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| jcb macchine industriali | |
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Autore | Messaggio |
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el magutt
Messaggi : 13649 Data di iscrizione : 09.11.13 Età : 66 Località : leno lombardia brescia
| Titolo: Dualtech VT trasmissione "duale" JCB Mer Dic 07, 2016 10:55 am | |
| Dualtech VT trasmissione "duale" JCB che combina in una soluzione unica benefici del sistema idrostatico e del powershift ha vinto la Medaglia d’Argento ai SIMA Innovation Awards. La trasmissione DualTech VT è stata sviluppata dal tema di ingegneri di JCB e rappresenta il "cuore tecnologico" della nuova gamma di sollevatori telescopici dalle prestazioni di alto livello lanciata da JCB Agri: i modelli JCB AGRI Pro 531-70, 536-70 e 541-70. Queste macchine dispongono ora di un gruppo propulsore, che comprende le caratteristiche di potenza, coppia ed economicità del motore JCB EcoMAX da 4,8 litri e ora la trasmissione DualTech VT. Tra le caratteristiche principali della nuova trasmissione DualTechVT: • un sistema di trazione completamente idrostatico, che garantisce un controllo eccellente ed ininterrotto della velocità, da zero a 19 km/h; • sopra i 19 km/h c’è il passaggio automatico al sistema powershift, elettronicamente modulato a tre velocità, per garantire un’ottima efficienza energetica nei lavori sul campo, nel rimorchio e negli spostamenti su strada; • le modalità Power ed Economy, per ottimizzare performance ed efficienza minimizzando così i costi di gestione; • la modalità Flexi per rendere indipendente il controllo della velocità del motore da quello della velocità a terra; • la possibilità di selezionare la modalità 4WD o quella automatica 2WD sopra i 19 km/h, per ottimizzare l’efficienza della trasmissione e ridurre l’usura dei pneumatici. Queste caratteristiche danno ai sollevatori telescopici JCB Agri Pro un controllo di manovra a bassa velocità preciso e una risposta fluida e progressiva ai cicli di carico, sui quali l’operatore può intervenire per una “sintonia fine” che si adatti alle diversi applicazioni e alle sue preferenze personali. Tim Burnhope Chief Engineering and Innovation Officer di JCB ha affermato: “Non si è più costretti a scegliere tra la trasmissione powershift e quella con sistema idrostatico. Grazie a JCB DualTech VT gli AGRI Pro Loadall offrono il meglio di entrambi i sistemi, in una sola macchina." Nello stesso momento, il sistema direct drive/powershift conferisce a queste macchine capacità superiori sia di sollevamento che di traino. Caratteristiche a cui si aggiungono significativi aumenti della produttività. L’impatto sulla produttività, specialmente per quanto riguarda i cicli di carico ripetuti, è infatti eccezionale: il 13% in più rispetto agli attuali leader di categoria, i modelli JCB Agri Super, ed addirittura il 25% rispetto a prodotti comparabili di aziende concorrenti. | |
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| Titolo: JCB rinnova le pale gommate Agri di gamma intermedia Mer Dic 14, 2016 12:20 pm | |
| JCB rinnova le pale di gamma intermedia JCB 411 Agri, 413S Agri e 417 Agri. Le macchine combinano molte delle nuove caratteristiche introdotte per la prima volta sull'ammiraglia del settore agricolo 435S Agri e sulle altre pale gommate JCB di alta produttività, tra cui: · Motore Tier 4 Final senza costosi filtri antiparticolato o requisiti di manutenzione aggiuntivi · Cabina CommandPlus più spaziosa, dotata di nuove funzioni di controllo ed un ambiente di lavoro più silenzioso; · Scelta di sedili altamente tecnologici, nuovi comandi montati sul sedile e due livelli di cabina con diverse caratteristiche tecniche · Nuovo freno di stazionamento elettrico e ventilatore di raffreddamento motore bidirezionale reattivo alle variazioni di temperatura, disponibili su richiesta · Attacco rimorchio ripiegabile per il modello 413S per sfruttare appieno le potenzialità di traino di prim'ordine della macchina alla massima velocità di 48 km/h. Sono macchine da carico caratterizzate da una postazione di guida centrale dominante che ne rende agevole il posizionamento e la manovrabilità anche negli spazi di lavoro più angusti. Le pale gommate JCB 411 Agri e 417 Agri sono progettate ed equipaggiate appositamente per impieghi su fondi ad alta consistenza, per la movimentazione di materiali sfusi e per lo svolgimento di attività ordinarie di movimentazione e di carico nelle aziende agricole, mentre il modello JCB 413S Agri è in grado di affrontare applicazioni come lo scompattamento di cumuli di insilati e il caricamento e lo spargimento di concime nei campi, grazie ad un eccellente livello di potenza di spinta e forza di trazione generate da un più elevato rapporto potenza-peso e dal cambio automatico Powershift a sei rapporti. Le nuove pale gommate sono equipaggiate con lo stesso motore JCB EcoMAX di prima - 4,4 litri con potenza di 81 kW (109 CV) sul modello 411 Agri e di 93 kW (125 CV) sul modello 417 Agri e la versione da 4,8 litri con potenza di 108 kW (145 CV) e 560 Nm di coppia di picco per il modello JCB 413S. Ma entrambe le versioni dell'unità di propulsione sono ora dotate di un efficiente sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR). Insieme ad un processo di combustione "pulito", garantisce i requisiti di emissioni Euro Stage IV / US Tier 4 Final senza l'impiego di catalizzatore ossidante (DOC) né di costoso filtro antiparticolato per motori diesel (DPF) non richiedendo, quindi, il processo di rigenerazione spesso necessario per la pulizia periodica di tali filtri. L'impianto idraulico sulle tre pale gommate JCB di gamma intermedia è idoneo per le applicazioni e le prestazioni previste; pertanto il modello 411 Agri è dotato di una pompa ad ingranaggi della portata di 123 litri/min alla massima potenza, mentre le versioni 413S Agri e 417 Agri sono equipaggiate con una pompa a portata variabile e rilevamento del carico con portata disponibile fino a 156 litri/min. Il modello 411 Agri del peso di 8,7 tonnellate è equipaggiato con bracci di sollevamento High Torque JCB per un'altezza di carico di 3,36 metri con attacco rapido Quickhitch montato e carico di ribaltamento in massima sterzata di poco più di 5 tonnellate con benna universale da 1,2-1,6 m cubi montata. La macchina JCB 413S, generalmente del peso di 8,95 tonnellate, è caratterizzata da un'altezza di carico di 3,61 metri con bracci High Lift opzionali montati, per gli operatori che devono caricare spandiconcime ed alimentatori per mangimi di dimensioni ed altezze sempre maggiori. In alternativa, i bracci standard forniscono una coppia maggiore per una migliore capacità di sollevamento, pertanto la macchina 413S Agri è caratterizzata da capacità di carico di ribaltamento comprese tra 4,6 e 5,6 tonnellate a seconda dell'attrezzatura montata sull'estremità anteriore. La macchina JCB 417 Agri dispone di tre opzioni di braccio, per altezze di sollevamento fino a 4,2 metri per l'impilamento di rotoballe o per il caricamento di tramogge in qualsiasi impianto di produzione di mangimi o di miscelazione di fertilizzanti. La capacità di carico di ribaltamento in massima sterzata è di circa 3,9 tonnellate per questa configurazione, con capacità fino a 5,8 tonnellate con attacco rapido Quickhitch sui bracci standard ed altezza di carico di 3,3 metri. | |
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| Titolo: Re: jcb macchine industriali Mar Gen 17, 2017 4:47 pm | |
| Dei 71 anni di storia della JCB l’ultimo ordine ricevuto dall’esercito americano è sicuramente uno dei più importanti. E’ di queste ore la notizia di un appalto record ottenuto da JCB North America per la fornitura di una flotta di macchine all'Esercito degli Stati Uniti. L’ordine ha il valore di 142 milioni di dollari. In un comunicato JCB ha annunciato la prossima consegna all'U.S. Army di oltre 1.600 sollevatori leggeri fuoristrada 527-58M destinati ai più svariati compiti in ogni parte del mondo, e in particolare alle operazioni di carico e scarico di aerei e portacontainer. Il nuovo sollevatore leggero fuoristrada 527-58M è derivato dalla gamma di sollevatori telescopici JCB Loadall. Questa commessa - ha dichiarato il CEO di JCB Graeme Macdonald - rappresenta un nuovo grande successo per JCB, oltre che un eccellente modo per inaugurare il nuovo anno. Si tratta infatti del secondo ordine più importante per importo unitario nella storia della nostra azienda”. Grazie a una larghezza di due metri e un'altezza di 1,98 m i sollevatori leggeri fuoristrada 527-58M sono ottimizzati per operare in spazi ristretti. Caratterizzati da una velocità di traslazione di 20 miglia orarie (33 km/h), le macchine offrono una capacità massima di sollevamento di 2,26 t e un'altezza massima di sollevamento di 5,8 m. Il 527-58M è stato inoltre marinizzato in modo da poter essere utilizzato anche per l'attraversamento di corsi d'acqua. Le macchine saranno equipaggiate con i motori JCB Dieselmax da 84 CV (63 kW) prodotti da JCB Power Systems in Derbyshire, Regno Unito. | |
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| Titolo: JCB piattaforme aeree pantografo/ telescopiche /braccio articolato Mer Feb 08, 2017 10:08 am | |
| JCB si affaccia per la prima volta nel settore delle piattaforme di accesso aereo e lancia una gamma completamente nuova, la JCB Access. Di recente il produttore inglese ha presentato nove modelli elettrici a pantografo, entro la fine del 2017 sarà in grado di offrire un totale di 27 nuove piattaforme, comprese le macchine a pantografo, con bracci articolati e con braccio telescopico. Con l’ingresso nel mercato del sollevamento JCB punta a guadagnare una fetta di un mercato con previsione di vendita di 130mila unità ogni anno e un fatturato annuo di 8 miliardi di dollari. Le piattaforme aeree sono ormai diffuse in tutto il mondo in applicazioni che richiedono un accesso temporaneo per lo svolgimento di lavori in quota. La gamma JCB Access è stata certificata da TUV, garantendo standard di qualità del prodotto oltre alla piena conformità alle più recenti normative ANSI e CSA. I nuovi prodotti di accesso aereo JCB, progettati internamente per soddisfare le esigenze delle società di noleggio e degli appaltatori in tutto il mondo, saranno inizialmente offerte nel Regno Unito, in Francia, in Germania e Nord America. | |
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| Titolo: Re: jcb macchine industriali Mar Mar 07, 2017 11:55 am | |
| JCB si aggiudica due premi per al SIMA. il nuovo trattore JCB Fastrac 8000 ha ricevuto il riconoscimento "Machine of the Year 2017" per la categoria "Trattori da 280 a 400 CV". Il nuovo sollevatore telescopico AgriPRO si è aggiudicato lo stesso premio ma per la categoria "Movimentazione". I premi sono stati assegnati nel corso dell'ultima edizione del salone di Parigi, che ha ospitato il debutto internazionale delle due nuove macchine. Il "Machine of the Year Award" premia le macchine per l'agricoltura più innovative, selezionate da una giuria di giornalisti europei specializzati nel settore. Per poter partecipare al premio, le macchine devono essere distribuite in almeno cinque paesi europei. La serie Fastrac 8000 si è aggiudicata il trofeo per le sue doti di velocità, comfort e innovazione. I JCB Agripro Loadall montano l'esclusiva trasmissione a variazione continua DualTech VT, che combinando la flessibilità e precisione di una trasmissione idrostatica con la velocità e l'accelerazione di una trasmissione powershift offre agli utilizzatori il meglio delle due tecnologie in un unico componente. | |
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| Titolo: off road concrete mixer betoniere fuori strada Mer Mar 08, 2017 11:03 am | |
| allestimento speciale betoniera SPECIFICAZIONE Capacità: 4m Altezza: 3425 millimetri Larghezza: 2.800 millimetri Lunghezza: 7.600 millimetri Peso: 11000kg Motore: Diesel 150 CV DESCRIZIONE Fuori strada convertito betoniera per il noleggio. ciotola di cemento montato su un telaio di autocarro con cassone ribaltabile. Permette di versare cemento facilmente in qualsiasi lavoro off-road. Ideale per la costruzione pilone e altri lavori di betonaggio off-road http://www.hireways.co.nz/Content/Images/uploaded/Specifications/JCB%20714%20Artic%20Truck%20Specs.pdf dumper articolato 714 jcb | |
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| Titolo: Pale JCB: più sicurezza in cantiere con il PBS Mar Mar 28, 2017 9:42 am | |
| JCB lancia il "sistema di frenatura di prossimità" (PBS - Proximity Braking System), un nuovo sistema di sicurezza per le sue pale gommate che riduce il rischio di urti in cantiere tra uomo e macchina. Il sistema di frenatura di prossimità (PBS - Proximity Braking System), ideato da JCB per le sue pale caricatrici gommate, attiva automaticamente un allarme all'interno della cabina e aziona i freni del veicolo se una persona entra nell'area di esclusione predisposta attorno alla macchina. Inoltre, il sistema mette automaticamente il veicolo in folle e attiva il freno di stazionamento. In sinergia con ciò, anche il pedone a rischio viene avvisato del pericolo dovuto alla presenza di una macchina in movimento attraverso un trasmettitore di vibrazioni montato sul casco di protezione. Il nuovo sistema PBS viene lanciato come dotazione opzionale della pala gommata ammiraglia di JCB, il modello JCB 457 da 19 tonnellate, con l'intenzione di applicare tale funzione a tutta la gamma di pale gommate JCB. Le principali caratteristiche del PBS comprendono: · Area di rilevamento che forma una "bolla" attorno alla macchina; · Transponder vibrante per avvisare il pedone; · Segnalazione acustica in cabina per l'operatore; · Il freno automatico contribuisce a ridurre il rischio di collisione; · Sistema di sicurezza ideale per una vasta gamma di settori industriali Il sistema PBS di JCB utilizza antenne triple, montate sulla pala gommata, che generano una zona di rilevazione intorno alla macchina. Gli operatori in cantiere sono dotati di un transponder vibrante, solitamente montato sul caso di protezione. Se la persona entra nella "bolla" di sicurezza attorno alla macchina, il transponder vibra per avvisare gli operatori che sono entrati in un'area a rischio. | |
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| Titolo: La nuova pala JCB 403 Agri Mar Mar 28, 2017 9:44 am | |
