Kato Works Co., Ltd. è un produttore giapponese noto per la sua linea di gru mobili ; sebbene Kato produca anche escavatori idraulici e aspiratori industriali. [1]
Con sede a Tokyo, Kato è quotata alla Borsa di Tokyo con il numero 6390. Il presidente del consiglio è Masao Kato e il presidente è Kimiyasu Kato.
Kato fu fondata nel 1895 e incorporata nel 1935. Nei primi giorni Kato era un costruttore di locomotive. [3] Nel 1938 Kato ampliò la sua linea di prodotti includendo motori , trattori , rulli stradali e gru . Gli escavatori idraulici furono aggiunti nel 1967. Nel 1969 Kato svelò la più grande gru per autocarri del mondo, la NK-750 Jumbo. [4]
La moderna offerta di prodotti di Kato ha cominciato a prendere forma negli anni '80. Kato ha iniziato a vendere gru mobili nel 1980, gru fuoristrada nel 1987 e gru urbane nel 1991
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Lo scorso novembre 2016, la multinazionale giapponese KATO WORKS Co., Ltd. - di seguito KATO - e il conglomerato giapponese IHI Corporation Ltd. (IHI) hanno firmato un accordo per il trasferimento del 100% delle azioni di IHI Construction Machinery Ltd. (IK) da IHI a KATO. Da gennaio 2017 la società IK, che controlla il 51% di IHIMER SpA con sede in Italia a San Gimignano (il 49% continua ad essere detenuta da IMER GROUP SpA), aveva già cambiato nome in KATO HEAVY INDUSTRIES CONSTRUCTION MACHINERY CO., LTD. (KATO HICOM).
Il 17 febbraio 2017, IHIMER SpA ha cambiato nome in KATO IMER SpA
IHIMER produce in Italia miniescavatori, pale skid steer, dumper cingolati e piattaforme aeree cingolate. La gamma di miniescavatori a coda corta e a coda zero copre un intervallo da 0,8 a 8 tonnellate. Caricatori Skid-steer con capacità di carico operativo da 300 a 1100 kg e caricatori cingolati. I dumper sono suddivisi in due classi: mini-dumper, capacità di carico da 500 a 2500 kg, ideali per l'edilizia, l'architettura del verde e in vivaio e dumper con capacità di carico operativo da 3000 a 10000 kg per progetti di ingegneria militare civile. Le piattaforme aeree cingolate possono raggiungere altezze di lavoro massime tra 13,5 metri e 33 metri. Dal novembre 2016 Ihimer è controllata dal gruppo giapponese KATO WORKS che produce una vasta gamma di macchine per l'edilizia e dal 1895. Il gigante giapponese ha deciso di investire in Europa in collaborazione con Imer Group, consapevole del ruolo centrale del mercato.
KATO WORKS è un'azienda leader nella costruzione Fin dalla nostra fondazione nel 1895, KATO ha fatto passi avanti utilizzando la nostra creatività e la nostra visione indipendente. Assumendo costantemente il ruolo di pioniere su di noi attraverso la storia del nostro settore ci ha portato dove siamo oggi e intendiamo continuare a impegnarci per fornire ai nostri clienti prodotti e servizi di qualità. Lo scorso novembre 2016, la multinazionale giapponese KATO WORKS Co., Ltd. - di seguito KATO - e il conglomerato giapponese IHI Corporation Ltd. (IHI) hanno firmato un accordo per il trasferimento del 100% delle azioni di IHI Construction Machinery Ltd. (IK) da IHI a KATO. Da gennaio 2017 la società IK, che controlla il 51% di IHIMER SpA con sede in Italia a San Gimignano (il 49% continua ad essere detenuta da IMER GROUP SpA), aveva già cambiato nome in KATO HEAVY INDUSTRIES CONSTRUCTION MACHINERY CO ., LTD. ( KATO HICOM ). Il 17 febbraio 2017, IHIMER SpA ha cambiato nome in KATO IMER SpA .
IMER GROUP è stata fondata nel 1962 con la produzione di betoniere per calcestruzzo, impianti di produzione di calcestruzzo, ascensori, piattaforme aeree semoventi e altre attrezzature e macchinari utilizzati nel settore delle costruzioni. Nel corso degli anni, è stata creata una combinazione dinamica di sinergie commerciali, imprenditoriali e distributive, che ha portato Imer a sviluppare reti di vendita in molti mercati esteri, nonché la creazione di filiali di Imer e di società sussidiarie e associate in tutto il mondo. IMER GROUP ha ora un grande potenziale competitivo globale e una gamma di prodotti in grado di soddisfare tutti i requisiti associati alla produzione, al trasporto e alla distribuzione del calcestruzzo in tutto il mondo.
