L’angolo cieco, detto anche blind spot, angolo buio o angolo morto, è la principale causa dell’incidente tra camion e ciclista avvenuto lo scorso 8 maggio a Milano: ecco di cosa si tratta, cosa possono fare gli autisti e le precauzioni per ciclisti e pedoni.
Tra le cause della tragedia ci sarebbe il fatto che i mezzi pesanti hanno angoli ciechi che, nelle difficili manovre fra le strade cittadine e il traffico, portano gli autisti a non vedere bene quello che accade intorno a loro. Gli angoli ciechi si formano anche quando un automobilista guida l'auto, ma non sono così pericolosi come per gli autisti dei tir: il livello di pericolosità risiederebbe quindi nelle dimensioni del camion.
Per migliorare la visibilità dei mezzi pesanti negli ultimi tempi sono stati installati sensori regolati da diverse direttive: nel luglio 2024, entrerà in vigore una direttiva Ue che impone che tutti i camion di nuova immatricolazione siano dotati dei dispositivi per il rilevamento degli ostacoli negli angoli ciechi.
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Cosa si intende per angolo cieco e dove si forma per i camion
Gli angoli ciechi di un camion sono le zone intorno al veicolo che il conducente non riesce a vedere se seduto al posto di guida. Quanto siano ampi questi angoli ciechi dipende dalla dimensione del camion e quindi anche dalla posizione esatta dell'autista. Nel dettaglio, gli angoli ciechi di un camion si trovano sulla parte posteriore del veicolo, sul lato destro e sinistro e dietro il conducente. Ma ogni modello di tir ha i suoi unici punti ciechi: variano quindi in base al tipo di veicolo.
Certo quindi è che gli angoli ciechi del camion rappresentano una minaccia per la sicurezza stradale. Come fare a evitare gli angoli ciechi dei tir? Tra i consigli c'è quello di evitare di rimanere in un angolo morto per troppo tempo. E ancora: non sorpassare un camion sulla destra considerando che l'angolo cieco del lato destro di un camion è più grande rispetto al lato sinistro. La regola prima è comunque quella di mantenere una distanza di sicurezza con il camion.
Gli angoli ciechi di un camion sono un grave problema per la sicurezza stradale. Mentre i conducenti di un’auto hanno una visuale relativamente ampia della strada, i conducenti di un camion hanno molte aree limitate dal punto di vista visivo. Queste aree limitate sono conosciute come “angoli ciechi”.
Gli angoli ciechi di un camion sono le zone intorno al veicolo che il conducente non può vedere direttamente dal posto di guida. Gli angoli ciechi possono variare in base alle dimensioni del camion e alla posizione del conducente. In generale, gli angoli ciechi di un camion si trovano sulla parte posteriore del veicolo, sul lato destro e sinistro e dietro il conducente.
Angoli ciechi camion: significato e modalità
È importante che gli altri conducenti sulla strada siano consapevoli degli angoli ciechi di un camion e che adottino le precauzioni necessarie per evitare incidenti. Ecco alcuni consigli per la sicurezza stradale in relazione agli angoli ciechi di un camion:
Evitare di guidare troppo vicino al camion. Se si guida troppo vicino, il conducente del camion potrebbe non vederti nel suo specchietto retrovisore.
Non rimanere in un angolo morto per troppo tempo. Se si guida accanto al camion e ci si trova in un angolo morto, assicurarsi di uscire il prima possibile.
Non sorpassare un camion sulla destra. L’angolo cieco del lato destro di un camion è più grande rispetto al lato sinistro. Se si sorpassa un camion sulla destra, si potrebbe finire in un angolo morto.
Mantenere una distanza di sicurezza. La distanza di sicurezza tra il proprio veicolo e un camion dovrebbe essere di almeno tre secondi.
Fare attenzione ai segnali di cambio di corsia del camion. Se il camion si accinge a cambiare corsia, fare attenzione e, se necessario, rallentare o fermarsi.
In sintesi, gli angoli ciechi di un camion rappresentano una minaccia per la sicurezza stradale. È importante che tutti i conducenti sulla strada siano consapevoli dei pericoli associati agli angoli ciechi di un camion e che adottino le precauzioni necessarie per evitare incidenti. La prudenza e l’attenzione sono fondamentali per garantire la sicurezza stradale.