| JCB lancia una pala gommata compatta da 0,3 m³. Si tratta della JCB 403 Agri pala con telaio articolato in grado di lavorare in luoghi con poco spazio e intorno agli edifici in una ampia gamma di situazioni rurali, come allevamenti di suini e pollame, aziende lattiero-casearie, vivai e centri ippici. Le funzioni includono: • Motore Kubota a 4 cilindri che genera 26,5 kW (35,5 HP) e una coppia di 92 Nm; • Trasmissione idrostatica interamente nuova a due gamme di velocità con possibilità di scegliere velocità massime di 20 km/h o 30 km/h; • Bloccaggi manuali o aperti del differenziale in assali per lavori pesanti, adatti per operazioni su superfici dure e su terreni a bassa consistenza; • Tutti i controlli di manutenzione giornalieri vengono svolti sotto il cofano motore monoblocco posteriore provvisto di cerniere; • Possibilità di scegliere una piattaforma aperta con protezione ROPS/FOPS o una cabina completamente vetrata e insonorizzata; • Nuovo controller joystick e bracciolo con levetta di selezione a una mano e modo di funzionamento alto/basso; • Possibilità di scegliere tra bracci pala Standard o High Lift con sollevamento parallelo e attacco rapido idraulico. • Design del braccio di sollevamento brevettato per dissipare i carichi di sollecitazione lungo tutta la struttura del telaio anteriore Associata a un motore diesel Kubota V1505 da 1.498 cm³ a basso consumo di carburante, con picchi di 26,5 kW (35,5 HP) e una coppia di 92 Nm, la trasmissione offre due gamme di velocità per adattarsi a diverse applicazioni e situazioni. La coppia elevata il controllo della velocità sono le principali caratteristiche della gamma di trasmissione "bassa", fondamentali per lo scavo nei materiali, il controllo di precisione e il posizionamento dei carichi. La gamma di trasmissione "alta" offre invece un'accelerazione flessibile che permette di raggiungere una velocità massima di 20 km/h (o facoltativamente di 30 km/h) e facilita lo spostamento tra i diversi cantieri e da un sito all'altro. | |
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| Titolo: La nuova teleskid JCB Mar Mag 09, 2017 6:26 pm | |
| La nuova teleskid JCB Poco tempo fa, abbiamo visto la nuova minipala compatta dotata di braccio telescopico JCB Teleskid, lanciata in anteprima mondiale a Conexpo,(questo è l’articolo) ora andiamo ad approfondire, le caratteristiche di questo prodotto innovativo, che si distingue per uno sbraccio superiore del 60% rispetto a qualsiasi altro skid steer loader sul mercato, ed è l’unica minipala compatta cingolata in grado di scavare sotto quota fino a una profondità di quasi un metro. Inoltre, può raggiungere un’altezza di scarico superiore dell’8% rispetto a qualsiasi altro modello concorrente. Tim Burnhope, Chief Innovation and Growth Officer JCB, ha dichiarato: “Grazie al suo elevato tasso di innovazione questa macchina supererà le aspettative dei nostri clienti, proponendosi come la prima minipala cingolata compatta al mondo dotata di braccio telescopico. La JCB Teleskid offrirà uno sbraccio, un’altezza di sollevamento e una profondità di scavo superiori a quelle di qualsiasi altro skid steer loader.” La JCB Teleskid nelle versioni cingolata e gommata sarà venduta nel Nord America, mentre nei i mercati europei sarà distribuita la sola versione gommata, variante più diffusa in queste regioni. JCB ha inaugurato la tecnologia del braccio telescopico quasi 40 anni or sono con il lancio dei sollevatori telescopici, tipologia di macchina di cui oggi è il più importante produttore al mondo. Quasi 25 anni fa, poi, JCB ha introdotto anche un’ulteriore novità: il primo skid steer loader monobraccio, il Powerboom, segnando così nuovi standard in materia di sicurezza. Oggi l’azienda compie un ulteriore passo in avanti in termini di innovazione, combinando entrambe le tecnologie in un’unica macchina con la nuova JCB Teleskid: uno skid steer e una minipala cingolata dotata di braccio telescopico. La JCB Teleskid vanta uno sbraccio anteriore fino a 2,4 metri, circa il 60% in più rispetto alle migliori prestazioni della concorrenza. Con un’altezza di sollevamento di quasi 4 metri, inoltre, l’altezza di scarico della JCB Teleskid supera dell’8% qualsiasi altra minipala disponibile sul mercato. La nuova JCB Teleskid è l’unica minipala compatta in grado di combinare capacità di sollevamento verticale e radiale. Un sistema di livellamento permetterà di mantenere una perfetta orizzontalità della benna lungo l’intero arco di sfilo del braccio La JCB Teleskid può compiere il lavoro di quattro macchine – un sollevatore telescopico, un carrello elevatore, una pala compatta e una minipala, il tutto in una macchina di facile manutenzione. Il braccio telescopico permetterà agli operatori di caricare i camion senza utilizzare rampe, superare agevolmente cordoli ed eseguire scavi sotto quota mantenendo una perfetta visibilità sull’area di lavoro”. La JCB Teleskid è dotata del motore JCB Ecomax da 55kW (74CV), che fornisce coppia elevata a basso numero di giri garantendo il rispetto degli standard di emissione Tier 4 Final/Stage IIIB. La Teleskid dispone di una cabina completamente chiusa più grande del 33% rispetto alla media del segmento. Infine, monta di serie il software MyChoice di JCB, che consente di personalizzare il controllo e la sensibilità di risposta del joystick in funzione delle preferenze dell’operatore. La nuova minipala compatta dotata di braccio telescopico JCB Teleskid ha uno sbraccio superiore del 60% rispetto a qualsiasi altro skid steer loader sul mercato, ed è l'unica minipala compatta cingolata in grado di scavare sotto quota fino a una profondità di quasi un metro. Inoltre, può raggiungere un'altezza di scarico superiore dell'8% rispetto a qualsiasi altro modello concorrente La nuova minipala compatta dotata di braccio telescopico JCB Teleskid ha uno sbraccio superiore del 60% rispetto a qualsiasi altro skid steer loader sul mercato, ed è l'unica minipala compatta cingolata in grado di scavare sotto quota fino a una profondità di quasi un metro. Inoltre, può raggiungere un'altezza di scarico superiore dell'8% rispetto a qualsiasi altro modello concorrente | |
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| Titolo: JCB Hydradig con motore DTIER 4 Final Mar Giu 06, 2017 12:12 pm | |
| JCB ha introdotto sull'escavatore gommato 110W Hydradig il motore diesel JCB EcoMAX conforme Stage IV/Tier 4 Final L'innovativa macchina "porta-attrezzi" Hydradig sviluppata da JCB ha creato, dal momento del suo lancio nel 2016, un segmento di mercato completamente nuovo in Europa fornendo livelli senza pari di visibilità, stabilità, manovrabilità, mobilità e accessibilità per la manutenzione. Ora la Hydradig è stata dotata del motore diesel JCB EcoMAX conforme Stage IV/Tier 4 Final, aggiornamento costruttivo che apporta agli utilizzatori una serie di vantaggi principali quali: · tecnologia SCR con additivo DEF che evita l'esigenza di un DPF; · consumo di carburante ridotto del 4% rispetto al motore precedente; · consumo di DEF di appena il 2%, con conseguente riduzione dei tempi di fermo; · emissioni di ossido di azoto ridotte dell'88% per un minore impatto ambientale. L'escavatore gommato JCB Hydradig monta ora il motore diesel JCB EcoMAX conforme Stage IV/Tier 4 Final, dotato di sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR). Questo motore a elevata efficienza, con una potenza di 81 kW (108 CV), utilizza l'additivo a base di urea Diesel Exhaust Fluid (DEF) che viene inserito nel sistema di scarico per ridurre dell'88% gli ossidi di azoto (NOx) potenzialmente dannosi. La maggiore efficienza del motore consente risparmi di carburante fino al 4%, producendo tuttavia la stessa potenza e la stessa coppia della macchina precedente, con un conseguente taglio dei costi di esercizio sostenuti dai clienti. La macchina è dotata di un serbatoio di DEF da 19 litri e, grazie al consumo di Diesel Exhaust Fluid di appena il 2%, ne è richiesto il rifornimento solo ogni sei serbatoi di carburante, di conseguenza i tempi di fermo sono ridotti al minimo. La Hydradig è stata progettata fin dall'inizio per montare il motore JCB EcoMax Tier 4 Final, il sistema di scarico rinnovato, il serbatoio di DEF e l'attrezzatura di dosaggio, pertanto per il cambio di propulsore non è stata necessaria alcuna modifica dell'assemblaggio dei componenti, né dell'eccellente accesso per la manutenzione attualmente presente. Inoltre non sono richiesti dispositivi di raffreddamento o di riscaldamento del serbatoio DEF in questo upgrade. La domanda iniziale di questo nuovo concetto di macchina in Europa ha già superato abbondantemente le aspettative poiché la versatilità e le molteplici possibilità di impiego della Hydradig sono state molto apprezzate dai clienti. Questa innovativa macchina gommata offre una visibilità senza eguali dalla cabina grazie al suo particolare design, in cui motore e trasmissione sono posti nella parte inferiore del telaio. Il centro di gravità abbassato aumenta la stabilità di Hydradig, mentre il telaio con tutte le ruote sterzanti offre una manovrabilità senza pari in cantiere e livelli ai vertici del mercato per quanto riguarda la mobilità su strada. | |
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| Titolo: la pala compatta 403 jcb Mar Lug 04, 2017 10:25 am | |
| JCB presenta la rinnovata pala gommata compatta 403 che ora combina in una nuova configurazione componenti di trasmissione di eccezionale qualità, nuovo design della cabina, nuove funzioni di controllo. a JCB 403 è una pala gommata compatta a telaio articolato da 2,5 t in grado di lavorare in modo efficiente negli spazi limitati. Nella versione rinnovata, la JCB 403 è dotata di: · motore Kubota compatto a quattro cilindri che genera 26 kW (36 CV) e una coppia di 92 Nm; · trasmissione idrostatica interamente nuova a due gamme di velocità con possibilità di scegliere velocità massime di 20 o 30 km/h; · bloccaggi manuali o aperti del differenziale in assali per lavori pesanti, adatti per operazioni su superfici dure e su terreni a bassa consistenza; · controlli di manutenzione giornaliera effettuati sotto un unico cofano posteriore con cerniere; · possibilità di scegliere una piattaforma aperta con protezione ROPS/FOPS o una cabina completamente vetrata e insonorizzata; · controller joystick e bracciolo con levetta di selezione a una mano e modo di funzionamento alto/basso; · possibilità di scegliere tra bracci pala Standard o High Lift con sollevamento parallelo e attacco rapido idraulico. Con elementi costruttivi quali il sollevamento parallelo, il funzionamento del perno dell'attrezzatura idraulica, il sistema idraulico con joystick e il controllo di trasmissione, tutti di serie, la nuova 403 è una pala compatta molto ben equipaggiata. È dotata di motore diesel a basso consumo di carburante Kubota da 26 kW (36 CV) di potenza e 92 Nm di coppia. La trasmissione idrostatica offre due gamme di velocità per adattarsi alle diverse situazioni e applicazioni. Coppia elevata e controllo preciso della velocità sono le caratteristiche essenziali della gamma di trasmissione "lenta", essenziali per lo scavo di materiali, il controllo di precisione e il posizionamento dei carichi. La gamma "veloce" offre una velocità massima di 20 km/h (o 30 km/h, come opzione) per gli spostamenti nel cantiere e i trasferimenti verso l'area di lavoro. Un controllo micrometrico, azionato dal pedale del freno, consente all'operatore di sfruttare la potenza idraulica della pala per penetrare e sollevare i materiali senza causare inutilmente usura al sistema di frenatura e alla trasmissione. In movimento, la potenza e la coppia sono convogliati attraverso assali ZF solidi con differenziali aperti o bloccaggi del differenziale opzionali con attivazione manuale, anteriori e posteriori, per macchine utilizzate di frequente in condizioni del suolo difficoltose. I clienti possono scegliere tra diversi bracci della pala: la configurazione Standard offre una buona combinazione di forza di strappo, capacità di sollevamento e altezza di carico pari a 2,6 m, mentre l'opzione High Lift fornisce un'altezza di sollevamento pari a 2,8 m, ideale per impilare e caricare in contenitori o rimorchi con sponde alte. Entrambe le opzioni offrono un vero sollevamento parallelo, ideale per l'uso con le forche per pallet e per ridurre al minimo la fuoriuscita di materiali da una benna. Inoltre, è disponibile una gamma di attacchi rapidi con blocco a perno idraulico per il cambio di attrezzatura dal sedile di guida, mentre un sistema di isolamento elettronico in due fasi evita il rilascio involontario delle attrezzature. La pala gommata compatta JCB 403 utilizza una cabina Rops/Fops completamente nuova che garantisce la protezione totale da intemperie, ambienti di lavoro polverosi e potenziali pericoli. La struttura completamente vetrata sfrutta al massimo le dimensioni della nuova pala per fornire agli operatori un ampio spazio di lavoro e facilità di accesso attraverso un'ampia porta con maniglie di sostegno e ampi scalini. Anche con la cabina installata, la macchina ha un'altezza inferiore a 2,2 m e una larghezza di appena 1,1 m, quando monta pneumatici stretti, caratteristica che le consente di accedere agli spazi più limitati del cantiere. In cabina, un nuovo pannello di controllo sul lato destro include interruttori basculanti, un vano portaoggetti e un nuovo controller joystick che, oltre a consentire di azionare i bracci di sollevamento e qualsiasi attrezzatura, presenta interruttori per la selezione delle marce avanti/indietro e lente/veloci. La macchina offre una portata di 610 kg (521 kg con i bracci lunghi) e un carico di ribaltamento a macchina sterzata di 1.219 kg (1.041 kg sempre con i bracci lunghi). Il peso operativo ridotto della JCB 403 ne consente il trasporto su un rimorchio trainato da un veicolo 4x4 o un veicolo commerciale leggero. I controlli giornalieri e la manutenzione periodica possono essere svolti sotto a un unico tettuccio con cerniere rivolto in direzione posteriore per fornire comodo accesso a ogni lato del vano motore. Tutti i componenti principali, insieme al radiatore del liquido di raffreddamento del motore, sono protetti da un contrappeso ricavato per fusione progettato per adattarsi alle macchine di grandi dimensioni della gamma di pale gommate JCB e ospitare i gruppi di illuminazione da incasso e un perno di traino. | |
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| Titolo: Jcb: pala compatta 403 Mar Lug 04, 2017 10:30 am | |
| Jcb presenta la nuova e rinnovata pala gommata compatta 403, capace di combinare in una nuova configurazione componenti di trasmissione di eccezionale qualità, nuovo design della cabina e nuove funzioni di controllo. La Jcb 403 ha un telaio articolato da 2,5 tonnellate in grado di lavorare in modo efficiente negli spazi limitati. La Jcb 403 è dotata di: motore Kubota compatto a quattro cilindri che genera 26 kW (36 CV) e una coppia di 92 Nm; trasmissione idrostatica interamente nuova a due gamme di velocità con possibilità di scegliere velocità massime di 20 o 30 km/h; bloccaggi manuali o aperti del differenziale in assali per lavori pesanti, adatti per operazioni su superfici dure e su terreni a bassa consistenza; controlli di manutenzione giornaliera effettuati sotto un unico cofano posteriore con cerniere; possibilità di scegliere una piattaforma aperta con protezione ROPS/FOPS o una cabina completamente vetrata e insonorizzata; controller joystick e bracciolo con levetta di selezione a una mano e modo di funzionamento alto/basso; possibilità di scegliere tra bracci pala Standard o High Lift con sollevamento parallelo e attacco rapido idraulico CB allarga la propria offerta di pale gommate articolate con un nuovo modello da appena 0,3 metri cubi. Equipaggiata col Kubota V1505 da 1.498 cc e 35 cavalli, la più piccola di Casa Bamford vanta la stessa trasmissione idrostatica Rexroth a due gamme montata sulle sorelle maggiori 407 e 409 Agri. Gli assali ZF di ultima generazione possono essere allestiti con bloccaggio differenziale sia anteriore che posteriore. A seconda delle esigenze, è possibile scegliere tra due diverse misure di bracci della pala: la progettazione standard offre un’altezza di carico massima di 2,6 metri, mentre l’opzione ‘High Lift’ arriva a 2,8 metri. Entrambe le soluzioni sono progettate in modo che le sollecitazioni si distribuiscano lungo tutto il telaio. Versatilità e comfort in formato tascabile Sono disponibili numerosi collegamenti ad attacco rapido con perno di bloccaggio idraulico per facilitare il cambio delle attrezzature. Un sistema di isolamento elettronico a due stadi impedisce il distacco accidentale delle testate. I martinetti idraulici della pala vengono serviti da una pompa a ingranaggi da 40,5 litri al minuto. La cabina della JCB 403 Agri è stata disegnata mantenendo un ingombro massimo in altezza inferiore a 2,2 metri. Il pannello di controllo è caratterizzato da un nuovo joystick multifunzione, in grado di gestire contemporaneamente avanzamento, bracci di sollevamento e utenze ausiliari. | |
