mitico “Piaggio Pentarò”
collezionisti di Motocarri, o prodotti Piaggio, sognano questo mezzo particolare, una rarità introvabile e quelli presenti sul mercato raggiungono cifre importanti. Sono stati scritti libri su questo mezzo che ha contribuito insieme ai mezzi a tre ruote a ricostruite la nostra amata Italia. Appena terminata la Seconda guerra mondiale l’economia italiana doveva, in tempi rapidi, rimettersi nella giusta via produttiva e tutte le attività dovevano riprendere a produrre per sfamare e creare alloggi per tutta la popolazione.
In quel periodo i trasporti avvenivano su enormi camion, derivati da mezzi militari, molti dei quali stranieri, abbandonati da eserciti degli alleati che hanno combattuto all’interno dei nostri territori. Veicoli con una gestione costosa, complicati e goffi, in strade che non esistevano e vicoli stretti che allora l’Italia offriva; i trasporti più piccoli venivano fatti ancora con asini, biciclette, tricicli e carretti spinti a mano.
Tutti conosciamo la storia ufficiale, su https://it.wikipedia.org/wiki/Piaggio_Ape troviamo tutta la produzione anno per anno, la storia della rinascita italiana con le città piene di Motocarri che velocemente trasportavano tutto, dal pane al cemento, dalle persone ai primi negozi mobili, nulla li fermava, sempre di corsa nella polvere più assurda.
A Pontedera un grande museo espone tutti questi mezzi, dove per ogni motocarro è allegato un pezzo di storia Italiana.
Sulla nascita di questi mezzi esiste una storia vera che purtroppo solo pochissimi conoscono ed è la storia del vero inventore del motocarro:
Vincenzo Bertoli, sconosciuto dai profani, ma conosciutissimo dagli studiosi della storia di questi esemplari.
Oggi comunque Bertoli è una Azienda famosissima nel mondo per la produzione di carrelli su ruote, con sede nel padovano.
Vincenzo BERTOLI, nasce a Cavarzere (VE) nel 1902. Nel 1925, a soli 23 anni, fondò a Conselve (PD) l’azienda “Auto Moto Officina Vincenzo Bertoli”.
L’ azienda studiava le migliori soluzioni per i carrelli su rotaie per le ferrovie, tanto è vero che in tutta Italia non c’era stazione, anche le più piccole, dove non erano presenti i lori mezzi, riconosciuti come i migliori ed i più robusti.
Da Genitori contadini, nel 1902, nasce un Uomo divenuto un grande imprenditore, un mito, che con le sue idee e spirito imprenditoriale contrassegnò l’inizio della Storia di un’Azienda e poco più tardi realizzò veicoli unici per il trasporto leggero.
Sig. BERTOLI, già nel 1930, prima di tutti gli altri marchi blasonati nel settore motociclistico, compresa Piaggio, contribuisce a realizzare su licenza DKW, un nuovo e rivoluzionario veicolo per il trasporto leggero, oggi conosciuto con il nome, “Motocarro”. In pochi anni, BERTOLI, ne realizza diversi modelli.
Nel 1937, in il Sig. BERTOLI ebbe una geniale idea, progettò e realizzò, il “Motocarro 300/3”, tre assi e cinque ruote, denominato autoarticolato,caratterizzato dalla retromarcia, raffreddamento forzato con turbo ventilatore e la portata folle, di 2.000 kg. (paragonabili a 2.000 tonnellate. di un moderno TIR, un mezzo ingegneristico avanzato), futuristico per quei tempi, ebbe un successo tale per cui le Aziende specializzate di allora tentarono in tutti i modi di imitarlo senza riuscirci, e tuttora nessuno ci è riuscito per le caratteristiche speciali che questo mezzo aveva ed a livello di progettazione possiede ancora.
Nel 1959 sulla falsa riga del “Motocarro 300/3” e dopo anni di battaglie a suon di lettere degli avvocati, la Piaggio realizzò una copia e nacque il famoso “Ape Pentarò”.
