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| storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. | |
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el magutt
Messaggi : 13719 Data di iscrizione : 09.11.13 Età : 67 Località : leno lombardia brescia
| Titolo: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Dom Ago 31, 2014 1:41 pm | |
| La Fiat-Allis è stata una società del gruppo Fiat nata nel 1974 dall'unione della Fiat Macchine Movimento Terra con le attività dello stesso settore della società statunitense Allis-Chalmers. Si occupava delle macchine movimento terra, come pale meccaniche, apripista, escavatori, livellatori, caricatori ecc. Oggi il marchio è inglobato in CNH Global di Fiat Industrial. Negli anni trenta, la meccanizzazione agricola era ormai una realtà, mentre la meccanizzazione edile e movimento terra era molto più arretrata e molte macchine agricole erano convertite in modo artigianale in apripista e ruspe.
La Fiat decide quindi di creare una divisione a fianco di Fiat Trattori, nacque quindi la Fiat Movimento Terra, che nei suoi primi anni si limitò a convertire in modo migliore alcune grosse macchine agricole in pale meccaniche e dozeer. Un esempio è la trasformazione di modelli come le FIAT 60C, 70C, 80C, 90C e 100C; che servivano per l'aratura, in macchine per movimento terra (apripista) rinominandole semplicemente aggiungendo nella sigla la lettera I (industriale)oppure la scritta AD (FIAT 70 CI, AD7C); o come ne caso delle pale cingolate FL6 - FL7 - FL8 - FL8 C - FL9.
Con il progresso degli anni cinquanta e sessanta le sole pale meccaniche e ruspe non bastavano più alle esigenze di mercato, tuttavia la Fiat era più sviluppata nell'agricoltura che nelle macchine industriali.
Così, nel 1974, la Fiat si unì all'americana Allis-Chalmers dando vita alla Fiat-Allis per fabbricare una linea di cingolati prodotti in Brasile, Stati Uniti e Italia, terne a ruote (Stati Uniti e Inghilterra), escavatrici (Italia e Brasile), livellatrici e ruspe (Stati Uniti).
Tra gli anni 70/80 c'era una macchina che stava rivoluzionando il mondo delle costruzioni, l'escavatore con il braccio idraulico. Fiat acquisì la Simit e più in avanti il Gruppo Benati per produrre escavatori di media potenza e peso in Italia.
La Fiat-Allis restò fra i più importanti produttori di macchine movimento terra per un buon ventennio, seconda sola alla Caterpillar.
Con la creazione della Fiat Geotech a Modena, la Fiat-Allis entrò in questa holding che racchiudeva anche la Fiat Agri e cambiò logo.
La Fiat Trattori S.p.A. è una società del gruppo Fiat fondata nel 1919. Fiat Trattori operava nella costruzione di macchinari agricoli, in particolare trattori. Nei diversi decenni della sua storia si consacra principale produttore italiano e uno dei primi produttori europei; nel 1991 acquisisce Ford New Holland e ne prende il nome per conquistare maggiore importanza sui mercati mondiali. Nel 1999 New Holland acquisisce Case dando vita a CNH, di cui Fiat Industrial detiene la quota di maggioranza.
La storia di Fiat Trattori inizia nel 1918 quando lancia il primo trattore, il Fiat 702 con 30 cavalli[1]. Al modello 702 fanno seguito le varianti 702A, B e BN e i successivi 703B e 703BN[2]. Con queste varianti, prodotte fino al 1925, Fiat Trattori raggiunge il traguardo delle 2.000 unità prodotte.
Nel 1929 la fabbrica vendeva trattori a un ritmo annuale di oltre 1.000 unità.
Nel 1932 viene lanciato il primo trattore a cingoli europeo, il Fiat 700 C. Nello stesso anno, la produzione dei trattori viene spostata da Torino a Modena, dove viene fondata l'OCI (Officine Costruzioni Industriali)[3]. Il primo trattore prodotto nel nuovo stabilimento è il 702C da 28CV anziché da 35CV, molto più leggero della versione precedente[4]. Questo trattore rimane in produzione fino al 1950 e viene prodotto in 4.000 unità[5].
Nello stabilimento di Modena, Fiat produce il trattore cingolato con il modello Fiat 700 C, caratterizzato dalla grande capacità di trazione grazie ai cingoli che, inoltre, migliorano la stabilità trasversale nei pendii e diminuiscono il compattamento del terreno, specie se bagnato[6].
Nel 1933 Fiat rileva le OM (acronimo di Società Anonima Officine Meccaniche) che producono sia automezzi industriali sia trattori.
Nel 1939 nello stabilimento di Modena viene prodotto il primo trattore in serie, il Fiat 40 Boghetto; grazie all'invenzione di Fortunato Boghetto, il motore di questo trattore può funzionare con diversi carburanti (petrolio, gasolio, alcol, benzina, metano e gasogeno)[7].
Nel 1944, lo stabilimento di Modena è impossibilitato a produrre a causa della mancanza di materie prime e dell'occupazione nazista e viene dunque riconvertito alla riparazione e revisione dei veicoli militari. In questa situazione, l'ingegner Edmondo Tascheri, capo dell'ufficio tecnico, comincia a progettare un nuovo trattore cingolato più moderno della ormai superata Serie 40 Borghetto, grazie anche ad alcune foto di una trattrice russa che alcuni operai avevano portato dal fronte sovietico. Coadiuvato dalla connivenza dei collaboratori, l'ufficio tecnico cominciò la costruzione di un prototipo di nascosto ai controllori tedeschi. Il trattore Fiat 50 cingolato venne infatti prodotto dopo la seconda guerra mondiale, a partire dal 1946, grazie anche al recupero delle macchine utensili che i nazisti avevano tentato di spedire in Germania senza successo perché fermati dai bombardamenti degli alleati[8].
Secondo dopoguerra[modifica | modifica sorgente] Nel secondo dopoguerra (1949) nello stabilimento OCI di Modena comincia la produzione del Fiat 600 e delFiat 601 cingolato[9], caratterizzati dall'uso delle leve al posto del volante[10]. Con questi trattori le vendite decollano, con una ritmo di produzione di 1.832 mezzi all'anno.
Agli inizi degli anni '50 la Fiat stringe legami commerciali con la francese SIMCA, che dapprima fabbricava auto Fiat e in seguito i trattori su progetti Fiat.
Trattore Fiat 25R Nel 1951, viene lanciato il Fiat 25R, una delle pietre miliari della produzione Fiat. Questo trattore innovativo, di colore arancione (il primo di una lunga serie di trattori fino al 1983) lancia la Fiat nel settore agricolo europeo. Prodotto in numerosi modelli con alimentazione a gasolio, ruotato o cingolato, stretto e industriale, da frutteto e forestale, fu prodotto in quasi 45.000 esemplari[11].
L'anno seguente vengono presentati i trattori OM, i trattori ad alte potenze. Il più venduto è il modello OM 35-40, prodotto anche in versione cingolata.
Nel 1956 viene lanciato il trattore cingolato Fiat 60, che sostituisce i vecchi Fiat 50. Con questo trattore Fiat si consacra primo costruttore al mondo di trattori cingolati.
Nel 1957 Fiat lancia il trattore più venduto degli anni '50, la trattrice FIAT 18 la piccola[12].
Nel 1959, viene lanciata l'evoluzione della Serie 18, la Serie 200, prodotta fino al 1965. Il modello 211 R è dotato di un motore diesel bicilindrico Fiat 615 di 1135 cm3 di cilindrata e sviluppa una potenza di 21 CV a 2200 giri. Il modello 211 Rb è dotato di un motore a benzina a 4 cilindri Fiat 103 di 1221 cm3 di cilindrata e sviluppa una potenza di 22 CV a 2300 giri. È un trattore adatto a piccoli appezzamenti di terreno, con cambio a 6 marce avanti e 2 retromarce, una velocità massima di 20 km/h e solo 900 kg di peso complessivo[13].
Nel 1957 la produzione dei trattori Fiat supera le 100.000 unità. L'anno seguente viene lanciato il trattore Fiat 411[14]; nel 1962 viene inaugurata la nuova serie Diamante[15], che consacra la casa italiana a livello europeo[16]. La serie "diamante" comprende i modelli 215, 315, 415, 615 e con marchio OM il modello 715. Questi modelli sono stati i primi trattori ad avere le marce sincronizzate, il blocco del differenziale e il dispositivo AMPLICUPLE, che si inseriva automaticamente tramite una leva sulla sinistra del posto guida. Era disponibile solo sui modelli 415, 615, 715'[17], che consacra la casa italiana a livello europeo[18].