| | | el magutt
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| Titolo: escavatori JCB Mar Lug 25, 2017 7:11 pm | |
| JCB migliora ulteriormente le prestazioni dei suoi escavatori cingolati heavy duty con l'installazione dei motori MTU Tier 4 Final. JCB migliora l'efficienza, la produttività e le prestazioni dei suoi escavatori cingolati pesanti con l'installazione dei motori sei cilindri MTU 6R1000 diesel Tier 4 Final sui modelli JS300, JS330 e JS370. I vantaggi principali della nuova motorizzazione comprendono: Sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) utilizzato per soddisfare la normativa Tier 4 Final; Conformità alle normative sulle emissioni in Europa e Nord America; Il ridotto consumo di DEF riduce al minimo i tempi di ricarica; Nessun filtro anti-particolato, con conseguente riduzione dei tempi di manutenzione. Il motore diesel MTU da 7,7 litri è un propulsore sovralimentato e raffreddato a elevata efficienza che eroga una potenza di 180 kW (241 CV) sul JS300 e 210 kW (281 CV) sui modelli JS330 e JS370. Le macchine integrano un sistema di riduzione catalitica selettiva all'interno dell'impianto di scarico, con dosaggio di un additivo a base di urea Diesel Exhaust Fluid (DEF) per la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) di quasi 90%. La loro introduzione comporta un risparmio di carburante per i clienti fino al 10% sul JS370 e fino al 5% sui JS300 e JS330. Questo sistema consente al motore di soddisfare la normativa Tier 4 Final senza dover utilizzare un filtro antiparticolato diesel (DPF), con conseguente riduzione dei costi e della complessità di utilizzo per il cliente. Gli escavatori sono dotati di un serbatoio DEF da 47 litri e il fluido viene utilizzato con un rapporto di circa il 3% rispetto al consumo di carburante. Ciò significa che gli operatori dovranno rabboccare il serbatoio DEF, che si trova all'interno della cassetta porta-attrezzi superiore, ogni tre riempimenti del serbatoio del gasolio. Gli escavatori sono dotati di un sistema di segnalazione integrato nel monitor principale degli escavatori JS; questo trasmette agli operatori una serie graduale di avvisi in caso di riduzione dei livelli del DEF per evitare la riduzione automatica delle prestazioni in caso di mancato rabbocco del serbatoio in questione. Con il passaggio al motore MTU, JCB è stata in grado di ridurre il numero di filtri carburante necessari da tre a due, con conseguente riduzione dei costi operativi per i clienti. È stata inoltre prevista la presenza di una valvola di intercettazione del carburante per facilitare gli interventi in assistenza. Anche il filtro dell'aria è stato migliorato, col passaggio delle macchine JS a un nuovo elemento più potente. Il filtro dell'aria utilizza una tecnologia a nano fibre ultra-web che garantisce una maggiore capacità di tenuta della polvere in ingresso. L'unità è tre volte più efficiente di un filtro a pieghe, pur consentendo una migliore ventilazione. È molto più robusto e durevole e, con l'opzione di un prefiltro con eiettori polveri, non richiede alcuna valvola di scarico. L'accesso al motore è stato migliorato, con l'adozione di un tettuccio monoblocco. I gradini sono stati riprogettati con un gradino inferiore di dimensioni maggiori integrato nella cassetta porta-attrezzi a due livelli. Il livello inferiore consente l'accesso alla pompa di rifornimento standard, mentre la sezione superiore contiene il bocchettone di rifornimento carburante DEF/AdBlue. Piani calpestabili sono stati installati sui gradini e sulla struttura superiore e inoltre le macchine beneficiano ora di un corrimano di serie, di un corrimano laterale e di zoccoli per una maggiore sicurezza. Un sistema di protezione dagli urti laterali (SIPS) JCB, di serie sulle macchine per demolizione XD Heavy-Duty, può essere ordinato ora come dotazione opzionale per tutti i modelli. Il design a sezione scatolata integrale garantisce una barriera ulteriore protettiva a tutti i componenti chiave della macchina. Un'ampia gamma di opzioni è disponibile per i modelli JS più grandi, tra cui lampeggianti verdi per l'uso della cintura di sicurezza. I clienti possono inoltre richiedere un Plus Pack con diverse soluzioni opzionali. | |
| | | el magutt
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| Titolo: anniversario del movimentatore telescopico JCB Mar Ago 08, 2017 11:23 am | |
| Dopo aver tagliato nel 2016 lo storico traguardo dei 200.000 esemplari prodotti, JCB celebra quest'anno il 40° anniversario della messa in produzione di una macchina innovativa di cui è ancora leader indiscusso sul mercato: il movimentatore telescopico. Dai tempi della progettazione e realizzazione tecnica del primo movimentatore telescopico nel 1977, JCB ha prodotto oltre 200.000 movimentatori telescopici, e quest'anno celebra il 40° anniversario di questa macchina iconica. Attualmente nello stabilimento JCB di produzione principale a Rocester, nello Staffordshire, vengono prodotti oltre 30 modelli base; tuttavia il numero delle opzioni proposte per il motore, il cambio, il braccio e la cabina danno vita a oltre 1.000 configurazioni macchina individuali realizzate lungo la linea di produzione. Vediamo nel dettaglio come viene prodotto un telescopico JCB. La sola linea di produzione del movimentatore telescopico consuma più di 35.000 tonnellate d'acciaio all'anno per la costruzione di telai, stabilizzatori e di bracci ad alta resistenza. La lamiera d'acciaio viene utilizzata in due linee di produzione principali, una per i bracci e l'altra per i telai, con un'area di produzione collaterale dedicata agli stabilizzatori. Le lamiere d'acciaio vengono tagliate mediante macchine da taglio laser controllate dal computer e con macchine da taglio cnc al plasma. L'acciaio tagliato con attrezzature laser passa quindi attraverso una pressa da 650 tonnellate per la realizzazione della sezione scatolare del braccio. In media, la realizzazione dei lati del telaio richiede 45 minuti e occorrono altri 7-12 minuti per trapanare e maschiare i fori in base al modello. Tutte le strutture del telaio e del braccio sono saldate per punti, a mano. Fino al 70% delle saldature del telaio e del braccio viene quindi effettuato da macchine saldatrici robotizzate, mentre gli operatori completano il rimanente 30% a mano, nei punti di difficile accesso. Ogni anno, nello stabilimento di produzione dei telescopici si utilizza l'incredibile quantità di 14.509.818 metri di filo per saldature. Una volta saldato il telaio, una doppia alesatrice completa l'alesaggio finale dei punti di montaggio del braccio per garantire che i due fori siano perfettamente allineati. Successivamente, due centri di lavoro da 1,2 milioni di sterline controllati da computer eseguono la fresatura, maschiatura e finitura delle sezioni del braccio in modo che siano pronte per l'assemblaggio. Bracci, telaio e stabilizzatori attraversano tutti un processo di verniciatura di due ore che inizia con una leggera spruzzatura per rimuovere qualsiasi contaminazione e preparare la superficie d'acciaio all'applicazione della vernice. Tutti i componenti sono pre-verniciati prima dell'assemblaggio per garantire una finitura di qualità superiore. JCB ricorre all'applicazione doppia di vernice acrilica e lo stabilimento impiega 73.000 litri di primer e 50.000 litri di lucidante all'anno per la verniciatura dei movimentatori telescopici. I componenti finiti vengono infornati a una temperatura compresa tra 90 e 120 °C per fornire uno strato coprente robusto e protettivo per la macchina. Se il "giallo JCB" è di gran lunga il colore più richiesto, i clienti possono ordinare movimentatori telescopici con i propri colori, verniciati con gli stessi rigorosi standard di finitura. Se ben 300 persone lavorano nella sede di produzione dei movimentatori telescopici, producendo bracci e telai, le linee di assemblaggio impiegano più di 460 persone. Le sezioni di sotto-assemblaggio si trovano una accanto all'altra sulle linee di assemblaggio principali, che servono a predisporre cavi, motori e cambi, cabine e gruppi assale. Queste sezioni di sotto-assemblaggio vengono immesse sulle linee principali in base alle esigenze, in modo tale che la produzione proceda rapidamente. Sulla linea è possibile costruire qualsiasi modello di movimentatore telescopico in scala reale, con modelli diversi che si avvicendano durante il processo. Esiste una linea secondaria per i movimentatori telescopici compatti. Gli assali JCB sono fissati al telaio. I distributori, i pistoni e i cilindri idraulici del reparto idraulico dell'azienda, nella sede di Rocester, vengono assemblati successivamente. I motori di JCB Power Systems, nei pressi di Derby, vengono collegati ai cambi di JCB Transmissions dello stabilimento di Wrexham, mentre gli scarichi e altri componenti ausiliari vengono aggiunti sulle linee di sotto-assemblaggio. In ogni movimentatore telescopico JCB possono essere presenti fino a 3.000 componenti singoli e, considerato che le configurazioni disponibili possono essere anche 1.000, la realizzazione di ogni macchina viene accuratamente coordinata. Con 35 fasi di realizzazione, l'assemblaggio completo di un movimentatore telescopico richiede circa otto ore. Le cabine dei movimentatori telescopici pervengono già completamente finite dallo stabilimento JCB di Rugeley e vengono installate assieme al gruppo di condizionamento. Sulla linea di assemblaggio sono presenti tre punti di controllo qualità diversi per garantire che ogni macchina soddisfi i rigorosi standard di qualità di JCB. Una volta completata la macchina, vengono aggiunti gli oli e i fluidi e il motore viene avviato per la prima volta. Ogni movimentatore telescopico quindi viene immesso in una delle due piste di rullaggio, quindi motore e cambio sono sottoposti a 13 minuti di prove di rullaggio alla velocità massima su strada, per calibrare al meglio la trasmissione. Dopo un riscaldamento completo, i movimentatori telescopici accedono a una cabina UVXPOSE che utilizza la luce ultravioletta per verificare l'integrità della componentistica idraulica. I fluidi iniziali contengono un additivo di tracciatura facilmente visibile con i raggi UV. Seguono i test in una struttura di collaudo esterna, dove 10 operatori altamente qualificati eseguono prove operative intensive su ogni movimentatore telescopico assemblato.Le prove includono il riscaldamento, il collaudo dello sterzo e un test con carico. Inoltre, in questa fase vengono testate e collaudate anche eventuali attrezzature ordinate dal cliente. Le macchine, quindi, entrano in una seconda camera oscura UVXPOSE per un ulteriore controllo di qualità finale prima di essere condotte al Centro PDI (Pre-Delivery Inspection, Controllo pre-consegna). A marzo 2016 JCB ha inaugurato il CFC (Customer Focus Centre, Centro di orientamento al cliente) per i movimentatori telescopici. Ogni macchina prodotto passa dal PDI al CFC, dove la macchina viene ricontrollata accuratamente. Vengono applicate le decalcomanie e la personalizzazione può essere completata, con l'aggiunta di attrezzi, ulteriori luci e altre dotazioni opzionali. La vera innovazione nell'ambito del CFC, però, è il Centro di comando. Ogni modello di movimentatore telescopico integra il sistema telematico LiveLink di JCB, che invia informazioni al Centro di comando. I dati vengono importati anche dal centro assistenza tecnologica Web di JCB e dalle chiamate del cliente. Un team raccoglie tutte le informazioni disponibili provenienti dai movimentatori telescopici presenti in tutto il mondo. Se viene identificato un problema, il team avvia un'indagine per ricercarne la causa; se quest'ultima è legata alla produzione, l'informazione può essere inviata alla fabbrica in tempi rapidi. In seguito, il Centro di comando monitora la successiva ondata di macchine da produrre per garantire che la qualità sia mantenuta ai massimi livelli. Questo sistema aumenta notevolmente la velocità dei feedback sul campo, che in passato avrebbero impiegato settimane per giungere di nuovo fino alla produzione. Tutto questo processo permette a JCB di garantire che siano stati mantenuti gli standard di qualità più rigorosi, offrendo ai clienti i movimentatori telescopici migliori al mondo. | |
| | | el magutt
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| Titolo: JCB lancia la TM420, la più potente e produttiva della gamma Mer Set 20, 2017 11:46 am | |