Per queste avverse battaglie legali e solo per volere del Sig. BERTOLI che ne volle far decretare la prematura scomparsa di questo unico e grande Motocarro 300/3, si decise di bloccare le avversità legali che non avrebbero certamente portatoa nulla di buono, anche allora queste battaglie nei tribunali erano una fuori uscita di grossi capitali, e Piaggio sicuramente ne era avvantaggiata.
Bertoli non si fermò ed utilizzò tempo e capitali per progettare sempre nuove soluzioni di alta meccanica, infatti oggi si può considerare un’azienda Leader nel mondo dei Carrelli. Dopo questa breve storia, oggi Antonio, insieme al Padre Crescenzo Langella, dopo anni di ricerche, e altre tanto per il restauro posseggono l’unico Motocarro BERTOLI 250cc due tempi esistente al Mondo, ancora in circolazione e perfettamente conservato e funzionante, con targa e libretto originale dell’epoca (mezzo interamente progettato e realizzato dal Sig. BERTOLI, motore e cambio compresi). Di questo meraviglioso Motocarro, che, dal 1957 al 1960 ne furono realizzati solo 29 esemplari. Quello da noi mostrato è il quarto Motocarro realizzato.
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LA STORIA
Dalla sua prima comparsa sul mercato nel 1946, Ape si qualifica come prodotto di innovazione e veicolo capace di continue trasformazioni. L’idea di Ape ripropone sulle tre e quattro ruote la scelta di Enrico Piaggio di costruire un mezzo per il trasporto merci, caratterizzato dalla facilità di guida, versatilità in ogni ambiente e condizione, basso costo di acquisto e di manutenzione. Nel corso degli anni i modelli di Ape si susseguono e il veicolo si trasforma, restando costantemente all’altezza di qualsiasi esigenza degli operatori e del mercato. Con il modello Pentarò nel 1960, Ape diviene a cinque ruote, al fine di aumentare lo spazio disponibile per il carico ed avere la possibilità di utilizzare diversi rimorchi ed un'unica motrice. L’Ape Pentarò "versione Antincendi" esposta rappresenta un esempio significativo dei differenti impieghi del veicolo. Il modello è stato utilizzato, dall’inizio degli anni ’60 fino ai primi mesi del 2002, negli stabilimenti lucchesi della Cucirini Cantoni Coats quale efficace mezzo di soccorso in dotazione alla Squadra Antincendio. Il veicolo è dotato di un semirimorchio sganciabile fornito di pompe, estintori, cassettiera porta-attrezzi, cassetta di primo intervento, barella e sirena sul tetto della cabina di guida.
MOTORE
monocilindrico a due tempi
ALESAGGIO
60 mm
CORSA
60 mm
CILINDRATA
169,65 cc
SOSPENSIONI
posteriore a barre di torsione; anteriori a molle elicoidale e ammortizzatore idraulico
FRENI
anteriore con comando a cavi; posteriore con comando idraulico
L’Ape Pentaro‘ è un veicolo industriale motoarticolato costituito da una motrice a 3 ruote derivato dall’Ape con motore più potente (169,65 cc) e da un semirimorchio a 2 ruote, sganciabile, di ampie dimensioni particolarmente adatto al trasporto di merci voluminose, la cui capacità di carico è notevole (700 Kg). Il Pentaro’ riunisce i vantaggi del motofurgone e dell’autocarro: facilità di guida, raggio minimo di sterzata, stabilità massima, semplicità di manutenzione, economia d’esercizio, consumo limitato e avviamento elettrico. La motrice può circolare separatamente dal semirimorchio. Il collegamento tra motrice e semirimorchio è realizzato con un dispositivo a “piastra oscillante”. L’aggancio, effettuabile agevolmente, è garantito da un congegno di sicurezza.
CARATTERISTICHE
MOTRICE: in lamiera d’acciaio a forma aperta e carenata in avanti, munita di travatura rettangolare posteriore.
TELAIO DEL SEMIRIMORCHIO: costituito da profilati d’acciaio.