Nei primi anni '60 commercializza col marchio OM i modelli OM 512, OM 513, OM 615 in diverse varianti, cui seguiranno con lo stesso marchio negli anni '70 i modelli OM 750 e OM 850.
Nel 1967 la serie "nastro d'oro" sarà un successo di tecnologia, prestazioni, consumi e affidabilità'[19], che consacra la casa italiana a livello europeo[20][21].
Nel 1968 nascono i modelli: 250, 450, 550, mentre con marchio OM arrivarono 650 e 850. Successivamente arrivarono anche 1000 e 1300 (Fiat); con questi modelli la Fiat si rivolge al mercato europeo e dopo quasi dieci anni diventerà leader in Europa con i modelli della SERIE 80.
Nei primi anni '70 la gamma si modifica e il modello 250 diventa il modello 300, nasce il 350 special e i modelli 480 e 500 sostituiscono il modello 450, per poi evolversi in 540 special. Sempre negli anni 70 quando era già nata la serie 80, l'850 divento' FIAT 850 super portandosi a 95 cv, il 1000 ebbe la stessa cura (super) portandosi a 110 cv,il 1300 super arrivo'a 150.
Trattore FiatAgri 80-75 cingolato Dagli anni '70 agli anni '90[modifica | modifica sorgente] Nel 1975 Fiat Trattori acquista il 20% di Laverda SpA fondata da Pietro Laverda nel 1873, Società che si occupa sin dalla nascita di mietitrebbie. Sempre alla metà degli anni '70 viene lanciata la Fiat serie 80 con i modelli (a 3, 4, 5 e 6 cilindri): Fiat 580, Fiat 680, Fiat 780, Fiat 880, Fiat 880/5 (5 cil.), Fiat 980, Fiat 1180, Fiat 1280, Fiat 1380, Fiat 1580 e il top Fiat 1880. Questi trattori sono stati i primi al mondo ad avere una piattaforma sospesa su silent blocks e una cabina dal design incorporato col trattore, opera di Pininfarina[22]. In questi anni la Fiat Trattori superò quota 86.000 trattori prodotti nell'anno 1976[23] e ben 50.000 esemplari esportati rispetto ai 15.488 del 1955.
Tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli ottanta, importa in Italia con il marchio Fiat Concord alcuni modelli a basso prezzo, prodotti in Argentina: 700E, 900E, 1100E e 1100E Dt. Sempre nel periodo e nell'ottica della medesima linea politico/commerciale costruisce nell'ex Jugoslavia e in Romania alcuni modelli a 2 Rm (300, 420, 480) che poi commercializzerà anche in Italia. Detti mezzi si distingueranno soprattutto per la scarsa affidabilità dovuta in gran parte nel pessimo assemblaggio delle parti meccaniche. Con l'espansione della meccanizzazione, alcune macchine agricole cominciarono ad essere utilizzate anche nell'edilizia. I modelli 70C, 80C, 90C e 100C, che servivano per l'aratura, con poche modifiche strutturali diventano le pale cingolate AD3, AD4, AD5, AD6, AD7, AD9, AD1O, AD12, AD14, AD18, AD20. Nel 1974, la Fiat si unì all'americana Allis-Chalmers dando vita alla Fiat-Allis per fabbricare una linea di cingolati prodotti in Brasile, Stati Uniti e Italia, terne a ruote (Stati Uniti e Inghilterra), scavatrici (Italia e Brasile), livellatrici e ruspe (Stati Uniti)[24].
A metà degli anni 90, Fiat si unisce con HITACHI diventando produttore di macchina movimento terra con il nome Fiat-Hitachi. Fiatallis continuò a vendere con il proprio marchio in America Latina.
Dal 1979 al 1983 Fiat si lancia nella produzione di trattori di grandi potenze affiancandosi all'americana Versatile, nascono così i Fiat-Versatile Serie 44: 44-23, 44-28, 44-33, 44-35 da 230, 280, 330 e 350CV venduti con marchio Fiat in Europa e Versatile in America, Messico e Australia[25].
Nel 1977 la produzione Fiat superò quota 1.200.000 trattori dalle sue origini[26].
Nel 1981 Fiat rileva Laverda SpA e comincia la produzione di mietitrebbie per Fiat Trattori[27].
Nel 1982 Fiat lancia la nuova Serie 66 con modelli da 45 a 80CV, definiti i "giornalieri" perché potevano svolgere qualsiasi lavoro quotidiano delle piccole e medie imprese. Questa serie venne venduta anche con marchio Hesston negli Stati Uniti e successivamente anche come Ford e come New Holland fino al 2003[28].
Nel 1977 Fiat rileva la società Hesston, leader nel settore della fienagione in America[29][30], la Braud, leader nella produzione di vendemmiatrici, e l'italiana Agrifull, specialista nei trattori di piccole dimensioni. Fiat Trattori diventa così FiatAgri[31] e cambia la livrea, da arancione a rosso bordeaux, che caratterizzerà tutti i nuovi trattori[32]. Con l'acquisto di Hesston e Braud, FiatAgri inizia a produrre anche macchinari per la fienagione (presse, trinciacaricatrici) e mezzi vendemmiatrici. I marchi Hesston e Braud rimangono sulle fiancate dei loro mezzi agricoli.
Da FIATGEOTECH a NHGEOTECH[modifica | modifica sorgente] Fiat Trattori scomparirà per dar vita alla Holding FIATGEOTECH con sede in Modena che avrà nel suo paniere il gruppo FIATAGRI e Fiatallis[33].
Nel 1984 Fiatagri lancia la storica SERIE-90, che sostituisce la serie 80 con numerosi modelli suddivisi in due categorie: medio-bassa (55-90, 60-90, 65-90, 70-90, 80-90, 85-90 Turbo) e alta (100-90, 110-90, 115-90, 130-90 Turbo, 140-90 Turbo, 160-90 Turbo, 180-90 Turbo) motorizzati con i nuovi propulsori Iveco aifo Serie 8000[34]. La serie 90 venne venduta anche come Agrifull e Ford, poi anche come New Holland fino al 2003 nel mercato europeo. Sempre nel 1984, Fiatagri ingloba la francese Braud[35].
Dal 1985 viene prodotta anche la serie 90 definita ponte con i modelli 90-90,100-90 e 110-90[36]. Questi trattori verranno realizzati fino al 1996 circa sostituiti dalla nuova serie L di New Holland.
Nel 1986 FiatAgri sposta parte della produzione dei trattori da Modena a Jesi[37]. Nello stesso anno viene lanciato il trattore cingolato Fiatagri 180-55, che vantava un rivoluzionario sistema di trasmissione idrostatica.
Nel 1990/91 venne lanciata la prima serie Winner composta da 4 modelli: F100, F110, F120 e F130 Turbo. Nel 1993 uscì la seconda serie, formata da F100, F115 e i due modelli Turbo F130 e F140. Questa serie rimase in produzione fino al 1996[38].
Nel 1992 i trattori cingolati della serie 75 vedono un nuovo sistema di sterzata chiamato "Stering-o-matic" che usava la cloche al posto delle due leve per azionare le frizioni di sterzo e pochi anni dopo la loro evoluzione con la serie cingolata 85 che vede lo sviluppo del sistema "S.o.M." con l'introduzione del "Full Drive" che integra anche il comando dei freni di sterzo tutto nella cloche di guida[39].
Trattore Fiatagri G210 Successivamente alla serie Winner furono lanciati i modelli "G" destinati a grandi estensioni di terreno e grandi applicazioni lavorative e la Serie M, con i modelli M100, 115, 135 e 160[40]. La serie "G" apparteneva alle linee di produzione della Versatile, un'azienda Nord Americana che già collaborava con la FIAT per macchine di grandi dimensioni con il marchio HESSTON[41]. La serie G fu presentata alla "Fiera del Levante di Bari" nel 1993, con un design simile a quello di Ford e con il logo Fiat Agri blu anziché rosso; pochi mesi dopo FiatAgri s.p.a. rileva la Ford Tractor che pochi anni prima aveva acquisito, a sua volta, una azienda specializzata nelle mietitrebbie e macchine per la fienagione, la New Holland Inc.[42] La holding, nel 1993 cambiò nome da FIATGEOTCH a NHGEOTECH[43], ma le macchine venivano vendute con i relativi marchi e le relative livree: FiatAgri, Ford, New Holland, Hesston, Braud, Laverda ecc.[44] Il mod. G 210 commercializzato in Italia fu ben lungi dalle aspettative di affidabilità nella parte riguardante il telaio. Anzi nel settore del contoterzismo (attività principale a cui era destinata la macchina), ed in particolare in Emilia -Romagna, il marchio FIAT subì un tracollo commerciale che favorì l'insorgere di altri brand concorrenti. Nel 1999 la serie New Holland L viene sostituita dalla serie TL e la Fiat Serie 66 viene sostituita dalla nuova New Holland Serie TD. Spariscono il marchio Fiatagri e Ford e tutti i marchi minori, divenendo semplicemente New Holland. L'eredità dei tre marchi rimane comunque presente: Fiatagri si ritrova nel simbolo della foglia, Ford nella livrea blu e New Holland nel nome[45].