| JCB MIGLIORA LA POTENZA PIÙ GRANDE PRODUTTORE LOADER TELESCOPICO A AGRITECHNICA 2017 CB Agriculture lancerà una più grande capacità, più produttiva caricatore telescopico a ruote girevoli alla Macchina Agritechnica e alla tecnologia (Hannover, Germania, 12-18 novembre). Basandosi sul successo della capacità di sollevamento di 3,2 tonnellate TM320 e TM320S, il nuovo TM420 porta il 32% in più di capacità di sollevamento del carico a 4100kg e 200mm di altezza di sollevamento supplementare a 5,4 metri per facilitare il caricamento di caricatori di alimentazione e contenitori di alimentazione su entrambi i lati. La nuova macchina incorpora tutti i miglioramenti e gli aggiornamenti evidenti su TM320 e TM320S, tra cui una cabina migliorata con strumenti che garantiscono controlli di avvio giornaliero dal sedile del conducente; Opzioni di illuminazione a LED; e boccole auto-lubrificanti che estendono gli intervalli di lubrificazione a 500 ore. Il nuovo arrivato utilizza anche lo stesso motore JCB EcoMAX da 108kW (145hp) che soddisfa le norme sulle emissioni finale di Euro Stage IV / US Tier 4 usando SCR ma non filtro particolato diesel (DPF). Il nuovo JCB TM420 è inoltre dotato di: · circuito idraulico rigenerativo che consente un abbassamento più rapido del braccio per cicli di caricamento più rapidi · un telaio più duro con perni e boccole più grandi per il perno centrale e il caricatore · più pesante Assi JCB con azionamento a quattro ruote permanenti per gestire il carico utile aumentato · Ruote da 26 ruote con pneumatici più grandi per ottimizzare la trazione, la flottazione e la produttività Tim Burnhope, responsabile dell'innovazione e della crescita del JCB, ha dichiarato: "Il nuovo JCB TM420 offre maggiori prestazioni e maggiori capacità soddisfare la domanda dei clienti per una maggiore produttività e minori costi. "È come se la TM320S sia stata in palestra, ha più muscoli in cui conta, ma rimane una macchina compatta e altamente manovrabile che si adatta a chiunque voglia sfruttare le prestazioni e la durata di un caricatore a rotelle con la versatilità di un telescopico". Gamma estesa Il lancio del nuovo JCB TM420 estende la gamma di caricatori telescopici JCB per includere un ampio spettro di prestazioni. Il TM180 da 48kW con prestazioni di sollevamento da 1,8 a 4,5m e il TM220 da 55kW in grado di sollevare 2,2 tonnellate fino a 4,6 milioni di carburante per le operazioni più agevoli sulle aziende agricole di allevamento, mentre i TM320 e 108kW di 93kW (125hp) 145hp) La TM320S offre prestazioni più elevate per applicazioni su grandi magazzini e allevamenti. Il TM320S, con una maggiore potenza del motore, maggiore idraulica di uscita e caratteristiche di bloccaggio della coppia di trasmissione che le conferiscono grande capacità di arrampicata, si rivolge a imprenditori impegnati in operazioni di dissalazione di silage e muck. Quello che tutte queste macchine hanno in comune è una posizione di guida centrale che è familiare ai conducenti del trattore e fornisce una vista comandante intorno alla macchina. Inoltre, la posizione del motore nella coda fornisce un contro-equilibrio naturale, con un'eccellente distribuzione del peso con una forchetta o un secchio pieno e enormi livelli di trazione in condizioni di terra morbide e scivolose. JCB Smart Hydraulics Il nuovo JCB TM420 condivide tutte quelle caratteristiche positive, aumentando la barra in termini di prestazioni e produttività complessive. Un cilindro di sollevamento più grande alimentato dalla pompa a pistone da 160 litri / min fornisce 4,1 tonnellate di capacità di sollevamento dal livello del suolo all'altezza totale, pari al 32% in più rispetto alla TM320S, mentre la prima applicazione su un caricatore telescopico di idraulica rigenerativa JCB velocizza i cicli di caricamento ripetitivi, ad esempio quando si utilizza un secchio di grano da 4.1 cc dalla gamma JCB AGRI. Questo sistema è dimostrato sui movimentatori telescopici di Loadall di JCB, quando l'operatore sposta il joystick servo alla posizione "inferiore del braccio", una valvola consente all'olio di passare da un lato del pistone del cilindro di sollevamento all'altro più velocemente del solito. La gravità fa il resto, portando il boom giù 33% più velocemente rispetto a TM320 e TM320S in modo che sia pronto prima di prendere un'altra scodella di grano o di afferrare il concime o il silaggio. Insieme ad almeno 6000 kg di forza di strappo generati dal carrello a Z-bar e il carrello di attacco, questa combinazione di maggiore capacità di sollevamento e abbassamento del braccio più rapido si addicono ad un significativo aumento della produttività. Allo stesso tempo, la sospensione del boma di JCB Smoothride - con regolazioni a tempo pieno, off e auto di inserzione / disinserimento - e l'ammortizzamento finale del cilindro per l'estensione del boom, il ritiro, il sollevamento e il distacco della benna contribuiscono ad una esperienza operativa raffinata. L'idraulica a braccio singolo o gemellato ad alta portata può essere aggiunta per l'utilizzo di utensili motorizzati come le macchine per l'assestamento e l'alimentazione di silage usando un rasoio a molla rotante. Aggiornamenti del telaio Per gestire l'aumento del carico utile del nuovo caricatore telescopico TM420, tutti i perni e le boccole del perno del telaio articolato e il braccio sono stati ingranditi. JCB produce macchine agricole dal 1945, quando Joseph Cyril Bamford costruì il suo primo rimorchio agricolo. Abbiamo sempre capito che, quando si tratta di macchine agricole, solo i livelli più elevati di prestazioni e produttività faranno. Ecco perché abbiamo sempre creduto nello sviluppo di macchinari agricoli specializzati; i caricatori agricoli sono stati introdotti nel 1977, caricatori agricoli a rotelle nel 1983 e trattori Fastrac nel 1991. Abbiamo sempre creduto nell'utilizzo dell'innovazione e della tecnologia per rendere il nostro equipaggiamento agricolo il più efficiente possibile. Nel 2006 abbiamo introdotto TorqueLock per ridurre il consumo di carburante e aumentare le velocità superiori. Nel 2010 abbiamo brevettato il controllo di carico adattivo per migliorare la sicurezza e la stabilità delle nostre macchine telescopiche. Abbiamo recentemente introdotto LiveLink, un sistema telematico JCB lancia la TM420, la più potente e produttiva della gamma JCB presenterà alla fiera Agritechnica - dal 12 al 18 Novembre 2017 ad Hannover, Germania - le più recenti novità della gamma AGRI. Tra queste il nuovo caricatore gommato a braccio telescopico TM420, modello ancora più potente e produttivo e chi si pone al top della gamma JCB di pale telescopiche per applicazioni agricole Basato sul successo dei modelli TM320 e TM320S, il nuovo caricatore gommato a braccio telescopico JCB TM420 AGRI ne incrementa la capacità di sollevamento del 32%, portandola a 4.100 kg, e l'altezza massima di 200 mm, ora a 5,4 m, in modo da agevolare il caricamento degli alimentatori e contenitori di mangimi a sponde alte. La nuova pala JCB TM420 incorpora tutte le migliorie costruttive e gli aggiornamenti tecnologici introdotti sulle ultime versioni dei modelli TM320 e TM320S, tra cui: cabina con strumentazione per i controlli giornalieri di avviamento dal sedile dell'operatore; opzioni di illuminazione LED; nuove boccole autolubrificate che estendono gli intervalli di ingrassaggio a 500 ore. Il nuovo modello monta il motore JCB Ecomax da 108 kW (145 CV) conforme alle normative sulle emissioni Stage IV/ Tier 4 Final con tecnologia SCR ma senza filtro antiparticolato (DPF). Nonostante la conformità Stage IV/Tier 4 Final, il motore JCB Ecomax fornisce prestazioni e produttività superiori in termini di coppia e risparmio sui consumi di carburante. La nuova pala gommata telescopica JCB TM420 presenta anche altre nuove caratteristiche vantaggiose tra cui: • circuito impianto idraulico rigenerativo con abbassamento rapido del braccio che consente cicli di carico più rapidi; • telaio più robusto con perni e boccole perno centrale e pala maggiorati; • telaio JCB per applicazioni gravose con quattro ruote motrici permanenti per sopportare carichi maggiori; • ruote da 26 pollici con pneumatici più grandi per ottimizzare la trazione, il galleggiamento e la produttività in genere. Tim Burnhope, JCB Chief Innovation and Growth Officer, ha dichiarato: "Il nuovo JCB TM420 offre maggiori prestazioni e capacità di carico per soddisfare le esigenze dei clienti che chiedono più produttività e bassi costi. È come se il TM320S si fosse fatto i muscoli in palestra: è più forte dove serve, ma resta compatto e manovrabile per chi desidera sfruttare le prestazioni e la durata tipiche delle pale gommate e la versatilità dei movimentatori telescopici". Gamma allargata La nuova JCB TM420 amplia la gamma di pale gommate a braccio telescopico per l'agricoltura in quanto a prestazioni. Rivediamo velocemente i modelli offerti. Il modello TM180 da 48 kW (64 CV) con prestazioni di sollevamento di 1,8 t a 4,5 m e il TM220 da 55 kW (74 CV) con capacità di sollevamento di 2,2 t a 4,6 m di altezza massima sono concepiti per la gestione dei carichi leggeri negli allevamenti di bestiame, mentre i TM320 e TM320S, rispettivamente da 93 kW (125 CV) e 108 kW (145 CV), forniscono prestazioni superiori per i grandi allevamenti e le aziende agricole con vaste aree arabili. Il modello più potente, TM320S, con impianto idraulico maggiorato e blocco coppia sul cambio a vantaggio delle prestazioni in salita, è studiato per operazioni tipo insilaggio e spargimento letame. Queste macchine hanno in comune la postazione guida centrale, preferita dai trattoristi poiché consente massima visibilità a bordo. Il motore, sistemato sul retro macchina, agisce da contrappeso naturale, con ottima distribuzione dei pesi su forche/benne a pieno carico e massima trazione su fondo cedevole e sdrucciolevole. Sistema idraulico intelligente La nuova pala gommata a braccio telescopico JCB TM420 AGRI condivide con i modelli della gamma tutte le caratteristiche di pregio sopra descritte, alle quali si aggiungono doti di rilievo in quanto a prestazioni e produttività. Un cilindro di sollevamento più grande, alimentato da una pompa a pistoni da160 l/min fornisce 4,1 t di capacità di sollevamento alla massima altezza, cioè il 32% in più del modello TM320S; la prima applicazione su pala gommata telescopica del nuovo impianto idraulico rigenerativo JCB, inoltre, velocizza i cicli di carico ripetitivi, come quello relativo all'impiego di benne da cereali da 4,1 m3 disponibili nella gamma JCB AGRI. Il sistema è quello tipico dei movimentatori telescopici JCB: quando l'operatore agisce sul joystick a servocomando portandolo nella posizione di "abbassamento braccio", una valvola permette il passaggio dell'olio da un lato all'altro del cilindro di sollevamento più rapidamente del normale; la forza di gravità fa il resto, consentendo l'abbassamento del braccio del 33% più veloce rispetto ai modelli TM320 e TM320S, il che consente alla macchina di effettuare in anticipo una nuova palata di grano o inforcata di insilato. Questa combinazione di maggiore capacità di sollevamento e rapido abbassamento braccio, unitamente alla forza di strappo minima di 6.000 kg e all'attacco a Z, ha come risultato un sensibile aumento di produttività. Inoltre, la sospensione del braccio JCB Smoothride (con impostazioni funzioni in continuo, riposo e innesto/disinnesto automatico) e la fine corsa cilindro ammortizzata per estensione e richiamo braccio, sollevamento e scarico benna, danno all'operatore un senso di elevata operatività della macchina. Infine, L'impianto idraulico opzionale di grande potenza, per braccio singolo o doppio braccio, aziona attrezzature a servocomando per applicazioni impegnative. Aggiornamenti telaio Per gestire la maggiore capacità di carico della nuova pala gommata telescopica JCB TM420, sono stati adottate componenti maggiorate per quanto riguarda perni e boccole giunto del telaio articolato e del braccio. Come per le più recenti TM320 e TM320S, anche per la TM420 gli intervalli di ingrassaggio dei nuovi cuscinetti di bronzo impregnati di grafite sono stati portati a 500 ore, intervallo che corrisponde a quello del tagliando motore (dopo le prime 100 ore), dell'albero di trasmissione quattro ruote motrici e dei giunti di articolazione telaio, che montano anch'essi i nuovi cuscinetti autolubrificati. Il modello TM420 ha passo e dimensioni complessive simili a quelli degli altri modelli della gamma, quindi è altrettanto manovrabile. Gode anche della stessa eccellente visibilità sul retro grazie al coperchio motore corto e in generale tutt'attorno alla macchina; è comunque disponibile una telecamera posteriore come ulteriore ausilio ad una maggiore visibilità. Cabina confortevole I controlli giornalieri tipici - livello olio motore, liquido di raffreddamento e liquido lavavetri - sono agevoli e semplici, dal momento che sulla nuova pala gommata a abraccio telescopico TM420 fanno parte della procedura di avviamento, con display "full color" sul quadro strumenti che fornisce indicazioni e alert in formato chiaro e diretto. Ampi finestrini garantiscono una eccellente visibilità dalla cabina, dove l'impianto di aria condizionata è stato raddoppiate in termini di dimensioni nell'ambito dell'aggiornamento TM320/TM320S: garantire lunghi periodi tra le funzioni di manutenzione. Un comodo vano ripostiglio per attrezzi e accessori (giunti, ecc.) è previsto sul lato destro del pozzetto pavimento. Una serie completa di luci di lavoro, infine, facilitano il funzionamento della macchina in cantiere al buio; per avere il massimo di visibilità si possono montare lampade a LED orientabili su 360 gradi e luci di marcia per i trasferimenti. Trasmissione La nuova pala gommata telescopica JCB TM420 per l'agricoltura monta componenti della trasmissione collaudati. Il motore JCB Ecomax da 108 kW (145 CV), conforme Stage IV/ Tier 4 Final, utilizza la tecnologia SCR ma non richiede filtro antiparticolato (no DPF). È possibile optare per ventola di raffreddamento a comando idraulico con inversione manuale o automatica ogni 15 o 30 minuti per eliminare gli accumuli di polvere e detriti dal gruppo di raffreddamento. Il cambio powershift JCB a sei velocità, meccanico o automatico, trasmette la potenza e la coppia motore. Il bloccaggio automatico del convertitore di coppia assicura la massima efficienza di trasmissione del moto in presa diretta dalla seconda marcia in su, che consente al TM420 di scalare ammassi di fieno e di superare i pendii su strada grazie alla velocità massima di 40 km/h, e di poter disporre di un gancio di traino da 15 t. I ponti JCB Max-Trac con differenziali autobloccanti assicurano massima trazione su fondi sdrucciolevoli, ulteriormente migliorata poi con la nuova opzione di ruote da 26 pollici. Come per i modelli TM320 e TM320S, anche il TM420 può montare pneumatici a battistrada tipo "trattore" o a blocchi tipo "Michelin Bibload", ideali per le macchine che trovano impiego prevalente su fondi compatti. Controllo telematico Sul nuovo modello per l'agricoltura JCB TM420 tutti gli impianti principali sono controllati dal sistema telematico JCB LiveLink, che raccoglie i dati provenienti dai sensori ed emette segnali spia anticipati di scadenza tagliando e di potenziali difetti incombenti, con monitoraggio continuo presso il JCB Uptime Centre per ottimizzare le prestazioni della macchina e le condizioni operative. JCB LiveLink serve anche per la sorveglianza antifurto con impostazione di alert qualora la macchina sia attivata al di fuori dei periodi di funzionamento pre-definiti dall'utente e delle recinzioni geografiche. Basandosi sul successo della capacità di sollevamento 3.2t TM320 e TM320S, il nuovo JCB TM420 fornisce 4.1 tonnellate di capacità di sollevamento dal livello del suolo all'altezza totale (32% in più rispetto alla TM320S) e 200mm di altezza di sollevamento supplementare a 5.4m caricare più facilmente i mangimi e le cassette di stoccaggio. Il nuovo telelavoratore di grandi dimensioni incorpora tutti i miglioramenti e gli aggiornamenti delle TM320 e TM320S, tra cui una cabina migliorata con strumenti che consentono controlli giornalieri di avviamento dal sedile del conducente; Opzioni di illuminazione a LED; e boccole auto-lubrificanti che estendono gli intervalli di lubrificazione a 500 ore. Il nuovo arrivato utilizza anche lo stesso motore JCB EcoMAX da 4 pollici da 145 CV (108 kW) che soddisfa le norme sulle emissioni di stadio IV usando SCR ma non DPF. I compratori possono optare per un ventilatore di raffreddamento idraulico con inversione manuale o inversione automatica ogni 15 o 30 minuti per pulire polvere e detriti dal gruppo di raffreddamento. La potenza e la coppia sono trasmessi tramite un powershift a sei marce, che può essere azionato manualmente o in modalità automatica. La chiusura automatica della coppia di convertitori di coppia prevede l'azionamento diretto dalla marcia due in avanti, che dice JCB, dà alla TM420 una buona capacità di arrampicata di serraggio in silaggio e sulla strada il nuovo arrivato ha una velocità massima di 40 km / h. Altre caratteristiche includono il circuito idraulico rigenerativo per un abbassamento più rapido del braccio per cicli di caricamento più rapidi, un telaio più duro con spine e boccole più grandi per il perno centrale e il caricatore, più pesanti assi con 4wd permanenti per gestire il carico utile aumentato e ruote 26in con pneumatici più grandi. "È come se il TM320S sia stato in palestra", ha dichiarato Tim Burnhope, responsabile dell'innovazione e della crescita di JCB. "Ha più muscoli in cui conta, ma resta una macchina compatta e altamente manovrabile che si adatta a chiunque voglia sfruttare le prestazioni e la durata di un caricatore a rotelle con la versatilità di un gestore telescopico". http://www.terra-world.com/fileadmin/storage/terra/products/JCB_Telescopic_Wheel_Loaders/TM320.pdf | |
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| Titolo: minipale gommate da JCB Mar Ott 10, 2017 11:09 am | |
| JCB lancia due nuove minipale gommate compatte - i modelli 201 e 215 - nella gamma "small frame" con elevata capacità operativa, maggiore potenza e motore dalle prestazioni incrementate. JCB lancia due nuovi modelli di minipale gommate compatte: il nuovo modello 201 a sollevamento radiale offre una capacità operativa (ROC - rated operating capacity) di 950 kg, mentre il nuovo modello 215 a sollevamento verticale presenta una capacità operativa di 975 kg. La capacità operativa di entrambi i modelli può essere aumentata di 90 kg, raggiungendo rispettivamente fino a 1.040 e 1.065 kg, con uno speciale kit di contrappeso che può essere richiesto come optional. L'elevata capacità operativa dei modelli 210 e 215 consentirà agli utilizzatori di usufruire pienamente dei vantaggi del circuito idraulico ausiliario hi-flow, con una velocità di 136 l/min, per azionare una vasta gamma di accessori e attrezzature. Tim Burnhope, JCB Chief Innovation & Growth Officer, ha dichiarato: “I nuovi modelli 210 e 215 garantiscono anche agli utilizzatori di piattaforme dalla struttura più leggere i benefici derivanti dall’elevata potenza delle pale più grandi. Il sistema idraulico ad alta portata consente di lavorare su un maggior numero di applicazioni e con maggiore efficienza, di usare una più vasta gamma di accessori e di portare a termine più rapidamente i compiti assegnati”. I nuovi modelli JCB 210 e 215 sono i primi della gamma "small frame" a montare il motore Kohler da 55 kW (74 hp), propulsore che garantisce un 20% di potenza in più rispetto ad altri modelli della gamma paragonabili per dimensioni. Il tutto ottemperando ai requisiti sulle emissioni Stage III B/Tier 4 Final senza bisogno di un filtro DPF. Tim Burnhope ha aggiunto: “La combinazione di una maggiore potenza e di un sistema idraulico ad alta portata rinforza sensibilmente la versatilità di queste nuove minipale gommate ed aumenta la gamma di applicazioni nelle quale possono essere impiegate. L’ulteriore beneficio di tutta questa potenza supplementare consiste nel fatto che alle macchine non sarà richiesto di funzionare a pieno regime in ogni momento, il che produrrà minori livelli di usura al sistema di trasmissione e quindi una più lunga vita operativa” I nuovi modelli di minipala gommata JCB 210 e 215 si distinguono per il classico design del braccio "PowerBoom", con l'esclusiva portiera laterale che produce livelli di sicurezza senza paragoni, una visibilità migliore del 60% e una cabina più ampia del 46% rispetto ad altri modelli di questa classe | |
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| Titolo: JCB Loadall Mar Nov 07, 2017 10:56 am | |
| JCB Loadall Lanciato per la prima volta il 20 ottobre 1977, il movimentatore telescopico JCB Laodall ha permesso di introdurre la meccanizzazione nelle operazioni di carico e di sollevamento nei cantieri, operazioni abitualmente eseguiti da squadre di lavoratori. Subito è stato anche immediatamente riconosciuto il potenziale del Loadall per l'utilizzo in agricoltura, ambito nel quale ha rivoluzionato le operazioni di movimentazione di materiali nelle aziende agricole - per esempio per impilare le balle di fieno, caricare e spalare il grano -, fino a sostituire completamente i rudimentali sollevatori idraulici montati sul trattore. Oggi la produzione di movimentatori telescopici JCB presso l'Headquarter a Roceester, nello Staffordshire (Regno Unito), è al suo massimo livello dal lancio, con un possibile aumento della produzione nell’ultimo anno del 25% rispetto al 2016. Il successo di questa macchina è così elevato che la fabbrica JCB di Rocester, che impiega oggi più di 1.200 persone, produce un Loadall ogni 6 minuti. Celebrando il 40° anniversario della messa in produzione del Loadall, il Presidente JCB Lord Bamford ha dichiarato: "Quando abbiamo lanciato il Loadall nel 1977, in quell’anno abbiamo venduto solo 64 macchine, ma eravamo molto sicuri che la popolarità di quel modello di movimentatore telescopico sarebbe cresciuta nel tempo soprattutto grazie alla sua capacità di semplificare il lavoro sia nei cantieri edili che nelle aziende agricole." Kevin Holley, 60 anni, di Uttoxeter, che lavora sulla macchina laser all’interno della fabbrica Loadall, ha dichiarato: "Sono entrato a far parte della JCB nel 1978 lavorando a diverse tipologie di macchine. Sono poi diventato un operatore per la divisione di produzione Loadall. A quel tempo con soloe 4 macchine prodotte al giorno questa divisione era considerata la parente povera perché non aveva tanto personale come, invece, aveva la produzione di terne. Ma già da allora si poteva intuire il potenziale di questa macchina. Ha fatto cose incredibili e nessuno ha qualcosa di simile". Keith Weston, 61 anni, di Marston Montgomery, che ha lavorato nella manutenzione JCB dal1973, ha affermato: "Sono stato addetto alla manutenzione generale della produzione per la maggior parte della mia carriera, ma negli anni '80s ono stato responsabile della sabbiatura e della pittura all’interno della catena di montaggio Loadall. Devo dire che in quei primi anni non avevo compreso che il Loadall avrebbe raggiunto il volume di vendite che ha oggi. Sono molto orgoglioso di poter dire di aver lavorato alla sua produzione". Ci sono voluti quasi trent’anni alla JCB per raggiungere il traguardo dei primi 100mila Loadall venduti, ma ci sono voluti meno di dieci anni per vendere i successivi 100mila e toccare così lo straordinario traguardo dei 200mila esemplari prodotti. Questo risultato dimostra l’importante crescita del prodotto e la forza della JCB in questo settore. JCB è l’azienda numero uno al mondo nella produzione di movimentatori telescopici, di cui ogni tre modelli venduti in tutto il mondo, uno è sicuramente JCB. Il lancio al pubblico del JCB Loadall il 20 ottobre del 1977 era stato promosso con uno striscione - "Il giorno dell’Obosolescenza sta arrivando" - per indicare che la nuova macchina con la sua abilità di movimento e accessibilità in tutte le direzioni avrebbe reso obsoleto il tradizionale carrello elevatore. Curiosità sulla produzione JCB Loadall · Ci sono 34 modelli base e oltre 1.000 possibilità di configurazioni. · La saldatura per la costruzione del Loadall consuma più di 14,5 milioni di metri di cavo all’anno. · Per la costruzione di ogni Loadall sono necessari 35 passaggi e 8 ore di assemblaggio. · La produzione del Loadall consuma più di 35mila tonnellate di acciaio all’anno. · Recentemente è stato investito 1 milione di sterline nell’acquisto di nuovi macchinari laser e al plasma ad alta precisione. · Oltre 650 tonnellate di acciaio pressato costituiscono le sezioni del braccio telescopico. · In medi, ci vogliono 45 minuti per fare due lati del robusto telaio. · Il 70% delle saldature del telaio è realizzato da robot, ma operai specializzati si occupano delle saldature più difficili da eseguire. · Sono necessarie 2 ore per montare e dipingere il braccio, la carrozzeria e gli stabilizzatori (nel modello per l'edilizia). · L'impianto di pittura utilizza 73mila litri di primer e 50mila litri di vernice lucida all'anno. · Ogni Loadall passa 13 minuti a piena velocità in una cabina di prova a rulli per tarare la trasmissione. · Ogni Loadall deve superare un test di portata con il braccio completamente sollevato e prolungato per 10 minuti. | |
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| Titolo: miniescavatori JCB Mar Nov 14, 2017 12:10 pm | |
| JCB presenta tre nuovi mini escavatori da 1 a 2 tonnellate progettati per soddisfare le specifiche esigenze degli operatori, alla ricerca della massima qualità, affidabilità, prestazioni e comfort, con allo stesso tempo una forte attenzione alla riduzione dei consumi e dei costi di gestione per il cliente. JCB prosegue nel rinnovamento della gamma di escavatori compatti "new generation" con il lancio di tre nuovi modelli di mini escavatori: modelli 16C-1, 18Z-1, 19C-1. Con pesi operativi da 1,6 a 1,8 tonnellate, le novità includono il modello 16C-1 (disponibile a inizio 2018) con rotazione convenzionale, il modello 18Z-1 il primo girosagoma (zero tail swing) JCB in questa categoria di peso, infine il modello 19C-1 a rotazione convenzionale. Le principali caratteristiche della nuova gamma includono: Carrozzeria 100% di acciaio per la massima resistenza agli urti e facile da riparare; Nuovo design del gruppo di scavo e del sottocarro per aumentare le prestazioni di scavo e di sollevamento; 10 punti di ancoraggio integrati che rendono più facile il trasporto senza danneggiare i cingoli; Intervalli di ingrassaggio di 500 ore che riducono ulteriormente i fermi macchina; Un nuovo contrappeso che favorisce un facile accesso ai punti di servizio; Cofanature separate per facilitare i controlli quotidiani; Le tre nuove macchine JCB condividono il comune dna progettuale della gamma "new generation" - che ora comprende modelli completamente rinnovati da 1 a 10 tonnellate -, che unisce maggiore durata, consumi ridotti, struttura più resistente e maggiore facilità di manutenzione, a tutto vantaggio della riduzione dei tempi di inattività e dell'incremento della produttività per il cliente. In tutti e tre i modelli è stato utilizzato un telaio comune, con superfici lavorate per una migliore installazione e durata della vita dei componenti. La conformazione inclinata del carro riduce la ritenzione dei materiali, rendendo più facili le operazioni di pulizia della macchina. I nuovi escavatori sono disponibili sia con telaio fisso che con carro ad H nella versione retrattile; in questo allestimento la larghezza della macchina può variare da 980 a 1.330 mm. Per tutti i modelli i cingoli sono disponibili sia in gomma che in acciaio. Design rinnovato per la lama dozer: questa nuova geometria offre una maggiore altezza di sollevamento e i due bracci del dozer sono disponibili in versione standard oppure di lunghezza maggiorata (opzionale). La versione con bracci dozer lunga conferisce alla macchina maggiore stabilità e la possibilità di incrementare i volumi di lavoro. Relativamente alla sovrastruttura sono previste due configurazioni diverse: cabina o tettuccio per i due modelli compatti a rotazione convenzionale; solo versione tettuccio (canopy) per il modello girosagoma ZTS. In entrambi i casi il layout della struttura è stato migliorato per un più agevole accesso ai componenti. Punti di aggancio particolarmente robusti sono stati inseriti nel telaio di tutte e tre le macchine, rendendo così più facile il trasporto e garantire maggiore protezione ai cingoli e ad altri elementi spesso erroneamente utilizzati per il fissaggio della macchina in caso di trasporto su veicoli. Tutte e tre le nuove macchine utilizzano un braccio da 1.800 mm, a quattro piastre, di nuova generazione; l'avambraccio è disponibile in tre lunghezze: 950, 1.100 (di serie) e 1.344 mm. Il braccio principale è stato progettato per fornire la massima protezione ai cilindri idraulici. Tutte e tre i nuovi mini escavatori offrono l'attacco rapido JCB così come massima compatibilità di attacco alle attrezzature dei principali sistemi disponibili sul mercato; sul modello 19C-1 è disponibile come opzione un attacco rapido idraulico di altissima qualità. Come per tutti i modelli della gamma di escavatori compatti "new generation" di JCB, anche per i tre nuovi mini escavatori gli intervalli di lubrificazione sono stai portati a 500 ore, in modo da ridurre ulteriormente i tempi di inattività della macchina e aumentare allo stesso tempo la durata di perni e boccole. I nuovi modelli JCB 16C-1, 18Z-1 e 19C-1 montano il motore diesel Perkins da 12,2 kW (16,3 HP), già in regola per soddisfare i requisiti in materia di emissioni ai prossimi Stage. Il motore è montato sul retro delle macchine per una distribuzione ottimale del peso. La facilità nell'accesso alle componenti e nelle operazioni di manutenzione ordinaria è stata fin dall'inizio un obiettivo progettuale fondamentale: da questo input nasce il nuovo sistema di contrappeso posteriore che offre un accesso straordinariamente facile al vano motore e ad altre componenti per i controlli giornalieri, grazie a un sistema speciale di apertura della cofanatura posteriore e laterale. I pannelli in acciaio delle cofanature assicurano la massima protezione alle componenti interne, e possono inoltre essere facilmente riparati se necessario. Il pannello laterale destro può essere aperto per consentire l'accesso ai serbatoi idraulici e del carburante così come al sistema di raffreddamento, riducendo i tempi di manutenzione e aumentando la produttività. I nuovi mini escavatori JCB saranno tra i più sicuri presenti sul mercato, grazie a una stabilità incrementata e alla visibilità a 360° come ad altri accorgimenti, tra cui la facile sostituzione dei vetri oppure il sistema, selezionabile, JCB 2Go di esclusione dei comandi idraulici. Altre opzioni includono l’isolamento del sedile, la cintura di sicurezza ad alta visibilità, il segnalatore lampeggiante verde. Il modello 19C-1 può essere fornito anche con luci di lavoro del tipo “follow me home”, che consentono all'operatore di lasciare la macchina e disporre comunque di luminosità per un lasso di tempo sufficiente a raggiungere in sicurezza una distanza predeterminata. La cabina JCB, di tipo ROPS, offre fino al 24% in più di spazio interno, con un maggiore spazio per spalle e gambe offrendo così maggiore comfort per gli operatori. Le leve dei cingoli sono state ridisegnate e sono ora dotate di comandi a leve a T, in linea con i modelli di nuova generazione più grandi; inoltre, sono disponibili pedali aggiuntivi opzionali. Il modello più grande, 19C-1, è disponibile anche nella versione "E Prop", con comandi ausiliari elettroproporzionali. Il 19C-1 in versione E Prop oltre alla dotazione del modello standard offre in più: doppio effetto con controllo elettroproporzionale sul joystick; brandeggio con controllo elettroproporzionale sul joystick; motori auto kick-down di serie; pulsantiera a membrana; ulteriori opzioni quali seconda linea ausiliaria, dipper extra lungo, quick-hitch idraulico, Live Link Full, valvole di blocco, immobilizer integrato. Su tutti e tre i mini escavatori di nuova generazione JCB offre una garanzia standard di due anni e una serie di pacchetti di riparazione, assistenza e garanzia per incontrare le diverse esigenze dei clienti. Sia per le imprese edili che per i noleggiatori, i nuovi miniscavatori JCB 16C-1, 18Z-1 e 19C-1 sono stati progettati per offrire il costo totale di gestione (total cost of ownership) il più vantaggioso possibile: minima manutenzione, massima operatività, consumi ridotti, produttività incrementate, sono vantaggi operativi cha fanno si che questi tre nuovi modelli di mini escavatori siano la soluzione più conveniente disponibile sul mercato. | |
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| Titolo: JCB ricostruisce un carro armato della prima guerra mondiale per il centenario dell'armistizio Mar Nov 21, 2017 11:47 am | |
| JCB ha aiutato Guy Martin a realizzare una replica del modello di carro armato inglese Mark IV per celebrare il centenario dell'armistizio. Questa storia sarà raccontata in un documentario intitolato "Guy Martin’s WW1 One Tank" in onda su Channel Four domenica 19 novembre alle 20. JCB ha aiutato Guy Martin, ex motociclista professionista e oggi noto personaggio televisivo, a realizzare il tributo al ruolo che i carro armati hanno avuto nel cambiare le sorti della Prima Guerra Mondiale. La storia dell’importanza dei carri armati e la sua trasposizione in chiave moderna sono infatti stati raccontati in un documentario prodotto dal broadcast tv inglese Channel Four intitolato "Guy Martin’s WW1 One Tank" che sarà trasmesso domenica 19 novembre alle 8 di sera. Il presentatore televisivo ha pensato, infatti, di creare una replica del modello di carro armato inglese Mark IV da 30 tonnellate per celebrare la battaglia dove questi carri armati sono stati schierati per la prima volta. Per trasformare la sua visione in realtà in tempo per lo speciale anniversario, Guy Martin si è rivolto agli ingegneri e agli operai della JCB che hanno subito accettato la sfida. I diversi pezzi che compongono il carro armato d'epoca sono quindi stati realizzati presso lo stabilimento JCB Heavy Products di Uttoxeter, per poi essere assemblati a presso l'unità produttiva dell’Headquarter JCB a Rocester. Il lavoro di squadra ha permesso che il carro armato fosse pronto ed esposto sabato 11 novembre a Cambrai, nella nord della Francia, nella giornata di commemorazione dell’armistizio. É stato in questo luogo, infatti, che esattamente 100 anni fa i carri armati Mark IV originali hanno aiutato gli Alleati contribuendo alla rottura del fronte occidentale contro le forze nemiche nella battaglia di Cambrai. A Guy Martin erano stati dati solo 5 mesi per realizzare una autentica riproduzione del carro armato partendo dagli schizzi; per questo motivo ha chiamato tempestivamente in causa l’esperienza JCB. Con un peso di 30 tonnellate, una lunghezza di 8 metri e una larghezza di 3 metri e con 105 cavalli di potenza questa macchina raggiungeva una velocità massima di soli 6 km/h. Guy Martin ha dichiarato: “Quando ho pensato a questa sfida, ho anche subito compreso che era davvero una richiesta molto impegnativa e che forse non sarebbe mai stato possibile realizzarla. È stata una grandissima impresa e la JCB è la vera ragione di questo successo. JCB ha costruito la parte principale del carro armato e poi i ragazzi del Museo dei Carri Armati di Norfolk hanno messo insieme la parte del motore e la trasmissione (un motore Rolls Royce a sei cilindri restaurato, il cambio di un trattore, gli assi di un trattore e i cingoli di un escavatore), ma la tecnologia e il know-how di JCB sono stati assolutamente fondamentali. Direi che questa è stata la sfida più grande che abbiamo mai affrontato. Per il programma abbiamo fatto tante cose che sembravano impossibili, come la bicicletta che va a più di 160 km/h, abbiamo convertito i motori dei furgoni per farli andare a più di 300 km/h, ma questa credo sia stata l’impresa più grande. Non è stato un lavoro di restauro o di modifica, ma abbiamo costruita da zero una replica esatta di un carro armato Mark IV Fosters”. Lavorando sulla base di disegni 3D elaborati per un modellino in scala, i dipendenti JCB hanno utilizzato le nuove tecnologie di progettazione e le tecniche di produzione più all’avanguardia per ricreare il telaio della macchina storica in sole otto settimane. Il team JCB che ha lavorato al progetto è così composto: ingegnere capo Martyn Molsom, 46 anni, di Stone; ingegnere di progettazione Tom Beamish, 26 anni, di Derby; saldatore Chris Shenton, 53 anni, di Leek; saldatore Chris Brennan, 46 anni, di Longton, Stoke-on-Trent. Come parte della squadra di Guy tutti e quattro sono stati invitati a testimoniare alla rinascita del carro armato che ha partecipato 100 anni fa alla battaglia di Cambrai. Martyn Molsom ha dichiarato: "Il carro armato Mark IV di cento anni fa è un esempio della grande produzione britannica e questo è uno dei motivi per cui abbiamo voluto partecipare al progetto. La replica di quell'innovazione in poche settimane era un compito enorme, ma le tecniche e le attrezzature moderne ci hanno reso il lavoro molto più facile rispetto a quello che sarebbe stato in quei tempi. È stato un progetto affascinante in cui essere coinvolto sia dal punto di vista dell’ingegneria sia per il grande valore storico di questo carro armato. Siamo molto felici di aver partecipato alla sua realizzazione. Credo che nessuna altra azienda in Gran Bretagna sarebbe stata in grado di consegnare la commessa in tempi così brevi, e sono felice che siamo riusciti a farlo così bene". Il progetto per produrre un telaio replica del carro armato è stato realizzato da Martyn, che ha estrapolato i dati da un modello di Computer Aided Design (CAD) fornendo al team un punto di partenza. Martyn ha dichiarato: "Un produttore tedesco di modellini di carri armati ha creato un disegno CAD quasi perfetto di un Mark IV che è stato colpito da una bomba nella battaglia di Cambrai ed è rimasto sepolto per oltre 70 anni. Questo ci ha permesso di avere una riproduzione storica fantastica, ma abbiamo dovuto adattare il disegno per poterlo convertire da modellino a macchina reale totalmente funzionante. I tempi brevissimi di consegna lo hanno reso una sfida enorme, ma siamo riusciti a farlo coinvolgendo anche altre risorse provenienti da diversi settori dell’azienda". La fabbricazione di un carro armato durante i primi anni del 20° secolo comportava una lavorazione completamente manuale, con tante ore di manodopera e un po’ di sudore. Ma le cose sono cambiate drasticamente in 100 anni e, grazie a macchinari completamente automatizzati, la squadra è stata in grado di utilizzare un taglierina laser da 4mila Watt in grado di tagliare 15 millimetri di acciaio solido in pochi minuti. Le sezioni dello scafo, tra cui la cabina centrale e due pannelli laterali romboidi, sono stati costruiti separatamente e saldati in soli 20 giorni, un processo che avrebbe richiesto un tempo considerevolmente più lungo nel 1917. La squadra ha voluto assicurarsi che il Mark IV fosse completamente autentico e i 3mila rivetti - utilizzati per tenere insieme il carro armato – sono stati attaccati alla replica usando un saldatore robot. Il tecnico di progettazione Tom Beamish ha dichiarato: "La fabbricazione di carri armati era all'avanguardia al momento, ma guardando a quei tempi sembra impossibile come fossero in grado di costruirli con le attrezzature che avevano a disposizione. Abbiamo usato tecniche moderne per ricostruire la macchina, ma il problema più grande era far sembrare che fosse appena uscito dalla catena di montaggio della fabbrica durante la guerra. Tutto il lavoro di saldatura è stato fatto sul lato posteriore delle piastre in acciaio, quindi è visibile all'esterno, ma le specifiche sono esattamente come sarebbero state allora. Abbiamo anche replicato la spaziatura del cingolato, in modo che facesse lo stesso rumore dell'originale". Guy Martin ha visitato la fabbrica JCB durante I primi processi di lavorazione e ha potuto rendersi conto di come sarebbe stato il carro armato a progetto finito grazie al sistema altamente tecnologico VR. Ha incontrato il Presidente JCB, Lord Bamford, prima di visitare la fabbrica. Incontrando Guy, il saldatore Chris Shenton che ha dichiarato che il lavoro di fabbricazione ha impiegato meno di quattro settimane. Chris ha detto: "È stato particolarmente impegnativo per noi assemblare ogni parte abbiamo dovuto fare molti lavori di saldatura per poter realizzare questo lavoro nel minor tempo possibile. Era un compito difficile e non credo che un'altra società avrebbe potuto fare quello che abbiamo fatto noi. Lavoro per JCB da 24 anni e questo è il più grande progetto in cui sono stato coinvolto sicuramente per quanto riguarda le tempistiche di consegna". Il collega di saldatura Chris Brennan, ha descritto il progetto come un vero e proprio sforzo di squadra, e ha detto: "Il progetto è stato una sfida enorme, ma abbiamo avuto una piccola squadra che ha lavorato su tutto il processo. Solo quattro di noi sono stati coinvolti dall'inizio alla fine, ma abbiamo avuto il contributo anche di altre persone che ci hanno sostenuto ed è stato bello far parte di questa squadra". Il telaio una volta finito è stato poi trasportato nel museo del Carro Armato di Norfolk, vicino a Norwich, dove il progetto è stato completato. L’idea originaria di Guy era quella di guidare il carro armato durante la parata organizzata per la Giornata della Memoria attraverso il centro della sua città Lincoln, dove molti dei Mark IV erano stati costruiti. Quando gli è stata rifiutata la richiesta dall'amministrazione, ha deciso di portare la macchina in Francia per ripercorrere, cento anni dopo, il momento in cui i suoi antenati lontani si accingevano alla battaglia. Channel Four ha realizzato due ore di documentario, che segue l'intero processo di ricostruzione, raccontando anche l’impatto che hanno avuto i carro armati durante la Prima Guerra Mondiale. Nel corso del programma Guy ripropone l'esperienza di quello che voleva dire essere all’interno di un carro armato grazie alle registrazioni fatte dai soldati prima di morire, e vengono riprodotte le voci di chi era membro dell’equipaggio della grande invenzione britannica. La replica del carro armato tornerà poi nel Regno Unito per essere esposto al Museo di Norfolk, dove sarà il pezzo forte di una grande esposizione sulla Prima Guerra Mondiale, oltre a essere un omaggio e una celebrazione del coraggio dei militari che hanno perso la vita nel conflitto. http://www.mmtitalia.it/dotAsset/945704b2-1f34-4ec6-a965-22bd6dc40fab.jpg | |
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| Titolo: Dual Tech VT. La trasmissione innovativa per i movimentatori telescopici JCB Gio Nov 30, 2017 12:03 pm | |
| Dual Tech VT. La trasmissione innovativa per i movimentatori telescopici JCB JCB ha sviluppato la prima trasmissione con tecnologia "duale" al mondo, concepita specificatamente per i propri movimentatori telescopici, una soluzione innovativa che combina le migliori caratteristiche degli azionamenti powershift con quelli idrostatici. La trasmissione a variazione continua "duale" JCB DualTech VT è stata sviluppata dal team di progettazione di JCB ed è alla base dei movimentatori telescopici della gamma DualTech VT ad alte prestazioni. Le caratteristiche principali della trasmissione DualTech VT comprendono: · Trasmissione completamente idrostatica che garantisce un controllo fine e continuo della velocità fino a 19 km/h; · Commutazione automatica al cambio a modulazione elettronica a tre velocità sopra i 19 km/h, per un'efficienza ottimale della potenza nel lavoro a velocità di lavoro superiori; · Modalità Power e Economy, per ottimizzare le prestazioni, l'efficienza e i costi di esercizio; · La modalità Flexi offre un controllo indipendente del regime motore e della velocità al suolo; · Trazione selezionabile tra 4WD "full-time" o Auto 2WD al di sopra di 19 km/h, per un'efficienza ottimale della trasmissione e una minore usura dei pneumatici. I modelli di movimentatori telescopici JCB 531-70 Industrial DualTech VT, 535-95 Industrial DualTech VT e 541-70 Industrial DualTech VT dispongono di un sistema di trasmissione avanzato che unisce le comprovata caratteristiche di potenza, coppia e risparmio di carburante del motore JCB EcoMAX da 4,8 litri con la nuova esclusiva trasmissione DualTech VT. Tim Burnhope, JCB Chief Innovation and Growth Officer, ha dichiarato: "La tecnologia DualTech VT offre veramente il meglio dei due mondi, combinando la controllabilità a bassa velocità e le caratteristiche di facilità di guida dei sistemi idrostatici con la superiore efficienza in termini di velocità della trasmissione a trazione diretta. Il risultato è una macchina che è fino a un incredibile 25% più produttiva dei modelli della concorrenza. Sulla base della nostra esperienza nel campo delle trasmissioni idrostatiche e powershift, DualTech VT rappresenta un enorme traguardo per il nostro team di progettazione e ingegneria, che ha portato a nuovi livelli la tecnologia della trasmissione". I movimentatori telescopici JCB della gamma Industrial DualTech VT dispongono di un sistema di controllo della manovra a bassa velocità straordinariamente preciso e di una risposta continua e progressiva ai cicli di carico e di movimentazione che l'operatore può regolare e mettere a punto in modo da soddisfare le diverse applicazioni e le sue preferenze personali. L'elemento powershift della trasmissione a comando diretto consente a questi movimentatori di offrire prestazioni eccezionali in salita e di capacità di traino. Tutto ciò si aggiunge a notevoli vantaggi in tutti i campi. L'impatto sulla produttività, in particolare per cicli di carico ripetuti, è eccezionale: aumento fino al 13% rispetto agli attuali movimentatori telescopici JCB della stessa categoria e fino al 25% rispetto alle macchine della concorrenza equivalenti. Tim Burnhope ha aggiunto: "Combinando la straordinaria efficienza alle alte velocità e la capacità di traino di una trasmissione powershift JCB con i vantaggi offerti dal controllo di precisione a bassa velocità di una trasmissione idrostatica, si ottiene la combinazione ideale per gli operatori che desiderano la massima produttività e efficienza, e un'esperienza di guida di livello superiore. I movimentatori telescopici Industrial DualTech VT offrono il meglio dei due mondi in un'unica macchina." L'innovativa trasmissione DualTech VT è montata su tre modelli di movimentatori telescopici Industrial con capacità di sollevamento di 3,1, 3,5 e 4,1 tonnellate. I movimentatori Industrial DualTech VT 531-70, 535-95 e 541-70 sono macchine con caratteristiche eccezionali, progettate per i clienti che desiderano un movimentatore telescopico di altissima qualità in termini di produttività, prestazioni, efficienza e facilità di