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| trattori e trattori agricoli stradali gommati cingolati | |
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el magutt
Messaggi : 13649 Data di iscrizione : 09.11.13 Età : 66 Località : leno lombardia brescia
| Titolo: trattori e trattori agricoli stradali gommati cingolati Gio Mag 29, 2014 10:00 am | |
| Il trattore agricolo, detta anche trattrice agricola, (dal latino trahere, trainare) è definita come centrale mobile di potenza, è un mezzo utilizzato in agricoltura per trainare un rimorchio o agganciare delle attrezzature specifiche per i lavori agricoli. Appartiene alla famiglia delle macchine agricole semoventi. In meccanica agraria, il trattore è considerato una macchina motrice, mentre le macchine agricole che eseguono i lavori trainate dal trattore (come l'aratro) o agganciate alla sua presa di potenza (come lo spandiconcime) vengono dette macchine operatrici Il trattore è nato nel lontano 1889 negli Stati Uniti, i primi modelli erano poco maneggevoli e molto pesanti. Il trattore, definito "centrale mobile di potenza", ha costituito il punto forte della meccanizzazione agricola e della moderna agricoltura. Negli oltre 100 anni di storia, il trattore agricolo si è migliorato, potenziato e completato. Infatti il miglioramento e la scoperta di nuove tecnologie hanno accompagnato il trattore, permettendogli di acquisire un'importanza sempre maggiore. Gli ultimi esempi di trattrici sono vere e proprie opere d'ingegno tecnologico, che offrono ogni tipo di comfort all'operatore che le utilizza, limitando gli interventi faticosi e fastidiosi in ogni applicazione. Col passare del tempo il trattore si è adeguato a tutte le esigenze degli utilizzatori e a tutte le varie tipologie di attrezzi, offrendo una sempre più ampia fascia d'applicazione. L'introduzione di nuovi dispositivi e organi come il sollevamento idraulico, la presa di potenza, la doppia trazione e così via, hanno ampliato gli orizzonti del trattore, facendolo diventare la macchina agricola per eccellenza. I primi trattori agricoli furono i locomobili a vapore, successivamente i trattori a testacalda, i trattori diesel fino ad arrivare ai trattori di oggi (trattore gommato e trattore a cingoli). Il trattore a testa calda, per la sua robustezza, affidabilità, economicità nei consumi e nella manutenzione, ha ottenuto un buon successo nella prima metà del secolo scorso. Il "testa calda" è un motore endotermico monocilindrico ad iniezione, così detto perché l'accensione è ottenuta mediante l'utilizzo di una superficie rovente, la testata (definita anche calotta o vaporizzatore). In pratica si scalda il prominente “muso” del trattore, utilizzando una fiamma alimentata con petrolio o benzina, o più spesso un bruciatore a gas liquido. Un tempo, in alcuni modelli, si usava anche la modalità di accensione alternativa, con una piccola cartuccia d'esplosivo inserita nell’apposita fessura della stessa, che si accendeva dando fuoco alla miccia (oppure, con un altro tipo, con una percussione tipo quella di un fucile): l’esplosione che ne seguiva provocava l’avviamento. Perciò era d’uso anche il soprannome di trattore a miccia. Uno dei vantaggi d’uso era la possibilità di usare combustibili molto economici, come il petrolio non raffinato. Questi trattori sono caratterizzati anche da un grosso volano, che gli esperti trattoristi utilizzano, con opportuni movimenti, per aumentare la compressione nella fase di accensione. I motori sono piuttosto rumorosi e, dato il bassissimo numero di giri, emettono un suono inconfondibile. Per gli appassionati è come un suono musicale: si parla di sentir cantare il motore. I primi motori a testa calda nacquero a fine 1800, a 4 tempi, per passare dopo pochi anni alla modalità a 2 tempi. Richard Hornsby & Son, Grantham UK effettuate primo trattore della storia con motore principale testa calda, Herbert Akroyd Stuart era stato brevettato nel 1891 [1]. Il primo trattore italiano di questo tipo fu realizzato nel 1924 dalla Bubba. Seguirono i trattori delle storiche case Landini, OM e Pietro Orsi. Fuori d'Italia, i tedeschi Lanz Bulldog e i polacchi Ursus sono i più noti. La produzione dei testa calda terminò in Italia nel 1959: ultimo modello l’Orsi O35, costruito in pochissimi esemplari, sfortunato ultimo tentativo dell’azienda di insistere sulla linea dei testa calda quando i concorrenti si erano già defilati, avendo definitivamente preferito più moderni motori diesel. In Argentina e in Polonia furono prodotti dei testa calda anche fino ai primi anni sessanta. Come per gli altri tipi di trattori, esistevano testa calda adatti all’uso prettamente agricolo, originariamente con ruote non gommate, e trattori cosiddetti stradali, usati per il traino di carri anche nelle zone portuali. Sono stati pure costruiti, negli anni cinquanta, alcuni esemplari cingolati, come l'Orsi Anteo. La presenza di grosse pulegge laterali rendeva inoltre questi mezzi adatti alla trebbiatura, con la trasmissione del moto alla trebbiatrice, e da questa alla pressaforaggi (imballatore) tramite un’ampia cinghia. Ancora fino ai primi anni ottanta, in molte campagne italiane, si potevano vedere in esercizio i vecchi Orsi o Landini che trainavano o alimentavano le grosse macchine per la trebbiatura. Tuttora, nelle rassegne di macchine agricole d’epoca sono solitamente presenti, ancora funzionanti, diversi trattori testa calda, tenuti con particolare cura dagli affezionati proprietari. I trattori, dopo la Seconda guerra mondiale, si sono gradualmente convertiti al motore Diesel (messo a punto da Rudolf Diesel alla fine dell'Ottocento). È questo un motore endotermico ad iniezione di combustibile, che a differenza dal motore a ciclo Otto o volgarmente "a scoppio", viene chiamato ad accensione per compressione o ad accensione spontanea. Nel motore Diesel infatti nel cilindro viene immessa sola aria, che viene poi compressa adiabaticamente nella fase di compressione. È a questo punto che viene iniettato il combustibile (gasolio) che, a causa delle elevate temperature raggiunte dalla compressione dell'aria, si incendia spontaneamente favorendo la combustione e cedendo lavoro allo stantuffo. Il motore Diesel si è affermato poi maggiormente negli anni cinquanta divenendo