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi New Holland Agriculture. Modelli prodotti[modifica | modifica sorgente]
Trattori Fiat
FiatAgri 160-90 DT
Fiat 25C Trattori a ruote prodotti:
Fiat 702 (1919) Fiat 600 (1949) Fiat 25 R (1951) OM 35-40 e OM 35-40 CL (1952) Fiat 18 la piccola (1957) Fiat 55 R e Fiat 60 R Fiat 211 R e Fiat 211 Rb (1959) Fiat 221 R e Fiat 411 R(1959) Fiat 231 R - 341 R - 251 R Fiat 411 R - 421 R - 431 R - 441 R Fiat 312 R Fiat 80 R (1960) OM 512 R e 513 R (1960) Fiat Serie Diamante (1963): 215, 315, 415, 615, 715 Fiat Serie Nastro Oro (1968): 250, 450, 550 e 650 (modelli gommati al momento del lancio); si aggiungono (1970): 650, 750 e 850, 300 nel '72, 540 special nel '73 e inoltre 350, 400, 420, 440, 460, 480, 500, 600, 640, 900, 940, 950, 1000, 1300 venduti alcuni anche all'estero con altri marchi come ad esempio Someca in Francia Fiat Serie 80 (1975):580, 680, 780, 880, 880-5, 980, 1080, 1180, 1280, 1380, 1580 e 1880 (Serie completa) Fiat-Versatile serie 44: 44-23 - 44-28 - 44-33 - 44-35, rispettivamente con una potenza di 230, 280, 330 e 350 CV, trattori articolati (1979) Fiat frutteto 570 e 670 (1983) FiatAgri Serie 90 (1984): 55-90, 60-90, 65-90, 70-90 e 80-90 (medio-bassa),85-90(turbocompresso) 90-90, 100-90, 110-90 (ponte), 115-90, 130-90, 140-90, 160-90 e 180-90. Fiat 1ª serie 66: 466, 566, 666, 766 Agrifull A50DT e Ford Serie 35 (1985) FiatAgri 2ª serie 66: 35-66, 45-66, 50-66, 55-66, 56-66, 60-66, 70-66, 80-66, 95-66 Fiatagri 446 Fiatagri serie 56: 55-56, 60-56, 70-56 Fiatagri serie 76: 55-76, 60-76, 70-76, 80-76 Fiatagri serie 86: 55-86, 62-86, 72-86, 82-86 Fiatagri 1ª serie Winner: F100, F110, F120 e F130 Turbo Fiatagri 2ª serie Winner: F100, F115, F130 Turbo e F140 Turbo Fiat Serie 93: 60-93, 65-93, 72-93, 82-93, e 88-93 (1993) Fiat Serie 94: 60-94, 65-94, 72-94, 82-94, e 88-94 (1993) FiatAgri Serie M: 100, 115, 135 e 160 (1994) FiatAgri Serie L: 60, 65, 75, 85 e 95 venduti anche con marchio Ford (1996) FiatAgri Serie G: 170, 190, 210 e 240 (1994) New Holland Serie 40: 5640, 6640, 7740, 7840, 8240, 8340 venduti anche con marchio Ford (1991) New Holland Serie TL: 70, 80, 90 e 100 (1999) New Holland Serie TS: 90, 100, 110 e 115 (6 cilindri) (1999) New Holland Serie TM: 115, 125, 135, 150 e 155 (meccanico), 165 e 190 (1999) New Holland Serie TG: 235, 255 e 285 (2002) New Holland Serie TN-A: 60, 70, 75, 85, 95 New Holland Serie TN-DA: 60, 70, 75, 85, 95 New Holland Serie TN-SA: 60, 75, 85 New Holland Serie TDD: 80, 90, 95 New Holland Serie TL-A: 70, 80, 90, 100 (4 cilindri) (2004) New Holland Serie TS-A: 100, 110 (4 cilindri), 115, 125, 130, 135 (6 cilindri) (2004) New Holland Serie TM: TM120, 130, 140, 155 (passo corto), 175 e 190 (passo lungo) (6 cilindri) (2004) New Holland Serie T 3000: 3020, 3030, 3040, 3050 New Holland Serie T 4000: 4020, 4030, 4040, 4050 New Holland Serie T 5000:5030, 5040, 5050, 5060, 5070 New Holland Serie T 6000: 6010, 6020, 6030, 6040, 6050, 6060, 6070, 6080, 6090 New Holland Serie T 7000: 7030, 7040, 7050, 7060, 7070, 7080 New Holland Serie T 8000: 8020, 8030, 8040, 8050, 8060, 8070
inoltre vanno inserite tutte le serie cingolate:
Fiat 700 C Fiat 708 C Fiat 40 C Fiat 601 Fiat 25C (1951) Fiat 25CS petrolio (Anni'50) Fiat 25CS diesel (Anni'50) Fiat OM 50C e 58C(Anni'50) Fiat 50 C Fiat 52 C Fiat 55 C - 55 L[modifica | modifica sorgente] Fiat 60 C - 60 CI (carro industriale) Fiat 70 C - 70 CI (carro industriale) Fiat 311 C - 331 C - 351 C Fiat 312 C - 332 C - 352 C Fiat 411 C - 431 C - 451 C Fiat 322 C Fiat 355 C - 455 C - 555 C - Fiat/OM 655 C - 505 C - 605 C - 805 C (Serie Nastro Oro cingolata prodotti in versione: standard, montagna, compatto) Fiat 220 C Fiat 255 C Fiat 80 C - 90 C - 100 C - 120 C - 150 C Fiat 1ª serie 55: 855 C - 955 C - 1355 C Fiat 1ª serie 65: 465 C - 565 C - 665 C - 765 C Fiat 2ª serie 65: 55-65 C - 60-65 C - 70-65 C - 80-65 C Fiat serie 75: 55-75 - 60-75 - 70-75 - 80-75 Fiat serie 85: 55-85 - 60-85 - 62-85 - 72-85 - 82-85 - 88-85 (Turbo) Fiat 2ª serie 55: 85-55 - 95-55 - 100-55 - 160-55 - 180-55 (Hydrostatic) New Holland serie TK: TK 65 - TK 76 - TK 85 - TK 95 (Prodotti in versione standard, montagna, compatto) New Holland serie TK-A: TK 70 A - TK 75 A - TK 80 A - TK 90 A - TK 100 A - TK 130 (Hydrostatic) (In versione standard, montagna, compatto)[46] | |
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| Titolo: vecchie macchine movimento terra storiche vintage Gio Set 25, 2014 4:28 pm | |
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Mer Feb 27, 2019 4:34 pm | |
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| Titolo: fiat agri Sab Mar 02, 2019 7:25 pm | |
| Fiat agli imprenditori dal 1932 la costruzione in serie di trattori sur chenilles à uso agrícole. Nel 50 ° anniversario della costruzione del business di ingegneria civile a Torino. In Europa, lavoro per la prima volta e il 30% fuori dalla marcia. Quali macchine sono classificate per robustezza e affidabilità. Inoltre, la fabbrica ha realizzato un totale annuo di 120.000 motori diesel. La Fiat è stata importata in Belgio dalla SAMAF (Société Anonyme pour le Montage des Automobiles Fiat). I loro uffici erano situati a Waterloo a partire dagli anni 60. Nel 1974, questo marchio si fonde con Allis-Chalmers che prenderà il nome di Fiat-Allis. Da questa data, sono la société anversoise H. Van Der Haeghe che restituirà l'importatore. https://christian-durieux.squarespace.com/?offset=1438703223006 | |
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| Titolo: Fiat-Allis 545 B Mer Mar 13, 2019 11:59 am | |
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Ven Mar 15, 2019 11:43 am | |
| Fiat-Allis (1974-1985), in seguito ribattezzata Fiatallis (dal 1985 ai primi anni '90), era un marchio di attrezzature pesanti (chiamato anche macchine movimento terra, macchine movimento terra), come pale , bulldozer , terne , ruspe e selezionatori . Ha avuto inizio nel 1974, quando il business delle macchine per le costruzioni di Allis-Chalmers è stato riorganizzato in una joint venture con Fiat SpA , [1] [2] che all'inizio ha acquistato una quota di maggioranza del 65%. [2] Il business delle macchine per l'edilizia di Allis-Chalmers spesso non era redditizio negli anni '50 e '60. Ha dovuto affrontare la dura concorrenza di aziende come Caterpillar , Case , Euclid , John Deere , Fiat MMT e altri. La formazione del 1974 di una nuova società, la Fiat-Allis, fu essenzialmente una cessione . Nel decennio successivo, Fiat ha continuato a investire in Fiat-Allis, più di quanto fatto da Allis-Chalmers. Le due case madri erano in disaccordo sulle decisioni prese a proposito di Fiat-Allis. Nel 1985, la joint venture si è conclusa. La Fiat ha acquistato la rimanente quota di minoranza di Allis (che si era ridotta dal suo 35% originario). Fiat ribattezzò la società Fiatallis. [3] Fiat-Hitachi FH240LC trackhoe . La collaborazione con Hitachi ha prodotto il marchio Fiat-Hitachi per alcuni anni. Fiatallis è stata infine venduta a CNH , di cui Fiat è uno dei principali azionisti. CNH ritirò il marchio Fiatallis e unì i beni dell'azienda ad altri di Case e New Holland Machine Company . La linea di macchine per l'edilizia di CNH si chiama New Holland Construction . In Argentina, Fiat-Allis è stata prodotta da Crybsa. Questo prodotto sotto licenza 605-B escavatore [4] , C-130 [5] e trattore cingolato 7D [ | |
