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 mezzi forze armate esercito italiano

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el magutt

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MessaggioTitolo: mezzi forze armate esercito italiano   mezzi forze armate esercito italiano Icon_minitimeMar Lug 29, 2014 5:04 pm

Per mezzi dell'Esercito si intendono quei veicoli impiegati dall'Esercito Italiano per l'assolvimento dei propri compiti con versioni da combattimento e non. Vengono utilizzate versioni militarizzate di mezzi civili, oppure veri e propri progetti ad hoc per la forza armata, di produzione nazionale o straniera, utilizzati solo dall'esercito e dalle altre forze armate italiane, oppure in servizio in molti altri eserciti del mondo.
Cingolati[modifica | modifica sorgente]
I mezzi appartenenti alla categoria dei cingolati utilizzano per la trasmissione, appunto, i cingoli, che permettono a questi mezzi, grazie a questo particolare tipo di trazione, notevoli vantaggi rispetto ai veicoli ruotati grazie alla maggior impronta al suolo, potendo quindi operare su terreni difficili come sabbia, fango o neve in totale assenza di strade. Tali veicoli hanno anche la possibilità di ruotare sul posto.

L'Esercito Italiano impiega numerosi tipi di cingolati, come i carri armati Ariete C-1 di produzione nazionale e i tedeschi Leopard 1 impiegati per compiti addestrativi e come veicoli speciali del genio nella funzione di carri pionieri, gittaponti e veicoli di recupero.
I veicoli cingolati inoltre sono ampiamente utilizzati dai reparti di fanteria come Infantry Fighting Vehicle (veicolo da combattimento della fanteria): ne sono esempi il Dardo di produzione italiana, l'Armoured Personnel Carrier (veicolo trasporto truppe) VCC-1 Camillino e gli M113 statunitensi. L'esercito dispone inoltre del cingolato portamortaio M 106 A1 e, limitatamente ai reparti dei Lagunari, del veicolo d'assalto anfibio AAV 7 RAM RS.

Fanno parte di tale tipologia di mezzi anche i semoventi d'artiglieria, di cui il più importante è il PzH 2000 I tedesco di recente introduzione.

Carri armati[modifica | modifica sorgente]


Carro armato Ariete in esposizione
Il carro armato è un veicolo da combattimento terrestre introdotto ufficialmente nella prima guerra mondiale, anche se il suo progetto è teorizzato fin da Leonardo da Vinci[1], se non prima.
Realizzato con corazzatura pesante che può essere utilizzata in versione passiva o reattiva, è caratterizzato dalla trazione a cingoli e dall'impiego di un'arma di grande calibro (generalmente nell'ordine di 120 mm).

Attualmente l'Esercito Italiano impiega principalmente[2] il carro armato di produzione nazionale Ariete, pur mantenendo aliquote di carri Leopard 1 principalmente per compiti addestrativi o nelle versioni speciali.
Veicoli da trasporto e combattimento[modifica | modifica sorgente]


Dardo con portellone aperto


AAV7 in navigazione
I veicoli da combattimento della fanteria, noti con l'acronimo di IFV, sono utilizzati per fornire supporto di fuoco alla fanteria, infatti impiegano armamenti di grosso calibro ed efficacia come il cannone Oerlikon KBA/KBB da 25 mm montato sui Dardo.

I veicoli da trasporto truppe, noti come APC (Armoured Personnel Carrier), sono destinati al trasporto della fanteria fino al limite del campo di battaglia offrendo ad essa un minimo di protezione balistica. Questi veicoli sono meno protetti ed armati degli IFV, anche se hanno una maggior capacità di trasporto. L'Esercito attualmente impiega principalmente due APC per impiego terrestre, cioè l'americano M113 e il suo derivato italiano noto come VCC-1 Camillino, più la versione portamortaio M106. Viene impiegato inoltre il cingolato da assalto anfibio Assault Amphibian Vehicl
Semoventi[modifica | modifica sorgente]


Retro di un PzH 2000I con portellone aperto


Interno di un PzH 2000I
I semoventi d'artiglieria, spesso indicati semplicemente come semoventi, sono cingolati impiegati per muovere bocche da fuoco che possono sparare senza essere rimosse dal veicolo.

L'Esercito impiega in questo delicato compito il tedesco PzH 2000I con cannone da 155/52 mm e una gittata di 40 km e l'M109L di produzione americana, che spara proiettili da 155 mm ad un massimo di 30 km di distanza.
Viene impiegato anche i lanciarazzi multipli MLRS, considerato il sistema d'arma più pesante, complesso e potente sviluppato in tale categoria d'armamenti dall'industria occidentale, capace di lanciare fino a 12 razzi da 227 mm ad una distanza di 40 km o superiore.
In linea è presente anche il semovente contraereo italiano SIDAM 25 basato sullo scafo dell'M113.

Veicoli speciali da combattimento[modifica | modifica sorgente]
I veicoli speciali da combattimento sono particolari cingolati utilizzati per missioni particolari come il trasporto delle munizioni, il comando e controllo e la manovra in ambienti di montagna.