FRENI: ad espansione sulle 5 ruote; con comando meccanico, a mano, per la ruota anteriore ed idraulico, a pedale, per le 4 ruote posteriori. I freni di soccorso e di stazionamento, con comandi meccanici a mano separati, agiscono sulle 2 ruote posteriori della motrice e su quelle del semirimorchio.
SOSPENSIONI: anteriore mediante molla conica elicoidale ed ammortizzatore idraulico. Posteriori (motrice, semirimorchio) realizzate con barre di torsione ed ammortizzatori a frizione.
RUOTE: intercambiabili con cerchioni d’cciaio; pneumatici da 4.00 – 8″.
DISPOSITIVO D’AGGANCIMENTO: con giunto formato da 2 piastre collegate mediante perno centrale e leva con congegno di sicurezza.
MOTORE: monocilindrico 2 tempi con distribuzioni luci incrociate, cilindrata 169,65 cc, potenza effettiva 7,5 CV. Alimentazione a gravità con miscela benzina-olio al 5 %. Raffreddamento ad aria forzata con ventilatore centrifugo. Accensione a batteria. Avviamento elettrico.
CAMBIO: a 4 velocità a mezzo manopola sul manubrio. Retromarcia con comando a mano agente sul differenziale.
IMPIANTO ELETTRICO: l’energia elettrica per tutti i servizi del veicolo è fornita in corrente continua da un gruppo dinamo-batteria. Tergicristallo elettrico.
Il Pentaro’ viene fornito in 3 versioni: pianale, con cassone aperto con sponda posteriore ribaltabile; furgone chiuso con porta posteriore; furgone chiuso con porta posteriore e porta laterale scorrevole. L’Ape Pentaro’ è dotato di avviamento elettrico, tergicristallo elettrico, ruota di scorta, martinetto e borsa attrezzi. Il Pentaro’ viene anche fornito con semirimorchio privo di carrozzeria. La motrice, facilmente sganciabile, può essere usata per traini diversi. La velocità massima è 50 Km/h, il consumo è 5,5 lt per 100 Km (norme CUNA). La portata è di 700 Kg. Disponibili come accessori le porte per la cabina della motrice, il contachilometri ed il sollevatore per il semirimorchio.
DOMENSIONI E PESI: lunghezza massima 4.200 mm; carreggiata motrice 1.075 mm; carreggiata semirimorchio 1.135 mm; larghezza massima 1.275 mm; altezza massima con furgone 1.690 mm; altezza minima 120 mm; raggio di volta 2.350 mm; peso totale a vuoto della sol motrice con cabina e porte: 280 Kg; peso del Pentaro’ con pianale cabina e porte 480 Kg; peso del Pentaro’ con furgone cabina e porte 530 Kg; peso massimo complessivo a pieno carico 1250 Kg; volume interno del furgone 2,68 mc.
Piaggio Ape Pentarò
Questo particolarissimo motoveicolo per trasporto specifico con il suo analogo semirimorchio annesso è stato costruito nel 1966 dalla Piaggio su richiesta della ITA Tubi di Totino in circa 5 esemplari.
Questo mezzo era concepito per le filiali con sedi urbane e strade particolarmente anguste, il suo allestimento con cassone lungo oltre 6 M era destinato al trasporto di prodotti siderurgici quali profilati e lamiere.
Consegnato nuovo a Perugia nel maggio del 1966 tramite trasporto ferroviario venne utilizzato dalla filiale provinciale per servire quegli artigiani all’interno del centro storico della città, questo mezzo è stato adoperato per oltre 40 anni ed è regolarmente inserito nella licenza trasporto cose proprie, vivo è il ricordo di gran parte dei cittadini di Perugia nel vedere questo incredibile mezzo svolgere il proprio lavoro fino a pochi anni fà.
Questo Pentarò è regolarmente targato con la sua targa originale sia del motoveicolo, sia del semirimorchio e sia del rimorchio, è completo dei libretti dei fogli complementari, del libretto di uso e manutenzione e del libretto di assistenza
IL CANE FERITO PRIMA O POI MORDE
Ape Piaggio: i suoi primi settant’anniStoria di un piccolo, mitico lavoratore
Il
Non sanno che un cane ferito prima o poi morde