affidabile, economico, robusto e veloce. All'inizio degli anni sessanta la quasi totalità di trattori europei prodotti presenta un motore Diesel veloce, abbandonando per sempre il testacalda ed il motore a petrolio. Il primo trattore con motore diesel è stato il trattore tedesco Benz-Sendling BS 6, introdotto nel 1922. Il primo trattore italiano equipaggiato con un motore diesel era il Cassani 40CV, realizzato dal giovane Francesco Cassani nel lontano 1928, quel Francesco Cassani che nel 1942 fonda a Treviglio (Bergamo) la SAME. Nel codice della strada è chiamato anche trattrice agricola. « Le macchine agricole sono macchine a ruote o a cingoli destinate ad essere impiegate nelle attività agricole e forestali e possono, in quanto veicoli, circolare su strada per il proprio trasferimento e per il trasporto per conto delle aziende agricole e forestali di prodotti agricoli e sostanze di uso agrario, nonché di addetti alle lavorazioni; possono, altresì, portare attrezzature destinate alla esecuzione di dette attività. » (Codice della strada, Art.57) « 1) trattrici agricole: macchine a motore con o senza piano di carico munite di almeno due assi, prevalentemente atte alla trazione, concepite per tirare, spingere, portare prodotti agricoli e sostanze di uso agrario nonché azionare determinati strumenti, eventualmente equipaggiate con attrezzature portate o semiportate da considerare parte integrante della trattrice agricola; » (Codice della strada, Art.57) La progettazione e la costruzione sono studiati per l'uso specifico al di fuori delle normali strade, pur essendo sottoposto a regolare immatricolazione e di conseguenza targato ed in grado di effettuare trasferimenti sui normali percorsi viari. Ne esistono in commercio di diversi tipi e modelli a seconda delle condizioni di lavoro e della potenza richiesta. Esistono modelli gommati, cioè con ruote di gomma e cingolati (trattore a cingoli), vengono scelti in un modo o nell'altro in base alle condizioni del terreno e al tipo di lavorazione richiesta. I trattori storici anche detti " d' epoca" per poter circolare su strada, devono assoggettarsi alle prescrizioni imposte dal Codice della Strada alle macchine agricole. Il trattore stradale è un veicolo adibito esclusivamente al traino di semirimorchi con cui, una volta agganciato, forma particolari complessi veicolari denominati autoarticolati. Per ciò che concerne la guida, il veicolo è, generalmente, equiparato ad un autocarro anche se non può essere definito tale vista l'incapacità di trasportare, autonomamente, merci. Data la sua particolare destinazione d'uso, il trattore stradale è sempre dotato di sistemi di traino opportuni per la categoria di semirimorchi a lui destinati. Almeno teoricamente, il codice della strada[di quali Paesi?] prevede l'esistenza sia di trattori stradali leggeri, con massa inferiore o uguale alle 3,5 tonnellate, che trattori stradali pesanti, con massa che supera le 3,5 tonnellate. Nella vita di tutti i giorni, però, l'adozione di trattori stradali leggeri è rara[senza fonte]. La nazione europea in cui sono maggiormente diffusi è la Svizzera anche a causa dei limiti ridotti di massa a pieno carico in vigore nella nazione elvetica. Sono invece ampiamente utilizzati i trattori stradali pesanti. Un tempo, erano usati come trattori stradali dei veri e propri trattori derivati dal corrispondente trattore agricolo, con carrozzeria e scolpitura delle gomme leggermente modificati rispetto ai modelli agricoli originali. Il loro uso era diffuso soprattutto nelle zone portuali. I trattori di artiglieria sono veicoli motorizzati destinati al traino dei pezzi di artiglieria (obici e cannoni). Questi mezzi hanno avuto tutte le morfologie dei veicoli militari, in quanto sono stati sia ruotati, sia cingolati sia semicingolati. L'orientamento attuale per i trattori di artiglieria è di utilizzare mezzi ruotati. Il termine trattore è utilizzato per designare i veicoli particolarmente adatti al traino di artiglierie in terreno accidentato, mentre il termine trattrice indica una macchina in grado di effettuare notevoli sforzi di trazione, ma con capacità ridotta di traino fuori strada (per esempio un veicolo destinato a riportare su terreno solido mezzi impantanati) Il trattore a cingoli o trattore cingolato è un tipo specifico di trattore agricolo che al posto delle consuete quattro ruote ha un paio di larghi cingoli che possono essere d'acciaio o di gomma a seconda dei modelli. Il trattore a cingoli viene spesso preferito al modello gommato nella lavorazione dei terreni più ripidi e più umidi poiché grazie al peso e alla presenza stessa dei cingoli è più stabile e consente maggiore affidabilità e manovrabilità in condizioni estreme, infatti viene utilizzato soprattutto in montagna o in zone paludose. Questo tipo di mezzo viene generalmente usato nelle fasi di lavorazione del terreno: erpicatura, semina, fresatura. È molto pratico in questo tipo di lavori poiché consente di lavorare il terreno senza un eccessivo calpestio, cosa che potrebbe avvenire invece con un mezzo gommato, permettendo anche una maggiore forza di trazione. Viceversa, la sua scarsa velocità (limitata secondo il codice della strada a 15 km/h) e la difficoltà di spostarsi su strada, lo rendono inadatto agli altri lavori di campagna. Il cingolato assicura un’ottima galleggiabilità e manovrabilità. Su strade normali di solito vengono trasportati con gli autocarri Il sistema Cingolato si costituisce di: un "carrello portacingolo" che comprende la ruota posteriore (motrice) e la ruota anteriore (di rinvio o tendicingolo), i "rulli portanti" che permettono di scaricare uniformemente il peso del trattore sul terreno, i rulli sostenitori che guidano e sostengono il cingolo nella parte superiore, e il telaio di struttura che collega e aggancia il tutto. Oggi tutti i principali produttori di trattori hanno in catalogo numerose gamme di trattori cingolati con diverse potenze. Esistono diversi tipi di trattori cingolati: cingolati gommati, con semicingoli e con ruote in metallo. Trattori con cingoli gommati[modifica | modifica sorgente] Oggi il mercato offre trattrici che montano cingoli in gomma, esse hanno riscosso un notevole successo in quanto questi sono molto più veloci (circa 40 km/h), quindi