Appartengono a questa categoria i mezzi ad alta mobilità svedesi Bandvagn 206 (noti come Bv206) distribuiti generalmente alla truppe alpine per essere impiegati su terreni innevati o ghiacciati. Tali mezzi prevedono anche l'impiego del sistema controcarri TOW.
Vengono inoltre impiegate due sottoversioni del sempreverde M113 ridenominate M548 per il trasporto di munizioni ed M577 con funzioni di posto comando.

Veicoli speciali del genio[modifica | modifica sorgente]
Tutti basati sul carro armato Leopard 1, i veicoli speciali del genio sono cingolati opportunamente modificati per adempiere ai delicati compiti destinati ai reggimenti del genio come lo sminamento, affidato al carro pioniere "Pionierpanzer", il recupero e riparazione di veicoli in teatro operativo affidato al Carro soccorso e recupero "Bergepanzer" e la missione di carro gittaponte affidata al "Biber".
Ruotati[modifica | modifica sorgente]
I mezzi ruotati, rispetto a quelli cingolati, sono più leggeri e veloci, pur avendo una più limitata capacità di movimento su terreni accidentati e particolari come sabbia, ghiaccio e neve. Questa categoria di mezzi dell'Esercito prevede i mezzi tattici, cioè quei mezzi impiegati senza particolari corazzature in ambito operativo, i mezzi blindati e coperti, considerati il contraltare ruotato ai corazzati e i veicoli speciali impiegati in altre funzioni come le ambulanze o i mezzi da trasporto pesante.

Tattici[modifica | modifica sorgente]


VTLM Lince in teatro operativo
I mezzi tattici sono veicoli ruotati con spiccate capacità di moto ad alta velocità fuoristrada, armati e non, con funzioni non solo di combattimento, ma comunque tatticamente rilevanti.

Tra questi mezzi si annoverano i motocicli da ricognizione Cagiva 350 W12 impiegati in missioni di esplorazione avanzata e massicciamente distribuiti presso i bersaglieri ed i reparti di cavalleria che li usano in specifici squadroni esploranti.
Viene impiegato anche il Land Rover Defender AR90 derivato dal Land Rover Defender commerciale, con la variante realizzata per il 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" denominata VAV (Veicolo d'Assalto Veloce).
Il mezzo sicuramente più famoso in dotazione all'esercito è l'Iveco VM 90T distribuito a tutti i reparti operativi e non, sviluppato sulla base dell'Iveco Daily. Tale mezzo è stato anche realizzato in versione protetta con blindatura leggera, ridenominata VM 90P, attualmente in sostituzione con il veicolo da trasporto leggero Iveco VTLM Lince, grande passo in avanti in termini di protezione, resistenza e prestazioni.

Altri mezzi in dotazione sono l'Astra SM 66.40 CAD, impiegato nel traino dell'artiglieria, un'autocisterna tattica 6x6 e vari autocarri con trazione 4x4, 6x6 e 8x8, compreso un portacontainer

Blindati, protetti e speciali NBC[modifica | modifica sorgente]


Blindo Centauro
L'esercito impiega un gran numero di autoblindo da utilizzare in modo complementare ai carri da battaglia, ai mezzi di combattimento e di trasporto della fanteria.

Il blindato più significativo in uso presso l'esercito è il B-1 Centauro di produzione nazionale, nato con funzioni anche di cacciacarri, dotato di cannone rigato da 105/52 mm della Oto Melara e impiegato dai reparti di cavalleria. Di recente introduzione in linea è il VBM Freccia, sviluppato dal Centauro, è IFV ruotato e affianca nelle missioni il Dardo.
I veicoli ruotati fungono anche da APC con la serie Puma in versione 4x4 e 6x6.

Tra i veicoli ruotati blindati figurano anche il Renault VAB di produzione francese, ridenominato in Italia VBR NBC specializzato nel ricognizione in ambiente contaminato da armi NBC ed in carico al 7º Reggimento Difesa NBC "Cremona".

L'Esercito inoltre ha sviluppato una versione con blindatura leggera dell'Iveco VM 90 denominata VM 90 protetto.

Veicoli speciali[modifica | modifica sorgente]
I veicoli ruotati speciali in dotazione alla forza armata, consentono di provvedere ad importanti missioni di sostegno e logistica, indispensabili per garantirne l'efficienza e il giusto sostegno.

Tra le varie tipologie di veicoli speciali figurano le ambulanze derivate dal Fiat Ducato utilizzata principalmente in Patria e l'VM 90 utilizzato anche nei conflitti a bassa intensità, lasciando alle versioni ambulanza del Dardo e del Freccia il compito di ambulanza in conflitti simmetrici.

Molto importanti per la logistica sono i tanti tipi di autogru, autosoccorso, autocarri e autoarticolati impiegati, capaci di trasportare anche i pesanti carri armati "Ariete".

Tra i veicoli speciali è inoltre presente la stazione mobile FDOC (Fire Direction Operation Center), posto comando elettronico per vari sistemi d'arma.

Ponti[modifica | modifica sorgente]
Il genio, responsabile della mobilità e contromobilità della forza armata dispone oltre che del Leopard 1 in versione gittaponte già descritto, di due tipi di ponte di cui uno su appoggi fissi, noto come MGB e disponibile presso i reparti di genio guastatori, ed un tipo di ponte galleggiante (motorizzato) noto come PGM e in servizio presso il 2o Reggimento genio pontieri di Piacenza.
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