ACCIAIO LEGA METALLICA
LEGA DI FERRO CON UNA BASSA PERCENTUALE DI CARBONIO, GIà CONOSCIUTA NELL'ETà DEL FERRO.
SI UTILIZZAVA QUESTA LEGA ANCHE IN EPOCA ROMANA, PER RENDERE PIù DURO RESISTENTE E TENACE IL FEERO
SPECIALMENTE PER LA REALIZZAZIONE DI ARMI STRUMENTI UTENSILI E ATTREZZI.
SCALDANDO IL FERRO CON CARBONE DOLCE IN UN CROGIUOLO , FINO A CIRCA 800°C ,IL CARBONIO SI DISTRIBUISCE SULLA SUPERFICIE DEL METALLO, , CHE SI TRASFORMA IN ACCIAIO, LEGA DI FERRO E CARBONIO.
QUESTO METODO, PERMETTEVA COMUNQUE DI PRODURRE SOLO STRISCE DI METALLO , UTILIZZATE PREVALENTEMENTE PER COSTRUIRE ARMI, MAANCHE PER MOLTI ALTRI MANUFATTI.
LE STRISCE PERò DOVEVANO ESSERE LAVORATE A CALDO, , ESSENDO IL FERRO E L'ACCIAIO TROPPO DURI E TENACI PER LA LAVORAZIONE A FREDDO.
PER OTTENERE UNA LAMA PARTICOLARMENTE RESISTENTE SI POTEVA INDURIRE ULTERIORMENTE L'ACCIAIO, CON LA TEMPRA, CIOè IMMERGENDO ANCORA INCANDESCENTE IN ACQUA FREDDA E FACENDOLO RAFFREDDARE RAPIDAMENTE
IN QUESTO MODO L'ACCIAIO DIVENTAVA DURISSIMO , MA ANCHE POCO FLESSIBILE E FRAGILE SIMILMENTE LA GHISA.
GIà IN EPOCA ROMANA SI CONOSCEVA COMUNQUE IL RIMEDIO A QUESTO INCONVENIENTE , IL COSIDETTO RINVENIMENTO, , OPERAZIONE CHE CONSISTEVA NEL RISCALDARE DI NUOVO L'OGGETTO A 200-300° C PER RENDERLO MENO FRAGILE.
BLUMO:è UNA MASSERELLA METALLICA , ESTERIORMENTE SIMILE A UNA SCORIA, CHE RIMANE IN FONDO NELLA FORNACE, DOPO LA RAFFINAZIONE DEL MINERALE FERRO,IL CALORE SCIOGLIE I MINERALI SILICEI, CHE VENGONO ELIMINATI SOTTO FORMA DI COLATA VETROSA, MENTRE IL FERRO RIMANE CONCENTRATO NEL BLUMO.
QUESTO DEVE ESSERE RISCALDATO FINO A DIVENTARE INCANDESCENTE E POI MARTELLATO E FUCINATO , IN MODO TALE DA ESPELLERE LE IMPURITà E ASSORBIRE DEL CARBONIO IN SUPERFICIE.
RAFFINANDO E LAVORANDO PROGRESSIVAMENTE IL BLUMO è POSSIBILE FORGIARE OGGETTI IN FERRO
" non sapere piu di quanto sia opportuno sapere, bensì sapere con sobrietà
non siate piu saggi del necessario ma siatelo sobriamente