Saldatura appunti da manuale:
definizione:
procedimentoche permette di ottenere l'unione permanente dei pezzi metallici processati.
Sottol'azione del calore, con o senza apporto di materiale metallico , in modo da realizzare nei tratti di collegamento, la continuità fra i pezzi stessi.
Per saldatura si intende anche il giunto di saldaturae la zona interessata a tale collegamento.
Si dice metallobase il materiale metallico che costituisce i pezzi da saldare ,metallo d'apporto o riporto quello che può essere aggiunto al metallo base per ottenere il giunto saldato.
Si possono classificare in base all'energia impiegata per il riscaldamento ed il procedimento di utilizzazione di tale energia.
SALDATURA AD ARCO ELETTRICO
Saldatura per fusione ,in cui il calore necessario al processo , è prodotto dallo spostamento di elettroni,attraverso un mezzo gassoso ionizzato, sotto forma di arco voltaico, che si fa scoccare e si stabilisce fra due elettrodi.
POLARITA' Diretta o "Normale", Polarità inversa se invertiti i poli.
L'elettrodo è collegato al polo negativo (catodo) il pezzo a quello positivo anodo, in corrente continua.
L'intensità di corrente di saldatura o di regime,la corrente che attraversa l'elettrodo al pezzo, all'orchè l'arco è innescato.
ESSA è minore della corrente di adescamento (o innesco arco elettrico) e di corto circuito .
La " penetrazione" :
per un determinato diametro dell'anima dell'elettrodo,aumentando Is aumenta la velocità di fusione, e di conseguenza , la quantità di metallo depositato per unità di lunghezza. Ilbagno di fusione è portato ad una temperatura più elevata ,ed è quindi la fusione è più profonda ( penetrazione) .
Perchè sia possibile adescare o innescare l'arco elettrico, la tensione fra elettrodo ed il pezzo( tensione di adescamento) o di accensione Va , deve raggiungere un certo valore che varia secondo ildiametro dell'elettrodo, 50\ 90 volt , è maggiore per gli elettrodi con diametro minore.
LA TENSIONE di arco o di saldatura ad arco innescato Vs è piu bassa dai 20 A 44 volt
* alluminio preriscaldo del pezzo + 100° \350° a seconda dello spessore da saldare e la sezione dei pezzi Accurata pulizia del giunto , si usa corrente continua con polarità inversa , corrente alternata con scintilla pilota , meglio saldatura ad arco sommerso in atmosfera inerte ( ARGON) T.I.G. M.I.G.
Per saldare l'alluminio occorre corrente continua per sabbiatura ionica e rottura superficiale dell'ossido di alluminio.
La saldatura manuale si puo tirare o spingere.Il bagno di fusione deve essere sempre dietro la torcia o l'elettrodo
SALDATURA AD ARCO IN ATMOSFERA GASSOSA DI PROTEZIONE
Questi metodi, ad arco visibile, sono caratterizzati da una ATMOSFERA gassosa , di opportuna composizione , destinata a proteggere il bagno di fusione ed il metallo fuso. Le principali tecniche sono:
con elettrodo non fusibile in atmosfera inerte( T.I.G. ossia tungsten inert gas welding)
con elettrodo fusibile in atmosferainerte ( M.I.G. cioè metal inert gas )
con elettrodo fusibile in atmosfera attiva ( M.A.G. metal active gas
Possono essere eseguite manualmente da un operatore qualificato ( SALDATORE) o automaticamente da posizionatori.
La saldatura con elettrodo non fusibile in atmosfera inerte ( T.I.G.)
sono caratterizzate dalla " TORCIA" di saldatura, che portal'elettrodo di tungsteno infusibile. Permette l'afflusso del gas inerte ( ARGON) , è collegata alla saldatrice ed è refrigerata con acqua.La postazione di saldatura è compleata da una saldatrice in ( corrente continua / e o corrente alternata con scintilla pilota) adatta per questo tipo di saldatura,un eventuale filo di metallo di apporto , una bombola di gas (ARGON) con riduttore di pressione e misuratore di portata , un economizzatore elettrico, o meccanico, che consente l'erogazione dell'argon all'accensione dell'arco o l'interruzione dell'efflusso di gas quando l'arco è sisinnescato.
L'argon è contenuto in bombole alla pressione di 2ooKg f/cm2 (16,61 MPA) viene utilizzato sulla torcia con una pressione di 0,5Kgf /cm2( 49KPA) nella quantità richiesta dal lavoro da eseguire ( da 2 a 15 litri al minuto) . Il diametro dell'elettrodo da impiegare , è scelto in base all'intensità di corrente da usare nel lavoro da effettuare. L'arco è alimentato comunemente da corrente alternata con scintilla pilota ( alta frequenza) e da corrente continua in polarità diretta , la polarità inversa a parità di intensità di corrente da scarsa penetrazione e l'elettrodo fonde e si deteriora ,viene usato per alluminio, o leghe , acciaio inox , e leghe , magnesio, e acciai dolci e sottili.
Saldature con elettrodi fusibili in atmosfera inerte ( M.I.G.)o attiva( M.A.G.)
Alla torcia fanno capo il filo ( elettrodo ) fusibile, contenuto in una guaina ,avvolto in un apposito aspo, ed è fatto avanzare automaticamente , il condotto del gas di protezione il cavo porta corrente di saldatura e la tubazione dell’eventuale refrigerante ( acqua). Una adatta saldatrice , la bombola di gas protettivo e gli accessori, analoghi a quelli della saldatura a TIG . IL trasferimento del metallo d’apporto , sotto forma di gocce , del filo fusibile al pezzo assume in questo processo di saldatura una notevole importanza , con trasferimento a spruzzo ( spray arc) avente modalità analoghe a quelle della saldatura manuale con elettrodi rivestiti , l’intensità di corrente condiziona la velocità di fusione del filo in funzione delle proprietà dell’arco elettrico, con trasferimento ad immersione ( SHORT ARC) . Mantenendo volutamente ridotta la lunghezza dell’arco , le gocce che si formano entrano immediatamente in contatto col bagno di fusione provocando così cortocircuiti ed istantanee forti erogazioni di corrente minori tensioni d’arco ( 15- 25 Volt) più basse rispetto all’altro tipo di trasferimento , la penetrazione è modesta adatta per prime passate e piccoli spessori ( minori di 1mm) per tubi. Lo spray arc si adatta per ( archi con alto livello termico ) per riempimenti su grossi spessori , saldature ad angolo su pezzi massicci di notevoli dimensioni .
