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 Nuovo Mercedes-Benz Arocs test

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el magutt

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Nuovo Mercedes-Benz Arocs test  Empty
MessaggioTitolo: Nuovo Mercedes-Benz Arocs test    Nuovo Mercedes-Benz Arocs test  Icon_minitimeMar Mag 29, 2018 9:31 am

Impressioni di guida nel suo habitat naturale: il cantiere - Dalla strada al puro impiego off-road - Efficace anche sui terreni più difficili - Tanta potenza e trazione fin dal motore “più piccolo” - Cambio automatizzato Mercedes PowerShift 3 - Su strada la dinamica di marcia ricorda l'Actros - Non ci sono dubbi: già da fermo l'Arocs colpisce per l'immagine di forza e robustezza che trasmette - La mascherina del radiatore dal design a “denti di ruspa” è come una parentesi estetica tra tecnica e terreno, è chiaro fin da subito che questo veicolo è fatto per il fuoristrada - A Dornap, nel cantiere della Rheinkalk, dimostra le sue grandi capacità.

La prova sul circuito estremo
Test Drive: Nuovo Mercedes-Benz ArocsPer la prova sul cosiddetto circuito estremo, la scelta cade sul modello 4151 8x8/4. Secondo la consolidata nomenclatura Mercedes-Benz, la sigla corrisponde ad un veicolo da 41 tonnellate a quattro assi tutti motori, due dei quali, naturalmente quelli anteriori, sterzanti. La motorizzazione, anch'essa codificata nella sigla del modello, ha una potenza di 375 kW (510 CV). Per essere più precisi, si tratta della versione di punta del sei cilindri in linea Mercedes-Benz da 12,8 l, che eroga la massima potenza a 1.800 giri/min e fornisce all'albero motore una coppia massima di 2.500 Nm a 1.100 giri/min. Al motore BlueTec con omologazione Euro VI di serie è normalmente accoppiato il cambio automatizzato Mercedes PowerShift 3, il veicolo in prova monta un cambio manuale a sedici marce, disponibile a richiesta con sovrapprezzo. Grazie al nuovo sistema di comando shift-by-wire e alla servoassistenza nettamente più efficace, questo cambio manuale si manovra con estrema precisione, complice anche la morbidezza del pedale della frizione.


Un'erogazione di coppia fulminante
Test Drive: Nuovo Mercedes-Benz ArocsIl cambio passa tuttavia in secondo piano durante la prima prova su sterrato nel comprensorio degli stabilimenti Rheinkalk. Colpisce molto di più il motore, con la sua fulminante erogazione di coppia nelle fasce di regime più basse e la contemporanea facilità con cui sale di giri, risparmiando spesso al conducente l'onere di cambiare marcia. Chi si aspetta una guida ergonomica, al volante di questo bolide da cantiere non rimane deluso. Infatti, come da tradizione Mercedes, anche sul nuovo Arocs i bloccaggi dei differenziali si innestano in serie in base alla trazione necessaria, proprio come sui modelli della fortunata Serie Actros. Inoltre la plancia, estremamente curata in quanto a disposizione e visibilità di comandi e strumenti, informa sempre con precisione il conducente sulle attuali condizioni di marcia.


Tutto dipende dal numero di giri
Test Drive: Nuovo Mercedes-Benz ArocsTra le principali informazioni figura naturalmente la velocità di marcia, che però sui terreni difficili è meno importante di un altro dato fondamentale: il regime. Quando il veicolo incontra la massima resistenza all'avanzamento è l'indicazione del numero di giri a fornire risposta alla domanda essenziale: il motore ce la fa o non ce la fa?L'Arocs 4151 8x8/4 trasporta il carico massimo e la lancetta del contagiri non si schioda dai 1.100 giri. Persino lungo la salita dell'impegnativo circuito offroad, estremamente scivoloso per il precedente temporale, il motore di grossa cilindrata non cade in ginocchio. Anzi, il conducente si accorge che il pedale dell'acceleratore non è ancora arrivato completamente a fondo corsa. L'autotelaio per usi fuoristradistici estremi si flette con tale abilità sotto la piattaforma ribaltabile caricata al massimo da mandare in visibilio i fotografi circostanti. Anche per chi lavora al volante dell'Arocs l'atmosfera è rilassata. Grazie alla compensazione del carico gravante sugli assi, il peso è perfettamente ripartito tra i due assi anteriori e la trazione raggiunge quasi il 100%. In questo il nuovo ribaltabile a trazione integrale è aiutato anche dalla buona aderenza degli pneumatici da fuoristrada di misura 13 R 22.5.

Grande maneggevolezza con la novità mondiale "Servotwin"
Test Drive: Nuovo Mercedes-Benz ArocsIn queste manovre impegnative lo sterzo lavora con notevole precisione. Ma non c'è da stupirsi, perché il nuovo Arocs è equipaggiato con una novità mondiale nel settore dei veicoli industriali: lo sterzo elettroidraulico "Servotwin", inizialmente destinato soltanto ai veicoli a quattro assi. I vantaggi per il conducente dell'Arocs sono la servoassistenza in funzione della velocità e la funzione attiva di ritorno dello sterzo. Con questa tecnologia di nuovo sviluppo, di serie per i veicoli 8x6 e 8x8 e disponibile a richiesta per la formula 8x4, il comfort di sterzata raggiunge livelli mai visti prima ed è affiancato da un'estrema precisione direzionale.


Secondo giro di prova sul circuito libero con il nuovo OM 470
Test Drive: Nuovo Mercedes-Benz ArocsAnche i veicoli provati sul secondo circuito sterzano con il "Servotwin". E per il cambio delle marce si affidano al Mercedes PowerShift 3 di serie. A monte del cambio presta servizio il nuovo sei cilindri in linea OM 470 da 10,7 l, per il quale sono previste quattro versioni di potenza, a partire da 326 CV per arrivare ai 428 CV). Il veicolo utilizzato per la prova, un quattro assi 3240 con configurazione degli assali 8x4/4, è la seconda versione in ordine di potenza ed eroga (394 CV e 1.800 Nm di coppia massima. Questo ribaltabile su tre lati è equipaggiato con pneumatici 315/80 R 22.5, idonei all'uso stradale e fuoristradistico. La prova si svolge dunque questa volta con un motore un pò più piccolo, alloggiato sotto una cabina lunga la metà, e con pneumatici meno robusti, ma sfruttando comunque al massimo il peso totale a terra di 32 tonnellate. Il posto di guida è uguale a quello del modello 8x8 precedentemente testato. Per una perfetta ergonomia, il freno di stazionamento è integrato nella plancia, di fianco al volante. Sui veicoli a trazione integrale questa posizione è riservata al comando dei bloccaggi dei differenziali, dato il loro uso più frequente in fuoristrada.





Comandi raffinati
Test Drive: Nuovo Mercedes-Benz ArocsL'Arocs 3240 8x4/4 si guida in modo intuitivo ed ergonomico, non ultimo grazie al Mercedes PowerShift 3, la cui leva di comando sullo sterzo elimina ogni forma di stress anche nella marcia su sterrato. Per il computer di bordo si utilizzano i tasti sul volante multifunzione di serie. Gli strumenti godono di una buona visibilità e forniscono numerose informazioni, oltre a consentire diverse impostazioni. La regolazione di sedili e specchi retrovisori è stata ottimizzata, con tutti gli interruttori al posto giusto. Persino il cambio sembra identico: il Mercedes PowerShift Offroad sembra fatto per chi normalmente guida su strada. Da un veicolo da cantiere ci si aspetterebbe una certa rudezza, e invece tutto preannuncia il massimo comfort. Per la partenza il computer del cambio sceglie la seconda. Considerando che per 394CV e 1.800 Nm le quasi 32 tonnellate di massa del veicolo rappresentano un valore piuttosto elevato, e visto che il veicolo dispone di un rapporto al ponte corto, idoneo alla marcia fuoristrada, è chiaro che questa scelta nasce da una configurazione che punta molto a risparmiare la frizione. L'accoppiamento di forza viene realizzato al regime minimo.



Mercedes PowerShift 3: massima competenza
Test Drive: Nuovo Mercedes-Benz ArocsIl Mercedes PowerShift 3 sceglie sempre la marcia giusta per partire, in funzione del carico, della pendenza e della modalità di marcia selezionata. In accelerazione il Mercedes PowerShift 3 applica fedelmente la nota dottrina dei grossi salti di marcia. Quando è possibile, questo 3240 8x4/4 passa dalla terza alla sesta e poi direttamente all'ottava. Il computer del cambio non sa proprio cosa vuol dire sperperare tempo e carburante. E questo comportamento basta per un piccolo sprint. Del resto qui viaggiamo sul terreno a tratti anche estremo del cantiere della Rheinkalk e non su una strada asfaltata. Il cambio automatico Mercedes PowerShift 3, di serie per tutti i modelli Arocs, dimostra cosa sa fare in fuoristrada. Oltre al programma di marcia Power c'è anche un programma speciale Offroad, e per ogni programma di marcia è possibile scegliere fra tre diverse modalità (Standard, Manuale, Power oppure Offroad). Il veicolo in prova dispone del programma di marcia Offroad per il cambio Mercedes PowerShift 3. Attivando questo programma con una lieve pressione sulla leva dello sterzo, in fuoristrada tutto fila liscio come l'olio. Perlomeno per quanto riguarda l'inserimento delle marce. Non appena il veicolo incontra un po' più di resistenza all'avanzamento, il computer di selezione delle marce innalza parecchio i punti di passaggio alle marce superiori e inferiori. Il programma Offroad del Mercedes PowerShift 3 evita così costantemente che il veicolo si pianti a causa di un cambio marcia eseguito con troppo ottimismo. Nella parte successiva del giro di prova, il terreno del cantiere si rivela di media difficoltà e risulta quindi perfetta la modalità di marcia Standard. Come se avesse aspettato soltanto questo momento, il motore da 10,7 l gonfia i muscoli e tira con una coppia di 1.800 Nm. Come il propulsore da 12,8 l testato precedentemente, anche questo motore, benché di minore cilindrata, supera in scioltezza tutte le difficoltà della marcia in fuoristrada.


Nessuna sorpresa
Test Drive: Nuovo Mercedes-Benz ArocsDi fronte ad un improvviso rallentamento durante il percorso, il Mercedes PowerShift 3 scala a colpo sicuro direttamente dalla quinta alla prima marcia, ed ecco che la trazione sulle ruote motrici è quella giusta per affrontare la nuova situazione. Senza perdersi d'animo, l'OM 470 spinge l'Arocs attraverso l'acqua alta e fangosa. Con la pronta attivazione del differenziale trasversale, il collaudatore ha evitato che la spinta di avanzamento si interrompesse. Ma anche per un profano della guida in fuoristrada sarebbe stato presumibilmente facile disinserire la compensazione del numero di giri. Di fatto, l'inevitabile manovra del cambio si è svolta in automatico, senza richiedere all'autista di intervenire sulla leva del cambio o di dosare bene la pressione sul pedale della frizione. Così ha avuto tutto il tempo di ruotare semplicemente in avanti di una posizione la manopola di bloccaggio dei differenziali.



Ogni tanto ci vuole il manuale
Test Drive: Nuovo Mercedes-Benz ArocsE tuttavia guidare in fuoristrada non è poi così facile. Prima di iniziare la faticosa arrampicata sui tratti più in pendenza del percorso, arriva l'ammonimento del nostro accompagnatore: «Sui terreni difficili non si può fare a meno dell'abilità del conducente». Quello che davvero vuol dire è che nemmeno il migliore dei cambi automatici ha il dono della vista. Per quanto, il sensibilissimo sistema di sensori del nuovo PowerShift Offroad, tra cui quello di inclinazione ulteriormente perfezionato, sembra quasi intuire le variazioni di resistenza all'avanzamento. Al collaudatore è dunque concesso passare al programma di innesto manuale. In terza fissa, il quattro assi si arrampica in salita con il suo assale motore tandem tutto bloccato. Trazione integrale? Non ce n'è bisogno. Bastano l'abilità dell'autista e la tecnica di base dell'Arocs. Al resto pensa il motore sei cilindri, che risponde con vera eleganza. Arriva la discesa: giù in verticale, si scende in modo classico, tutto in prima e con un freno continuo potenziato dall'azione energica. Dal propulsore da 10,7 lt ricava una potenza frenante di cui in passato si sarebbe ritenuto capace soltanto un motore aspirato a dieci cilindri.


Terzo giro di prova: con un "peso leggero" su strade extraurbane
Test Drive: Nuovo Mercedes-Benz ArocsDopo la stupefacente esperienza con l'Arocs a trazione integrale 4151 8x8/4, dalle eccellenti doti fuoristradistiche, e con l'Arocs 3240 8x4/4 per l'impiego promiscuo, che per la verità sullo sterrato non si è rivelato di molto inferiore al modello precedente, l'approfondita serie di prove si conclude a bordo di un Arocs 2630 6x4, con un test orientato all'uso preponderante su strada. Il ribaltabile a tre assi è spinto da un motore compatto da 7,7 l. Questo propulsore è uno dei principali moduli utilizzati per ottenere sull'Arocs Loader in versione betoniera un volume trasportabile del valore quasi sensazionale di 8 m³. Le classi di potenza spaziano da 238 CV a 354 CV). Quello che va bene per un'autobetoniera non può essere controindicato per un veicolo adibito al trasporto di materiale sfuso, sempre alla ricerca di un pò di carico utile in più. Con il motore in versione media da 299 CV e 1.200 Nm, si parte per la prova su strada del ribaltabile su tre lati.


Alta tecnologia
Test Drive: Nuovo Mercedes-Benz ArocsIl motore OM 936 nascosto sotto la cabina media dell'Arocs è completamente nuovo, come l'OM 470 del veicolo della prova precedente. Questo propulsore leggero non ha bisogno di nascondersi dietro il fratello maggiore, perché anch'esso dispone di numerose raffinatezze tecnologiche, come la pressione di iniezione massima di 2.100 bar per il sistema di iniezione common rail o il primo albero a camme di scarico a fasatura variabile montato su un motore diesel. La sovralimentazione è affidata, fino alla versione da 299 CV, ad un turbocompressore a gas di scarico asimmetrico a doppia turbina. Per le due classi di potenza più alte è stata adottata la sovralimentazione a doppio stadio con due turbocompressori.


Tanta potenza ai bassi regimi
L'OM 936 mostra le sue sorprendenti capacità fin dall'ingresso in autostrada. A 1.600 giri/min eroga già quasi il 90% della potenza massima. Il motore si dimostra parallelamente molto dinamico anche ai bassi regimi. La coppia massima è sempre disponibile senza flessioni nella fascia di marcia principale, compresa tra i 1.200 e i 1.600 giri/min. Ma anche sotto i 1.000 giri/min il motore mostra una grande potenza. Messo alla prova, convince per la spontaneità di risposta ai movimenti dell'acceleratore. E di nuovo il Mercedes PowerShift 3 di serie fa un'ottima figura. Il cambio automatizzato rafforza l'impressione che in questo "piccolo" motore si celi in realtà un propulsore di grossa cilindrata. Agile, con balzi ben misurati, il Mercedes PowerShift 3 passa rapidamente in rassegna i rapporti, cercando sempre di tenere basso il numero di giri con un comportamento che ricorda un dodici litri.



Vuoto in partenza, carico all'arrivo
L'Arocs in prova sta viaggiando su strada senza carico ed è logico che in queste condizioni la potenza del motore e gli innesti del cambio siano in perfetta armonia tra loro. Ma subito dopo il breve tragitto in autostrada, il ribaltabile fa sosta presso un magazzino edile, dove carica tre benne piene di materiale. Il nostro agile Arocs 2640 6x4 si trasformerà ora in una lumaca? Niente affatto: percorrendo a ritroso il tratto autostradale montuoso per arrivare al "punto di scarico", la coppia propulsore compatto e cambio automatizzato fa valere in maniera sorprendente i suoi punti di forza.


Maneggevolezza estrema
I punti di innesto sono precisissimi anche con questo motore di piccola cilindrata. Ogni volta che l'autista porta istintivamente la mano sul comando "one-touch" del cambio per inserire manualmente una marcia, il Mercedes PowerShift 3 innesta automaticamente il rapporto. Nella maggior parte dei casi passa solo alla marcia successiva, ma talvolta salta anche di due rapporti. Mentre il veicolo percorre fluido la strada extraurbana, il test driver non può che apprezzare di nuovo il "Servotwin", lo sterzo con servoassistenza parzialmente elettrica. Se sullo sterrato a colpire è la morbidezza del volante, sui rapidi tratti extraurbani convince la progressione con cui il rapporto dello sterzo si fa via via più diretto. La sensazione è quella di uno sterzo rigido al punto giusto, con un'ottima tenuta di strada.