Angolo cieco camion: lo specchietto fa la differenza Inizio modulo
Gli specchietti retrovisori di un camion sono molto importanti per aiutare il conducente a vedere ciò che sta accadendo intorno al veicolo, ma purtroppo non sempre sono sufficienti per eliminare completamente gli angoli ciechi.
Molti camionisti cercano di ridurre gli angoli ciechi aggiungendo ulteriori specchietti, o utilizzando telecamere o sensori di prossimità. Tuttavia, queste soluzioni possono essere costose e non sempre efficaci in tutte le situazioni. Ad esempio, un sensore di prossimità potrebbe non rilevare un oggetto che si trova al di sotto del sensore stesso.
Per questo motivo, è importante che tutti i conducenti sulla strada siano consapevoli degli angoli ciechi di un camion e che adottino le precauzioni necessarie per evitare incidenti. Alcune misure di sicurezza che possono essere adottate includono:
Evitare di guidare troppo vicino al camion;
Non rimanere in un angolo morto per troppo tempo;
Non sorpassare un camion sulla destra;
Mantenere una distanza di sicurezza;
Fare attenzione ai segnali di cambio di corsia del camion.
In sintesi, gli specchietti retrovisori di un camion possono aiutare a ridurre gli angoli ciechi, ma non sono sempre sufficienti per eliminare completamente il rischio di incidenti.
Cos’è il Blind spot assist?
Il Blind Spot Assist (BSA) è una tecnologia presente in molti veicoli moderni che aiuta a prevenire incidenti causati dagli angoli ciechi. Il BSA funziona utilizzando sensori elettronici posizionati sui lati del veicolo, che monitorano gli angoli ciechi e avvertono il conducente di eventuali veicoli o oggetti presenti nelle aree limitate dal punto di vista visivo.
In pratica, il BSA funziona attivando una luce o un segnale acustico quando un veicolo si avvicina da un’area dell’angolo cieco. In alcuni veicoli, il BSA può anche attivare una vibrazione del volante o del sedile per avvertire il conducente dell’imminente pericolo. Questa tecnologia aiuta il conducente a mantenere un maggior controllo sulla situazione e a evitare incidenti causati da un’errata valutazione degli angoli ciechi.
Il BSA non si limita solo ad avvisare il conducente della presenza di altri veicoli, ma può anche intervenire attivamente per prevenire eventuali collisioni. Ad esempio, alcuni sistemi BSA possono applicare automaticamente i freni o attivare il sistema di controllo della stabilità del veicolo per evitare un incidente.
Il Blind Spot Assist è una tecnologia che offre un importante supporto ai conducenti, aiutandoli a evitare incidenti causati dagli angoli ciechi, è sempre più comune nei veicoli moderni e a nostro parere contribuisce in modo significativo alla sicurezza stradale.
Il comune di Milano non fornisce una specifica di dettaglio di quali siano le caratteristiche di questo tipo di sensori perché sul mercato esistono molte soluzioni diverse. In generale sono definiti come sistemi che permettono di ampliare il campo visivo del conducente di un autocarro in caso di rischio di collisione nella zona cieca a destra del veicolo, o con un sistema di monitoraggio con videocamera e schermo, o per mezzo di sensori che azionano un avvertimento acustico o visivo (spia luminosa).
Perché gli angolo sono ciechi
Gli angoli ciechi sono i punti attorno al veicolo (camion ma anche automobile o moto/bicicletta) che non possono essere visti direttamente dal conducente. Il Touring club svizzero offre la definizione più completa di "angolo cieco" o "angolo morto", come viene anche chiamato: "Si tratta di una zona che non è coperta né dal campo dei retrovisori, né dalla vista del conducente, a meno che non si giri la testa o non si muova la parte superiore del corpo". Tipicamente, è la parte destra per un veicolo con guida a sinistra.
Tuttavia, non c'è solo l'angolo cieco: esiste anche un altro problema di cui tenere conto, definito “guardato, ma non visto” (dall'inglese “looked but failed to see”), che è responsabile di altrettanti incidenti. È un problema di percezione e accade quando un conducente deve occuparsi di moltissime cose insieme: ad esempio guardare negli specchietti mentre esegue una manovra complessa di sterzatura facendo attenzione al traffico attorno a sé e al semaforo. In questo casi accade che il conducente "veda" ma non percepisca il ciclista in uno specchietto a causa del sovraccarico cognitivo momentaneo.