IL passaggio da un tipo di trasferimento all’altro, è condizionato non solo dalla lunghezza dell’arco , dalla tensione e dall’intensità di corrente , ma anche dal diametro del filo dal gas protettivo ( ARGON; CO2 o miscele di anidride carbonica) short arc – spray arc , diametri fili = 0,8 I= 75 Ampere; diametro 1mm I = 200Ampere ; 1,6 mm spessore filo I = 225 Ampere .
I gas possono essere inerti ( argon) , dotati di una certa attività chimica con tendenze ad ossidare il bagno di fusione ( argon, alluminio , acciaio inox leghe non ferrose) Anidride carbonica fili con leghe di MN e Si.
Saldature in piano , frontale, su giunti a spigolo , a L a T saldature verticali ascendente , verticale discendente sopratesta
( posizioni)
SALDATURE AD ARCO IN ATMOSFERA GASSOSA DI PROTEZIONE
L’esigenza di proteggere il bagno di fusione dall’azione nociva dell’aria si ha tanto nel caso degli acciai, per garantire la tenuta stagna del giunto, quanto nel caso di non ferrosi.
Risultano saldabili senza difficoltà e con risultati ottimi, quando si evita il contatto con l’OSSIGENO , dannosissimo a causa della sua grande affinità con l’ALLUMINIO ( per cui forma un legame chimico , il SESQUIOSSIDO Al2 O2 durissimo e quasi impossibile da eliminare , perché il sesquiossido noto come allumina , fonde a circa 2000° C., mente il metallo base fonde a meno di 660 ° C. I gas protettivi sono: RGON, ELIO, Anidride Carbonica ( CO2 ) Idrogeno e Azoto. L’ossigeno si usa miscelato con Argon o altri gas.
SALDATURA a T.I.G.
In questo metodo l’arco scocca fra un elettrodo infusibile di Tungsteno ( elettrodo infusibile) ed il metallo base.
Il metallo di apporto , costituito da una bacchetta nuda , viene depositato a parte. L’operatore agisce con una tecnica affine a quella della saldatura a gas ( brasatura) tenendo nella mano destra la torcia porta elettrodo ( come il cannello della fiamma ossidrica o cannello ossiacetilenico ) e nella sinistra la bacchetta di materiale d’apporto . le condizioni di saldatura rispetto a quella ossiacetilenica , sono agevolate dall’assenza della fiamma e di vapori di flussi disossidanti e per la grande potenza dell’arco.
L’ impianto è costituito da una torcia porta elettrodo infusibile, il generatore di corrente alternata, o continua ,(a seconda del metallo da usare) la bombola contenente il gas inerte ( argon) con riduttore di pressione e di misuratore di portata, ( flussometro) impianto refrigerazione acqua.
ALIMENTAZIONE ELETTRICA
A) CORRENTE CONTINUA: polarità diretta ( negativo all’elettrodo) per saldare acciai comuni o poco legati, per acciai inox , per rame e leghe, titanio nichel.
B) CORRENTE ALTERNATA: per la saldatura delle leghe contenenti alluminio ( leghe leggere , ed ultraleggere, bronzi d’alluminio).
Queste leghe presentano il grave inconveniente della facile ossidabilità .
La pellicola d’ossido fonde a 2000° C. .
Quindi molto piu tardi del metallo di base e crea pericoli di sfondamento .
Se si operasse in corrente continua, polarità inversa, il flusso di elettroni dal bagno di fusione all’elettrodo romperebbe la pellicola di ossido superficiale, si consumerebbe velocemente l’elettrodo scintilla pilota.
Saldatura Definizione:
Procedimento usato, per realizzare a caldo giunzioni stabili tra pezzi metallici con o senza apporto di materiale fuso.
Se ne distinguono quattro tipi fondamentali : per la fusione ( a lembi accostati dei pezzi da saldare, vengono fusi insieme)
Saldobrasatura ( tra lembi accostati si fa calare un materiale ad alto punto di fusione )
Brasatura ( tra lembi sovrapposti si infiltra un materiale d’apporto a basso punto di fusione .
Saldatura per pressione ( i lembi vengono riscaldati fino al punto di fusione o di pastosità e poi pressati insieme)
Saldatura per fusione : La saldatura a gas , adatta a tutti i materiali metallici ( esclusi gli acciai inossidabili) ,utilizza la fiamma di un cannello a gas( in genere ossiacetilenico ) . La saldatura ad arco elettrico, che si stabilisce fra i due elettrodi , uno dei quali è generalmente il pezzo da saldare, mentre l’altro è la bacchetta del materiale d’apporto ( elettrodo rivestito, o bacchetta nuda) . La saldatura ad idrogeno Atomico per acciai e leghe leggere impiega elettrodi di tungsteno il cui arco dissocia in ATOMI le molecole di idrogeno soffiato da appositi ugelli che poi ricomponendosi producono il calore che fonde il materiale d’apporto , in filo continuo .
La SALDATURA al plasma, per acciaio inossidabile , nichel e titanio, produce attraverso un arco elettrico l’altissima ( oltre 5500° C)necessaria per portare allo stato di plasma, gas come argon , elio , idrogeno, e azoto, insufflati ,in un cannello di rame che funge da anodo , con al centro il catodo di tungsteno.
LASALDATURA ALLUMINOTERMICA o alla termite , utilizza il calore prodotto dalla reazione isotermica che si innesca fra i componenti della termite ( sesquiossido di ferro e alluminio) quando viene riscaldato a circa 1000 ° C.
SALDATURA per PRESSIONE : comprende 3 sistemi principali
NELLA saldatura a fuoco o bollitura , i lembi da unire vengono riscaldati fino allo stato plastico e poi sovrapposte e martellate e pressati senza apporto di materiale;
NELLA SALDATURA ELETTRICA per resistenza il calore è prodotto per effetto JOULE dalla corrente elettrica fatta passare attraverso le superfici di contatto dei lembi sovrapposti da unire:
nella SALDATURA ELETTRICA A SCINTILLIO il calore è prodotto dagli archi elettrici che si formano fra i lembi collegati con un polo e poi accostati.
SALDOBRASATURA . BRASATURA : la SALDOBRASATURA detta un tempo brasatura forte , è nota come saldatura ALL’OTTONE , si usa per saldare GHISA; ACCIAIO, RAMEe le sue leghe, facendo calore ai lembi accostati.
UN materiale d’apporto ad alto punto di fusione (800-900° C.) di solito una lega di rame .
Si usa un cannello ossiacetilenico per il preriscaldo .
