Come, quando e perchè nacque Iveco? In principio fu Fiat
Nelle scorse settimane, il lancio della nuova ammiraglia Iveco S-Way con i concept Fit-Cab e Magirus ci ha portato nel futuro della Casa di Torino. Facciamo una breve incursione anche nel passato, quando la storia ebbe inizio.
Forse non tutti sanno, infatti, che Iveco (Industrial Vehicles Corporation, Società per la produzione di Veicoli Industriali) nacque nel 1975 dalla fusione di 5 marchi italiani, francesi e tedeschi: Fiat Veicoli Industriali (Italia), OM (Italia), Lancia Veicoli Speciali (Italia), Unic (Francia) e Magirus-Deutz (Germania).
Gallery: Fiat 626N e 666N
La Casa automobilistica torinese, dopo diverse acquisizioni, stava diventando grande e dovette decidere come proseguire. Le strategie possibili erano due: continuare a integrare le acquisizioni nella divisione "Fiat Veicoli Industriali" oppure creare un nuovo brand, con nome e identità propri.
La seconda era la via più ambiziosa e difficile, comportava la separazione del business del camion da quello dell’auto e avrebbe dato vita a una competizione diretta con i grandi specialisti del settore. Alla fine, però, la scelta fu proprio questa.
Fondata nel 1899 da un gruppo di ingegneri e investitori tra cui Giovanni Agnelli, il primo veicolo costruito dalla Fiat (Fabbrica Italiana di Automobili Torino) fu un'automobile. La produzione, però, si estese presto anche ai camion e agli autobus e già nel 1903 a Torino fu prodotto il primo veicolo commerciale. Nel 1929 fu creata la divisione specializzata in veicoli industriali: "Fiat Veicoli Industriali", appunto.
Arrivano OM e UNIC
Nel 1933 Fiat comprò OM (Officine Meccaniche ex automobili Züst) e le fabbriche di Brescia e Suzzara vennero integrate in Fiat Veicoli Industriali. La fabbricazione di automobili Om–Züst fu abbandonata, continuò quella di autocarri civili e materiale ferroviario.
Lo sviluppo del settore trasporto merci e persone portò, nel 1949 a fare un altro acquisto in Francia, quello della UNIC, che a sua volta nel 1956 assorbì la filiale francese di Adolph Saurer AG, famoso marchio di autocarri svizzeri. L'acquisizione completa di UNIC si sarebbe conclusa definitivamente nel 1966.
Intanto, nel 1952, in Messico, fu creata DINA per la fabbricazione locale degli autocarri Fiat 682N e 682T e tra il '61 e il '67 furono stiplati due accordi di cooperazione con il carrozziere tunisino STIA, prima per strutture di autobus e poi per l'assemblaggio locale di autocarri Fiat V.I.
La dote di Lancia e Alfa Romeo
Tre anni dopo UNIC, nel 1969, la Fiat rilevò anche il Gruppo Lancia e la divisione "Lancia Veicoli Industriali" fu integrata nella "Fiat Veicoli Industriali" continuando a produrre come Lancia Veicoli Speciali.
Nello stesso anno, in Argentina, iniziò la fabbricazione dei modelli Fiat 619N-619N3E, Fiat697N–697T con un PTC di 45 t. Nel 1973, in Brasile, Alfa Romeo cedette alla Fiat V.I. il 43% del capitale della sua filiale di camion: FNM, Fàbrica Nacional de Motores. L'acquisizione si sarebbe completata al 100% nel 1976 (la fabbricazione in Argentina e in Brasile dei camion FNM–Fiat proseguirà fino al 1990).
Tempo di crescere, l'acquisizione di Magirus Deutz
Ormai i tempi erano maturi e per favorire la costituzione di un gruppo europeo dei veicoli industriali, nel 1974, Fiat decise di rilevare anche la maggioranza della Magirus Deutz.
La storica azienda fondata nel 1864 da Conrad Dietrich Magirus (quello che inventò la scala girevole degli equipaggiamenti dei vigili del fuoco di tutto il mondo) e rifondata dopo la Seconda Guerra Mondiale era specializzata ora in veicoli pesanti speciali.
1975 Nasce il brand Iveco
Nel 1975, quindi, la Casa di Torino decise di riunire tutti i suoi marchi del settore veicoli industriali, propri e acquisiti, sotto un'unico brand che prese il nome di "International Vehicles Corporation". Nel primo anno di vita Iveco produsse 63 mila veicoli pesanti e 13 mila autobus.
opo la fusione, la neonata I.Ve.Co. avviò un processo di razionalizzazione dei prodotti, delle fabbriche e della rete commerciale, all'inizio mantenendo i 5 marchi originali. Tra il 1975 e il 1979 c'erano a listino 200 modelli di base e 600 versioni da 2,7 a oltre 40 tonnellate (più gli autobus e i motori).
1978 Ecco i primi prodotti Iveco
Nel 1978 arrivò subito il primo veicolo commerciale: Iveco Daily. Due anni dopo fu presentato il primo motore turbo Diesel per veicoli commerciali pesanti e vennero create tre nuove divisioni: motori Diesel, autobus e veicoli antincendio.
Nel 1984 il lancio del TurboStar, veicolo pesante stradale che diventò il best-seller italiano e un importante player sul mercato europeo, raggiungendo la quota di 50 mila unità vendute in 7 anni. Nel 1985 Iveco produsse il primo motore Diesel leggero a iniezione diretta.
Anni Ottanta, partnership Ford
Nel 1986, Iveco acquisì l'azienda italiana Astra di Piacenza, specializzata in dumper e veicoli cava cantiere. Nello stesso anno, entrò in una joint venture con l'americana Ford, creando Iveco Ford Truck, a cui furono affidate la produzione e la vendita dei maggiori veicoli della gamma Iveco e della gamma Ford Cargo.
Gli autocarri venduti nell'ambito della partnership comprendevano la motrice TurboDaily e il Cargo Light, che in piena proprietà Iveco fu successivamente sviluppato come EuroCargo.
La gamma si rinnova
Nel 1989 arrivò il primo motore Diesel con EGR per la riduzione delle emissioni inquinanti dei veicoli commerciali: andò ad equipaggiare il nuovo Daily lanciato nello stesso anno.
Negli anni '90 la gamma venne completamente rinnovata con EuroCargo (Truck of the Year 1992), EuroTech (Truck of the Year 1993), EuroTrakker ed EuroStar.
Qui la storia continua con un percorso continuo di internazionalizzazione e con la nascita dei veicoli alimentati a gas naturale CNG e LNG, settore in cui oggi Iveco è il principale produttore europeo: