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 Breda TP32

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el magutt

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MessaggioTitolo: Breda TP32   Breda TP32 Icon_minitimeLun Mag 17, 2021 8:23 pm

Breda TP32

La Breda TP32 (TP sta per Trattrice Pesante) era un trattore d'artiglieria d'armata italiano, impiegato dal Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale.

La Trattrice Pesante deriva dall'Autocarro Trattore Breda, un trattore stradale 4×4 sviluppato dalla Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche nel 1927. Fu acquisita dal Regio Esercito nel 1933, andando a sostituire gli antiquati Pavesi-Tolotti e Fiat 20B nel traino delle artiglierie dei Reggimenti Artiglieria Pesante (poi d'Armata). Dopo prove comparative con il recente trattore p.c. 26, fu giudicato idoneo e immesso sul mercato. Una versione speciale, con passo allungato di 1,17 m e cabina modificate, fu assegnata al Genio Pontieri ed ai Lagunari.Nel 1933 la macchina fu adottata come trattrice pesante 32 ed iniziò ad essere distribuita. Nel 1934 fu approntata una efficiente versione autosoccorso, conosciuta come Breda TP32 "Giraffa", con una gru installata anteriormente, azionata dall'argano tramite rinvii. Ebbe il battesimo del fuoco durante la Guerra civile spagnola, per poi essere usata nella Guerra d'Etiopia. Impiegata largamente e con successo su tutti i fronti della Seconda guerra mondiale, fu acquisita anche dall'Ungheria per la Honvéd per il traino dell'Ansaldo 210/22 Mod. 1935. Dopo la guerra rimase in servizio con l'Esercito Italiano, mentre nelle Ferrovie dello Stato, che l'avevano acquistata nel 1935, rimase in servizio fino agli anni ottanta per il traino dei carrelli stradali sui quali si trasportavano i carri ferroviari.

Tecnica
Il telaio è in acciaio fuso ospitante tre differenziali, uno centrale e due per lato che apportavano con due alberi ciascuno il moto alle ruote, con cabina arretrata e cassone in lamiera stampata ad apertura posteriore a doppio battente con 3,5 t di portata, integrato con un montatoio. È dotato di un eccezionale adattamento alle ineguaglianze del terreno, grazie al sistema di sospensione a tre punti. La capacità di traino è di 7 tonnellate. La trazione è integrale su 4 ruote semipneumatiche; le anteriori, direttive, offrono un raggio di volta di 5,75 m. Il passo è di 2,65 m sulla TP32 e di 3,82 m sulla TP33. Posteriormente è presente un argano per la movimentazione delle artiglierie e che, tramite appositi rivii, agisce sulla gru della versione autosoccorso.

Descrizione
Tipo trattore d'artiglieria
Costruttore Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche
Data impostazione 1927
Data entrata in servizio 1933
Utilizzatore principale ItaliaRegio Esercito
Altri utilizzatori ItaliaEsercito Italiano
ItaliaFerrovie dello Stato
Ungheria Ungheria
Sviluppato dal Autocarro Trattore Breda
Altre varianti Breda TP33
Breda TP32 "Giraffa"
Dimensioni e peso
Lunghezza 5,15 m
Larghezza 2,08 m
Altezza 3,00 m
Peso 8,4 t
Propulsione e tecnica
Motore SPA T5, 4 cilindri a benzina, 8150 cm³
Potenza 84 hp a 1450 giri/min
Rapporto peso/potenza 10,00 hp/t
Trazione 4×4
Prestazioni
Velocità max 30 km/h
Autonomia 240 km
Pendenza max 35%

Breda TP32 390px-BredaTP32

il buon mercante compra a credito vende in contante.



Breda TP32 BredaTP32gru
La Breda TP32 (TP sta per Trattrice Pesante) era un trattore d'artiglieria d'armata italiano, impiegato dal Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale.


Storia
La Trattrice Pesante deriva dall'Autocarro Trattore Breda, un trattore stradale 4×4 sviluppato dalla Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche nel 1927. Fu acquisita dal Regio Esercito nel 1933, andando a sostituire gli antiquati Pavesi-Tolotti e Fiat 20B nel traino delle artiglierie dei Reggimenti Artiglieria Pesante (poi d'Armata). Dopo prove comparative con il recente trattore p.c. 26, fu giudicato idoneo e immesso sul mercato. Una versione speciale, con passo allungato di 1,17 m e cabina modificate, fu assegnata al Genio Pontieri ed ai Lagunari.Nel 1933 la macchina fu adottata come trattrice pesante 32 ed iniziò ad essere distribuita. Nel 1934 fu approntata una efficiente versione autosoccorso, conosciuta come Breda TP32 "Giraffa", con una gru installata anteriormente, azionata dall'argano tramite rinvii. Ebbe il battesimo del fuoco durante la Guerra civile spagnola, per poi essere usata nella Guerra d'Etiopia. Impiegata largamente e con successo su tutti i fronti della Seconda guerra mondiale, fu acquisita anche dall'Ungheria per la Honvéd per il traino dell'Ansaldo 210/22 Mod. 1935. Dopo la guerra rimase in servizio con l'Esercito Italiano, mentre nelle Ferrovie dello Stato, che l'avevano acquistata nel 1935, rimase in servizio fino agli anni ottanta per il traino dei carrelli stradali sui quali si trasportavano i carri ferroviari.
Tecnica
Il telaio è in acciaio fuso ospitante tre differenziali, uno centrale e due per lato che apportavano con due alberi ciascuno il moto alle ruote, con cabina arretrata e cassone in lamiera stampata ad apertura posteriore a doppio battente con 3,5 t di portata, integrato con un montatoio. È dotato di un eccezionale adattamento alle ineguaglianze del terreno, grazie al sistema di sospensione a tre punti. La capacità di traino è di 7 tonnellate. La trazione è integrale su 4 ruote semipneumatiche; le anteriori, direttive, offrono un raggio di volta di 5,75 m. Il passo è di 2,65 m sulla TP32 e di 3,82 m sulla TP33. Posteriormente è presente un argano per la movimentazione delle artiglierie e che, tramite appositi rivii, agisce sulla gru della versione autosoccorso.

Breda TP32 BredaTP33

Breda TP32 BredaTP32traino


ipo trattore d'artiglieria
Costruttore Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche
Data impostazione 1927
Data entrata in servizio 1933
Utilizzatore principale

Regio Esercito
Altri utilizzatori

Esercito Italiano

Ferrovie dello Stato

Ungheria

Sviluppato dal Autocarro Trattore Breda
Altre varianti Breda TP33
Breda TP32 "Giraffa"
Dimensioni e peso
Lunghezza 5,15 m
Larghezza 2,08 m
Altezza 3,00 m
Peso 8,4 t
Propulsione e tecnica
Motore SPA T5, 4 cilindri a benzina, 8150 cm³
Potenza 84 hp a 1450 giri/min
Rapporto peso/potenza 10,00 hp/t
Trazione 4×4
Prestazioni
Velocità max 30 km/h

Autonomia 240 km
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MessaggioTitolo: TRATTRICE PESANTE BREDA 40   Breda TP32 Icon_minitimeLun Mag 17, 2021 8:25 pm

TRATTRICE PESANTE BREDA 40
DOC MODELS, 1/72

La trattrice pesante Breda 40 (TP40) rappresenta la fase finale dell'evoluzione dei mezzi per il traino di artiglierie di grosso calibro, iniziata nel lontano 1911. La tormentata morfologia del territorio italiano, in particolare nelle aree di confine, ha sin da subito condizionato l'evoluzione tecnologica verso questo tipo di mezzi, caratterizzati da buona potenza, agilità di manovra e tenuta di strada.

