La trivella è uno strumento utilizzato per perforare (trivellare) del materiale solido (o semi-solido) per mezzo di un elicoide che ruota sul suo asse ed in questo modo estrae il materiale creando una perforazione nel corpo in questione. La trivella viene utilizzata per perforazioni superficiali, tipicamente per scopi collegati ad opere di ingegneria civile o pozzi per acqua di scarsa profondità.
La perforazione di un pozzo viene eseguita con apposite macchine dette sonde perforatrici. Su tali sonde (dotate di una torre su cui scorre una slitta con testa rotante) viene avvitata una testa a martello e successive aste di prolunga fino a raggiungere la profondità desiderata.
Tipi di trivelle in una tavola illustrata del 1849
I tipi di perforazione principali sono:
Perforazione a secco: con il solo ausilio di benne o sonde, è un metodo lento. La benna viene usata per scavare solo in assenza di acqua e può essere usata solo su terreni granulari incoerenti ed in argilla tenera; la sonda invece può perforare solo in presenza di acqua e può essere usata anche in presenza di alcuni tipi di terreno duri e compatti tipo conglomerati arenarie o calcari.
Metodo a circolazione inversa: è un metodo molto veloce che può perforare in qualsiasi tipo di terreno ed inoltre permette di perforare con grandi diametri ed a profondità sufficienti per individuare falde acquifere, il liquido di perforazione può essere fango o anche semplicemente acqua.
Metodo a circolazione diretta: è un metodo abbastanza veloce che può perforare nella maggior parte dei terreni (però risulta difficile intervenire su terreni di ghiaia sciolta e di grossa granulometria dato che i grani tendono a cadere nel perforo stesso), ma questo tipo di perforazione richiede solo il fango (bentonite o polimeri vari) come fluido di perforazione. Con questo metodo si possono raggiungere grandi profondità ma diventa anti-economico con perfori di grande diametro.
Perforazione ad aria compressa: applicabile solo su terreni molto compatti che non richiedano la posa della tubazione per sostenere le pareti dello scavo, necessita di compressori con grossa portata di aria ad alta pressione.
Una perforatrice è una macchina per perforare terre, pietre, rocce, opere murarie, ecc.
Una prima suddivisione che si può fare è il metodo utilizzato per la perforazione: a percussione e a rotazione. Una successiva distinzione si può fare per quanto riguarda l'energia che le aziona: ad aria compressa, ad acqua in pressione ed elettriche.
Piccole perforatrici rotanti usate generalmente per ottenere fori passanti su lastre di materiale di debole spessore sono chiamate trapani. Per perforazioni profonde di terreni per ricerche petrolifere, geotermali, e di esplorazione del sottosuolo si usano apposite sonde o impianti di perforazione in grado di perforare a rotazione.
Perforatrici a percussione[modifica | modifica wikitesto]
Le perforatrici a percussione sono provviste di fioretto, un'asta d'acciaio a punta, con la quale viene battuto con movimento alternativo contro il fondo del foro.
Piccole perforatrici a percussione ad aria compressa sono anche chiamate martelli pneumatici.
La prima perforatrice pneumatica fu prodotta dal palazzuolese Giovanni Naldoni nel 1855.
Una perforatrice è una macchina per perforare terre, pietre, rocce, opere murarie, ecc.
Una prima suddivisione che si può fare è il metodo utilizzato per la perforazione: a percussione e a rotazione. Una successiva distinzione si può fare per quanto riguarda l'energia che le aziona: ad aria compressa, ad acqua in pressione ed elettriche.
Piccole perforatrici rotanti usate generalmente per ottenere fori passanti su lastre di materiale di debole spessore sono chiamate trapani. Per perforazioni profonde di terreni per ricerche petrolifere, geotermali, e di esplorazione del sottosuolo si usano apposite sonde o impianti di perforazione in grado di perforare a rotazione.
Perforatrici a percussione[modifica | modifica wikitesto]
Le perforatrici a percussione sono provviste di fioretto, un'asta d'acciaio a punta, con la quale viene battuto con movimento alternativo contro il fondo del foro.
Piccole perforatrici a percussione ad aria compressa sono anche chiamate martelli pneumatici.
La prima perforatrice pneumatica fu prodotta dal palazzuolese Giovanni Naldoni nel 1855.