possono circolare su strade normali. I principali produttori di questi trattori sono Challenger, John Deere e Case IH. Trattori con semicingoli[modifica | modifica sorgente] Sono trattori normali alle cui ruote posteriori, quelle di trazione, vengono applicati particolari dispositivi che hanno lo scopo di aumentare la superficie d’appoggio, col vantaggio essenziale di ridurre la compattazione del suolo ed aumentare il galleggiamento, e solo in misura minore di migliorare lo sforzo di trazione (a meno di incrementi nella zavorratura del mezzo). Questa tipologia di cingoli viene utilizzata sia su trattori che su mietitrebbie, soprattutto quando si devono raccogliere prodotti su terreni cedevoli, come ad esempio in risaia o comunque su suolo bagnato. Trattori con ruote in metallo o gabbie[modifica | modifica sorgente] Similmente ai trattori con semicingoli non sono macchine che assicurano aderenza e forza di trazione particolarmente superiori alla norma, ma particolarmente indicate in zone acquitrinose come le risaie per migliorare il galleggiamento e ridurre la compattazione del suolo. Negli ultimi anni le gabbie vengono sempre più sostituite con ruote larghe o con ruote gemellate, o con pneumatici a bassa pressione che per loro natura si deformano aumentando la superficie di contatto col suolo. Particolari ruote metalliche vengono utilizzate in risaie o su suoli con stratificazione particolare, ove il peso del mezzo e la sua forza di trazione debba essere scaricata non sulla superficie esposta del suolo, ma su uno "zoccolo" più compatto esistente in profondità: tali ruote penetrano normalmente nel suolo per svariate decine di centimetri durante l'avanzamento. Il trattore cingolato è adatto per la lavorazione di terreni in cui è richiesta una particolare stabilità del cingolo. Il trattore cingolato inoltre ha il vantaggio di poter calpestare liberamente la strada ma paga questo vantaggio con una usura enorme. Il trattore cingolato richiede anche minore esperienza da parte dell'utilizzatore. Il trattore gommato offre invece una maggiore versatilità. Il trattore gommato non è indicato su forti pendenze, anche se esistono gommati molto stabili, ma in ogni caso il cingolato non si batte a livello di stabilità laterale e trattività, in pendenza la tenuta laterale è fondamentale e il cingolo in gomma non da molto affidamento. Inoltre il cingolo in gomma perde molto in forza di trazione, sia per il minor peso della macchina, sia per la maggior difficoltà di far girare il cingolo che può slittare. Il problema maggiore del cingolo in gomma è comunque dovuto alla sua usura sia su strada che su terreni con forti asperità. In linea di massima l'ottimale sarebbe di poter disporre di un cingolato tradizionale ad elevata potenza per le situazioni che necessitano di grandi sforzi di trazione e di un rimorchio per trasportarlo velocemente da un posto all'altro. In agricoltura vengono utilizzati vari tipi di trattori, dfferenziati sia per la loro struttura (che in alcuni casi è specifica per la particolare lavorazione in cui sono impiegati), ma soprattutto per il sistema di trazione, che può essere basato su ruote oppure su cingoli, simili in tutto e per tutto a quelli di un carrarmato. Il modello più diffuso è il cosiddetto “standard”, impiegato per le lavorazioni generiche; purtroppo la sua conformazione (alto e stretto) lo rende poco stabile su tereni molto inclinati ed espone l’operatore al rischio ribaltamento. Al contrario, i trattori cingolati, essendo assai più bassi, sono meno esposti a questo pericolo. Ma non sono solo queste le differenze: Dinamici e versatili, questi trattori sono anche detti “convenzionali” dal momento che vengono impiegati nella gran parte delle operazioni agricole e non solo. Per le loro caratteristiche, i trattori standard sono quelli più diffusi sul mercato. I miglioramenti subiti da queste trattrici negli ultimi anni hanno consentito agli operatori dei settori d’impiego notevole risparmio sia in termini di tempo che di energie, offrendo allo stesso tempo qualità di lavoro Trattori cingolati L’impiego di questa tipologia di trattore è di solito legata a fattori particolarmente sfavorevoli del terreno, tuttavia in alcuni paesi sia Europei che Extraeuropei i cingolati sono invece associati ad un uso specialistico di tipo industriale e ai mezzi meccanici per movimento terra. Per quanto riguarda l’Italia, i costruttori da sempre hanno offerto svariati modelli di trattori cingolati, esaltandone le caratteristiche peculiari quali il centro di gravità basso, l’elevata capacità di trazione e la ridotta costipazione del terreno. L’assemblato Cingolato è fondamentalmente costituito da quattro parti principali carrello portacingolo comprensivo di motrice e del rinvio o tendicingolo (rispettivamente, ruota posteriore e ruota anteriore) rulli portanti che consentono al mezzo di distribuire in modo uniforme il peso proprio sul terreno rulli sostenitori che fanno da guida e da sostegno al cingolo nella parte superiore telaio che collega l’intero sistema Un cingolato è notevolmente diverso da un trattore a 2 o 4 ruote motrici, sia nel modo in cui deve essere manovrato, sia per come compatta il terreno e per la modalità con cui vi scarica potenza, sia per come si sposta sul suolo e per come lavora in condizioni di pendenza. Si deduce quindi che i vantaggi offerti dai trattori cingolati sono numerosi: è poco influenzato dalla tipologia di terreno su cui deve lavorare, poiché la bassa resistenza all’avanzamento dovuta allo slittamento quasi inesistente della trattrice cingolata permette indifferentemente le lavorazioni su suoli di consistenza media, tenace o acquitrinosa, e questo determina sicuramente maggiori rendimenti e consumi ridotti sia di tempo che di risorse a parità di peso e potenza, la capacità di trazione è ben più elevata rispetto ad un trattore a 2 o 4 ruote motrici: infatti il cingolato, sia per la distribuzione equilibrata del peso sia per come scarica al suolo la potenza, esercita una forza di trazione di entità uguale alla propria massa un trattore a ruote arriva a compattare il suolo del 60% in più rispetto ad un cingolato di ugual peso, dunque l’impiego di quest’ultimo riduce la costipazione del suolo, dal momento che si mantiene una