Il veicolo in questione, miglioramento del precedente modello TP32, presentava le seguenti peculiarità: motore diesel, trazione integrale su 4 ruote motrici, telaio a scafo unico in acciaio fuso e cabina metallica chiusa; era inoltre munito di un potente verricello e di pneumatici Pirelli “Artiglio” 50x9. La TP 40 rappresentava quindi il mezzo ideale per il traino delle nuove artiglierie mod. 35 (cannone da 149/40 ed obice da 210/22), da poco entrate in servizio.
Omologata nel 1940 e adottata dal Regio Esercito il 24 Marzo 1942 , la vediamo impegnata in Libia con il XXXIII Gruppo da 149/40 e in Russia con i Gruppi XXXI, XXXII e XXXIV da 149/40 e con il LXXIII da 210/22. Dopo l'8 settembre i mezzi furono usati proficuamente dai Tedeschi, che ne fecero continuare la produzione (100 esemplari nel solo 1944). Il mezzo fu adottato anche dall'esercito ungherese.

dall'Esercito Italiano fino agli anni '50, mentre le Ferrovie dello Stato utilizzarono la TP40 insieme alla TP32 per la movimentazione su strada dei carri ferroviari, fino addirittura alla fine degli anni '80 del secolo scorso! Un ulteriore sviluppo di questo mezzo fu la Trattrice Pesante 41, che differiva solo per essere equipaggiata di una gru da 5T e di un paranco da 2T, in funzione di “carro soccorso”. Dopo il vecchissimo kit in 1/76 della Skytrex/Hinchliffe in metallo bianco (qualche era geologica fa…) e un kit in resina della Wespe Models, ormai non più facilmente reperibile, torna ad apparire questo mezzo nel mercato modellistico delle piccole scale grazie a DOC Models, che arricchisce ulteriormente la sua già nutrita schiera di autoveicoli logistici del Regio Esercito. Il modello in questione, siglato DM 72504, è un tipico kit “short - run”, composto da: 12 parti in resina, 19 parti in metallo bianco, un tondino di ottone, 7 pneumatici in gomma (2 anteriori, 4 posteriori e 1 di scorta), un foglietto di acetato trasparente, 2 minuscole decals per le targhe. Il tutto è imbustato singolarmente (davvero una bella idea!) e completato da un foglietto di istruzioni ben fatto, con l'elenco dei pezzi, un profilo a colori e brevi note storico - tecniche bilingui.
Le istruzioni di montaggio sono abbastanza chiare e concise, manca però l'indicazione su come utilizzare il filo di ottone allegato: si tratta con ogni probabilità del piantone dello sterzo! Mancano inoltre del tutto riferimenti agli schemi mimetici utilizzati e ai reparti di appartenenza delle due versioni realizzabili.

Passando all'analisi dei pezzi, i componenti principali sono stampati in resina giallastra, piuttosto spessa e non priva di qualche sbavatura: la cabina è in un pezzo unico (gli interni si limitano a sedile e volante), mentre i parafanghi sono belli come forma e, sorprendentemente, di spessore accettabile.
Il cassone posteriore è invece abbastanza ben dettagliato, così come il verricello; degno di nota infine è il telone di copertura, stampato arrotolato sulla parete posteriore della cabina. I dettagli superficiali, in generale non molto numerosi, sono comunque abbastanza ben definiti e rendono bene i particolari del mezzo, ad eccezione delle griglie del cofano motore e degli organi di sterzatura, molto semplificati.
I particolari più minuti (mozzi delle ruote, balestre, sponde del cassone, ecc..), sono realizzati in metallo bianco: buona l'idea di utilizzare questo materiale per la parte inferiore del mezzo, in modo da conferire maggiore stabilità al modello. Anche in questo caso sarà però necessario un importante lavoro rifinitura, per togliere le sbavature, e di assottigliamento per rendere il tutto più realistico.
Inoltre, i montanti degli specchietti retrovisori potranno essere rifatti con del filo di rame. I trasparenti della cabina vanno riprodotti con il foglietto di acetato in dotazione; si tratta di una scelta azzeccata per contenere gli spessori, ma non sono riportati i contorni dei finestrini, per cui ci si dovrà armare di santa pazienza per ritagliarne correttamente i profili: per questo motivo e per la scarsità di particolari interni, l'assemblaggio della cabina si presenta decisamente come la fase più critica per la realizzazione dell'intero modello.



Breda TP32 BREDA40B



Breda TP32 BREDA40E

Breda TP32 BREDA40A



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