Tantissimo comfort di comando
La leva sul lato destro del piantone dello sterzo, con la quale si comanda anche il freno motore, rende le operazioni a carico del conducente estremamente intuitive. Non che ci sia per la verità molto da fare, perché il grosso del lavoro è svolto egregiamente dal sistema di gestione trazione/frenata. Con il volante multifunzione l'autista utilizza i principali sistemi di assistenza alla guida, come il Tempomat e il limitatore di velocità impostabile a piacere. Particolarmente utile si rivela una "hotkey" programmabile a piacere, vale a dire un pulsante al quale il conducente può associare il sottomenu per lui più importante (per esempio il tempo di guida oppure il consumo parziale). Dopo la programmazione è sufficiente premere il pulsante per leggere sul display l'informazione desiderata. A proposito di tempo di guida, dopo le tre prove siamo arrivati quasi a metà del limite di legge. Giunto di nuovo nel comprensorio della Rheinkalk, il test driver conduce l'Arocs 2630 6x4 con manovre estremamente precise fino al punto di scarico e lascia scivolare con disinvoltura il materiale sfuso nel punto di deposito. Poi fa avanzare un poco il veicolo e frena di colpo, per staccare gli ultimi pezzi dalla superficie di carico. Concludendo l'ultima prova con i nuovi modelli Arocs il collaudatore cerca di avvicinarsi alla professionalità che questo novizio ha dimostrato di possedere su tutta la gamma.



Con o senza trazione integrale: La formula giusta dipende dal tipo di impiego
Le caratteristiche del PowerShift in sintesi - Tanto carico utile: l'autoarticolato con motrice 4x2 - Nuovo: Hydraulic Auxiliary Drive - Su misura: la trazione integrale inseribile - Doti fuoristradistiche: il quattro assi 8x8 a trazione integrale - Universale: il ribaltabile a tre assi in configurazione 6x4 o 6x6



Per assistere i conducenti dell'Arocs nelle più diverse situazioni quotidiane, il cambio Mercedes PowerShift Offroad dispone di alcune intelligenti funzionalità, particolarmente utili nella marcia in fuoristrada: 1) modalità di marcia Offroad; 2) modalità di disimpegno dal fondo stradale; 3) quattro retromarce; 4) passaggio rapido dalle marce avanti alle retromarce; 5) funzione "marcia lenta"; 6) aumento del numero di giri in funzione del carico. Nella guida su strada forniscono assistenza: 1) il Tempomat con isteresi flessibile; 2) la funzione EcoRoll; 3) la funzione "marcia lenta".



Configurazioni degli assali per l'impiego in fuoristrada
Il display multifunzione segnala se questa o quella funzione di assistenza è attiva o disattivata. Impieghi particolari richiedono veicoli particolari. L'uso su strada o in fuoristrada è un criterio di scelta; un altro è la quantità di materiale da trasportare o la frequenza dei trasporti. L'uso promiscuo di un veicolo per tipi di trasporto diversi e su tragitti differenti impone ulteriori requisiti rispetto a quelli richiesti per il trasporto dello stesso tipo di materiale sempre sulla stesso tipo di percorso. Per il trasporto di ingenti quantità di materiali sfusi, come ghiaia o sabbia, su strade asfaltate, per esempio, è importante soprattutto la portata utile. In questo caso servono mezzi di trasporto leggeri. La motrice giusta è comunemente un trattore stradale della famiglia Arocs nella configurazione standard 4x2. Per i veicoli destinati all'uso preponderante su strada, ma che possono occasionalmente necessitare di maggiore trazione, è disponibile il nuovo sistema "Hydraulic Auxiliary Drive". Con questo nuovo tipo di trazione integrale, la trazione dell'asse anteriore non è più demandata agli alberi di trasmissione meccanici, ma ai motori a comando idrodinamico installati sui mozzi delle ruote, che possono essere inseriti all'occorrenza. Questa soluzione permette di risparmiare peso e carburante. Rispetto alla trazione integrale permanente per l'uso nel fuoristrada impegnativo, la riduzione di peso ammonta a mezza tonnellata.