| | | el magutt
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Sab Giu 01, 2019 1:15 pm | |
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| | | el magutt
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Mer Set 04, 2019 12:12 pm | |
| La Fiat-Allis è stata una società delgruppo Fiat nata nel 1974 dall'unione della Fiat Macchine Movimento Terra con le attività dello stesso settore della societàstatunitense Allis-Chalmers. Si occupava delle macchine movimento terra, come pale meccaniche, apripista, escavatori, livellatori, caricatori ecc. Oggi il marchio è inglobato inCNH Industria Negli anni trenta, la meccanizzazione agricola era ormai una realtà, mentre la meccanizzazione edile e movimento terra era molto più arretrata e molte macchine agricole erano convertite in modo artigianale in apripista e ruspe. La Fiat decide quindi di creare una divisione a fianco di Fiat Trattori, nacque quindi la Fiat Movimento Terra, che nei suoi primi anni si limitò a convertire in modo migliore alcune grosse macchine agricole in pale meccaniche e dozeer. Un esempio è la trasformazione di modelli come le FIAT 60C, 70C, 80C, 90C e 100C; che servivano per l'aratura, in macchine per movimento terra (apripista) rinominandole semplicemente aggiungendo nella sigla la lettera I (industriale)oppure la scritta AD (FIAT 70 CI, AD7C); o come ne caso delle palecingolate FL6 - FL7 - FL8 - FL8 C - FL9. Con il progresso degli anni cinquanta esessanta le sole pale meccaniche e ruspe non bastavano più alle esigenze di mercato, tuttavia la Fiat era più sviluppata nell'agricoltura che nelle macchine industriali.
Così, nel 1974, la Fiat si unì all'americana Allis-Chalmers dando vita alla Fiat-Allis per fabbricare una linea di cingolati Tra gli anni 70/80 c'era una macchina che stava rivoluzionando il mondo delle costruzioni, l'escavatore con il braccio idraulico. Fiat acquisì la Simit e più in avanti ilGruppo Benati per produrre escavatori di media potenza e peso in Italia. La Fiat-Allis restò fra i più importanti produttori di macchine movimento terra per un buon ventennio, seconda sola alla Caterpillar.
Ma anche essa fu obligata a cessare attività negli anni 90 per mancanza di sviluppi tecnologici e competitivita
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| | | el magutt
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| Titolo: Fiat Trattori Dom Set 29, 2019 10:13 am | |
| trattore gommato fiat a pazzano calabria La Fiat Trattori, divenuta in seguito FiatAgri, fu una divisione e poi una società del gruppo Fiat specializzata nella costruzione di macchinari agricoli, in particolare trattori. Fiat iniziò la produzione in serie di trattori nel 1919, ma solo nel 1966 creò la divisione Fiat Trattori. Nel 1974 questa fu scorporata dando origine alla Fiat Trattori S.p.A. che rimaneva comunque interamente controllata dal gruppo Fiat. Nel 1984 la società cambiò nome in FiatAgri S.p.A. Nel 1988 il gruppo Fiat ristrutturò la propria organizzazione attuando la fusione di FiatAgri e Fiat-Allis (quest'ultima specializzata nelle macchine movimento terra) nella nuova società FiatGeotech S.p.A. Nel 1991 Fiat acquisì la Ford New Holland Inc. fondendola con FiatGeotech nella nuova N.H. Geotech con sede ad Amsterdam, poi ribattezzata New Holland N.V. due anni più tardi. Nel 1999 New Holland acquisì Case Corporation dando vita a CNH e terminando l'impiego del marchio Fiat sui mezzi agricoli. Origini[modifica | modifica wikitesto] Presentazione della trattrice FIAT 702, nel 1920, con dimostrazione di aratura nella Piazza d'Armi di Torino, oggi quartiere Crocetta. La storia di Fiat Trattori inizia nel 1918 quando lancia il primo trattore, il Fiat 702 con 30 cavalli[1]. Al modello 702 fanno seguito le varianti 702A, B e BN e i successivi 703B e 703BN[2]. Con queste varianti, prodotte fino al 1925, Fiat Trattori raggiunge il traguardo delle 2.000 unità prodotte. Nel 1929 la fabbrica vendeva trattori a un ritmo annuale di oltre 1.000 unità. Nel 1932 viene lanciato il primo trattore a cingoli europeo, il Fiat 700 C. Nello stesso anno, la produzione dei trattori viene spostata da Torino a Modena, dove viene fondata l'OCI (Officine Costruzioni Industriali)[3]. Il primo trattore prodotto nel nuovo stabilimento è il 708 (o Tipo 20) da 20 CV anziché da 30CV, molto più leggero della versione precedente[4]. Questo trattore rimane in produzione fino al 1950 e viene prodotto in 4.000 unità[5]. Nello stabilimento di Modena, Fiat produce il trattore cingolato con il modello Fiat 700 C, caratterizzato dalla grande capacità di trazione grazie ai cingoli che, inoltre, migliorano la stabilità trasversale nei pendii e diminuiscono il compattamento del terreno, specie se bagnato[6]. Nel 1933 Fiat rileva le OM (acronimo di Società Anonima Officine Meccaniche) che producono sia automezzi industriali sia trattori. Nel 1939 nello stabilimento di Modena viene prodotto il primo trattore in serie, il Fiat 40 Boghetto; grazie all'invenzione di Fortunato Boghetto, il motore di questo trattore può funzionare con diversi carburanti (petrolio, gasolio, alcol, benzina, metano e gasogeno)[7]. Nel 1944, lo stabilimento di Modena è impossibilitato a produrre a causa della mancanza di materie prime e dell'occupazione nazista e viene dunque riconvertito alla riparazione e revisione dei veicoli militari. In questa situazione, l'ingegner Edmondo Tascheri, capo dell'ufficio tecnico, comincia a progettare un nuovo trattore cingolato più moderno della ormai superata Serie 40 Boghetto, grazie anche ad alcune foto di una trattrice russa che alcuni operai avevano portato dal fronte sovietico. Coadiuvato dalla connivenza dei collaboratori, l'ufficio tecnico cominciò la costruzione di un prototipo di nascosto ai controllori tedeschi. Il trattore Fiat 50 cingolato venne infatti prodotto dopo la seconda guerra mondiale, a partire dal 1946, grazie anche al recupero delle macchine utensili che i nazisti avevano tentato di spedire in Germania senza successo perché fermati dai bombardamenti degli alleati Nel secondo dopoguerra (1949) nello stabilimento OCI di Modena comincia la produzione del Fiat 600 e delFiat 601 cingolato[9], caratterizzati dall'uso delle leve al posto del volante[10]. Con questi trattori le vendite decollano, con una ritmo di produzione di 1.832 mezzi all'anno. Agli inizi degli anni '50 la Fiat stringe legami commerciali con la francese SIMCA, che dapprima fabbricava auto Fiat e in seguito i trattori su progetti Fiat. Trattore Fiat 25R Nel 1951, viene lanciato il Fiat 25R, una delle pietre miliari della produzione Fiat. Questo trattore innovativo, di colore arancione (il primo di una lunga serie di trattori fino al 1983) lancia la Fiat nel settore agricolo europeo. Prodotto in numerosi modelli con alimentazione a gasolio, ruotato o cingolato, stretto e industriale, da frutteto e forestale, fu prodotto in quasi 45.000 esemplari[11]. L'anno seguente vengono presentati i trattori OM, i trattori ad alte potenze. Il più venduto è il modello OM 35-40, prodotto anche in versione cingolata, con motore a 4 cilindri da 3770 cc ad iniezione diretta. Tra la fine degli anni 40 e primi anni '50 vengono lanciati i modelli Fiat 50 c e 52c (il secondo con cambio a 5 marce avanti + 1 retromarcia rispetto