La brasatura dolce è nota come saldatura a stagno e si esegue infiltrando fra le due superfici da unire ( acciaio , rame, zinco ,stagno) un materiale di apporto a basso punto di fusione ( lega 60% stagno, 40% piombo ) fuso dal calore di un saldatore elettrico o un cannello a gas ( tipo “stagnino”)
LA SALDATURA è un collegamento fra solidi , che realizza la continuità del materiale fra le parti unite. QUANDO non viene altrimenti specificato , si designa con il semplice termine SALDATURA fra metalli. Ottenuta con collegamento metallico , tale cioè da stabilire la continuità del reticolo cristallino metallico nella zona di giunzione.
Questo esclude i collegamenti per mezzo di collanti anche se destinati a superfici metalliche.
LA SALDATURA , può indicare il procedimento della giunzione , quanto il risultato della giunzione stessa, cioè il giunto. IL metallo base è quello che costituisce i pezzi da saldare .Materiale d’apporto è quello aggiunto al metallo base per ottenere il collegamento
I procedimenti principali sono due: SALDATURA AUTOGENA e la BRASATURA
La saldatura autogena comprende tutti procedimenti in cui il giunto si autogenera da parte del metallo base quando i lembi da unire di quest’ultimo sono portati ad un alto livello di energia tale da permettere una mobilità atomica sufficiente a costituire un reticolo cristallino nella zona di giunzione .
Questa si ottiene in due modi :per fusione dei lembi e successiva cristallizzazione . Per pressione accompagnata da un livello termico sufficientemente alto per permettere la sincristallizzazione delle parti delle superfici affacciate e premute l’una contro l’altra.
La brasatura è invece una saldatura eterogenea , cioè ottenuta a mezzo dell’apporto di metallo fuso fra due lembi di materiale base solidi.
Fra tali lembi il metallo d’apporto liquido penetra per il fenomeno della capillarità superficiale e poi solidificandosi li collega fra loro. In ognuna di tali categorie e procedimenti di saldatura si diversificano a seconda della sorgente di calore utilizzata ed ancora a seconda della modalità pratiche di impiego di ognuna di tali sorgenti.
SALDATURA ad ARCO ELETRICO:
L’arco elettrico è una sorgente di calore molto adatta per ottenere la fusione dei lembi da saldare ; per la sua pratica applicazione richiede due condizioni fondamentali
A) Facilità di accensione dell’arco e tensione piuttosto bassa
B) Stabilità dell’arco.
La prima condizione è realizzata attraverso il riscaldamento del catodo ( a mezzo di un cortocircuito di adescamento) , oppure ionizzando l’ambiente d’arco a mezzo di una debole corrente di alta frequenza: in tali modi la tensione di accensione dell’arco può essere contenuta nell’ordine di 60- 80 V volt.
La seconda condizione cioè la stabilità d’arco è garantita da una speciale concezione della macchina saldatrice , la cui caratteristica statica di funzionamento deve avere andamento tale ( di solito cadente) da intersecare in modo stabile la caratteristica dell’arco alimentato.
L’arco elettrico per saldatura può essere alimentato in corrente continua o in corrente alternata . In questo il funzionamento è più critico perché l’arco deve spegnersi e riaccendersi ad ogni alternanza e quindi richiede una atmosfera difacile ionizzabilità per potersi riadescare prontamente all’inizio di ogni alternanza . Normalmente la tensione d’arco in saldatura è dell’ordine di 25/30 , ma in applicazioni speciali ( saldature in atmosfera inerte ) può anche scendere di 10 V volt .La corrente di saldatura può variare assai, a seconda delle applicazioni , passando da poche decine di ampere A fino 300-400 A .
Nelle saldature manuali,e superando 1000 Ampere in certi casi di saldature automatiche.
IL procedimento di saldatura all’Arco Elettrico oggi più diffuso è quello con elettrodi fusibili rivestiti. L’arco che scocca fra l’estremità dell’elettrodo e il metallo sviluppa tanto calore da fondere sia l’estremità dell’elettrodo ,sia una coppetta cratere di metallo base, dall’estremità dell’elettrodo si staccano delle piccole gocce di metallo che cadono nella coppetta fusa di metallo base, formando il metallo base di apporto.
Il calore dell’arco fa anche volatilizzare man mano l’estremità del rivestimento . i gas aureali così formati in parte vanno a contatto del bagno di fusione e del metallo base e condensano, formando una scoria, prima liquida che protegge e modella il bagno di fusione mentre solidifica, che ricopre il cordone di saldatura mentre raffredda.
Il passaggiodel metallo attraverso l’arco avviene non per gravità , come dimostra il fatto che si può saldare in tutte le posizioni , ma per combinazioni di varie cause: AZIONE ELETTRICA, di pinch effect, che tende a staccare le gocce di metallo dalla punta dell’eletrodo .Minore massa termica dell’elettrodo che si riscalda quindi di più del metallo base . INGLOBAMENTO di gas nelle gocce di metallo che si formano all’estremità dell’elettrodo e a causa dell’alta temperatura scoppio di tali gocce , che vengono spuzzate verso il metallo base. Volatilizzazione di una parte di tali goccioline e successiva condensazione del bagno di fusione . Il passaggio del metallo d’apporto nell’arco varia continuamente , la lunghezza dell’arco e ne squilibria disordinatamente il funzionamento .
Le macchine saldatrici devono avere oltre ad una caratteristica statica che assicuri il funzionamento stabile dell’arco, , anche la capacità di pronto intervento per correggere gli squilibri dinamici dell’arco ,anche la capacità di pronto intervento per correggere gli squilibri dinamici dell’arco in modo da garantire le volute condizioni di saldatura.
MACCHINE SALDATRICI AD ARCO ELETRICO:a corrente continua,a corrente alternata gruppi convertitori rotanti, trasformatori rotanti , trasformatori statici , alternatori rotanti.
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“plasma, stato di aggregazione della materia che si aggiunge ai 3 comunemente noti, solido liquido gassoso, costituito da un gas altamente ionizzato , cioè tale che gli atomi e le molecole costituenti risultano privi di tutti o quasi gli elettroni , poiché il plasma è neutro , dal punto di vista elettrico , esso appare come una miscela di ioni positivi e di elettroni negativi, le cui cariche si neutralizzano a vicenda. E’ possibile ottenere plasma partendo da un gas a bassa pressione e riscaldandolo fino a temperature molto alte , anche dell’ordine di 10 alla 6, 10 alla 8 K.”
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STICH out o minima distanza elettrodo pezzo.
Pinch effect o effetto strozzato
È necessario innescare l’arco portando l’elettrodo del pezzo metallo base
L’elettrodo forma il cratere , il gas l’aureola protettiva.
Saldatura a filo continuo ( M.I.G. M.A.G.)
L’elettrodo è costituito da un filo continuo consumabile ( materiale d’apporto) ,che si svolge da una bobina ( ASPO), dalla testa guida filo fuoriesce un gas protettivo come nel procedimento T.I.G.
Se il gas è inerte tipo argon e protegge solamente il bagno di fusione , il procedimento si definisce M.I.G. METAL INERT GAS Welding .
Saldatrici in gas inerte con elettrodo metallico ( gas ARGON ELIO) .
Se il gas è attivo ( ossia ossidante , esempio CO2 anidride carbonica) il procedimento è detto M.A.G. METAL ACTIVE gas Welding.
Un impianto di saldatura a filo continuo comprende la bobina , su cui è avvolto l’elettrodo , l’alimentazione elettrica , l’impianto che fornisce la corrente gassosa di protezione , l’impianto per l’acqua di raffreddamento ,e il dispositivo di avanzamento filo.
L’alimentazione si effettua in corrente continua , polarità inversa; la caratteristica d’arco è tale che, quando l’arco si allungasse la corrente elettrica diminuirebbe , rallentando la velocità di fusione del filo.
Pertanto si ottiene automaticamente la regolazione dell’arco .
I generatori di corrente : corrente continua, corrente alternata.
Devono possedere la caratteristica discendente , la tensione ai morsetti, della macchina deve scendere automaticamente con l’aumentare della corrente erogata.
Una generatrice per saldatura ad arco, oltre ad avere un’ottima caratteristica
Discendente , ed una corrente corto circuito ( quando l’elettrodo tocca il pezzo da saldare per innesco arco , non raggiunge valori elevati, come corto circuito accidentale fra i deve
1) possedere una caratteristica dinamica sensibile ,ossia la tensione e la corrente devono seguire istantaneamente le variazioni della lunghezza d’arco, dovute al passaggio di goccioline e materiale dalla bacchetta ( filo, elettrodo) al pezzo in saldatura
2) l’innesco arco deve essere facile.
3) L a regolazione dell’intensità di corrente deve avvenire in modo continuo , entro vasti limiti, in rapporto al diametro dell’elettrodo impiegato ed alle condizioni di raffreddamento del pezzo.
LE SALDATURE:
Come si è accennato, la saldatura ha subito in questi ultimi decenni un importante e uno sviluppo senza precedenti , oltre a soppiantare quasi completamente la chiodatura , viene applicata in moltissimi altri campi delle costruzioni meccaniche .
Ad esempio vengono attualmente composti a mezzo di parti saldate moltissimi pezzi che diversamente dovrebbero ricavati con complicatissime operazioni di fucinatura e stampaggio o con lunghe e costose lavorazioni alle macchine utensili .
La saldatura oggi può garantire una resistenza di collegamento pari o anche superiore a quella posseduta dagli stessi organi ,quando vengono costruiti in un solo pezzo , si è rivelato un metodo costruttivo insostituibile per la sua economicità , in confronto ad altri procedimenti tecnologici
Per saldatura si intende il processo mediante il quale si effettua l’unione di pezzi metallici sotto l’azione del calore ,con o senza apporto di materiale metallico , in modo da realizzare nei tratti di collegamento la continuità nei pezzi stessi.
Saldatura AUTOGENA.
I lembi da unire durante la saldatura partecipano direttamente all’unione.
Per fusione: Il collegamento avviene, con o senza materiale d’apporto .
Quando i lembi raggiungono la fusione , senza che venga esercitata pressione alcuna fra le parti da unire.
Ad arco: Il calore necessario è fornito da un arco elettrico voltaico, che viene stabilito fra le parti da saldare ed un apposito elettrodo . Gli elettrodi oggi usati sono quelli metallici , con adatto rivestimento.
SALDATURA MANUALE CON ELETTRODI RIVESTITI:
E’ il processo più comunemente usato . La fusione graduale degli elettrodi fornisce il materiale d’apporto, mentre il rivestimento che fondendo protegge il bagno, può anche compiere altre funzioni importanti.
Saldatura AUTOMATICA ad Arco Sommerso: L’elettrodo è costituito da un filo del diametro di 3 -10 mm , che avanza , trascinato da un apposito motorino, con velocità regolata automaticamente. La saldatura è molto veloce . E’ molto usata per costruzioni navali grandi serbatoi cisterne caldaie , condotte forzate ecc.
Saldatura ad arco in atmosfera inerte.
L’arco scocca in atmosfera di gas inerte I procedimenti attuali sostituiscono il processo ARCATOM ( ATMOSFERA IDROGENO), dove saldature imperfette e fragili.
Procedimento T.I.G. ( tungsten inert arc). L’elettrodo è infusibile di tungsteno , ed è al centro di un tubetto refrattario , da cui fuoriesce gas argon ( o altro gas inerte). Il metallo d’apporto è fornito come per la saldatura ossiacetilenica in bacchette nude come per le brasature. E’ un procedimento molto eseguito manualmente , per acciai inox , leghe leggere, alluminio, , titanio ecc.
PROCEDIMENTO M.I.G. ( METAL INERT GAS).
L’arco scocca in un gas inerte ( Argon, Elio, miscele gassose Argon-Elio.) IL metallo d’apporto un filo è fornito da una bobina (aspo) che esce automaticamente dalla pistola ( TORCIA) ad opera di un motorino trascinafilo.
PROCEDIMENTO M.A.G: ( METAL ACTIVE GAS) . Come il MIG , ma il gas contenente Ossigeno ( ANIDRIDE CARBONICA CO2, oppure CO2 con Argon CO2 con Ossigeno , Argon con Ossigeno.
OSSIACETILENICA ( a gas). Il calore necessario viene prodotto dalla combustione di un gas con l’ossigeno, il metallo d’apporto viene generalmente fornito sotto forma di o di una bacchetta nuda. Il gas è l’ACETILENE.
Saldatura per pressione. L’unione si ottiene portando i lembi alla temperatura di fucinatura o di fusione, ed esercitando una pressione fra i lembi da unire, si hanno saldature a fuoco o a resistenza.
SALDATURA A FUOCO : Detta anche “ bollitura” , al gas d’acqua ecc.
I pezzi da unire portati alla temperatura necessaria, a mezzo di fucina, con bruciatore o forno, si saldano sfruttando la plasticità del materiale mediante martellatura (rifollatura) pressione meccanica.
*”Cianfrino”
Con la parola cianfrinatura si indica la preparazione dei bordi , nel senso della definizione che seguono.
Se la superficie è costituita da un piano inclinato rispetto alla superficie dell’elemento , l’operazione è detta smussatura .
Cianfrino : spazio tra due lembi convenientemente preparati , destinati ad essere riempito dal matallo ( apporto) per realizzare la saldatura.