buona galleggiabilità la manovrabilità non è paragonabile: quella del cingolato è nettamente superiore, tanto che una trattrice di questo tipo, facendo girare un cingolo in avanti e l’altro indietro contemporaneamente della stessa quantità, riesce a compiere una svolta su se stesso il baricentro, più basso rispetto ai trattori con ruote, e la maggiore superficie d’appoggio consentono superiore sicurezza e stabilità nelle lavorazioni. Per problemi costruttivi, i trattori con cingoli metallici non riescono a raggiungere elevate velocità, e comunque sia la massima ammessa su strada per i mezzi cingolati è di 15 Km/h (come dettato dall’art. 142 del Codice della Strada); particolari prescrizioni prevedono inoltre l’uso di appositi dispositivi per la circolazione su strada che devono essere applicati alle maglie dei cingoli così da evitare il danneggiamento del manto stradale. Molto spesso, proprio per questo motivo, l’ausilio di rimorchi o adeguati autocarri per il trasporto dei mezzi cingolati ovvia il problema. Trattori cingolati gommati Sul mercato sono presenti già da alcuni anni i cingolati cosiddetti “gommati”, che montano cingoli in gomma anziché in metallo. Oltre ad avere i vantaggi sopra descritti a riguardo dei cingolati, i mezzi gommati hanno anche potenze molto elevate e possono transitare su strada a velocità maggiori rispetto ai normali trattori cingolati, raggiungendo il limite massimo di 40 Km/h. Trattori snodati Definiti anche “versatili”, questa tipologia di trattore ha da sempre occupato una piccola porzione del mercato trattoristico poiché indicata soltanto per utilizzi molto particolari, come ad esempio per lavorazioni su appezzamenti di grandi dimensioni: per ottimizzare i tempi è infatti necessario impiegare macchinari grandi e particolari, e sicuramente le trattrici standard a 4 ruote motrici in queste applicazioni si rileverebbero limitate. I vantaggi dei trattori snodati resi possibili sia dagli accorgimenti tecnici in fase di progettazione, sia dallo schema base del trattore, sono principalmente l’elevata trattività, l’ottima aderenza e la notevole velocità di lavoro: durante lo sforzo infatti, ciascuna delle quattro ruote trasmette piena potenza tirando la sua parte e lo slittamento risulta ridotto al minimo e questo è reso possibile dai pesi che nel telaio si concentrano in basso e che sono opportunamente distribuiti sia sulle ruote anteriori che posteriori. I trattori snodati sterzano piegandosi in corrispondenza della cerniera centrale, proprio per la loro particolare costruzione articolata, e questo consente un’eccellente manovrabilità e allo stesso tempo buona stabilità e ridotta compressione del terreno. Altre categorie di trattori Tra le altre, sono da contemplare anche le seguenti categorie, sicuramente meno rilevanti: Trattori con semicingoli I semicingoli sono dispositivi che vengono eventualmente montati sulle ruote posteriori del trattore; si compongono di quattro parti principali: una ruota dentata di comando a sostituire la normale ruota, una di rinvio che ha funzione di guida e tendicingolo, rulli portanti che consentono di scaricare in modo uniforme sul terreno il peso del mezzo, ed il telaio che collega l’intera struttura. Due i vantaggi sostanziali: maggiore potenza di traino da parte del mezzo con semicingoli e minor costipazione del terreno grazie alla maggiore superficie d’appoggio al suolo. Trattori con ruote in metallo o gabbie Le ruote in metallo o le gabbie si mostrano veramente utili per lavorazioni su terreni particolari e acquitrinosi. Pur essendo in disuso, le gabbie vengono impiegate in operazioni delicate, come ad esempio la semina, ovvero quando non è richiesta un’eccessiva compattazione del terreno. Le ruote larghe o quelle gemellate negli ultimi anni sono andate a sostituire le gabbie, dal momento che riescono a dare maggiore superficie di appoggio alla macchina riducendo ulteriormente la costipazione del suolo. Nelle risaie o su terreni dalle condizioni simili vengono invece impiegate le ruote metalliche, sia per la migliore aderenza che per la maggiore forza di trazione che conferiscono al trattore. Trattori per frutteto o vigneto Si aggiungono ai trattori convenzionali, cingolati e snodati, altri mezzi definiti “specifici” per le caratteristiche particolari con cui sono stati progettati visti gli impieghi per cui sono destinati. Queste macchine sono generalmente utilizzate quando gli spazi sono stretti e limitati, alimentando gli attrezzi collegandoli alla presa di potenza, o anche per il trasporto di materiali in condizioni poco favorevoli, come in collina o in montagna. Le sostanziali differenze che si notano rispetto ai trattori convenzionali sono di tipo dimensionale; i trattori da frutteto e da vigneti infatti si caratterizzano per: altezza molto ridotta proprio per rendere più agevole il loro passaggio su ogni tipo di campo e tra le diverse colture, anche per le lavorazioni in serra. Pur variando con la marca e/o il modello, l’altezza media dei trattori da frutteto e vigneto è sempre compresa tra i 2.10 m ed i 2.45 m passo corto rispetto ai trattori convenzionali proprio per rendere più agevoli le lavorazioni compiute negli spazi stretti e limitati in cui vengono impiegati: si va da un minimo di 1.90 m ad un massimo di 2.22 m, intervallo di valori che risultano sempre e comunque di gran lunga inferiori al passo medio delle normali trattrici. Inoltre, si incrementa al ridursi del passo un parametro veramente importante, soprattutto per i trattori da frutteto e da vigneto (proprio per il tipo di applicazione per cui sono stati elaborati): l’angolo di sterzata larghezza anch’essa molto ridotta per consentire un passaggio agevole veramente dappertutto. Proprio questa caratteristica denota e differenzia maggiormente questo tipo di trattrice, e si sottolinea inoltre l’ampia possibilità di variazione di questo parametro: larghezza trattori da vigneto: da 0.954 m a 1.320 m larghezza trattori da frutteto: da 0.980 m a 1.666 m (trattori stretti o larghi) sterzo proprio per il passo corto con cui vengono progettati a favore di sterzata maggiore e la ridotta lunghezza del mezzo, questa tipologia di trattore non necessita di eccessivi angoli di sterzo per ottenere una manovrabilità eccellente. Ad oggi, l’angolo