al primo a 4 marce avanti +1 retromarcia) caratterizzati dall'utilizzo del volante al posto delle due leve. Questi trattori equipaggiati con il motore dell'autocarro OM Taurus da 5320 cc a 4 valvole per cilindro sono ormai rari; furono esportati anche come risarcimento per danni di guerra e costituirono la base meccanica per i successivi Fiat 55c, 60c e 70c. Nel 1951 venne lanciato il modello Fiat 55c e la sua versione "larga" Fiat 55 L da 6546 cc ancora con sterzo a volante fino al 1954 dove il volante fu sostituito dalle leve che comandavano ognuna una sola frizione di sterzo; come per i modelli 50c e 52 c, l'avviamento avveniva con motore bicilindrico a benzina a strappo che a sua volta agiva su pignone per l'avviamento del possente 4 cilindri della trattrice. Tale modalità di avviamento era presente anche sui successivi Fiat 60c e Fiat 70c, quest'ultimo con opzione di avviamento elettrico del bicilindrico. Nel 1956 venne lanciato il trattore cingolato Fiat 60c da 6546 cc anche esso, che sostituisce il Fiat 55 c. Con questo trattore Fiat si consacra primo costruttore al mondo di trattori cingolati. Il 60c è senza dubbio il miglior trattore degli anni '50 e '60. Con un peso di quasi 60 quintali, era usato solamente nelle grandi aziende perché dotato di un motore robusto come non mai, resistente ad ogni tipo di sforzo. Fu seguito nel 1961 dal modello Fiat 70c da 6872 cc che fini' la produzione nel 1971 e continuo' nella divisione macchine movimento terra come AD7. Nel 1957 Fiat lancia il trattore più venduto degli anni '50, la trattrice FIAT 18 la piccola[12]. Nel 1959, viene lanciata l'evoluzione della Serie 18, la Serie 200, prodotta fino al 1965. Il modello 211 R è dotato di un motore diesel bicilindrico Fiat 615 di 1135 cm³ di cilindrata e sviluppa una potenza di 21 CV a 2200 giri. Il modello 211 Rb è dotato di un motore a benzina a 4 cilindri Fiat 103 di 1221 cm³ di cilindrata e sviluppa una potenza di 22 CV a 2300 giri. È un trattore adatto a piccoli appezzamenti di terreno, con cambio a 6 marce avanti e 2 retromarce, una velocità massima di 20 km/h e solo 900 kg di peso complessivo[13]. Nel 1957 la produzione dei trattori Fiat supera le 100.000 unità. L'anno seguente viene lanciato il trattore Fiat 411[13]; nel 1962 viene inaugurata la nuova serie Diamante[14], che consacra la casa italiana a livello europeo[15]. La serie "diamante" comprende i modelli 215, 315, 415 e con marchio OM i modelli 615 e 715. Questi modelli sono stati i primi trattori ad avere le marce sincronizzate, il blocco del differenziale e il dispositivo AMPLICUPLE, che si inseriva automaticamente tramite una leva sulla sinistra del posto guida. Era disponibile solo sui modelli 415, 615, 715'[14], che consacra la casa italiana a livello europeo[16]. Nei primi anni '60 commercializza col marchio OM i modelli ruotati OM 512, OM 513, OM 615 e OM 715 in diverse varianti e i cingolati OM 45 C e OM 50 C (quest'ultimo sarà il cingolato OM più venduto di sempre), cui seguiranno con lo stesso marchio negli anni '70 i modelli OM 750 e OM 850. Nel 1967 la serie "nastro d'oro" sarà un successo di tecnologia, prestazioni, consumi e affidabilità'[14], che consacra la casa italiana a livello europeo[1][17]. Nel 1968 nascono i modelli: 250, 450, 550, mentre con marchio OM arrivarono 650 e 850. Successivamente arrivarono anche 1000 e 1300 (Fiat); con questi modelli la Fiat si rivolge al mercato europeo e dopo quasi dieci anni diventerà leader in Europa con i modelli della SERIE 80. Nel frattempo, in Argentina, Fiat produce i trattori 55R, 60R, U-25, 211 R, 411R / 411T, 431 R. Nei primi anni '70 la gamma si modifica e il modello 250 diventa il modello 300, nasce il 350 special e i modelli 480 e 500 sostituiscono il modello 450, per poi evolversi in 540 special. Sempre nel corso degli anni '70, quando era già nata la serie 80, l'850 diventò FIAT 850 super portandosi a 95 cv, il 1000 super raggiunse i 110 cv, il 1300 super arrivò a 150 cv Dagli anni '70 agli anni '90[modifica | modifica wikitesto] Nel 1975 Fiat Trattori acquista il 20% di Laverda SpA fondata da Pietro Laverda nel 1873, Società che si occupa sin dalla nascita di mietitrebbie. Sempre alla metà degli anni '70 viene lanciata la Fiat serie 80 con i modelli (a 3, 4, 5 e 6 cilindri): Fiat 580, Fiat 680, Fiat 780, Fiat 880, Fiat 880/5 (5 cil.), Fiat 980, Fiat 1080 (commercializzato solo in Spagna con la sigla "E", come "España"), Fiat 1180, Fiat 1280, Fiat 1380, Fiat 1580 e il top Fiat 1880. Questi trattori sono stati i primi al mondo ad avere una piattaforma sospesa su silent blocks e una cabina dal design incorporato col trattore, opera di Pininfarina[14]. In questi anni la Fiat Trattori superò quota 86.000 trattori prodotti nell'anno 1976[18] e ben 50.000 esemplari esportati rispetto ai 15.488 del 1955. Tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli ottanta, importa in Italia con il marchio Fiat Concord alcuni modelli a basso prezzo, prodotti in Argentina: 500, 700E/S/U, 800A/E, 900A/E, 1100E e 1100E Dt. Sempre nel periodo e nell'ottica della medesima linea politico/commerciale costruisce nell'ex Jugoslavia e in Romania alcuni modelli a 2 Rm (300, 420, 480) che poi commercializzerà anche in Italia. Detti mezzi si distingueranno soprattutto per la scarsa affidabilità dovuta in gran parte nel pessimo assemblaggio delle parti meccaniche. Con l'espansione della meccanizzazione, alcune macchine agricole cominciarono ad essere utilizzate anche nell'edilizia. I modelli 70C, 80C, 90C e 100C, che servivano per l'aratura, con poche modifiche strutturali diventano le pale cingolate AD3, AD4, AD5, AD6, AD7, AD9, AD1O, AD12, AD14, AD18, AD20. Nel 1974, la Fiat si unì all'americana Allis-Chalmers dando vita alla Fiat-Allis per fabbricare una linea di cingolati prodotti in Argentina (attraverso la società CRyBSA), Brasile, Stati Uniti e Italia, terne a ruote (Stati Uniti e Inghilterra), scavatrici (Italia e Brasile), livellatrici e ruspe (Stati Uniti)[19]. A metà degli anni 90, Fiat si unisce con HITACHI diventando produttore di macchina movimento terra con il nome Fiat-Hitachi. Fiatallis continuò a vendere con il proprio marchio in America Latina. Dal 1979 al 1983 Fiat si lancia nella produzione di trattori di grandi potenze affiancandosi all'americana Versatile, nascono così i Fiat-Versatile Serie 44: 44-23, 44-28, 44-33, 44-35 da 230, 280, 330 e 350CV venduti con marchio Fiat in Europa e Versatile in America, Messico e Australia[20]. Nel 1977 la produzione Fiat superò quota 1.200.000 trattori dalle sue origini, soprattutto con il 640dt e il 780 dt[21]. Nel 1981 Fiat rileva Laverda SpA e comincia la produzione di mietitrebbie per Fiat Trattori[22]. Nel 1982 Fiat lancia la nuova Serie 66 con modelli da 45 a 80CV, definiti i "giornalieri" perché potevano svolgere qualsiasi lavoro quotidiano delle piccole e medie imprese. Questa serie venne venduta anche con marchio Hesston negli Stati Uniti e successivamente anche come Ford e come New Holland fino al 2003[23]. Nel 1977 Fiat rileva la società Hesston, leader nel settore della fienagione in America[10][21], la Braud, leader nella produzione di vendemmiatrici, e l'italiana Agrifull, specialista nei trattori di piccole dimensioni. Fiat Trattori diventa così FiatAgri[10] e cambia la livrea, da arancione a rosso bordeaux, che