Se i lembi aderiscono, il cianfrino ha volume nullo .
Il profilo e la sezione trasversale del cianfrino .
Lembi del cianfrino ( o lembi da saldare) sono la superficie delimitanti il cianfrino.
Vertice della saldatura , è la zona della prima passata di saldatura , più distante dal saldatore.
SPALLA ( S) , è la porzione del lembo di un cianfrino, trovantesi nella zona del vertice della saldatura, facente un angolo con la restante parte della superficie del lembo e parallela ad un corrispondente tratto dell’altro lembo del cianfrino.
Con G si indica la distanza fra i lembi ( distanza minima di una data sezione o GAP) .
LA Profondità ( d) del cianfrino è la profondità della parte di cianfrino che si trova sopra o sotto la spalla. T è lo spessore della lamiera in mm con alfa si indica l’angolo di apertura tra i due opposti piani dei lembi da saldare nel cianfrino. Con gamma l’angolo solido ,angolo al vertice formato dal lembo cianfrinato di un elemento e dalla superficie dell’elemento stesso , con beta , l’angolo di cianfrino ,angolo acuto formato da una parte piana col lembo cianfrinato di un elemento rispetto al piano perpendicolare alla superficie dell’elemento stesso che contiene l’asse del cianfrino.
Se manca la spalla ,si ha il lembo vivo.
Il cianfrino è semplice quando i suoi lembi si aprono in una sola direzione, è Doppia quando si aprono in due direzioni opposte.
Solcatura al vertice: è l’operazione destinata a produrre un solco concavo dal lato opposto a quello della saldatura stessa
Scalpellatura al vertice
Lo scopo della preparazione è di assicurare il grado di penetrazione e la facilità di saldatura , necessari per ottenere un giunto sano. La scelta della preparazione è data
a) Il processo di saldatura ( sorgente di calore, caratteristiche esecuzione)
b) La posizione della saldatura
c) Lo spessore delle lamiere ed il tipo di giunto
d) Grado di penetrazione richiesto alla saldatura
e) La possibilità o meno di evitare deformazioni al pezzo
f) Economia nella preparazione dei lembi e nel consumo del materiale d’apporto
g) La natura del metallo base.
Le saldature si usano nelle tubazioni , nelle costruzioni di caldaie , serbatoi .
Tra i vantaggi dell’uso delle strutture saldate in confronto a quelle fuse .
La saldatura è inoltre diffusa per applicare rinforzi, nervature , formagelle raccordi. Costruire telai carpenterie metalliche chassis , strutture reticolari tralicci in profilato.
SALDATURE FORTI:
Il materiale di apporto è una lega di rame e zinco e stagno ( circa 55Cu , 40Zn , 5 Sn) con punto di fusione a 800-900° C., ma sempre inferiore a quello dei pezzi da saldare , i quali vengono portati a temperature inferiori a quella di fusione , o alla fiamma indi cosparsi della lega e poi compressi e martellati.
Saldatura dolce o debole. Il materiale d’apporto consiste in una lega di stagno e di piombo , in diverse proporzioni , anche con aggiunta di piccole quantità di bismuto per renderlo più fusibile .
Si impiega il saldatore di rame o elettrico , o il cannello ferruminatorio.
SALDATURA per fusione o AUTOGENA
Si riscaldano le parti da riunire sino ad ottenere il passaggio allo stato fluido , con o senza materiale addizionale o di apporto.
Si riscaldano le parti da riunire sino ad ottenere il passaggio allo stato fluido , con o senza addizionale o di apporto.
La resistenza di un cordone , di saldatura dipende dalle sue dimensioni, e dalla qualità del materiale impiegato per la saldatura , dall’area della sezione resistente utile o netta del cordone di saldatura , è uguale al prodotto della lunghezza l del cordone per l’altezza a netta
Giunti tra lamiere accostate di costa testa a testa –sovrapposte ad angolo
Saldature ad arco con elettrodi metallici . Con questo si trova un capo del circuito è collegato al pezzo da saldare , nel mentre l’altro è collegato all’elettrodo che serve quale materiale d’apporto .
La saldatura elettrica ad Arco si effettua a corrente continua a circa 60 V volt , a corrente alternata
A circa 70 V volt . La buona riuscita dipende anche dal tipo di rivestimento disossidante di cui sono coperti gli elettrodi. La corrente assorbita cresce con il diametro degli elettrodi , che è a sua volta funzione crescente dello spessore della lamiera da saldare.
NORMATIVA UNI EN 287/1
Saldatura
Procedimento tecnologico che realizza il collegamento permanente di pezzi metallici, per mezzo del calore con continuità del fra le parti.
Il nome indica anche il giunto saldato.
La saldatura è usata sempre più nelle costruzioni meccaniche , perché permette di realizzare strutture più leggere, più semplici , più facilmente riparabili.
SALDATURA AUTOGENA: Quella in cui fondono sia il pezzo sia l’eventuale metallo d’apporto , distinta: saldatura per fusione , per pressione , a gas , ad arco elettrico , alluminotermica , bollitura , a resistenza ad induzione.
Saldatura eterogenea: fonde solo il metallo d’apporto , saldobrasatura.
AUTOGENO : saldatura di metalli, si ha provocando la fusione locale: si può fare con apporto di materiale o senza, a seconda della fonte di calore: a GAS, il calore è dato dalla combustione di GAS ACETILENE con OSSIGENO, AD ARCO ELETTRICO, si sfrutta il calore generato dall’arco elettrico .A resistenza elettrica, anche a punti ,si utilizza il calore generato dalla corrente elettrica, quando passa in un conduttore ( EFFETTO JOULE). In IDROGENO ATOMICO : il calore generato da un arco tra due elettrodi di WOLFRANIO (TUNGSTENO) , viene portato da un flusso di idrogeno ( BUON CONDUTTORE DI CALORE) . A contatto con i lembi da saldare.
ALLA TERMITE è l’alluminotermica.
Cannello: utensile per la saldatura ( O il taglio dei metalli dipende dalla conformazione) , costituito da due tubetti metallici leggermente piegati ad angolo ; si riuniscono ad una estremità in vari modi, nell’intento di miscelare i gas .
All’altra estremità portano l’attacco per le tubazioni conduttrici dei gas ed i rubinetti per l’opportuna regolazione del flusso. Ad un tubo si fa affluire l’ossigeno da bombole , ove è compresso , all’altro tubo si manda il gas combustibile ; gas d’acqua, gas illuminante , idrogeno butano , propano , acetilene. Fra le bombole ed il cannello è sempre interposto un opportuno riduttore di pressione a diaframma.
