (Titano 137) prodotto tra il 1937 e il 1939.
Storia
Progettato e introdotto sul mercato dalla casa bresciana per contrastare la concorrenza degli autocarri pesanti di casa Fiat e Lancia, il Titano è stato un vero pioniere nella storia dell'autotrasporto europeo. Realizzato dalla OM per sostituire il modello Super Orione, ebbe successo sia in Italia che all'estero dove si ritagliò una piccola fetta di mercato.
Il motore era un 6 cilindri in linea diesel di nuova concezione dotato di un compressore volumetrico (mosso dall'albero motore e non dai gas di scarico) a lobi elicoidali e ad inserimento manuale. Un dispositivo a masse centrifughe permetteva il disinserimento del compressore se il motore andava in fuori giri.
Disponeva di una di cilindrata pari a 10 310 centimetri cubi e sviluppava una potenza che variava dai 185 (versione aspirata) ai 230 CV (versione dotata di compressore volumetrico).
La prima serie fu prodotta dal 1961 al 1965, la seconda serie fu prodotta dal 1966 al 1968 e disponeva di una potenza max pari a 260 o 287 CV (versione dotata con compressore volumetrico inserito) Il telaio era in acciaio super robusto, con longheroni a C. Disponeva di balestre semi ellittiche, cambio sincronizzato a 4 rapporti con servocomando pneumatico per l'inserimento delle ridotte, frizione bi-disco a secco, freni pneumatici a tamburo a 3 circuiti, ponte posteriore a doppia riduzione.
Era dotato di un servosterzo idraulico, di una ampia cabina dotata di 2 comodi lettini, e silent-block che assicuravano la sospensione elastica della stessa cabina e della maggior parte degli organi meccanici, riducendo rumorosità e vibrazioni.
È stato ampiamente utilizzato nelle cave, in particolare a Carrara per il trasporto di blocchi di marmo con blocchi che pesavano anche 35 tonnellate.
Era disponibile in varie versioni: autocarro (4x2, 6x2, 6x4, 8x2, 8x4) e trattore (4x2, 6x2, 6x4).
È stato utilizzato anche per attrezzature speciali in aeroporti e per trasporti eccezionali.