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due macchine KATO Imer che vestono la nuova livrea gialla. Si tratta del mini escavatore giro sagoma 17VXE da 15 quintali e del minidumper Carry 107 da 700 Kg.
“Un cambio che era già nell’aria da quando è stata annunciata l’acquisizione da parte di KATO di IHI Corporation Ltd.”, ci ha spiegato Igino Elefante, General Manager, Sales and Marketing di KATO Imer . “Essendo KATO un produttore di grossi escavatori fino a 45 ton immaginavamo che ci avrebbero chiesto di creare un family feeling per quanto riguarda la livrea adattando le nostre macchine al loro colore”.
Superata qualche resistenza dei più restii (clienti e concessionari) ad abbandonare il colore verde turchese che fin qui aveva connotato le macchine, presente da oltre 20 anni e che identifica anche l’altra società del gruppo, la IMER, la transizione cromatica è avvenuta senza troppi scossoni.
Questa omogeneità cromatica potrebbe preludere all’ingresso in Europa di KATO Works con escavatori più grossi e se e quando ciò avverrà è quindi comprensibile che il costruttore giapponese voglia disporre di un’omogeneità cromatica che integri la gamma alta e quella bassa delle macchine.
nuova realtà italo-giapponese scaturita dall’accordo tra Kato Works Co. Ltd e IHI Corporation Ltd, che ha visto il trasferimento del 100% delle azioni della IHI Construction Machinery Ltd. da IHI a Kato. Dal 1° gennaio 2017 la IK, che controlla il 51% della Ihimer spa con sede in Italia a San Gimignano (il 49% continua invece ad essere detenuto da Imer Group spa), aveva già mutato la propria ragione sociale in Kato Heavy Industries Construction Machinery Co. Ltd ( Kato HICOM). Il 17 febbraio scorso anche Ihimer ha mutato la propria ragione sociale in Kato Imer spa.
“Dal 1° di marzo sulle macchine prodotte in Italia (escavatori fino a 27 quintali, skid e mini dumper) il logo Ihimer verrà sostituito con Kato Imer. Le macchine compatte prodotte in Giappone (escavatori dai 30 agli 85 quintali) riporteranno solo il logo Kato”.
Brand nuovo, macchine nuove, quindi. 4 le novità viste al Samoter, 3 skid (20, 25 e 28 quintali) e il track loader T 33. Macchine made in Italy con le quali, come ha sottolineato Elefante, si intende coprire la gamma intermedia, quella che produce maggiori volumi. Per oltre 20 anni Ihimer spa è stato importatore unico in Italia del marchio Mustang, passato poi a Manitou. “A quel punto abbiamo pensato di produrre e commercializzare una gamma completa di skid, piano solo parzialmente realizzato, con l’introduzione di due macchine (che coprono il basso e l’alto di gamma), cosa che ha limitato la nostra penetrazione in mercati interessanti come quello statunitense che assorbe ogni anno 33.000 unità di questa tipologia di macchine, rispetto all’Europa, in cui ne sono vendute 5000”.
Kato Imer sarà anche a Conexpo con la Carry elettrica e la sua gamma di mini escavatori, rappresentata dal proprio importatore americano. Un mercato, quello statunitense, a cui Elefante guarda con particolare attenzione per il prodotto skid che richiederà un “upgrade” delle motorizzazioni secondo gli standard EPA, step che verrà completato entro il 2017.
Ma non è detto che Kato Imer si fermi alle compatte. Anche se non sono ancora state ufficializzate le strategie di Kato e quindi il condizionale è d’obbligo, l’azienda giapponese potrebbe affidare a quella italiana la commercializzazione dei propri prodotti dopo averli aggiornati alle normative europee. La gamma offerta dall’azienda di San Gimignano potrebbe allora estendersi di molto, poiché Kato produce macchine dagli 85 ai 450 quintali.
E allora potrebbe accendersi una competizione molto agguerrita con un altro brand, sempre giapponese, con la stessa livrea cromatica di Kato Imer.