ELETTRODI:
Nella saldatura manuale all’arco vengono impiegati quasi sempre elettrodi con rivestimento.
Gli scopi del rivestimento sono molteplici e sono di natura : meccanica ( il rivestimento fonde con un certo ritardo rispetto all’anima, creando un cratere, della giusta lunghezza , sulla punta dell’elettrodo , che serve a dirigere l’arco verso la zona di saldatura ed evitare così dispersioni
Funzione elettrica: contiene sostanze ionizzanti , quindi facilita l’adescamento e mantiene stabile l’arco anche in corrente alternata.
Funzione metallurgica: forma una scoria che affina il bagno di fusione, togliendo impurità ed elementi nocivi e può aggiungere al metallo depositato ,elementi che migliorano le caratteristiche.
PROTETTIVO :impedendo il contatto con l’ossigeno e azoto dell’aria , con le gocce di metallo e col metallo di fusione del bagno. La scoria solidifica , protegge il cordone di saldatura e ne rallenta il raffreddamento .
ELETTRODI : ossidanti a base di ossidi di ferro e di manganese sia a corrente continua che alternata.
ACIDI : a base di ossidi di ferro e di ferro leghe . Discreta maneggiabilità
AL RUTILE :a base di ossidi minerali di titanio.
BASICO : a base di carbonato di calcio o magnesio e fluorite. Caratteristiche meccaniche elevate.
CELLULOSICO : a base di sostanze organiche .BUONA penetrazione , molto adatti per la saldatura di tubazioni ( metanodotti condotte, gasdotti tubature settore petrolifero oleodotti). Generalmente in corrente continua ma anche alternata.
RUTILIO CELLULOSICO –semibasici –di tipo speciale
ELETTRODI AD ANIMA METALLICA : gli elettrodi ad anima metallica , constano di una bacchetta metallica nuda o rivestita, con sostanze protettrici.
Si distinguono 4 tipi di elettrodi
ELETTRODI NUDI, elettrodi con anima interna elettrodi con rivestimento esterno .
GLI ELETTRODI con rivestimento esterno, si distinguono in: elettrodo con rivestimento per immersione : elettrodi avvolti ; elettrodi avvolti, immersi .
Ognuno dei diversi tipi dà buoni risultati, qualora i materiali delle bacchette e dei rivestimenti impiegati , siano appropriati; fanno eccezione gli elettrodi nudi , il cui materiale non essendo protetto , durante il passaggio dallo stato liquido dalla bacchetta al pezzo che si salda , si combina con l’ossigeno e l’azoto dell’aria , formando ossidi e azoturi di ferro , che rimanendo inclusi nel materiale depositato , peggiorano le caratteristiche meccaniche del giunto , aumentando la resistenza alla trazione diminuiscono l’allungamento.
I cristalli degli azoturi , in forma di aghi, diminuiscono sensibilmente , la resistenza delle saldature sottoposte a sforzi dinamici, sotto gli sforzi ripetuti , gli aghi si staccano dal materiale, dando inizio a criccature interne. Per ovviare a questo inconveniente , gli elettrodi vengono rivestiti.
Il rivestimento, per assolvere in pieno la sua funzione , deve anzitutto fondere ad una temperatura lievemente superiore a quella della bacchetta, così da proteggere le goccioline nel loro movimento dai reagenti dell’aria, circondandole di una guaina isolante e di una atmosfera gassosa. AL rivestimento, vengono affidati altri compiti, non meno importanti cioè:
1) Quello di modificare , durante la fusione , le caratteristiche chimiche e meccaniche del materiale della bacchetta, così da adeguarle a quelle del materiale si deve saldare. Si riesce in questo modo , con lo stesso filo a ottenere depositi di differenti resistenza. Aggiungendo ad esempio ossido di manganese , nichel, cromo, molibdeno,, vanadio, titanio, si ottengono depositi di acciaio al manganese, nichel , con resistenza alla trazione che vanno da 38-40-45-50-80 fino a 100-120 Kg x mm2 e allungamenti che variano da 7 fino a 35%.
Quello di coprire con le scorie il materiale depositato, proteggendolo dal contatto dell’aria ed evitando nel contempo bruschi raffreddamenti , che possono dar luogo a fessurazioni dei cordoni depositati . A seconda dei compiti ai quali gli elettrodi vengono destinati, si distinguono in due categorie di rivestimenti .
A) Rivestimento a reazione acida; Rivestimento a reazione basica.
Gli elettrodi a reazione acida vanno bene per la saldatura di acciai dolci a basso tenore di carbonio , sotto il 0,20%
Nella saldatura di materiali con contenuto di C carbonio superiore, producono facilmente fenomeni di fessurazione dei cordoni.
I depositi degli elettrodi con rivestimento a reazione basica , sono meno sensibili ai fenomeni di fessurazione , sé adoperati per acciai , fino ad un contenuto di carbonio superiore a 0,40% od acciai legati .Danno luogo d’altra parte , specialmente nella saldatura verticale ascendente , a delle cavità dette tarli. Perché la fusione risulti omogenea , l’arco, deve ardere con tranquillità , rimanendo costantemente al centro del rivestimento intorno alla bacchetta è costante .
ELETTRODI DI CARBONE. In luogo degli elettrodi metallici , si adoperano talvolta elettrodi di carbone, confezionati con grafite ( carboni impiegati per lampade ad arco. In questo caso il materiale d’apporto viene fornito da una bacchetta metallica , come nel caso della saldatura a gas o da una piattina , collocata sopra la giunzione da eseguire , facendola fondere contemporaneamente ai lembi da saldare. Si usa per i fondi di recipienti serbatoi caldaie, a lembi risvoltati , senza materiale d’apporto , che viene fornito dai lembi stessi.
APPUNTI NOZIONI NOTE:
LUNGHEZZA ARCO( stick out) circa 12 mm ( elettrodo fuori torcia x innesco arco)
Parametri macchina
AMPERE A manopola (grande intensità)
Pomello piccolo Volt tensione
Portata gas 12/ 15 litri
1) 100/120 Ampere – volt 17-18
2) 200Ampere – 23-24 Volt tensione
Spessore 10 mm con penetrazione . Tipo giunto con cianfrino a V con 60°di inclinazione , Distanza fra i lembi 0,8mm( GAP).
Intensità 15 Ampere – tensione 20 Volt , velocità avanzamento 3,3 m/minuto n° passate 3 , prima arco basso poi di riempimento.
PER SALDATURA A FILO MAG. A tutta penetrazione solo da un verso.