Cosa dice la legge
Il codice della strada non prevede un requisito di installazione di sensori per l'angolo cieco e quindi non c'è neanche una sanzione ma il comune meneghino ha risolto questo problema legandolo invece al regolamento per l'Area B (la zona a circolazione limitata del comune di Milano), rendendo così possibile sanzionare chi non ottempera all’obbligo
Ma com'è fatto e come funziona un dispositivo di sicurezza salva ciclisti? In realtà non è così semplice perché ci sono varie possibili soluzioni, alcune installate come optional dal produttore dei veicoli (e quindi integrate con i sistemi di guida dei mezzi), e altre invece che si aggiungono a posteriori ("after market") e che hanno solo una funzione di avvertimento. In Europa è comunque previsto da una normativa che è in corso di applicazione che tutti i veicoli pesanti di nuova omologazione e di nuova immatricolazione abbiano dei sensori di rilevamento e allarme dell’angolo cieco.
Il sensore after market
Se un camion non è già dotato di un sistema di serie che segnala e possibilmente interviene su frenatura e sterzata quando viene rilevato un pedone o un ciclista nell'angolo cieco, esistono dei kit (con prezzi variabili che arrivano anche ai 5mila euro) che generano allarmi sonori e visivi nella cabina di guida e all'esterno, in maniera non differente dai sensori di parcheggio che si possono installare in auto.
Per quanto riguarda gli allarmi esterni, si tratta di suoni simili a quelli che vengono emessi dai mezzi pesanti durante le manovre (tipicamente la retromarcia) o i veicoli da traporto pubblico elettrici utilizzati nei centri storici per avvertire i pedoni e i ciclisti del proprio arrivo. Proprio quest'ultimo caso però è quello che ha fatto dire agli esperti che l'allarme sonoro esterno non sempre funziona: in ambienti rumorosi come le strade di una città, con tutti i camion dotati di allarmi sonori ci sarebbe infatti una cacofonia di suoni che alla fine verrebbe semplicemente ignorata e non raggiungerebbe l'effetto voluto.
Il discorso cambia invece per gli allarmi nella cabina di guida, sia visivi che sonori, perché potrebbero fare la differenza. Questo a condizione che l'autista sia sempre nelle condizioni di poter dominare le differenti informazioni che riceve e non subire invece un sovraccarico determinato dai troppi schermi, specchietti e altre fonti di distrazione.
Modelli after market base ed evoluti
Il funzionamento dei modelli base è duplice: una serie aggiuntiva di specchietti laterali, con una angolazione diversa da quelli per monitorare il traffico distante, e un sensore di prossimità laterale che avverta con un cicalino o con un allarme visivo (una luce) se si sta avvicinando all'angolo cieco un oggetto, che può essere un ciclista ma anche un ostacolo fisso come l'angolo di un muretto o un palo della segnaletica, ad esempio, mentre si stringe una curva.
Il limite di queste soluzioni è che sono aggiunte "dopo" e non sono integrate con il veicolo. Si perdono così i vantaggi della frenata automatica che permette in molti casi di fare la differenza. E poi possono contribuire al sovraccarico cognitivo che porta al fenomeno del “guardato, ma non visto” con troppi specchietti segmentati in più parti, che possono disorientare, e con rumori in cabina che possono distrarre o non essere riconosciuti come allarmi soprattutto nel caso di ripetuti falsi positivi. Gli strumenti ottici (gli specchietti tradizionali aggiuntivi) hanno l'ulteriore problema di non essere sempre ben visibili soprattutto di notte o in condizioni di cattiva visibilità.
I modelli integrati dai produttori
I produttori di veicoli invece hanno cominciato a integrare, su camion ma anche su veicoli per il trasporto di molte persone e poi sulle normali auto dei sensori di vario genere. Un esempio sono gli specchietti centrali con telecamera per i camion che non hanno possibilità di far vedere centralmente la strada a causa del cassone di carico. Ford ha realizzato il suo smart mirror basato su una telecamera riprende la strada dal posteriore e la mostra nello specchietto retrovisore centrale, che è sostanzialmente un monitor messo però nella posizione e con la forma di uno specchietto tradizionale. Rispetto alle telecamere per la retromarcia e il parcheggio, la visione è naturale, continua e con più alta definizione, proprio come se si guardasse su uno specchietto "vero".