L’accordo aveva visto il trasferimento del 100% delle azioni della IHI Construction Machinery Ltd. da IHI a Kato. Dal 1° gennaio 2017 la IK, che controllava il 51% della Ihimer spa con sede in Italia a San Gimignano (il 49% continua invece ad essere detenuto da Imer Group spa), aveva già mutato la propria ragione sociale in Kato Heavy Industries Construction Machinery Co. Ltd ( Kato HICOM). Il 17 febbraio scorso anche Ihimer ha mutato la propria ragione sociale in Kato Imer spa.
In base a questo agreement dal 1° di marzo 2017 sulle macchine prodotte in Italia (escavatori fino a 27 quintali, skid e mini dumper) il logo Ihimer è stato sostituito con Kato Imer. Le macchine compatte prodotte in Giappone (escavatori dai 30 agli 85 quintali) riportano invece solo il logo Kato.
Fra questi casi virtuosi, vi vogliamo parlare oggi di uno in particolare, quello che vede protagoniste due case giapponesi, la prima conosciuta in Europa anche grazie a una joint venture che ci vede coinvolti da vicino come Paese, la seconda meno nota, soprattutto perché concentrata a produrre e vendere sui mercati dell’Estremo Oriente.
Parliamo di IHI e di Kato, la prima in veste di venditore, la seconda nei panni dell’acquirente.
Prima di entrare nei termini dell’accordo commerciale (e per capirne concretamente a ragion veduta l’opportunità) ci sembra corretto introdurre i due protagonisti dell’accordo, partendo da quello che conosciamo meglio, IHI, in particolare da IHI Construction Machinery Limited, il ramo d’azienda coinvolto nell’accordo.
IHI , fondata nel 1952 sotto il nome di Ishikawajima Koering, è conosciuta in Italia e in Europa soprattutto in virtù della joint venture con il gruppo Imer; parliamo di un accordo stipulato nel 2002 e che ha visto protagonista l’italianissima IMER Group di San Gimignano e, appunto, IHI; con il brand Ihimer la nuova joint venture produce e distribuisce per l’Europa su licenza IHI Construction Machinery la gamma di macchine per costruzione (sostanzialmente miniescavatori, skid e minidumper).
Dagli stabilimenti di San Gimignano escono quindi miniescavatori con pesi operativi fino ai 27 quintali, i mini-dumper della serie Carry e certi modelli di skid; i miniescavatori più grandi, con pesi operativi che arrivano a 80 quintali, (e anche qui i pesi contano nell’accordo), gli skid (cingolati e gommati) di dimensioni maggiori (la gamma vede macchine con capacità di carico fino a 1.100 kg) e i dumper cingolati (quattro modelli, fino a 14 quintali) vengono prodotti direttamente nello stabilimento giapponese di Yokohama.
Ma IHI Construction Machinery Limited non si limita alle macchine compatte, produce anche gru cingolate (e vedrete come questa categoria di prodotto si integri nell’accordo con Kato) sia tralicciate (11 modelli con capacità di sollevamento da 55 a 300 tonnellate e altezze sottogancio che arrivano fino a 110 metri) sia telescopiche (due modelli da 55 tonnellate di capacità massima di sollevamento).
Oggi IHI Construction Machinery fattura 190,5 milioni di euro e dà lavoro a 290 dipendenti. Per completezza di informazione (cosa che ci consentirà alcune riflessioni più avanti) IHI ha stipulato una joint venture simile a Ihimer anche per il mercato nordamericano…
Si chiama Kato, ma non è (per niente) l’assistente di Clouseau
Passiamo al protagonista meno conosciuto (in Europa) del nuovo accordo; Kato Works produce una gamma davvero varia di macchine per costruzione ed è attiva da moltissimo tempo nel settore, precisamente dal 1895; anche il fatturato, per chi non conosce i mercati asiatici, stupisce e parecchio; lo scorso anno (ricordiamo che l’anno fiscale in Giappone si chiude al 31 marzo) l'azienda ha fatturato quasi 600 milioni di euro (le previsioni al 2018 si attestano a oltre 860 milioni di euro), dando lavoro a 662 persone.
Vogliamo però andare più in dettaglio sulla tipologia di macchine prodotte, realizzati in quattro stabilimenti produttivi, due in Giappone, uno in Cina e uno, il più recente, in Tailandia (investimento monstre, con quasi 23.000 metri quadri coperti e 140.000 metri quadri complessivi). Innanzitutto Kato produce e commercializza macchine grandi, a partire dagli escavatori cingolati, sei modelli tradizionali con tonnellaggi compresi fra 12,5 e 46,2 tonnellate (due a coda corta) e uno girosagoma da 7,5 tonnellate.