caratterizzerà tutti i nuovi trattori[24]. Con l'acquisto di Hesston e Braud, FiatAgri inizia a produrre anche macchinari per la fienagione (presse, trinciacaricatrici) e mezzi vendemmiatrici. I marchi Hesston e Braud rimangono sulle fiancate dei loro mezzi agricoli. Da FIATGEOTECH a NHGEOTECH Fiat Trattori scomparirà per dar vita nel gennaio 1988[25] alla Holding FIATGEOTECH con sede in Modena che avrà nel suo paniere il gruppo FIATAGRI e Fiatallis[10]. Nel 1984 Fiatagri lancia la storica SERIE-90, che sostituisce la serie 80 con numerosi modelli suddivisi in due categorie: medio-bassa (55-90, 60-90, 65-90, 70-90, 80-90, 85-90 Turbo) e alta (90-90, 100-90, 110-90, 115-90, 130-90 Turbo, 140-90 Turbo, 160-90 Turbo, 180-90 Turbo) motorizzati con i nuovi propulsori Iveco aifo Serie 8000[26]. La serie 90 venne venduta anche come Agrifull e Ford, poi anche come New Holland fino al 2003 nel mercato europeo. Sempre nel 1984, Fiatagri ingloba la francese Braud[27]. Dal 1985 viene prodotta anche la serie 90 definita ponte con i modelli 90-90,100-90 e 110-90[28]. Questi trattori verranno realizzati fino al 1996 circa sostituiti dalla nuova serie L di New Holland. Nel 1986 FiatAgri sposta parte della produzione dei trattori da Modena a Jesi[29]. Nello stesso anno viene lanciato il trattore cingolato Fiatagri 180-55, che vantava un rivoluzionario sistema di trasmissione idrostatica. Nel frattempo, in Argentina, nel 1987 viene riaperto l'impianto Sauce Viejo per la produzione di trattori sotto il marchio Agritec; sotto la supervisione della società locale Materfer e FIATAGRI. Questi trattori avevano i motori Perkins. La produzione si estese fino al 1995, dove doveva chiudere a causa di problemi sindacali ed economici. Alcuni dei modelli prodotti erano l'Agritec 100/100 DT, 115 e 120/120 DT. Per evidenziare, è stato il prototipo del raccoglitore di cotone 2000F, che è stato prodotto sulla base di un trattore Agritec. Nel 1990/91 venne lanciata la prima serie Winner composta da 4 modelli: F100, F110, F120 e F130 Turbo. Nel 1993 uscì la seconda serie, formata da F100, F115 e i due modelli Turbo F130 e F140. Questa serie rimase in produzione fino al 1996[30]. Nel 1992 i trattori cingolati della serie 75 vedono un nuovo sistema di sterzata chiamato "Stering-o-matic" che usava la cloche al posto delle due leve per azionare le frizioni di sterzo e pochi anni dopo la loro evoluzione con la serie cingolata 85 che vede lo sviluppo del sistema "S.o.M." con l'introduzione del "Full Drive" che integra anche il comando dei freni di sterzo tutto nella cloche di guida[31]. Trattore Fiatagri G210 Successivamente alla serie Winner furono lanciati i modelli "G" destinati a grandi estensioni di terreno e grandi applicazioni lavorative e la Serie M, con i modelli M100, 115, 135 e 160[32]. La serie "G" apparteneva alle linee di produzione della Versatile, un'azienda Nord Americana che già collaborava con la FIAT per macchine di grandi dimensioni con il marchio HESSTON[33]. La serie G fu presentata alla "Fiera del Levante di Bari" nel 1993, con un design simile a quello di Ford e con il logo Fiat Agri blu anziché rosso; pochi mesi dopo FiatAgri s.p.a. rileva la Ford Tractor che pochi anni prima aveva acquisito, a sua volta, una azienda specializzata nelle mietitrebbie e macchine per la fienagione, la New Holland Inc.[34] La holding, nel 1993 cambiò nome da FIATGEOTCH a NHGEOTECH[10], ma le macchine venivano vendute con i relativi marchi e le relative livree: FiatAgri, Ford, New Holland, Hesston, Braud, Laverda ecc.[35] Il mod. G 210 commercializzato in Italia fu ben lungi dalle aspettative di affidabilità nella parte riguardante il telaio. Anzi nel settore del contoterzismo (attività principale a cui era destinata la macchina), ed in particolare in Emilia-Romagna, il marchio FIAT subì un tracollo commerciale che favorì l'insorgere di altri brand concorrenti. Nel 1999 la serie New Holland L viene sostituita dalla serie TL e la Fiat Serie 66 viene sostituita dalla nuova New Holland Serie TD. Spariscono il marchio Fiatagri e Ford e tutti i marchi minori, divenendo semplicemente New Holland. L'eredità dei tre marchi rimane comunque presente: Fiatagri si ritrova nel simbolo della foglia, Ford nella livrea blu e New Holland nel nome Trattori a ruote prodotti: Fiat 702Fiat 702 (1919-25) Fiat 700 (1926-50) Fiat 600 (1948-50) Fiat 25 R (1951-59) Fiat 311 R - 331 R (1959-60) Fiat 312 R - 342 DT (1960-64) OM 35-40 e OM 35-40 CL (1952) Fiat 18 la piccola (1956-58) Fiat 55 R e Fiat 60 R Fiat 211 R e Fiat 211 Rb (1959-64) Fiat 221 R e Fiat 411 R (1959) Fiat 231 R - 341 R - 251 R Fiat 411 R - 421 R - 431 R - 441 R Fiat 80 R (1960) OM 512 R e 513 R (1960) Fiat Serie Diamante (1963-67): 215, 315, 415, 615, 715 Fiat Serie Nastro Oro (1968): 250, 450, 550 e 650 (modelli gommati al momento del lancio); si aggiungono (1970): 650, 750 e 850, 300 nel '72, 540 special nel '73 e inoltre 350, 400, 420, 440, 460, 480, 500, 600, 640, 900, 940, 950, 1000, 1300 venduti alcuni anche all'estero con altri marchi come ad esempio Someca in Francia Fiat Serie 80 (1975): 580, 680, 780, 880, 880-5, 980, 1080, 1180, 1280, 1380, 1580 e 1880 (Serie completa) Fiat-Versatile serie 44: 44-23 - 44-28 - 44-33 - 44-35, rispettivamente con una potenza di 230, 280, 330 e 350 CV, trattori articolati (1979) Fiat frutteto 570 e 670 (1983) Fiatagri Serie 90 (1984): (gamma medio-bassa) 55-90, 60-90, 65-90, 70-90, 80-90, 85-90 turbo, (gamma centrale) 90-90, 95-90, 100-90, 110-90, (gamma alta) 115-90, 130-90 turbo, 140-90 turbo, 160-90 turbo, 180-90 turbo. Fiat 1ª serie 66 (1982): 466, 566, 666, 766 Agrifull A50DT e Ford Serie 35 (1985) FiatAgri 2ª serie 66 (1985): 35-66, 45-66, 50-66, 55-66, 56-66, 60-66, 65-66, 70-66, 80-66, 95-66. Fiatagri 1ª serie 46 (1983): 446 Fiatagri 2ª serie 46 (1984): 55-46, 65-46 Fiatagri serie 56: 55-56, 60-56, 70-56 Fiatagri serie 76 (1990): 55-76, 60-76, 70-76, 80-76 Fiatagri serie 86 (1992): 55-86, 62-86, 72-86, 82-86 Fiatagri 1ª serie Winner (1990): F100, F110, F120 e F130 Turbo Fiatagri 2ª serie Winner (1993): F100, F115, F130 Turbo e F140 Turbo Fiat Serie 93 (1993): 60-93, 65-93, 72-93, 82-93, e 88-93 Fiat Serie 94 (1993): 60-94, 65-94, 72-94, 82-94, e 88-94 FiatAgri Serie M (1994): 100, 115, 135 e 160 FiatAgri Serie L (1996): 60, 65, 75, 85 e 95 venduti anche con marchio Ford FiatAgri Serie G (1994): 170, 190, 210 e 240 New Holland Serie 40 (1991): 5640, 6640, 7740, 7840, 8240, 8340 venduti anche con marchio Ford New Holland Serie TL (1999): 70, 80, 90 e 100 New Holland Serie TS (1999): 90, 100, 110 e 115 (6 cilindri) New Holland Serie TM (1999): 115, 125, 135, 150 e 155 (meccanico), 165 e 190 New Holland Serie TG (2002): 235, 255 e 285 New Holland Serie TN-A: 60, 70, 75, 85, 95 New Holland Serie TN-DA: 60, 70, 75, 85, 95 New Holland Serie TN-SA: 60, 75, 85 New Holland Serie TDD: 80, 90, 95 New Holland Serie TL-A (2004): 70, 80, 90, 100 (4 cilindri) New Holland Serie TS-A (2004): 100, 110 (4 cilindri), 115, 125, 130, 135 (6 cilindri) New Holland Serie TM (2004): TM120, 130, 140, 155 (passo corto), 175 e 190 (passo lungo) (6 cilindri) New Holland Serie T 3000: 3020, 3030, 3040, 3050 New Holland Serie T 4000: 4020, 4030, 4040, 4050 New Holland Serie T 5000:5030, 5040, 5050, 5060, 5070 New Holland Serie T 6000: 6010, 6020, 6030, 6040, 