P35.11 TT merlo telescopico.
Merlo P35.11 TT
Specifiche
Deutz 4 cil. Turbo Diesel/75Hp
Trasmissione: 2 velocità/idrostatica
Velocità massima: 25 mph
Massa totale a vuoto: 19.600 libbre.
Pompa idraulica con rilevamento del carico:
(PSI-gal/min) 3.046/31
Capacità carburante: 37 galloni.
Capacità olio idraulico: 29 galloni.
Dimensioni: 16'7″ x 7'4″ x 8'1″
Interasse: 9'2″
Luce libera da terra: 18″
Stabilizzatori anteriori indipendenti
Spostamento laterale del braccio +/- 12″
Livellamento telaio +/- 10°
Raggio di sterzata: 13'0″
Pneumatici: 400/70-24
4WD/ 3 modalità di sterzata
Assi a portale di caduta
Tempi di ciclo (2k rpm)
Boom Up: 9.01s
Boom giù: 9.01s
Boom Up & Out: 22.96s
Boom giù e dentro: 14.27s
Portata del braccio: 14.39s
Retrazione del braccio: 7,99 s
Forche abbassate: 5,07 secondi
Forche in su: 5.11s
Distribuzione stabilizzatori: 27.07s
Retrazione stabilizzatori: 20,28s
Potenza compatta con stabilizzatori.
Capacità di carico massima: 7.700 libbre.
Altezza massima di sollevamento: 36′ 0″
Portata massima: 25′ 7″
Capacità di carico al massimo sollevamento: 6.000 libbre.
Capacità di carico alla massima portata: 2.200 libbre
Merlo P 35.11 TT
Scheda tecnica & Caratteristiche (2018-2020)
Carico nominale nel centro di carico: 3.5t – Pneumatici standard: 405/70-24 14 PR – Centro del carico: 500mm – Tipo di trasmiss.: HY – Max. Sbraccio orizzontale: 7.8m – Portata nel centro del carico: 1t
Carico nominale nel centro di carico
3.5 t
Pneumatici standard
405/70-24 14 PR
Centro del carico
500 mm
Tipo di trasmiss.
HY
Max. Sbraccio orizzontale
7.8 m
Portata nel centro del carico
1 t
Altezza sollevam.
11 m
Peso
8.74 t
Lunghezza di trasporto
5.055 m
Larghezza di trasporto
2.29 m
Altezza di trasporto
2.465 m
Velocità
33 km/h
Cap. max salita
45 %
costruttore motore
Deutz
Modellomotori
TCD2.9 L4
Potenza motore
55 kW
Dimensione LxLxH Ø
648x560x685 mm
Cilindrata
2.9 l
Numero di giri dur. momento torc.
1600 rpm
Max. coppia
300 Nm
Num. di cilindri
4
Cilindro alesaggio x corsa
92x110 mm
Un impiego alternativo del nuovo P35.11 TT di Merlo?…come macchina di servizio in cava…anche al posto delle piccole pale gommate. Ma con tante possibilità in più.
Un impiego che va al di là del già visto e che sfrutta al 100% le capacità operative di questo sollevatore telescopico.
Quale migliore applicazione, quindi, se non un contesto diverso dal solito cantiere?
Un terreno di prova dove le esigenze si alzano verso standard con profili diversi rispetto ai classici utilizzatori edili o del mercato del noleggio. Ma il P35.11 TT ha le caratteristiche per soddisfare questo tipo di clienti?
Difficile convincere un operatore di pale gommate ad usare un telescopico. La differenza in termini di comfort e di ergonomia è sempre stata troppo alta. Se poi si parla di macchine con stabilizzatori il gap aumenta.
Il merito della Merlo è stato proprio quello di allargare le qualità dei modulari anche ai nuovi stabilizzati. A partire dal posto guida che, oggi, può tranquillamente competere con quello delle piccole pale gommate.
Con il vantaggio però di avere un accesso più semplice ma una visibilità paragonabile. Se non superiore in certi casi.
Piace molto la possibilità di avere la porta bloccabile, completamente aperta a 180°, utile quando si eseguono i continui sali e scendi classici del lavoro di routine.
L’altro aspetto che convince è la visibilità. Da sempre punto di forza dei telescopici Merlo, nel nuovo P35.11 TT è stata ulteriormente migliorata.
La climatizzazione è di serie con gli scambiatori collocati nel codino superiore della cabina.
La protezione FOPS esterna, integrata con la struttura della cabina, evita che il materiale eventualmente in caduta vada ad impattare con l’ampia superficie vetrata sul tetto.
La via della semplicità ha premiato il P35.11 TT grazie a una trasmissione idrostatica a due velocità in cui la prima marcia è perfettamente adeguata al classico lavoro di carico con la benna. L’impianto idraulico Load Sensing Flow Sharing, con i suoi 117 litri/min, ha messo in luce una verve inaspettata. Il sistema antistallo fa il resto con un motore che si dimostra anche generoso nella ripresa dai bassi regimi.
Il P35.11 è quindi un bell’outsider nei classici impianti di lavorazione inerti dove, spesso, operano pale gommate di piccola dimensione in affiancamento a macchine da pura produzione.
Con il vantaggio di poter caricare anche tramogge posizionate in alto o veicoli grande volume. Nelle classiche applicazioni con benna il P35.11 TT non si fa intimorire e riserva delle belle sorprese.
L’impianto idraulico permette manovre composte e fluide permettendo di dosare lo sfilo e l’alzata quando si accumula il materiale sfuso. La traslazione è precisa, come tradizione Merlo, e ha una buona spinta.
Per quanto riguarda le manovre in fase di imbennamento piace molto la gestione del CDC (Controllo Dinamico del Carico) che favorisce questo tipo di manovra.
Con la navicella è proprio completo
La polivalenza dei sollevatori telescopici è un tema fondamentale che il P35.11 TT fa proprio a 360°. E apre una strada fondamentale per i nuovi stabilizzati del costruttore.
All’interno di una cava di inerti è quanto mai importante tutta la gestione della manutenzione degli impianti. Il P35.11 TT mette in luce anche qui le sue doti di compattezza e di capacità operativa potendo disporre delle attrezzature TreEmme (che dialogano con il Controllo Dinamico del Carico) di cui fanno parte ganci, verricelli e navicelle.
Anche il maneggiamento e il trasporto di carichi diventa una manovra semplice e alla portata degli operatori abituati a macchine più sofisticate grazie alla precisione della trasmissione idrostatica.
Si tratta, in definitiva, di punti di forza tipici dei sollevatori Merlo che, in questo “inedito medio”, sono stati ulteriormente messi in risalto e affinati. Armi in più nell’arco di chi vuole pensare in modo differente la gestione del proprio lavoro uscendo dal “già visto”.