Agli escavatori si affianca una gamma articolata di autogru (stradali, fuoristrada e tuttoterreno) con capacità di sollevamento che per le fuoristrada vanno da 30 a 70 tonnellate; le autogru stradali vanno da 30 a 55 tonnellate, mentre il modello tuttoterreno di Kato arriva a 130 tonnellate, con braccio telescopico a sei sezioni.
Poi ci sono alcune produzioni di nicchia, come la KE-1500Ⅲ, un carro da perforazione da 43 metri di profonditàmassima e 23 tonnellate di peso operativo; vasta, infine, la gamma di spazzatrici stradali, spazzaneve e escavatori a risucchio (ben 8 modelli).
Stupiti di non conoscere tanto ben di Dio? Non dovete farvene un cruccio, come avevamo accennato, il fatturato e i mercati di Kato sono più focalizzati in Estremo Oriente (con puntate in Medio Oriente e Australia), ma ora molto dovrebbe cambiare e arriviamo alla parte succosa dell’articolo…
1+1=2? Forse anche 3!
Parliamo ora in dettaglio dei termini dell’accordo; tutto molto semplice: Kato Works si compra il 100% delle azioni di IHI Construction Machinery Limited (il prezzo è ancora top segret); una volta approvato dagli organi di vigilanza (ormai la data è prossima, si parla del 25 novembre 2016), l’accordo sarà completato ufficialmente. Le due aziende (anche in confronto di altre trattative rese pubbliche troppo presto) si sono mosse dietro le quinte con attenzione, rendendo noto il tutto a giochi fatti (anche se i soliti ben informati, lo sapevano qualche mese prima).
Ma perché questo accordo è un buon accordo? Innanzitutto perché le gamme produttive si integrano perfettamente: acquistando IHI Construction Machinery Limited, Kato entra nel settore delle macchine compatte, completa verso il basso la sua gamma di escavatori e diversifica la sua offerta, ampliando, quindi, la sua platea di clienti potenziali.
C’è, poi, l’aspetto relativo al sollevamento pesante: l’acquisizione porta in casa Kato tanta tecnologia in questo segmento, quella delle gru tralicciate, ma anche alcuni modelli chiave nel segmento delle gru cingolate telescopiche. Più gamma significa di nuovo più clienti.
Altra considerazione fondamentale, le aree di influenza; per varie ragioni (tra l’altro il fatto che l’azienda ha deciso di non sviluppare le macchine con motori Stage IIIB per passare direttamente allo Stage IV), il produttore giapponese non è presente in Europa e negli Usa, mercati che, invece, IHI Construction Machinery Limited presidia con due più che solide joint venture (IHImer per l’Europa appunto). E qui di possibilità ce ne sono davvero molte, dato che una gamma più completa e una rete distributiva più efficiente sono un punto di forza davvero importante per acquisire quote di mercato su mercati ricchi e evoluti come quelli Europei e americano.
E in questo, permettetecelo, ci vogliamo mettere un po’ di orgoglio italico, dato che Ihimer potrebbe avere un notevole ruolo nella strategia di Kato di ritorno in Europa.
Il micro‐escavatore 9VXE, destinato per il momento esclusivamente al mercato statunitense, è il più piccolo della gamma di escavatori a tecnologia KATO
KATO IMER produce in Italia miniescavatori a tecnologia KATO, skid‐loader e dumper cingolati. I miniescavatori, coprono una gamma che va da 0,8 a 8,5 tonnellate, short‐tail, tradizionali e girosagoma. Gli skid‐loader gommati con carico operativo da 400 a 2.500 kg e cingolati. I dumper si suddividono in due classi: i mini dumper, con carico operativo da 400 a 2.500 kg, per ristrutturazioni e vivaistica; i dumper con carichi operativi compresi tra 3.000 e 11.000 kg usati nel genio civile, nella costruzione di infrastrutture e impieghi militari.
Lo stabilimento di KATO IMER a San Gimignano, in provincia di Siena, si estende su una superficie di oltre 36mila metri quadrati. La costante ricerca di innovazione e la continua attività di progettazione permettono alla società di sviluppare macchine all’avanguardia e perfettamente rispondenti alle esigenze di mercato. I prodotti KATO IMER vengono commercializzati grazie a una rete di oltre 100 distributori e rivenditori, che copre in modo uniforme tutti i principali Paesi europei. Per le linee skid e minidumper è stato già avviato un network di distribuzione a livello mondiale.