di sterzo varia tra i 55° e i 60° in base ovviamente alle diverse marche e modelli forme morbide studiate appositamente per evitare l’appiglio a vegetazione o a reti di protezione, le forme di questi trattori sono tondeggianti e comunque quasi mai spigolose. Nella valutazione di un trattore da frutteto e vigneto infine, è molto importante tener conto del sistema idraulico, dal momento che numerosi attrezzi e dispositivi impiegati nelle lavorazioni (come i muletti, le falciatrici, le botti, ecc … ) necessitano l’uso di distributori idraulici per essere controllati e comandati dall’utilizzatore. Al termine di questa lezione sarai in grado di guidare un trattore I Trattori si dividono principalmente in due gruppi il 1° gruppo con ruote in gomma (gommati) il 2° gruppo con cingoli in ferro (cingolati). Ovviamente ognuno dei due gruppi ha vantaggi e svantaggi che analizziamo. I vantaggi dei trattori gommati di recente costruzione sono: velocità su strada, circa 40 Km/h. Comfort di guida: contribuiscono al comfort di guida, cabine chiuse con vetri panoramici, (a richiesta si può avere riscaldamento e aria condizionata), servosterzo, cambio sincronizzato, (per le alte potenze cambi automatici), nella gestione dell'attrezzatura, e del trattore stesso, incomincia ad avere un ruolo dominante ed efficace l'elettronica. Svantaggi dei trattori gommati. Scarsa superficie d'appoggio al terreno che significa meno capacità di tiro, ecco perché di solito i gommati vengono appesantiti con piastre di ferro. La scarsa superficie d'appoggio e il peso dei trattori significa anche maggiore pressione nel terreno e quindi un eccessivo compattamento del terreno. Un'altro svantaggio dei gommati e l'altezza da terra, che in terreni declivi ne compromette la stabilità , e in zone montane come le nostre ne limita l'uso. Uno sguardo ai comandi della foto A . La guida su strada dei trattori gommati è identica a quella di un'auto la differenza è sul campo di lavoro, dove all'acceleratore a pedale si integra un'acceleratore a mano, la posizione di questo può variare, (nella foto A e la leva 2). Come si può vedere nella foto i pedali del freno (15) sono due e si possono separare per usarli singolarmente, questo è utile quando il trattore è sotto tiro e si deve effettuare una svolta in un raggio ristretto ad esempio a sinistra, il trattore per effetto del tiro ha la tendenza ad allargare il raggio di sterzata , pigiando il pedale sinistro dei due pedali, verrà ostacolato l'avanzamento della ruota post- sinistra agevolando l'avanzamento della post- destra e quindi una sterzata più ristretta . Sempre nella foto A le leve (n° 13, uguali quelle della foto B 10) azionano il sollevatore idraulico (foto C 1 (aste)) dove vengono collegati attrezzi con peso medio di q. 4 (medie potenze 70 - 90 CV) questi attrezzi nel trasporto non poggiano a terra . Le leve (A 10) sono distributori idraulici, per azionare attrezzi trainati (muniti di ruote proprie), queste leve sono particolarmente usate nei trattori a cingoli (foto B 11), per azionare aratri, coltivatori multifile, ecc-, mentre nei gommati aratri, e coltivatori, ecc.- vengono portati sul sollevatore idraulico. Il pedale (A 12) presente solo sui gommati, aziona il bloccaggio del differenziale, da non usare quando si deve effettuare una svolta . Le leve (A 7-9) azionano la PDP (presa di potenza) foto (C 6). La leva 9 e la frizione per la disattivazione temporanea della rotazione della PDP, la leva 7 innesta il rapporto di velocità: 540 giri al minuto, (velocità standard), e 1.000 giri al minuto. La PDP serve ad azionare alcuni attrezzi che anno bisogno di una rotazione per muovere gli organi di lavoro, quasi i 3/4 di attrezzi in un'azienda necessitano della PDP. Riguardo ai trattori a cingoli sostanzialmente hanno molto in comune con i trattori gommati tanto che la maggior parte degli attrezzi sono condivisi specialmente se sono della stessa fascia di potenza . Svantaggi dei trattori a cingoli in ferro: scarso comfort di guida, elevata rumorosità dei cingoli, che si riduce nel periodo delle piogge per effetto della terra che si attacca su di loro, vibrazioni quando si percorrono strade con fondo duro, e dunque difficoltà nello spostarsi anche per la bassa velocità (intorno ai 10 Km/h) VANTAGGI: maggiore superficie d'appoggio a terra che si traduce in maggior capacità di tiro, minor compattamento del terreno poiché il peso del trattore è distribuito in una più larga superficie d'appoggio, (contrariamente ai gommati), spazi di manovra molto più ristretti, e a riguardo un'accenno sulla guida.Sui cingolati non è presente lo sterzo ma due leve (nella foto B 2) azionate a mano, ogni leva aziona una frizione che disattiva la trasmissione al cingolo sul lato corrispondente alla leva, per sterzare a quest'azione va aggiunta una pressione al freno a pedale (B 5) dello stesso lato della leva azionata, si avrà così il rallentamento o il fermo del cingolo corrispondente, mentre l'altro cingolo con la sua rotazione provvederà a far sterzare il trattore. Sui cingolati di recente costruzione queste azioni sono parzialmente o totalmente servoassistite, con la forza di un dito la leva azionerà la frizione e il freno sul lato corrispondente (totalmente servoassistito), o semplicemente le frizioni di sterzo (parzialmente servoassistito). Anche la frizione centrale è azionata da una leva a mano sul lato sinistro (nella foto B 3) ha le stesse funzioni della frizione a pedale. Su alcuni cingolati di recente costruzione (con sterzo totalmente servoassistito), la frizione non è a mano ma a pedale, sul lato sinistro, questo perché per sterzare non bisogna azionare i freni a pedale e dunque il piede sinistro si occupa della frizione, e il destro del freno generale. Nella parte posteriore dei trattori a cingoli gli organi per l'aggancio dell'attrezzatura è molto simile a quella dei gommati (foto C) unica variazione sul gancio di traino, che sui gommati è fisso o ha un'oscillazione (destra sinistra) minima mentre sui cingolati il gancio di traino ha un'oscillazione laterale maggiore, circa 3/4 della larghezza del trattore. Dopo aver visto i vantaggi e i svantaggi dei trattori tradizionali diamo un'occhiata anche ad un nuovo genere di trattori, un mix di cingolato e gommato, un trattore che ha l'aggressività e le prestazioni di un cingolato, difatti ha una speciale cingolatura in gomma con anima in acciaio, ma ha anche le qualità di un gommato riguardo a comfort e velocità, hanno trasmissioni automatiche che variano la velocità in progressione semplicemente azionando una leva, per girare si usa uno sterzo come le auto. Su questo genere la scelta è molto limitata, è una macchina che non trova facile collocazione in una piccola azienda solitamente sono macchine da 150 CV in su. Per lavorare i campi e prepararli alla semina, non è possibile fare a meno del trattore. Questo mezzo può essere paragonato ad una grande macchina (in genere le ruote davanti sono più piccole), ed esattamente come una macchina ha un motore a scoppio che ne consente il movimento. Il combustibile usato è solitamente il diesel. Questo dispositivo è senza dubbio il simbolo del lavoro agricolo, ma in realtà viene anche utilizzato nel settore edilizio, in particolare quando si rendono necessari dei lavori di scavo: terra e macerie vengono infatti spostate per mezzo del trattore. Anche se per molti il mercato dei trattori risulterà sconosciuto, ci sono comunque alcune piccole accortezze per scegliere il prodotto col miglior rapporto qualità-prezzo. Basterà saperne un po’ di più sulle componenti, sul loro funzionamento e soprattutto districarsi tra le varie alternative che offre il mercato cominciare, vediamo le origini della diffusione di questo importantissimo mezzo. Senza dubbio l’introduzione del trattore nell’economia agricola segna il miglioramento della produzione, e rappresenta quindi una tappa fondamentale nello sviluppo umano. Alla fine dell’Ottocento viene impiegato per la prima volta questo macchinario. Originariamente si parla di macchine a vapore e il motore era diviso, per così dire, in due parti: nella prima ,la caldaia, si formava il vapore, mentre nella seconda tale vapore generava l’energia cinetica che consentiva al trattore di muoversi. Bisognerà aspettare poco tempo, precisamente l’anno 1910, per vedere la prima significativa evoluzione di questo modello: un motore unico, nel quale avviene la combustione del carburante (benzina o diesel). Un ulteriore passaggio vede il motore a diesel primeggiare rispetto a quello a benzina. Parlando di aziende italiane che hanno fatto la differenza nel campo dell’impiego di macchine nell’agricoltura, certamente non ci si può dimenticare del nome Landini. Da allora il trattore si è evoluto, grazie alle scoperte tecnologiche che hanno migliorato il lavoro, l’efficienza, e naturalmente la qualità di vita dei produttori agricoli. Gli ultimissimi modelli del settore possono infatti essere considerati opere moderne di ultimissima generazione e di notevole pregio. Il tempo di lavoro viene dimezzato, o comunque notevolmente ridotto, con l’ausilio di questi macchinari. Inoltre, il progredire dei modelli fa si che la diffusione del prodotto aumenti sempre più, e con esso anche la facilità del lavoro. Non è un caso se oggi il mondo agricolo non può prescindere dal trattore: una volta conosciuti i suoi pregi, non se ne può più fare a meno. Vi sono vari modelli di trattori che si differenziano per alcune caratteristiche. È possibile comunque elencare alcuni punti in comune tra le varie tipologie di macchinari. Organi di guida Sono certamente presenti in tutti i trattori, ma ne identificano profondamente il tipo, a seconda che il trattore si muova per mezzo di ruote o di cingoli. Nella prima ipotesi, avremo nella cabina di comando un sistema di leve, predisposto con i pedali del freno, acceleratore e frizione. La situazione cambia invece nel caso di movimento con i cingoli: infatti i due cingolo si muovono autonomamente, e sarà quindi necessario manovrare i rispettivi comandi per far muovere il trattore. Questo comporta maggiori difficoltà di manovra, che si superano facilmente con un po’ di pratica. I comandi possono poi complicarsi nel caso ci siano altri dispositivi, come delle leve per sollevare terriccio e macerie, o altri strumenti da utilizzare per preparare il terreno. Motore I motori ora più sviluppati sono alimentati a diesel. Questo carburante consente infatti prestazioni maggiori e una netta diminuzione dei costi. Generalmente il motore è collocato nella parte anteriore del mezzo. Vi sono chiaramente numerose componenti che devono essere correttamente manutenute, ed è quindi necessario farsi aiutare da un meccanico o da qualcuno molto esperto per evitare possibili danni. Abitacolo La cabina di comando, in alcuni modelli, è composta oltre che dai comandi per guidare il trattore, anche da un abitacolo molto confortevole. In particolare, possiamo prendere a riferimento le tipologie di trattori a ruote che vengono utilizzate soprattutto nelle grandi produzioni agricole. In questi casi, infatti, l’abitacolo è costituito da una cabina chiusa, che è isolata sia termicamente, sia (e soprattutto), acusticamente. Si può quindi lavorare in tutta tranquillità, stando seduti al caldo anche nelle stagioni più rigide. Trasmissione del movimento e accessori Ciò che caratterizza meglio di ogni altro aspetto il trattore è la possibilità di impiegare questo veicolo in svariati contesti. Montando diversi dispositivi, un semplice trattore può diventare qualcosa di più di una semplice macchina agricola. Un esempio consiste nel montaggio della “presa di forza”. Ponendo questo strumento nella parte posteriore del trattore, grazie al movimento delle ruote viene sfruttata la potenza del trattore che rende possibile muovere anche tutte le altre macchine operatrici montate sul macchinario. Questo dispositivo può essere pericoloso, perché con il suo movimento rischia di causare incidenti se non si sta particolarmente attenti al modo in cui si manovra. Vi sono inoltre degli strumenti che vanno montati a mo’ di protezione, e ne facilitano anche l’inserimento nell’apposito spazio del trattore. A seconda della velocità del movimento impresso dalle ruote, la presa di forza riesce a far muovere fresatrici, seghe etc.. Al trattore si può montare anche un sollevatore di pesi: grazie a un meccanismo di leve, infatti, si possono sollevare ulteriori bracci meccanici attaccati al trattore. Descritto come è possibile far muovere i diversi applicativi, passiamo