Il buon compromesso della trazione integrale inseribile
Come seconda variante, prevista nel caso in cui carico utile e bassi consumi costituiscano un'esigenza prioritaria rispetto ad una forte motricità, è disponibile la trazione integrale inseribile senza rapporto fuoristrada. Il collegamento dell'asse anteriore è realizzato a veicolo fermo dal ripartitore di coppia e determina la rotazione nel rapporto 1:1 degli alberi cardanici solidali con gli assi posteriore e anteriore.



Trazione integrale, utile anche per gli autoarticolati
Quando un autoarticolato deve affrontare con una certa regolarità terreni più impegnativi potendo contare solo sulle proprie forze, si può prendere in considerazione un trattore stradale 4x4. Nell'ambito della gamma di veicoli industriali Mercedes-Benz, la scelta giusta è in questo caso l'Arocs a trazione integrale. Grazie alla trazione integrale permanente, con bloccaggi longitudinali e trasversali di serie, questa motrice è in grado di cavalcare terreni difficili con un'abilità superiore a quella delle motrici precedentemente descritte. Un'apprezzata alternativa all'autoarticolato, composto da motrice a due assi e semirimorchio a tre assi, è costituita dalla combinazione di una motrice 6x4, anch'essa idonea all'uso in fuoristrada, con un semirimorchio a due assi. Ovviamente in questo caso la portata utile si riduce un po', ma in compenso la trazione è considerevolmente superiore. Ancora migliori i risultati promessi su sterrato dalla motrice a tre assi nella versione a trazione integrale 6x6. Soprattutto per quanto riguarda la manovrabilità in curva, l'apporto dell'asse anteriore motore è notevole. Di serie sarà disponibile la nuova trazione integrale inseribile, mentre la trazione integrale permanente è prevista come equipaggiamento a richiesta.



Quattro assi per ogni tipo di impiego
Quando il lavoro si fa ancora più gravoso e il terreno più difficile, non rimane davvero altra alternativa che un quattro assi. Come puro veicolo da strada questo grosso veicolo non è certo la scelta migliore, a causa della bassa portata utile, ma nell'uso promiscuo su strada e in fuoristrada, e in presenza di spazi di manovra ristretti, è ormai da tempo il numero uno. Con un cabinato, eseguire le manovre in retromarcia per avvicinarsi al punto di carico o scarico è più facile che con un autoarticolato. Per impieghi dai più leggeri ai mediamente impegnativi, la formula standard è quella del quattro assi 8x4, mentre negli impieghi gravosi l'8x8 è imbattibile. Come compromesso viene offerta inoltre la configurazione 8x6. Ha un numero in meno, ma in compenso è più versatile, il classico tre assi che, ancor più del quattro assi, trova spesso impiego nella tradizionale versione del ribaltabile su tre lati. Nella configurazione 6x4 è ampiamente rappresentato in molte flotte aziendali. Nel ruolo di trattore (oggi generalmente accoppiato ad uno speciale traino ad assale centrale, mentre in passato trainava un rimorchio con ralla), si dimostra estremamente redditizio nel trasporto a basso costo di materiale sfuso o di sterro su strada o ancora, senza rimorchio al seguito, negli spazi ristretti del cantiere. Il ribaltabile a tre assi è anche capace di trainare senza lamentarsi un autocarro di peso medio a pianale ribassato, con tanto di escavatrice fissata sopra di esso. Oppure di affrontare, rafforzato dalla trazione 6x6, percorsi in fuoristrada, dove per lui non esistono praticamente ostacoli insormontabili.



Uso semplificato dei bloccaggi
Come per la Serie precedente, i bloccaggi si innestano con un solo comando logico: la manopola che inserisce in successione i bloccaggi longitudinali e quelli trasversali. Partendo dalla posizione "0", con i differenziali tutti aperti, si passa in caso di necessità, per ovviare ai problemi di trazione che la compensazione del numero di giri talora comporta, alla posizione "1" che blocca inizialmente solo i differenziali longitudinali. Con la posizione successiva tocca ai bloccaggi trasversali e, se ancora non basta, con la posizione "3" viene bloccato trasversalmente anche l'asse anteriore. In una situazione così precaria risulta impossibile sterzare le ruote, ma nella stragrande maggioranza dei casi si riesce a disimpegnare il mezzo.