Saldatura con ripresa a rovescio:
spessore acciaio 10mm, cianfrino a V 30° , distanza lembi 1,5( GAP)
diametro filo 1,6mm , intensità di corrente Ampere 370- tensione arco 32V volt , velocità avanzamento torcia 5 m/ minuto n° passate 1
incisioni marginali (Errori da non compiere a causa dell’imperizia del saldatore il bordo del cordone non è omogeneo ma frastagliato, viene considerato una cattiva saldatura)
parametri V tensione
I corrente intensita Ampere
Short arc ( arco corto per una passata iniziale)
Spray arc arco a spruzzo di riempimento ( 2° passate di riempimento canale cianfrino o per saldature ad angolo. Forte intensità di corrente I ampere
Se a lembi uniti per ripresa a rovescio, senza passata a tutta penetrazione in short arc.
1) Passata !8 -19 volt -130-150 Ampere( short arc arco corto per la prima passata).
2) Passata si aumentano i parametri 22-23 Volt ampere intensità di corrente 180-200 Ampere.
3) Passata spray arc parametri : 22-24 Volt tensione- 220-240 Ampere intensità di corrente.
4) Passata con ripresa a rovescio parametri: 20-22 Volt tensione , Ampere 180-190 . occorre pulire il cordone ed il giunto fra una passata e l’altra , con la mola angolare smerigliatrice col disco per smussare e smerigliare , ed eliminare gli spruzzi ed il metallo morto e preventivamente ove vi fosse la patina d’ossido e lucidare la parti interessate al processo di saldatura.
Nel caso di ripresa a rovescio , si gira il giunto dal lato o faccia opposta al giunto saldato , dopo avere effettuato le tre passate, si crea un canale longitudinale parallelo all’asse della saldatura fino a trovare il primo cordone di saldatura effettuato in short arc,, e poi si effettua la quarta passata a “ ROVESCIO”.
La saldatura si potrebbe provare con la tecnica dei liquidi penetranti , la prima bomboletta simile ad una vernice , la seconda simile a polvere.. nella parte in cui il giunto lascia un’impronta sulla polvere in quanto penetra x capillarità nel caso ci sia porosità o inclusione e ci sono dei Vuoti, in quella zona localizzata dalla polvere si crea un cianfrino con il disco della smerigliatrice, si effettua la “ solcatura “
, ed infine si effettua un nuovo cordone di saldatura per riparare l’imperfezione .per ottenere una saldatura omogenea “ sana” occorre che il metallo base e quello d’apporto si combinino insieme fondendo in fase di saldatura , formando un unico reticolo cristallino , altrimenti si ottiene un’incollatura imperfetta.
Nozioni di elettrotecnica.
La corrente elettrica è un movimento di cariche elettriche lungo un conduttore, dovute alla differenza di potenziale generata fra gli estremi del medesimo.
L’INTENSITA di corrente I si misura in AMPERE A
LA DIFFERENZA DI POTENZIALE V si misura in Volt.
La resistenza elettrica R, è la resistenza che incontra la corrente nel percorrere un conduttore : si misura in OHM
La legge di ohm dice V=RXI
Corrente continua è quella corrente nella quale l’Intensità di corrente è praticamente costante.
Corrente Alternata: è quella nella quale, l’intensità di corrente cambia rapidamente da un massimo in un senso ad un massimo in un senso opposto in modo sinusoidale formando una frequenza o periodo. Ogni cambiamento completo costituisce un’alternanza o periodo
Frequenza di una corrente alternata , è il numero di alternanze o periodi al secondo.
Potenza Elettrica : è data dal prodotto dell’Intensità di corrente per la differenza di potenziale P = I x V
La potenza si misura in Watt , in pratica si usa il Kw, pari a 1000watt
1Kw = a 1,36 Cv cavalli vapore. Usando corrente alternata ,la polarità è data dal prodotto
P= I xV. Coseno di Fi, dove coseno di fi fattore di potenza misura lo sfasamento fra tensione e intensità di corrente.
L’ENERGIA ELETTRICA :è il lavoro elettrico ed è data dal prodotto della potenza , per il tempo durante il quale essa agisce, si misura in kilowattora (KW/h)
CORRENTE ALTERNATA E CONTINUA- polarità diretta ed inversa
La corrente elettrica impiegata nella saldatura ad arco , può essere alternata oppure continua.
Saldando in corrente continua , il collegamento si può effettuare in polarità diretta od inversa . Nel collegamento in polarità diretta (C.C.P.D.) detto anche normale, il polo negativo si trova all’elettrodo , e l’emissione di elettroni avviene dall’elettrodo verso il bagno di fusione.
NEL collegamento a polarità inversa (C.C.P.i) , il polo negativo è assegnato al pezzo e l’emissione di elettroni avviene dal pezzo verso l’elettrodo. La scelta fra impiego della corrente continua e quella alternata dipende dal tipo di saldatura e dal tipo di elettrodi da utilizzare.
Gli elettrodi basici cellulosici , funzionano meglio in corrente continua( con polarità inversa la pinza al positivo) . La corrente continua ha un arco stabile sulle tre fasi. La corrente continua è indicata per saldature difficili.
*Quando si costruisce un telaio in carpenteria, si controlla la misura delle 2 diagonali x verificare che sia a squadro.
DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONW DELLE SALDATURE
Per saldatura si definisce il processo mediante il quale si effettua l’unione di due pezzi metallici , con l’azione del calore , con o senza apporto , nel giunto di altro materiale metallico, in modo da realizzare nei tratti di collegamento la continuità fra i pezzi stessi.
POSSONO AVERSI VARI CASI:
1) Due pezzi di acciaio dolce possono essere uniti direttamente insieme , portandoli allo stato pastoso , premendoli uno contro l’altro ;l’unione ha luogo senza alcuna interposizione di materiale saldante ( materiale di apporto)
2) L’unione dell’acciaio medesimo , può essere ottenuta portando a fusione i lembi da unire ed interponendo fra essi, allo stato liquido il materiale di apporto, formato da una bacchetta di composizione uguale , o molto prossima, a quella delle parti da unire.
3) Parti metalliche di uguale natura, o di natura diversa, possono essere unite interponendo , allo stato liquido , un metallo o una lega diversa dai precedenti, che aderisce all’una ed all’altra , e solidificando determini l’unione.
Per esempio due pezzi di rame o ottone , od uno di rame ed uno di ottone , possono essere uniti interponendo , allo stato liquido dell’ottone o una lega di piombo o stagno. L’ottone interposto deve avere punto di fusione più basso dell’ottone da unire..
Ne risulta un giunto non omogeneo con le parti saldate , ma si ha tuttavia la continuità , in quanto nella saldatura si attuano complessi fenomeni fisici di adesione e di fusione e anche di natura fisico chimica.