a vederne nello specifico alcuni aspetti. Seghe circolari, fresatrici, aratri.. tutti questi “extra” possono essere montati sul trattore, distinguendone le funzioni e i modelli. Generalmente le predisposizioni per gli attacchi si adattano a più applicativi: è quindi possibile che uno stesso trattore venga impiegato per molte attività contemporaneamente. Il lavoro nei campi è nettamente migliorato con l’avvento del trattore, e il fatto che lavori pesanti prima esercitabili solo grazie all’uso della forza siano ora diventati semplici e veloci, fa capire come il trattore sia indispensabile per un agricoltore. Con il trattore infatti si possono trasportare pesi pesanti, arare i campi, collocare e trasportare le balle di fieno che servono per nutrire gli animali.. tutti questi lavori prima richiedevano molte braccia e molto tempo, mentre ora un buon trattore aiuterà chi ne ha bisogno a migliorare la produzione seguendo gli standard dettati dalla tecnologia. Sicurezza del mezzo agricolo | |
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| Titolo: Sistemazione del terreno: ruspa o trattore? lame apripista Lun Ott 31, 2016 8:48 pm | |
| In sostituzione di pesanti e ingombranti bulldozer, in molte situazioni operative anche i trattori agricoli cingolati dotati di lame apripista svolgono un eccellente lavoro. Gli accorgimenti tecnici più moderni, per l'ottimale impiego di questi trattori, per i quali l'industria italiana vanta una tradizione importante In diversi settori del vasto panorama della meccanizzazione agricola è ancora viva una tradizione tutta italiana, rappresentata dal trattore cingolato. Non si tratta certo dei moderni rubber track, ovvero i trattori da svariate centinaia di cavalli di potenza dotati di cingoli in gomma, ma dei più piccoli mezzi con i classici cingoli in acciaio. Lanciati in Europa nel 1932 dalla Fiat a partire dal mitico 700C, sono mezzi che hanno subito nel tempo un’evoluzione limitata, a riprova di caratteristiche tecnico-costruttive che si sono rivelate vincenti già dalla loro comparsa sul mercato. Sono infatti ben poche le unità vendute all’estero, e tutte (o quasi) nell’areale mediterraneo, per le simili condizioni operative e ambientali. Il trattore cingolato trova la sua ragion d’essere laddove colline e montagne ne esaltano le capacità basilari, e cioè un’ottima stabilità longitudinale e trasversale, grazie ad un baricentro particolarmente basso. Se a questo si aggiunge il compattamento del terreno alquanto ridotto, si può facilmente intuire come sia il mezzo ideale per i vigneti, e non solo... Uno degli impieghi particolari del trattore cingolato è rappresentato senza dubbio dall’alternativa al bulldozer. Anche in campo agricolo è sempre più spesso necessario effettuare sistemazioni del terreno, sia superficiali che profonde. Il cingolato può quindi essere opportunamente attrezzato per l’impiego in luogo dei ben più specifici bulldozer, garantendo comunque una buona produttività. Per fare ciò serve però una lama apripista. La struttura portante Concepita principalmente per esercitare una forza di spinta molto elevata, la lama apripista trova proficua applicazione sui trattori cingolati, che in condizioni ottimali sono in grado di esercitare forze di tiro (o di spinta) quasi pari al loro peso. Per questo motivo la lama è fissata solidamente ai carrelli delle cingolature, ovvero a strutture molto robuste e solidali al terreno. La staffatura è semplice, ed è avvitata al carro tramite forature, se presenti; viceversa, in assenza di queste ultime, è necessario saldare delle controstaffe, provviste a loro volta delle necessarie forature. Bisogna infatti garantire la completa rimozione degli elementi di aggancio, sia per evitare danni quando non sono necessari, sia per permettere impieghi diversi della macchina (ad es. con ingresso in filari stretti) senza indesiderati ostacoli o ingombri. La staffatura è normalmente composta da una piastra per cingolo, variamente sagomata, sul quale è fissato il dispositivo di aggancio della lama vera e propria. Al momento, la soluzione più frequentemente adottata è quella di aggancio/sgancio rapido, che sfrutta una serie di robusti perni applicati alla staffatura: l’accostamento del trattore alla lama appoggiata a terra nella posizione opportuna ne permette l’inserimento nelle apposite sedi poste sulla struttura della lama, con un dispositivo supplementare che provvede a bloccare saldamente il tutto. Lo sgancio della lama avviene eseguendo in modo inverso la sequenza delle operazioni descritte. Sono ancora in commercio lame con agganci standard, che richiedono però un’operatività piuttosto critica, come il perfetto centraggio delle forature, con il successivo inserimento di perni o bulloni di bloccaggio. In tal caso si consegue un certo risparmio economico all’acquisto, ma i tempi di collegamento sono decisamente più lunghi, tra l’altro con un livello inferiore di sicurezza dell’operatore. La lama vera e propria è connessa a queste staffature tramite due ulteriori staffe di aggancio, che comprendono le sedi per i perni della staffa principale, il perno di aggancio della struttura della lama e un telaio superiore (tipicamente triangolare) che sostiene i cilindri idraulici necessari a regolare l’altezza di lavoro della lama. Ai perni principali si collega quindi il telaio portante in tubolari piegati ad U adeguatamente rinforzati, che avvolgono la parte anteriore del trattore. La lama è incernierata nella parte anteriore di questo telaio: può essere fissata direttamente sul telaio, oppure collegata ad esso tramite snodi a un grado di libertà (perni cilindrici) o tramite uno snodo sferico centrale, che ne permette la regolazione su più assi (v. box). I sistemi per l’inclinazione delle lame Angledozer o tiltdozer? O entrambi? Può essere utile chiarire: le prime lame apripista prodotte erano mobili sul solo asse verticale, tramite la movimentazione idraulica del telaio principale. Per molte lavorazioni non serviva null’altro - ad esempio per dosare la massa di terra (o altri materiali) da spostare – mentre per altre incombenze ciò non era sufficiente, come nel caso del ripristino di strade sterrate, le cosiddette strade bianche, dove è molto importante mantenere il fondo leggermente inclinato verso