utilizzo. Le specifiche standard includono un joystick servoassistito montato sul sedile con interruttori a rullo proporzionali per l'estensione e la ritrazione del braccio, un interruttore per la marcia avanti/retromarcia che integra il tradizionale inversore a sinistra e luci di lavoro a LED a alta intensità anteriori e posteriori che forniscono un'illuminazione "diurna" a 360° per la massima sicurezza e produttività in condizioni di scarsa luminosità. I servofreni, installati per la prima volta sul movimentatore telescopico 550-80, caratterizzano le macchine Industrial DualTech VT, offrendo prestazioni di livello superiore in termini di frenatura e richiedendo in tal modo un minore sforzo sul pedale. Tecnologia intelligente Il sistema idraulico della pompa a pistoni a portata variabile da 140 litri/min di JCB ha dimostrato i vantaggi offerti in termini di prestazioni e di risparmio di carburante, dovuti in gran parte al circuito idraulico rigenerativo per il sollevamento e l'estensione dei cilindri. Questo regola il flusso di olio in modo da consentire al braccio di abbassarsi in modo significativamente più veloce rispetto agli standard di settore, ma comunque sotto un controllo completo. L'impatto sulla produttività, in particolare per cicli di carico ripetuti, è eccezionale. I confronti effettuati utilizzando movimentatori telescopici con e senza questo sistema mostrano un miglioramento nei tempi di ciclo fino al 20% o una riduzione del 15% della quantità di carburante utilizzato per spostare la stessa quantità di materiale. Un nuovo circuito idraulico ausiliario a alta portata consente una portata fino a 110 l/min alla pressione di 190 bar, per il collegamento di un'ampia gamma di attrezzature con elevate esigenze in termini di olio e di potenza idraulica. Un sistema di ventilazione azionato da un interruttore in cabina consente il rilascio della pressione nei giunti per una commutazione delle attrezzature più facile e veloce. La modalità Auto del sistema antibeccheggio (SRS) del braccio disattiva il sistema quando il movimentatore è in funzione a bassa velocità per consentire un preciso posizionamento e lo riattiva automaticamente quando la velocità sul terreno supera i 4 km/h. Motore JCB EcoMAX, potente e economico Tutti i movimentatori JCB Industrial DualTech VT sono azionati dalla versione da 4,8 litri del motore diesel EcoMAX di JCB che eroga una potenza di 145 CV (108 kW) a 2.200 giri/min e una coppia di 560 Nm a appena 1.500 giri/min. La conformità alle norme sulle emissioni Stage IV europee / US Tier 4 Final è ottenuta mediante l'impiego di un sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR). Questa soluzione unica è sufficientemente compatta da poter essere alloggiata all'interno della marmitta di scarico, posizionata sotto il cofano motore, dove è protetta dalle intemperie, dal fango e dalla polvere. Grazie all'efficienza della combustione del motore EcoMAX, non vi è alcun bisogno di montare un dispendioso filtro antiparticolato, con tutti i suoi requisiti di manutenzione. Trasmissione DualTech VT La nuova trasmissione JCB DualTech VT sfrutta il potenziale in termini di potenza e di consumi del motore JCB EcoMAX T4 Final con sistemi di trasmissione idrostatica e powershift, utilizzando componenti ben collaudati combinati in modo innovativo per la prima volta in un unico alloggiamento. I due moduli operano in armonia, automaticamente e senza soluzione di continuità, per ottenere caratteristiche di guida facile che possono essere regolate per ottimizzare il comfort di guida e le prestazioni per le diverse applicazioni. L'hardware avanzato e il sistema di controllo calibrazione della trasmissione DualTech VT sono stati sviluppati internamente dai tecnici JCB e la trasmissione viene ora prodotta su una nuova linea di montaggio presso JCB Transmissions a Wrexham, Galles del Nord, dove viene progettata, ingegnerizzata e costruita la maggior parte dei cambi powershift e di quelli sincronizzati, delle scatole di rinvio e degli assali utilizzati sulle macchine JCB. Il modulo di trasmissione idrostatica della trasmissione DualTech VT utilizza una combinazione motore e pompa idraulica a controllo elettronico per fornire una risposta rapida, una regolazione fine della velocità e la massima variabilità della velocità di lavoro fino a 19 km/h. A differenza delle trasmissioni idrostatiche di altri movimentatori telescopici, che devono gestire l'erogazione di potenza da zero alla velocità massima, il modulo idrostatico di DualTech VT è ottimizzato per la controllabilità e la risposta a bassa velocità. Di conseguenza, è silenzioso e regolare, nonché reattivo e efficiente. In modalità di guida, la pressione sul pedale dell'acceleratore influenza sia l'uscita idrostatica che la velocità del motore, con il sistema di controllo elettronico che provvede a equilibrarle in base alle esigenze del conducente. Tramite il pedale del freno è disponibile un avanzamento di precisione, il movimento iniziale disinnesta progressivamente la trasmissione idrostatica, consentendo all'operatore un controllo totale quando penetra in un cumulo senza alcuna usura dei freni. L'attivazione della modalità Flexi, premendo senza rilasciare il pulsante di passaggio alla marcia inferiore del cambio, consente per la prima volta su un movimentatore telescopico full-size, il controllo indipendente del regime del motore e della velocità di avanzamento. Per selezionare la velocità del motore preimpostata o effettuare regolazioni a passi di 100 giri/min, viene utilizzato un acceleratore manuale a funzionamento elettronico. Una manopola consente la regolazione della velocità massima disponibile della trasmissione idrostatica praticamente da zero a 19 km/h. La modalità Flexi può essere sfruttata per operazioni di carico e movimentazione di materiali sfusi impostando il regime del motore in modo da garantire prestazioni idrauliche ottimali del braccio, lasciando all'operatore la regolazione della velocità di avanzamento del movimentatore tramite il pedale dell'acceleratore e consentendogli di focalizzare la propria attenzione sul funzionamento dello sterzo e del braccio. L'azionamento della manopola di regolazione della velocità consente all'operatore di limitare la velocità massima dell'azionamento idrostatico ottimizzando in tal modo le caratteristiche di guida in caso di cicli di carico brevi e di lavoro in luoghi con poco spazio, una caratteristica particolarmente utile in un funzionamento per la movimentazione dei rifiuti in ambienti limitati. La modalità Flexi si basa anche sulla funzione velocità variabile del movimentatore compatto completamente idrostatico JCB 525-60 per l'utilizzo di un'attrezzatura con azionamento idraulico, ad esempio, una spazzatrice da cantiere. Quando un sollevatore telescopico JCB Industrial DualTech VT accelera oltre i 19 km/h, la trasmissione variabile DualTech VT commuta automaticamente sul suo sistema powershift, in cui i dischi frizione elettronicamente modulati rendono appena rilevabile la commutazione tra le tre marce meccaniche. Quando non è richiesta la presenza di un convertitore di coppia, la trasmissione diretta in ciascuna marcia sfrutta al massimo la coppia disponibile per fornire una rapida accelerazione, un'efficace capacità di salita e la spinta per mantenere la velocità su strade in pendenza. La trasmissione commuta sul rapporto più basso, pronta a staccare dopo il rallentamento e a accelerare in presenza di un carico leggero. Inoltre, la trasmissione può essere limitata alla prima, seconda e terza marcia, a seconda del lavoro da eseguire. Produttività e vantaggi in termini di efficienza dei consumi Ottimizzando la trasmissione per utilizzare le caratteristiche di coppia del motore EcoMAX per le diverse condizioni di lavoro e di viaggio, la nuova trasmissione DualTech VT integra l'esperienza di JCB nel campo delle prestazioni e dell'efficienza dei motori e dei sistemi idraulici per ottenere un movimentatore altamente produttivo. Gli operatori possono capitalizzare tutto questo grazie all'utilizzo delle impostazioni 'power' e 'economy' a seconda dei casi - la prima consente al cambio di sfruttare in modo completo il regime del motore e la potenza erogata sia con la trasmissione idrostatica che con quella powershift, mentre la seconda limita a 1700 giri/min il regime del motore durante il lavoro, modificando le caratteristiche di erogazione della potenza del motore e anticipando il passaggio alla marcia superiore per ridurre il consumo di carburante. La modalità 'economy' solitamente riduce il consumo di carburante di oltre il 5% nel corso di un ciclo di lavoro medio del movimentatore telescopico. Nel corso di oltre 50.000 ore di valutazione da parte dei clienti, i dati forniti dal sistema telematico JCB LiveLink hanno registrato un consumo di carburante medio di soli 7,1 litri/h: significativamente più basso di quello dichiarato da qualsiasi altro concorrente. Il confronto ha inoltre evidenziato un vantaggio in termini di produttività dell'8,5% in un ciclo di lavoro di lavoro medio, nonché un vantaggio del 16% in caso di traino e una produttività maggiore del 25% durante la movimentazione. Tim Burnhope ha aggiunto: "La trasmissione DualTech VT è un primo esempio delle capacità di innovazione e progettazione di JCB unite per ottenere il meglio dai due mondi. Queste macchine Industrial DualTech VT portano a nuovi livelli di produttività, prestazioni, controllo, perfezionamento, risparmio di carburante e esperienza positiva dell'operatore per il movimentatore telescopico, il numero uno al mondo." FONTI, RISORSE W | |
| | | el magutt
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| Titolo: Re: jcb macchine industriali Gio Nov 30, 2017 12:04 pm | |
| JCB 531-70 Industrial DualTech VT, 535-95 Industrial DualTech VT e 541-70 | |
| | | el magutt
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| Titolo: escavatore cingolato JCB JZ141 a ingombro di rotazione ridotto Mer Gen 24, 2018 11:03 am | |
| escavatore cingolato JCB JZ141 a ingombro di rotazione ridotto JCB ha lanciato l’escavatore cingolato JZ141, nuovo modello di escavatore cingolato a ingombro ridotto conforme Stage IV/Tier 4 Final con notevole risparmio sui consumi di carburante. Il nuovo escavatore cingolato JZ141 con rotazione posteriore a ingombro ridotto è una macchina cingolata da 15 tonnellate conforme alle normative antinquinamento Stage IV/Tier 4 Final senza bisogno di filtro antiparticolato (DPF) o di un additivo per le emissioni di scarico (AdBlue). Il nuovo escavatore cingolato JCB JZ141 combina le prestazioni del precedente modello con la comprovata ed efficiente motorizzazione JCB EcoMAX da 55kW. Le principali caratteristiche del nuovo escavatore JCB JZ141 sono: no AdBlue o filtro antiparticolato DPF; installazione del motore più semplice; risparmio del 20% sui consumi di carburante rispetto al modello precedente; ridotti livelli di rumore in cabina; rotazione posteriore a ingombro ridotto, sistema telematico JCB LiveLink migliorato.. Costruito sull’onda del successo del precedente modello JZ140, il nuovo escavatore cingolato JZ141 a ingombro di rotazione posteriore ridotto utilizza pompe idrauliche più capienti da 130 l/m, per mantenere il flusso massimo complessivo della pompa, consentendo al contempo di ridurre la velocità del motore da 2.050 a soli 1.800 giri/min. Ciò si traduce in livelli di rumorosità ridotti a soli 70 dB e un miglioramento del consumo di carburante fino al 20% in meno. La rotazione posteriore è del 29% inferiore a quella di una macchina di peso simile, risultato ottenuto grazie al nuovo contrappeso della macchina. Questa caratteristica rende il modello JZ141 una macchina ideale per le operazioni in cantieri in aree urbane ristrette, riducendo il rischio di danni alla parte posteriore della macchina e preservandone l’integrità. Un contrappeso più pesante e il nuovo posizionamento del motore hanno permesso inoltre di abbassare il baricentro, realizzando così una macchina dotata di eccellente stabilità. Ciò garantisce migliore capacità di sollevamento, maggiore potenza di scavo e un più ampio ventaglio di possibilità applicative. Anche l'accesso alle varie parti della macchina per la manutenzione è migliorato, grazie al riposizionamento del distributore idraulico principale. Le ridotte dimensioni del telaio non compromettono il comfort dell'operatore: l’escavatore JZ141 ha la stessa struttura della cabina “full-size” della gamma JS con protezione TOPS di serie, e protezione ROPS e FOPS come dotazione opzionale. La cabina offre un'eccezionale visibilità a 360 gradi, con telecamere posteriori che assicurano una perfetta visibilità degli ostacoli sul retro dell'escavatore. Gli operatori possono beneficiare di un moderno sedile ammortizzato con supporto e regolazioni migliorate. Come dotazione opzionale è possibile montare il sedile riscaldato con sospensioni pneumatiche. La cabina “full-size” è dotata di serie di un monitor a colori da 7". Questo schermo, facile e intuitivo da utilizzare, può essere comodamente configurato dall'operatore per fornire le informazioni desiderate e controllare le funzioni della macchina. Come per tutti gli escavatori JCB, anche l’escavatore JZ141 è dotato di serie del collaudato sistema idraulico di sicurezza 2GO, che richiede all'operatore di effettuare due comandi prima che si attivino le leve idrauliche. Il sistema impedisce così movimenti accidentali o imprevisti della sovrastruttura quando l’operatore non è sul sedile. Il sistema telematico JCB LiveLink fornisce informazioni dettagliate sul funzionamento della macchina e molto altro. Tali informazioni includono i dati completi sul consumo di carburante, anche in diverse modalità di funzionamento, ed è un prezioso strumento di assistenza per ridurre i consumi e i costi di esercizio delle flotte. Il sistema di limitazione geografica in tempo reale, inoltre, offre un ulteriore vantaggio per i clienti e può essere ottimizzato per impedire l'uso non autorizzato dell'escavatore. Già disponibile per il mercato italiano, l’escavatore cingolato a ingombro ridotto JCB JZ141 può essere configurato con braccio standard o con una versione HD “heavy-duty” per applicazioni di scavo più impegnative. Il nuovo escavatore cingolato JZ141 di JCB con rotazione posteriore a ingombro ridotto è una macchina cingolata da 15 tonnellate conforme alle normative antinquinamento Stage IV/Tier 4 Final senza bisogno di filtro antiparticolato (DPF) o di un additivo per le emissioni di scarico (AdBlue). Il nuovo escavatore cingolato JCB JZ141 combina le prestazioni del precedente modello con la comprovata ed efficiente motorizzazione JCB EcoMAX da 55kW. Tra le principali caratteristiche del JCB JZ141 segnaliamo: no AdBlue o filtro antiparticolato DPF; installazione del motore più semplice; risparmio del 20% sui consumi di carburante rispetto al modello precedente; ridotti livelli di rumore in cabina; rotazione posteriore a ingombro ridotto, sistema telematico JCB LiveLink migliorato.. Qualche numero Costruito sull’onda del successo del precedente modello JZ140, il nuovo escavatore cingolato JZ141 a ingombro di rotazione posteriore