6050, 6060, 6070, 6080, 6090 New Holland Serie T 7000: 7030, 7040, 7050, 7060, 7070 New Holland Serie T 8000: 8020, 8030, 8040, 8050 New Holland T3,T4,T5,T6,T7,T8,T9 e varianti inoltre vanno inserite tutte le serie cingolate: Fiat 700 C Fiat 708 C Fiat 40 C Fiat 601 Fiat 25C (1951) Fiat 25CS petrolio (Anni'50) Fiat 25CS diesel (Anni'50) Fiat OM 50C e 58C(Anni'50) Fiat 50 C Fiat 52 C Fiat 60c Fiat 411c Fiat 352c e altri Fiat 55 C - 55 L[modifica | modifica wikitesto] Fiat 60 C - 60 CI (carro industriale) Fiat 70 C - 70 CI (carro industriale) Fiat 311 C - 331 C - 351 C Fiat 312 C - 332 C - 352 C Fiat 411 C - 431 C - 451 C Fiat 322 C Fiat 355 C - 455 C - 555 C - Fiat/OM 655 C - 505 C - 605 C - 805 C (Serie Nastro Oro cingolata prodotti in versione: standard, montagna, compatto) Fiat 220 C Fiat 255 C Fiat 80 C - 90 C - 100 C - 120 C - 150 C Fiat 1ª serie 55: 855 C - 955 C - 1355 C Fiat 1ª serie 65: 465 C - 565 C - 665 C - 765 C Fiat 2ª serie 65: 55-65 C - 60-65 C - 70-65 C - 80-65 C Fiat serie 75: 55-75 - 60-75 - 70-75 - 80-75 Fiat serie 85: 55-85 - 60-85 - 62-85 - 72-85 - 82-85 - 88-85 (Turbo) Fiat 2ª serie 55: 85-55 - 95-55 - 100-55 - 160-55 - 180-55 (Hydrostatic) New Holland serie TK: TK 65 - TK 76 - TK 85 - TK 95 (Prodotti in versione standard, montagna, compatto) New Holland serie TK-A: TK 70 A - TK 75 A - TK 80 A - TK 90 A - TK 100 A - TK 130 (Hydrostatic) (In versione standard, montagna, compatto)[ Fiat 25 c Stato Italia Italia Fondazione 1918 a Torino Fondata da Giovanni Agnelli Chiusura 1988 Sede principale Torino Settore Metalmeccanica Prodotti Trattori agricoli | |
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Dom Set 29, 2019 10:15 am | |
| Il lancio del trattore 180-90, uno dei modelli base di quella che viene definita “la serie 90 alta” di Fiatagri, risale al 1984. Fu senza dubbio il modello di maggior successo della gamma, elegante, aggressivo e potente, grazie al motore Fiat-OM 8365.25 a 6 cilindri turbo oilcooler da 8.102 centimetri cubi. Questo motore, tarato in fabbrica a 180 cavalli a 2.200 giri, aveva un “difetto” particolare: poteva essere facilmente manipolato e portato a potenze ben superiori ai 200 cavalli. Ne furono trovati alcuni con 220 CV alla presa di forza, che corrispondevano a circa 240 CV al volano. Chiaramente, una trasmissione tarata per un massimo di 200 CV non poteva non risentire di tale sbalzo di potenza e questo spiega perché una parte di contoterzisti non “manipolatori” non abbia mai avuto problemi di affidabilità, mentre altri sì. Anche non manipolato il 180-90 “tirava” sul serio, e non era neppure asssetato di carburante: test ufficiali attestavano un consumo di 32 kg di gasolio per ora alla potenza massima, e di 23 a coppia massima: un buon risultato per un motore di 8,1 litri con quel rendimento. Al momento del suo lancio erano offerte due trasmissioni meccaniche a marce e gamme sincronizzate: una 24+8 con superriduttore, con velocità da 0,2 a 31 km/h, oppure una 16+16 con inversore al posto del superriduttore e velocità da 2,2 a 31 km/h. Tuttavia i concorrenti in questa fascia di potenza, quasi tutti americani, offrivano già cambi idraulici in powershift, meno efficienti ma più moderni e versatili. Per questo motivo, a due anni dal lancio, alla Fiera di Verona del 1986, la Fiatagri aggiornò la serie 90 gamma alta rendendo disponibile a richiesta il cambio in powershift, il sollevatore elettronico e la presa di forza con sollevatore anteriore. Il powershift consentiva di inserire le quattro marce di ogni gamma sotto carico, in movimento, senza l’uso della frizione, e di adattare istantaneamente il trattore alle variazioni di sforzo di trazione, con vantaggi anche per l’affidabilità del cambio e per il comfort di guida. Serie 90 Alta Modello Potenza CV N° cilindri Cilindrata centimetri cubi Peso kg Produzione Inizio Fine 180-90 180 6T 8.102 7.750 1984 1995 Modello Potenza CV N° cilindri Cilindrata centimetri cubi Peso kg Produzione Inizio Fine 180-90 180 6T 8.102 7.750 1984 1995 Il 180-90, uno dei trattori più rimpianti di tutta la produzione Fiat | |
| | | el magutt
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Lun Ott 14, 2019 7:42 pm | |
| Fiat-Allis è una joint venture creata il 4 gennaio 1974 tra il produttore italiano di attrezzature per lavori pubblici, Fiat MMT e l'American Allis-Chalmers per la produzione di macchine edili: escavatori, pale caricatrici, bulldozer, livellatrici. . Questa società, la cui maggioranza del capitale era detenuta dal Gruppo Fiat , continuò il suo sviluppo ma dopo il graduale ritiro di Allis-Chalmers , che nel 1988 vendette il resto delle sue azioni al Gruppo Fiat , fu inclusa nella controllata Fiat Geotech che divenne CNH Global , filiale del Gruppo Fiat . storia Negli anni '30, la meccanizzazione dei lavori agricoli era diventata una realtà in molti paesi, mentre la meccanizzazione delle costruzioni e dei lavori in terra era in ritardo. A quel tempo, le uniche macchine erano spesso macchine agricole trasformate da alcuni ingegnosi artigiani. Fiat SpA , sotto la guida del suo creatore, il senatore Agnelli decise di creare, all'interno del suo gruppo, una nuova divisione oltre a Fiat Trattori . Così è nata Fiat MMT - Fiat Movimento Terra. Durante i primi anni, la base delle macchine erano i trattori agricoli ma non appena l'attività riprese, dopo la seconda guerra mondiale , le nuove macchine erano produzioni indipendenti da quelle dell'agricoltura. Gli esempi più eclatanti di queste trasformazioni furono i modelli agricoli FIAT 70C, 80C, 90C e 100C che servirono come base per i macchinari da costruzione: Fiat FL6 - FL7 - FL8 - FL8 C - FL9, ecc. Nel 1973, la Fiat aiutò il produttore americano in difficoltà Allis-Chalmers entrando nella sua capitale e il 4 gennaio 1974 creò una joint venture Fiat-Allis per produrre gamme comuni di macchine movimento terra per lavori pubblici: Brasile, Stati Uniti e Italia, veicoli a ruote negli Stati Uniti e in Inghilterra, pale meccaniche in Italia e Brasile, motolivellatrici e bulldozer negli Stati Uniti. Negli anni '70, una novità avrebbe rivoluzionato il mondo delle pale meccaniche. Mentre queste macchine erano enormi e funzionavano solo con cavi, il braccio idraulico arrivò a sconvolgere l'affare. Uno dei produttori pionieristici in questo campo fu la SIMIT SpA italiana acquistata da Fiat MMT e il suo concorrente diretto Benati SpA qualche anno dopo. Le loro produzioni saranno integrate nel catalogo Fiat-Allis per coprire la gamma di potenza media. Per oltre 20 anni, Fiat-Allis rimarrà il famoso marchio di macchine edili, l'unico in grado di competere con il "gigante" Caterpillar . Le migliori pale meccaniche di questa epoca, che sono state trovate su tutti i principali progetti del mondo sono state le famose Fiat FL10 C e FL 14 E, cingolate, che saranno prodotte fino alla fine degli anni '80. Nel 1986 nasce una joint venture tra Fiat Geotech e Hitachi Construction Machinery che darà alla luce Fiat-Hitachi SpA il cui obiettivo era la produzione di pale meccaniche per l'Europa nello stabilimento Fiat-Allis di San Mauro, Torino . L'alleanza tra i due partner era perfettamente equa al 50% ciascuno. Nel 1988, il gruppo Fiat SpA ha cambiato la propria struttura sostituendo le divisioni con società partecipate con specialità. Fiat Trattori , ora Fiat Agri e