La saldatura indica anche la zona in cui è avvenuto il collegamento dei pezzi la giunzione.
SALDATURE:
SALDATURE PER FUSIONR ( a gas, ad arco elettrico con elettrodo metallico)
Saldature per pressione ( a fuoco, a resistenza a scintillio bollitura)
Saldobrasatura brasatura ( brasatura forte brasatura dolce)
Saldatura per fusione , detta saldatura autogena, può essere eseguita con o senza apporto di materiale e si suddivide a seconda della fonte di calore adoperata per fondere i bordi, saldatura a gas, saldatura ad arco elettrico, saldatura in idrogeno atomico, saldatura alla termite.
1) Saldatura a gas, il calore viene generato dalla combustione dell’ossigeno con un gas, che può essere : acetilene , idrogeno , gas illuminante ecc.
SALDATURA AD ARCO ELETTRICO:
Nella saldatura all’arco elettrico , il calore viene generato da un arco elettrico innescato fra l’oggetto da saldare e un elettrodo e si suddividono in due tipi:
Saldatura con elettrodo metallico , l’elettrodo è costituito da una bacchetta metallica che può essere nuda, con anima o rivestita con sostanze protettive che fornisce fondendo , il materiale d’apporto.
B) Saldature con elettrodo di carbone , l’eventuale materiale d’apporto , è costituito da una bacchetta di filo che può essere protetta o no, da un gas protettivo.
Saldobrasatura : Il collegamento si effettua come nella saldatura a gas , con la differenza che i lembi non sono portati a fusione , in quanto che il materiale d’apporto diverso dal materiale da unire ha generalmente un punto di fusione inferiore.
BRASATURA: nella brasatura il collegamento avviene, facendo penetrare il saldante tra le superfici da collegare, riscaldando le superfici stesse , con una fiamma o un saldatore di rame. A seconda del punto di fusione più o meno elevato del saldante , si distingue la brasatura forte e la brasatura dolce.
Ossigeno , viene fornito in bombole , generalmente della capacità di 40 litri, alla pressione di 125-150 ° atmosfere , alle quali corrispondono contenuti 5-6 metri cubi di gas alla pressione atmosferica.
L’ossigeno non può essere usato ad alta pressione. Deve essere portato fino ad un massimo di 2 atmosfere, per i cannelli di saldatura , e trenta atmosfere per i cannelli di taglio( l’ossigeno è il comburente nella combustione il gas il combustibile gassoso). Si usano riduttori di pressione . il riduttore di pressione ha un rubinetto detto valvola.
SALDATURE ALL’ARCO ELETRICO GENERALITA’:
La saldatura elettrica , sfrutta l’alta temperatura( circa 3600°C.) , e la grande quantità di calore sviluppato dall’arco elettrico , generato da una corrente di energia elettrica. L’impianto di saldatura elettrica ad arco è molto semplice e si compone di una sorgente di energia elettrica , che può essere tanto a corrente continua che alternata, di un cavo porta corrente al pezzo( massa)che si vuol saldare , di un cavo collegato alla pinza porta elettrodo dell’elettrodo.
E’ da rilevare che le generatrici di energia elettrica , tanto a corrente continua, che alternata, devono essere costruite appositamente , in modo che la corrente nel momento di corto circuito , cioè quando l’elettrodo tocca il pezzo da saldare per innescare l’arco, non raggiunge valori molto elevati. La macchina deve avere la cosiddetta caratteristica discendente , la tensione ai morsetti, deve scendere automaticamente con l’aumentare della corrente erogata.
Una generatrice per saldatura deve avere un’ottima caratteristica discendente ed una corrente di corto circuito deve soddisfare le seguenti necessità:
1) Possedere una caratteristica dinamica sensibile, ossia la tensione e la corrente devono seguire istantaneamente le variazioni della lunghezza d’arco dovute al passaggio delle goccioline di materiale dalla bacchetta al pezzo in saldatura.
2) L’innesco dell’arco deve essere facile.
3) La regolazione dell’intensità di corrente deve avvenire in modo continuo, in rapporto al diametro elettrodo sezione impiegati ed alle condizioni di raffreddamento .
La saldatura dalla rete , per le ragioni sovraesposte non è possibile senza interposizione di una resistenza che limiti la corrente ai valori necessari per la saldatura.
OPERAZIONI PRELIMINARI alla SALDATURA:
Prima di iniziare la saldatura occorre preparare i bordi i lembi dei giunti da unire, posizionare i pezzi , ed eventualmente eseguire la loro puntatura o imbastitura( come se stessimo cucendo un vestito da sartoria il saldatore è paragonabile ad un sarto).
La preparazione ha lo scopo : Per le lamiere di spessore piccolo, di impedire lo “sfondamento” di bucarle accidentalmente in fase di saldatura, fornendo materiale sufficiente alla fusione.
Per gli altri spessori , ottenere la fusione su tutto lo spessore, per evitare la scarsa penetrazione , della saldatura , e quindi insufficienti caratteristiche meccaniche di resistenza alle sollecitazioni statiche, dinamiche, meccaniche di urti sollecitazioni alla resilienza.
Si deve eseguire la pulizia dei bordi , in modo che non restino tracce di ossidi, grassi, oli vernici ecc ed altre impurità( manualmente con spazzole carteggiatura o meccanicamente con disco della smerigliatrice elettrico o spazzola elettrica).
La posizionatura o imbastitura , si effettua con appositi attrezzi e strumenti. (morsetti a vite, spallette magnetiche bulloni, cravatte di puntatura , oppure vere e proprie attrezzature di montaggio e fissaggio , maschere o dime di fissaggio stampi appositi.
In modo da evitare la distorsione lo spanciamento l’imbarcamento durante la fase di saldatura ed in fase di raffreddamento.
La puntatura ha lo scopo di mantenere la corretta posizione dei pezzi da unire evitando la distorsione durante la saldatura.
La puntatura ha lo scopo di mantenere la corretta posizione dei pezzi da unire evitando ad esempio lo slivellamento dei lembi e l’eccessivo loro accostamento e disassamento, provocati dalle deformazioni conseguenti alle variazioni di temperatura ed al ritiro di solidificazione del bagno di fusione. Nell’esecuzione della puntatura i punti devono essere solidi , ma piccoli , eseguiti con rapidità , provocando il minore riscaldamento possibile dei pezzi .
Sui pezzi cianfrinati devono essere effettuati sul rovescio( lato opposto) o se questo non è possibile , sul fondo del cianfrino, devono essere eseguiti cominciando dal centro e procedendo , alternativamente sui due lati lateralmente verso l’esterno.
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