M.A.N è l’acronimo di Machinefabrik Ausburg Nurberg che sarebbe a dire Fabbrica di Macchine di Augusta e Norimberga. Si tratta di un grosso gruppo che riunisce un certo numero di imprese attive nei settori della meccanica, dei trasporti, dell’energia e degli armamenti.
La ditta nasce storicamente nel 1908 dalla fusione avvenuta nel 1898 tra la Fabbrica di Macchine del Reich della città di Augusta, e la Fabbrica di Macchine, Ponti e Vagoni ferroviari di Norimberga.
L’ingresso nel settore agricolo della MAN avviene nel 1919 con la costruzione di un “motorpflugen “ o aratro motorizzato o auto aratro consistente in un veicolo a un solo asse sul quale era sistemato un motore a 4 cilindri a benzina da 20 cavalli che trascina una barra alla quale sono uniti alcuni versoi.
Nel 1924 la MAN sviluppa il primo motore diesel di dimensioni “portatili”. Possiede una potenza elevata, consuma poco, così come richiede una minima manutenzione e viene istallato soprattutto su camion e veicoli militari. In Italia questo motore viene costruito su licenza dalla Isotta Fraschini.
MAN ritorna all’agricolo nel 1937 stavolta con un trattore motorizzato ovviamente diesel a 4 cilindri di 4154 centimetri cubi che sviluppa 50 cavalli a 1400 giri, cinque velocità, balestra anteriore, che rappresenta quanto di meglio si può fare in agricoltura. Poi succede che scoppia la guerra, e la fabbrica viene impegnata a fornire motori per i mezzi militari.
Il trattore ritorna in casa MAN nel 1949 con un nuovo motore da 28 cavalli e la trazione sulle quattro ruote: grossa novità ma forse prematura per un mercato che deve reintegrare con urgenza le macchine distrutte dalla guerra.
L’occasione di essere il solo ad offrire un prodotto nuovo e così tecnologico non si traduce in successo di vendite nonostante il costruttore insista con altri rinnovati modelli. MAN cessa la produzione dei trattori a metà degli anni Sessanta.