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Davvero una gamma interessante quella che Mercedes Benz porterà a Bauma 2016; parliamo della gamma Arocs, ovviamente, che sarà la star indiscussa dello stand della stella a Monaco. Il cava cantiere di Casa Mercedes sarà esposto in una grande varietà di modelli, sia nella versione Loader (peso a vuoto ridotto e, quindi elevato carico utile, perfetto per allestimenti come quello con betoniera), per sia in quella Grounder, tipica delle applicazioni molto gravose che richiedono cicli pesanti in terreni particolarmente difficili; per questo tipo di applicazioni Mercedes propone la frizione turbo-retarder (TRC), che abbina la frizione di avviamento idraulica a un retarder, fondendole in un unico componente.
Dal punto di vista dei modelli, a Bauma 2016 ci saranno versioni a due, tre e quattro assi ma anche una serie davvero linga di telai da allestire e trattori per semirimorchio dal due assi 4×2, al quattro assi 8×8; quattro assi con trazione integrale e due assi sterzanti anteriori; quattro assi con tre assi posteriori; quattro assi con un asse guidato ed un asse sterzante posteriore; ci sarà anche l'interessantissimo Arocs HAD (Hydraulic Auxiliary Drive) che equipaggia il sistema di trazione idraulica inseribile sull’asse anteriore.


Bauma 2016 sarà anche l'occasione di presentare l'estensione dell'offerta di assi motori, dato che le versioni a tre assi con due assi posteriori guidati saranno disponibili con un carico ammissibile per asse di 2x10 tonnellate (nella versione 26 tonnellate) e 2x13 tonnellate (versione 33 tonnellate) partendo dai 310 kW (421 CV).


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l nuovo Arocs, lo specialista del cava-cantiere: un’intera gamma di veicoli che si distinguono per l’assoluta ecocompatibilità, garantita dall’omologazione Euro VI. Il nuovo Mercedes-Benz Arocs nasce con tre caratteristiche eccellenti: forza, efficienza e robustezza.


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La netta segmentazione del settore edile, infatti, richiede veicoli in grado di conformarsi al meglio alle varie condizioni di impiego. Indicativamente, la metà dei veicoli per l’edilizia lavora direttamente in cantiere, un terzo è impegnato nell’approvvigionamento di materiale edilizio e un altro 15% si occupa del trasporto di calcestruzzo preconfezionato. Con una gamma di modelli ampia come mai prima, l’Arocs soddisfa alla perfezione le esigenze dei Clienti in un settore particolare come quello del cava-cantiere. Ribaltabili, ribaltabili a trazione integrale, betoniere, motrici per semirimorchi e cassonati sono disponibili in configurazione a due, tre o quattro assi e in 16 classi di potenza che vanno da 175 kW (238 CV) a 460 kW (625 CV). Tutti i motori sono disponibili in versione Euro VI.

A queste tipologie di impiego si aggiungono quelle dell’edilizia secondaria e del settore dei trasporti pesantissimi, che impongono ai mezzi ulteriori requisiti. Infine, è necessario venire incontro alle esigenze specifice delle aziende municipali.

I veicoli in prova

Arocs 4151 AK 8×8/4 carro “mezzo d’opera” con Frizione Turbo Retarder

Arocs 4151 K 8×4/4 carro “mezzo d’opera” con cambio PowerShift

Arocs 4151 K 8×4/4 carro “mezzo d’opera” con cambio manuale

Arocs 4148 K 8×4/4 carro “mezzo d’opera” con cambio PowerShift

Arocs 4148 K 8×4/4 carro “mezzo d’opera” con cambio manuale

Arocs 4143 K 8×4/4 carro “mezzo d’opera” con cambio PowerShift

Arocs 3345 K 6×4/4 carro “mezzo d’opera” con cambio PowerShift

Arocs 3351 S 6×4/4 trattore “mezzo d’opera” con cambio PowerShift

Fuso Canter 6C18 4×4





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