Invece, Bosh ha sviluppato lo standard di mercato per la frenata di emergenza automatica (Autonomous emergency braking o Aeb) più diffusa che utilizza una serie di sensori di distanza capaci di rilevare l'avvicinarsi di un oggetto sulla corsia e decidere se frenare o no. Il meccanismo usa un sistema predittivo che serve a salvare pedoni e ciclisti soprattutto in situazioni frontali: persone che stanno per attraversare la strada o che la ingombrano lateralmente (come una bicicletta). I sistemi sono automatici e ben collaudati ma non sono molto adatti per la copertura dell'angolo cieco laterale.
Subaru ha realizzato un altro tra i migliori sistemi sul mercato per i suoi veicoli. Si tratta del sistema EyeSight (giunto alla terza generazione) basato su due telecamere montate dietro al parabrezza che permettono di attivare la frenata automatica di emergenza (Aeb). Secondo l'Istituto assicurativo per la sicurezza stradale americano il sistema di Subaru negli Stati Uniti riduce del 29% il rischio di collisioni con i ciclisti. Tuttavia, non è adatto a mezzi di grandi dimensioni, come in genere non lo sono gli altri sistemi di frenatura automatica di emergenza pensati per le automobili.
Gli assistenti di svolta integrati
Esiste invece una serie molto ampia di sensori integrati dai produttori o forniti after market che funzionano sui camion come "assistenti di svolta" e servono specificamente a individuare e segnalare la presenza di ciclisti o pedoni mentre il camion sta curvando. In condizioni di marcia senza svolte non sono attivi.
Un esempio di meccanismo fornito dal produttore, per esempio sul Mercedes-Benz Actros, sono i sensori radar integrati nel fascione del parafango destro del semiasse anteriore (quello sotto la cabina di guida). Un esempio di sensore after market sono le videocamere a 360 gradi Easy Fit di Bosch: nate per la generica visione del camion (sono quattro videocamere a ultra grandangolo, montate davanti, dietro e sui due lati del camion) possono essere usate anche come strumenti per facilitare la svolta.
Questi e altri assistenti di svolta (sul mercato ce ne sono almeno una cinquantina di modelli diversi per l'after market) sfruttano differenti tecnologie (ultrasuoni, radar, videocamera) e fanno tutti la stessa cosa: avvertono il guidatore senza intervenire sulla marcia del veicolo. I problemi maggiori sono due: i mancati riconoscimenti e, all'opposto, i falsi positivi. Anche qui, i sensori devono individuare la presenza di un oggetto di dimensioni relativamente piccole (il ciclista o il pedone) e segnalarlo immediatamente all'autista. Ma troppi allarmi (o troppo pochi), soprattutto in casi di installazione fatta male, rischiano di vanificarne l'efficacia.
– Sui semirimorchi vanno applicati a sinistra e a destra, nel primo metro dietro il perno del veicolo e a un’altezza tra 0,90 e 1,50 metri dal suolo
Sui rimorchi nel primo metro della parte anteriore della carrozzeria del veicolo.
L’applicazione dell’avviso angoli ciechi sui mezzi pesanti non deve coprire o limitare la visibilità delle targhe e dei dispositivi di segnalazione o illuminazione.
ADESIVO ANGOLO CIECO: ESENZIONI E MULTE
L’obbligo dell’adesivo che segnala gli angoli ciechi oltre 3,5 tonnellate non vale per tutti i veicoli. Sono esentati i seguenti veicoli:
– veicoli cisterna;
– portacontainer;
– bisarche;
– trattori stradali;
– veicoli pianali;
– veicoli agricoli e forestali;
– veicoli di servizio invernale;
– veicoli di intervento per servizi di gestione autostradale;
– autoveicoli e veicoli rimorchiati per i quali è dimostrata l'impossibilità strutturale (possibilità di esenzione totale o parziale).
Per tutti gli altri veicoli invece la multa per assenza di segnale angoli ciechi sui mezzi pesanti in Francia va da 90 a 750 euro. E’ previsto però un periodo di tolleranza fino al 31 marzo 2021.
ADESIVO ANGOLO CIECO: COME ATTACCARLO
L’adesivo sul veicolo può essere applicato con diverse modalità:
- collage;
- rivettatura;
- qualsiasi altro mezzo di fissaggio;
- vernice sulla carrozzeria;
- tasche sulla carrozzeria
L’adesivo per angoli ciechi deve mostrare chiaramente a pedoni e ciclisti quali sono le zone cieche del veicolo. Il regolamento prevede che:
– L’adesivo sia applicato sui veicoli a motore o rimorchiati sul retro, a destra del piano longitudinale mediano e a un’altezza tra 0,90 e 1,50 metri dal suolo