Fiat MMT sono raggruppati in Fiat Geotech . Anche il colore di riferimento dei modelli cambia, le caratteristiche arancioni delle macchine agricole passano al rosso mattone mentre viene mantenuto il giallo degli attrezzi TP. Fino al 1990, la situazione del gruppo Fiat Geotech si è evoluta molto poco. Nel 1990, Fiat Geotech acquistò uno degli ultimi produttori italiani indipendenti di macchine per l'edilizia, Benati SpA , creato a Imola da Renato Bacchini . A seguito dei precedenti accordi commerciali e impegni assunti da Benati, sebbene sia diventato parte integrante del Gruppo FIAT SpA , continuerà a produrre pale meccaniche nel suo stabilimento di Imola , che sarà commercializzato dalla società tedesca Demag . H30 e H45, sotto la propria etichetta. Dal 1992 al 1995, i modelli Benati M13, M14 e M25 sono stati venduti anche al produttore "Ygry" che li ha commercializzati con il suo marchio. L'uso del marchio Benati SpA da parte di Fiat-Allis cesserà definitivamente nel 1995, ma la produzione di attrezzature di design Benati continuerà per diversi anni nello stabilimento di Imola . Attrezzature per macchine movimento terra Benati Gli escavatori Benati sono stati ampiamente distribuiti negli Stati Uniti con il marchio Fiat-Allis. Nel 1994, Fiat Geotech acquisì l'intera industria meccanica Hitachi. I prodotti mantengono il marchio Fiat-Hitachi ma cambiano il loro colore di riferimento da giallo / marrone a arancione / blu. Questa nuova livrea sarà estesa a tutta la gamma Fiat-Allis. Per motivi puramente commerciali, i modelli FH prodotti dalla fabbrica torinese sin dall'inizio portano il marchio Fiat-Hitachi sui mercati europeo e asiatico ad eccezione di Spagna e Portogallo, mentre sono stati venduti. sotto il marchio Fiat-Allis ovunque. La stessa fabbrica che ha prodotto i modelli FH ha venduto i suoi modelli al produttore tedesco Kramer-Allrad che li ha commercializzati con il suo marchio in Germania fino al 1999. Durante gli anni '90, la moda e le esigenze delle aziende si sono trasformate in mini attrezzi, si diceva all'epoca "giocattoli tascabili". Il principale beneficiario di questa mania fu l'americano "BOBCAT". Alcuni costruttori asiatici, molti dei quali cinesi, hanno cercato di elevarlo alla supremazia senza molto successo tranne il giapponese Kobelco. Escavatore O & K RH20 Il 1998 sarà un anno particolarmente importante per il gruppo. Un'operazione globale sarebbe stata pronta. Fiat Geotech acquista la casa automobilistica americana Ford-New Holland . La holding cambia nome e diventa Fiat New Holland Geotech SpA L'importanza del nuovo gruppo a livello mondiale sarebbe ancora più importante e si avvicinerebbe al leader della categoria. Acquistando Ford-NH, Fiat Geotech ha ricevuto il marchio tedesco di pale meccaniche O & K per il suo settore macchine. Escavatore Case Nel 1999, il gruppo FIAT ha creato un'altra sorpresa acquisendo il produttore americano Case IH , il gruppo formato dai produttori Case e International Harvester . Questa acquisizione vedrà la creazione del colosso CNH Global , una filiale del 91% del Gruppo Fiat . Nel marzo 2001, quando Hitachi voleva diventare indipendente in Europa, la direzione di Fiat e Hitachi decise di porre fine alla loro joint venture, in cui i giapponesi avevano già venduto tutte le loro quote alla Fiat ma mantenevano ancora un rapporto commerciale. Fiat Geotech crea una joint venture con Kobelco Construction Machinery e prende il 49% del capitale azionario. Il marchio Fiat-Hitachi scompare naturalmente il 1 ° gennaio 2002 e viene sostituito da Fiat-Kobelco . Il marchio Fiat-Allis rimane invariato sui mercati mondiali: Nord e Sud America, Africa + Spagna e Portogallo. La gamma sarà completata da mini escavatori come richiesto dal mercato: la gamma "Linea compatta". A partire dal 2006, tutti i marchi, ad eccezione di Case Construction e Kobelco, parte del gruppo CNH Global, sono raggruppati sotto l'etichetta e i colori di New Holand Construction , sorella gemella di New Holland Agriculture . Escavatore HH Kobelco E215 HITACHI Machinery ha citato in giudizio Fiat ed è stato in grado di recuperare il diritto di utilizzare i colori arancione / blu che erano i riferimenti del marchio Fiat-Hitachi per la sua nuova gamma europea. Il nuovo colosso delle macchine agricole e delle macchine per lavori pubblici, secondo nel mondo della sua specialità, utilizza esclusivamente i migliori motori disponibili sia IVECO che Isuzu . | |
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| Titolo: grande pala gommata FR 35 FIAT ALLIS l'ammiraglia della casa Mer Ott 16, 2019 12:50 pm | |
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| | | el magutt
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Sab Giu 13, 2020 6:53 pm | |
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| Titolo: pala caricatrice " motopala" Ven Set 25, 2020 11:13 am | |
| Una pala caricatrice è una macchina che si occupa di scavo, carico e trasporto di terreno o materiali sciolti. A seconda del suo sistema di trazione, una pala caricatrice può essere cingolata o gommata. La pala cingolata, per la presenza dei cingoli, presenta una mobilità limitata e pertanto può essere utilizzata solo per distanze di pochi metri. La pala gommata, o a ruote, presenta una maggiore velocità e manovrabilità, dal momento che lo snodo centrale sul telaio garantisce la rotazione dell'intera macchina durante la sterzatura. Sulla parte frontale è presente la pala, connessa al telaio tramite due bracci azionati idraulicamente. Utilizzando la lama inferiore, la pala frontale è in grado di raccogliere e spostare il materiale di scavo con una capacità maggiore rispetto a quella di un escavatore di pari dimensioni. Le pale caricatrici sono macchine versatili poiché sono in grado di montare attrezzi di vario genere, per svolgere funzioni diverse oltre a quella di scavo, carico e trasporto, come ad esempio forcelle per il carico di oggetti di grandi dimensioni. In funzione delle sue caratteristiche tecniche, della capacità di carico e del livello di innovazione della macchina, una pala caricatrice può raggiungere un prezzo elevato. Chi cercasse una pala caricatrice economica, in grado di garantire prestazioni efficienti, può rivolgersi al mercato dell'usato. Le pale caricatrici usate sono molto convenienti, offrendo allo stesso tempo sicurezza e buoni standard qualitativi PALA GOMMATA FIAT FR 12 MOTORE IVECO 6 CILINDRI ASPIRATO CV 130 MACCHINA MOLTO POTENTE PESO TON 10,5 IN SAGOMA CAMBIO POWER SHIFT 2/2 STERZATA POSTERIORE Marca: FIAT Modello: FR 12 FIAT OM FR 12 PALA GOMMATA ANNO 1969 una Fiat OM FR 12 , motore 8205.02 , anno probabile 1968, uno dei precursori delle Fiat Allis om fr12 1968 1968. OM FR 12. | |
| | | el magutt
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Sab Set 26, 2020 12:30 am | |
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Sab Set 26, 2020 12:32 am | |
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Sab Set 26, 2020 12:33 am | |
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Sab Set 26, 2020 12:34 am | |
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. Sab Set 26, 2020 12:36 am | |
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| Titolo: Re: storia fiat allis / Fiat Trattori S.p.A. | |
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