ridotto utilizza pompe idrauliche più capienti da 130 l/m, per mantenere il flusso massimo complessivo della pompa, consentendo al contempo di ridurre la velocità del motore da 2.050 a soli 1.800 giri/min. Ciò si traduce in livelli di rumorosità ridotti a soli 70 dB e un miglioramento del consumo di carburante fino al 20% in meno. La rotazione posteriore è del 29% inferiore a quella di una macchina di peso simile, risultato ottenuto grazie al nuovo contrappeso della macchina. Questa caratteristica rende il modello JZ141 una macchina ideale per le operazioni in cantieri in aree urbane ristrette, riducendo il rischio di danni alla parte posteriore della macchina e preservandone l’integrità. Un contrappeso più pesante e il nuovo posizionamento del motore hanno permesso inoltre di abbassare il baricentro, realizzando così una macchina dotata di eccellente stabilità. Ciò garantisce migliore capacità di sollevamento, maggiore potenza di scavo e un più ampio ventaglio di possibilità applicative. Anche l’accesso alle varie parti della macchina per la manutenzione è migliorato, grazie al riposizionamento del distributore idraulico principale. JZ141: già disponibile in Italia Le ridotte dimensioni del telaio non compromettono il comfort dell’operatore: l’escavatore JZ141 ha la stessa struttura della cabina “full-size” della gamma JS con protezione TOPS di serie, e protezione ROPS e FOPS come dotazione opzionale. La cabina offre un’eccezionale visibilità a 360 gradi, con telecamere posteriori che assicurano una perfetta visibilità degli ostacoli sul retro dell’escavatore. Gli operatori possono beneficiare di un moderno sedile ammortizzato con supporto e regolazioni migliorate. Come dotazione opzionale è possibile montare il sedile riscaldato con sospensioni pneumatiche. La cabina “full-size” è dotata di serie di un monitor a colori da 7″. Questo schermo, facile e intuitivo da utilizzare, può essere comodamente configurato dall’operatore per fornire le informazioni desiderate e controllare le funzioni della macchina. Come per tutti gli escavatori JCB, anche l’escavatore JZ141 è dotato di serie del collaudato sistema idraulico di sicurezza 2GO, che richiede all’operatore di effettuare due comandi prima che si attivino le leve idrauliche. Il sistema impedisce così movimenti accidentali o imprevisti della sovrastruttura quando l’operatore non è sul sedile. Il sistema telematico JCB LiveLink fornisce informazioni dettagliate sul funzionamento della macchina e molto altro. Tali informazioni includono i dati completi sul consumo di carburante, anche in diverse modalità di funzionamento, ed è un prezioso strumento di assistenza per ridurre i consumi e i costi di esercizio delle flotte. Il sistema di limitazione geografica in tempo reale, inoltre, offre un ulteriore vantaggio per i clienti e può essere ottimizzato per impedire l’uso non autorizzato dell’escavatore. Già disponibile per il mercato italiano, l’escavatore cingolato a ingombro ridotto JCB JZ141 può essere configurato con braccio standard o con una versione HD “heavy-duty” per applicazioni di scavo più impegnative. | |
| | | el magutt
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| Titolo: Re: jcb macchine industriali Mar Gen 30, 2018 11:38 am | |
| Due trattori JCB Fastrac stanno operando in Francia per lo sgombero neve mantenendo aperto un passo alpino di importanza vitale. I due modelli di JCB Fastrac 4220, usciti dalla linea di produzione JCB Landpower in Staffordshire nel Regno Unito, sono equipaggiati con una lama speciale all'anteriore e con uno spargisale al posteriore, in modo da adattarli alla perfezione ai compiti da svolgere nella stagione invernale. In questi giorni i due Fastrac si stanno facendo agevolmente strada attraverso uno strato di oltre due metri di neve compatta presso il Col du Lautaret, un passo di montagna francese situato a oltre 2000 metri sul livello del mare, quasi sempre nel percorso del Tour de France Le macchine sono state personalizzate dal cliente Villeton, società francese specializzata in attrezzature per lo sgombero neve, in collaborazione con JCB France. L'azienda ha anche provveduto all'integrale personalizzazione di una delle due macchine, invertendo la posizione della cabina in modo che il motore si trovi dietro il conducente per ottenere una visibilità ancora maggiore e consentire l'installazione di un'attrezzatura per spazzaneve nella parte anteriore. Da JCB hanno dichiarato: "Tipicamente gli agricoltori della zona alpina utilizzano i JCB Fastrac in primavera e estate nel loro principale ambito di applicazione, l'agricoltura. Nel tardo autunno e in inverno, tuttavia, quando il tempo tende a peggiorare, lavorano per le comunità locali svolgendo compiti di sgombero neve e mantenendo le strade aperte. Ciò rende Fastrac una macchina per tutte le stagioni, grazie alla sua capacità di riunire tali funzioni con grande efficacia". | |
| | | el magutt
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| Titolo: Re: jcb macchine industriali Mer Apr 11, 2018 10:06 am | |
| JCB aggiunge una nuova pietra miliare alla sua lunga storia di successi con il lancio del suo primo escavatore completamente elettrico, a zero emissioni e il più silenzioso nella sua classe. Il nuovo miniescavatore elettrico JCB 19C-1 E-TEC è stato sviluppato in assoluta segretezza presso il JCB’s World Headquarter in Staffordshire. In linea con la tendenza al progressivo abbattimento delle emissioni inquinanti, il JCB 19C-1 E-TEC a zero emissioni consentirà alle imprese edili di operare all'interno degli edifici e in contesti urbani particolarmente sensibili dal punto di vista dell'inquinamento, e a quelle del settore ferroviario di lavorare in galleria e nel sottosuolo senza necessità di installare costosi impianti di ventilazione e ricambio dell'aria. Un altro importante vantaggio del nuovo miniescavatore elettrico consiste nel fatto che le sue emissioni acustiche - inferiori ai 7dBA, risultano di ben cinque volte inferiori a quelle di una macchina di pari categoria con motorizzazione diesel. Ciò consentirà quindi alle imprese di operare in ambiti urbani anche oltre i normali orari di lavoro senza recare disturbo ai residenti, così come di operare in altri ambienti sensibili dal punto di vista acustico come ad esempio in prossimità di ospedali e scuole. Per quanto riguarda le prestazioni di scavo, il nuovo miniescavatore offre performance senza compromessi, potendo affrontare un intero turno di lavoro con un ciclo di ricarica completo, risultando inoltre operativo in tempi molto più rapidi rispetto a una macchina con motore diesel, non necessitando di controlli giornalieri ai livelli di liquido refrigerante e olio motore. Il Presidente di JCB Lord Bamford ha dichiarato: "JCB è da anni in prima linea nello sviluppo di macchine edili innovative e a basse emissioni. Con il lancio del primo miniescavatore elettrico a marchio JCB intendiamo offrire ai nostri clienti una soluzione pratica e conveniente per applicazioni che richiedono silenziosità e zero emissioni inquinanti". "sostituire il tradizionale motore diesel con un'efficiente propulsione elettrica a 48 V, alimentata da batterie di classe automotive di ultima generazione, JCB ancora una volta ha portato il mercato dei miniescavatori un passo avanti. Il JCB 19C-1 E-TEC offrirà alle imprese una soluzione a zero emissioni e basso impatto acustico, permettendo loro di lavorare in ambito urbano anche nelle ore notturne, all'interno di edifici e persino in tunnel ferroviari senza necessità di installare costosi impianti di estrazione e ricambio dell'aria. Il JCB 19C-1 E-TEC apre ai miniescavatori JCB un nuovo futuro a emissioni zero". Le principali caratteristiche del 19C-1 E-TEC comprendono: - tre pacchi batterie agli ioni di litio con una capacità di 312Ah (15kWh); - un impianto idraulico load - sensing standard per un'elevata forza di scavo; - un pratico caricabatterie a bordo con ingresso a 230V per un tempo di ricarica di sole 6 ore; - un caricabatterie opzionale a 110V; - un sofisticato sistema di gestione delle batterie che garantisce un'autonomia pari a un turno di lavoro completo; - un'opzione "fast charge" che garantisce una ricarica completa in solo 2,5 ore. Progettato per soddisfare la crescente richiesta di macchine edili a zero emissioni e basso impatto ambientale, il miniescavatore elettrico JCB 19C-1 E-TEC verrà lanciato ufficialmente nel corso del 2018. Basato sulle specifiche premium del modello 19C-1 a ingombro posteriore convenzionale lanciato a fine 2017, la variante elettrica sostituisce il motore diesel standard con un motore elettrico e tre pacchi batterie di nuova generazione da 104AH, in grado di offrire una capacità di 312 Ah (15 kWh). Le batterie modulari utilizzano le più avanzate celle NMC agli ioni di litio, utilizzate anche nei modelli di autovetture più recenti, contenute in un solido alloggiamento progettato per resistere alle impegnative condizioni di esercizio del settore construction. In combinazione con un moderno impianto elettrico a 48V, il motore elettrico ad alta efficienza eroga istantaneamente valori di coppia superiori a quelli del corrispondente motore diesel convenzionale. Il collaudato impianto idraulico load sensing del 19C-1 E-TEC targato Bosch-Rexroth assicura le medesime prestazioni di scavo dell'equivalente modello convenzionale da 1,9 t. L'elevata efficienza di questa avanzata combinazione elettroidraulica si traduce in minori esigenze di raffreddamento - solo un radiatore olio idraulico di dimensioni contenute equipaggiato da una piccola ventola termostatica elettrica e nessun radiatore per il raffreddamento del motore - che contribuiscono a prolungare la vita utile delle batterie e ridurre sensibilmente le emissioni acustiche. Il 19C-1 E-TEC utilizza il medesimo sottocarro e attrezzature di scavo della versione diesel, e offre una profondità di scavo di 2.576 mm con braccio e dipper da 1.100 mm. La macchina è provvista di serie di un pratico caricabatterie a bordo che permette una ricarica completa in sole sei ore tramite una normale presa a 230V. In via opzionale è disponibile una versione a 110V utile in caso di cantieri sprovvisti di alimentazione elettrica a 230V; con il lancio della macchina JCB offrirà anche un'opzione fast-charge, costituita da un'unità di ricarica heavy duty separata in grado di ricaricare completamente le batterie in 2,5 ore. Il sistema di alimentazione autonomo non richiede alcun collegamento elettrico o cavo durante il funzionamento della macchina. I pacchi batterie consentono un'autonomia di una giornata di lavoro in ciclo di lavoro standard, o di quattro ore nel caso di cicli di lavoro particolarmente impegnativi. Questo modello da 1,9 t può inoltre utilizzare un'ampia gamma di attrezzature, offrendo una piattaforma ideale per interventi di demolizione e ristrutturazione. Inizialmente il miniescavatore sarà disponibile in versione canopy con certificazione ROPS/TOPS e FOGS, disponibile su tutte le macchine del segmento mini e midi di nuova generazione. In quanto basato sulle specifiche premium del modello 19C-1, il miniescavatore è dotato di selettori proporzionali per il controllo delle funzioni ausiliarie e della traslazione laterale del braccio. Il modello premium dispone anche di selettori a membrana posizionati alla destra del posto guida per il controllo di tutte le funzionalità addizionali, mentre lì'indicatore del livello di carburante è stato sostituito da un indicatore di carica di facile lettura. Il 19C-1 E-TEC dispone di un nuovo braccio a sezione scatolare con dipper, al cui interno sono alloggiate le linee idrauliche che risultano così efficacemente protette. I perni del braccio e della lama dozer utilizzano boccole grafitate che consentono intervalli di ingrassaggio a 500 ore. Tutti i punti idi ingrassaggio sono localizzati su uno dei lati della macchina in modo da ridurre i tempi di fermo; in assenza di olio motore, liquido refrigerante e carburante i controlli giornalieri sono ridotti al minimo. | |
| | | el magutt
Messaggi : 13649 Data di iscrizione : 09.11.13 Età : 66 Località : leno lombardia brescia
| Titolo: Joseph Cyril Bamford Dom Apr 29, 2018 7:29 pm | |
| Joseph Cyril Bamford JCB è un produttore britannico di macchine edili, industriali e agricole e di proprietà familiare. Per le macchine movimento terra, JCB è il terzo produttore al mondo. L'azienda produce 279 macchine diverse, tra cui terne, movimentatori telescopici, escavatori cingolati e gommati, pale gommate, dumper, carrelli elevatori fuoristrada, mini escavatori, minipale, macchine compattatrici Vibromax JCB e attrezzature per la manutenzione di giardini e paesaggi. Inoltre, l'azienda produce una gamma di sollevatori telescopici e il trattore unico "Fastrac" per il settore agricolo. JCB produce anche il carrello elevatore telescopico "Teletruk" per il settore industriale. JCB è di proprietà privata della famiglia Bamford. Il CEO Sir Anthony Bamford è il figlio del fondatore dell'azienda deceduta. storia La storia di successo dell'ascesa mondiale di JCB è iniziata nello Staffordshire su scala molto ridotta. Il 23 ottobre 1945, il defunto Joseph Cyril Bamford, comunemente noto come Mr. JCB, iniziò a produrre il suo primo prodotto in un garage in affitto a Uttoxeter, nella contea dello Staffordshire, in Inghilterra. Usando una saldatrice che aveva comprato per una sterlina e rottami di guerra, Bamford fece un rimorchio agricolo, che vendette per 45 sterline nel mercato cittadino. Ha usato i soldi per comprare nuovi materiali. Fu la nascita di una grande azienda di ingegneria meccanica. Nel 2004, l'azienda ha stabilito una pietra miliare storica verso il successo: la produzione della 500.000 ° JCB. In qualità di maggiore produttore europeo di attrezzature per l'edilizia, JCB esporta il 75% dei suoi prodotti in oltre 150 paesi. Oggi, JCB impiega oltre 6.300 persone e nel 2005, nel suo 60 ° anno, ha venduto più di 45.000 macchine. ùù fabbrica JCB produce in 17 stabilimenti in quattro continenti: dieci in Inghilterra, tre in India e uno negli Stati Uniti, Brasile, Germania e Cina. Ci sono anche filiali in Francia, Germania, Italia, Olanda, Belgio, Spagna e Singapore. La sede centrale della società si trova a Rocester, nello Staffordshire, in un sito di 175 acri con tre laghi, con animali, piante e sculture, ed è integrato nel paesaggio in modo ecologicamente corretto RECORD mONDIALE Nel 2004, dopo un investimento di 80 milioni di sterline, il motore diesel sviluppato da JCB per i veicoli fuoristrada è entrato in produzione. Il motore di nuova concezione si è dimostrato estremamente robusto e affidabile. Per documentare le prestazioni, JCB ha tentato di rompere il record di velocità esistente per i veicoli terrestri diesel con un'auto da corsa appositamente sviluppata, dotata di due motori da 750 cavalli. A 563.418 km / h, JCB ha raggiunto questo risultato in modo impressionante il 23 agosto 2006. Il precedente record è stato superato di quasi il 50%. http://www.rainerschuette.de/ | |
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| | | | jcb macchine industriali | |
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