un lato oppure a schiena d’asino, per permettere un adeguato deflusso delle acque meteoriche. Per questo è stato messo a punto l’angledozer, ovvero la lama con la possibilità di inclinazione trasversale, in modo che un’estremità possa affondare maggiormente nel terreno rispetto al centro, creando una pendenza laterale. Il tiltdozer, invece, permette di inclinare (sempre idraulicamente) la lama nel senso dell’avanzamento: una delle estremità sarà più distante dal corpo trattore, mentre l’altra logicamente si avvicina. Si crea in tal modo un flusso obbligato di materiale asportato (su un lato) e riportato (sull’altro), che viene quindi costretto a trasferirsi da una parte o dall’altra del trattore. Se nel primo caso è necessario uno snodo sferico centrale per permettere l’inclinazione, nel secondo caso può invece essere sufficiente un punto d’appoggio centrale a perno. Entrambi i movimenti sono normalmente effettuati tramite cilindri idraulici. Da notare che molti costruttori tendono ad assimilare i due movimenti, definendoli indifferentemente come tiltdozer, per cui è necessario fare attenzione in fase di acquisto, richiedendo esattamente la lama con le caratteristiche desiderate. La lama L’organo di lavoro della macchina è la lama vera e propria, una robusta lamiera curvata con uno o più raggi e saldamente fissata ad un telaio di supporto, di collegamento al telaio principale. Se la lama è fissata direttamente al telaio, i punti di appoggio sono molteplici; viceversa, se si tratta di lame inclinabili (angle o tilt-dozer), i punti di appoggio sono normalmente cinque, rappresentati da uno snodo centrale e quattro punti di appoggio laterali, dove si agganciano i cilindri idraulici e i tiranti per realizzare le varie inclinazioni. La parte a contatto col terreno, detta vomere, è normalmente in acciaio fresato antiusura; è ovviamente sostituibile, in considerazione dell’elevato consumo. Il fissaggio avviene tramite diversi bulloni, e il vomere può essere unico o diviso in più sezioni. In questo secondo caso la sostituzione è più efficiente, potendo eventualmente cambiare solo la parte usurata (utile soprattutto se la lama viene usata spesso in posizione inclinata). Più lame, più funzioni La lama standard normalmente montata su queste macchine è di tipo chiuso, in grado di movimentare efficacemente il materiale, spianare il suolo, sistemare strade. Ma la multifunzionalità è ormai un obbligo, sia per gli agricoltori che per le attrezzature agricole, per cui gli utensili terminali degli apripista sono ormai differenziati. La versione più semplice è la cosiddetta lama spietratrice, ovvero una robusta griglia che si interra per 15-30 cm circa e vaglia il terreno, rimuovendo le pietre di maggior dimensione. Con alcuni cilindri supplementari è possibile montare invece una benna con funzioni di caricatore frontale. In questo caso il telaio viene modificato sia nella parte terminale che in quella iniziale, così da ottenere una maggiore escursione verso l’alto. ruspa mf400 - completa di ripper a tre ancore RUSPA MF400 Trattore usato FIAT455/c larghezza mt.1,35 completo di apripista revisionato Dati e Caratteristiche: Marca:FIATModello:411 CON RUSPAStato:buonoCavalli:43cv Trattore cingolato fiat - 411 con ruspa TRATTORE CINGOLATO MARCA FIAT - MODELLO 565 C - ANNO 1986 Ruspa trattore pala Lamborghini 6C | |
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| Titolo: trattori e trattrici Mar Nov 01, 2016 11:09 am | |
| La trattrice è una macchina in grado di fornire energia meccanica sotto varie forme. Può essere utilizzata: come mezzo di trazione, sviluppando un lavoro di trazione; come centrale fissa di potenza, per lavori da fermo, trasmettendo il moto con pulegge e cinghie, presa di forza o tramite l'impianto idraulico (lavoro di rotazione); come centrale mobile di potenza, sviluppando contemporaneamente un lavoro di rotazione attraverso la presa di forza o l'impianto idraulico ed un lavoro di trazione e di spostamento. E' la macchina più usata nelle aziende agricole perchè sopperisce a molte esigenze colturali. I modelli Trattrici a ruote: - a trazione semplice (le ruote posteriori sono motrici e le ruote anteriori sono direttrici); - a trazione doppia (le ruote anteriori possono essere utilizzate come motrici tramite un comando dal posto di guida); - a 4 ruote motrici (le ruote sono sempre motrici e possono avere uguali dimensioni; alcuni modelli hanno il telaio snodato per poter dirigere la trattrice sia con le ruote posteriori che anteriori). Trattrici a cingoli, nelle quali gli organi di propulsione sono catene articolate. Le trattrici a ruote sono le più diffuse. La loro presenza è maggiore nelle zone pianeggianti o con leggere pendenze. Negli ultimi decenni le trattrici a doppia trazione hanno preso il sopravvento su quelle a trazione semplice. Grazie alla loro maggiore adattabilità e affidabilità nel lavoro questo tipo di trattrice si è diffusa anche nei terreni declivi sostituendosi a trattrici a cingoli, più lente e di difficile circolazione su strada. Le trattrici a cingoli si trovano prevalentemente nelle zone collinari e montane perché garantiscono aderenza, stabilità e manovrabilità in spazi stretti. Vengono comunque utilizzate in parte anche in pianura per eseguire alcune lavorazioni, come l'aratura, in quanto, rispetto alle trattrici a ruote, a parità di potenza, hanno una maggiore capacità di trazione. Gli organi La trattrice è costituita da: una struttura portante o telaio - Ha lo scopo di sorreggere tutti gli organi della trattrice e di proteggerli dalle sollecitazioni. un motore a combustione interna - E' necessario per fornire la potenza utile alla trazione della macchina e al lavoro delle attrezzature accoppiate, oltre che al traino. Può avere una potenza variabile da 15 a oltre 200 CV che viene sfruttata quasi completamente per la produzione di forza lavoro e non per sviluppare velocità organi di trasmissione del moto - Hanno il compito di trsmettere il moto derivato dall'albero motore agli organi di propulsione della macchina. Tra gli organi di trasmissione del moto ricordiamo: la frizione, il cambio di velocità, il gruppo differenziale con la coppia di ingranaggi troncoconici, le frizioni di sterzo - generalmente in quelle a cingoli, il riduttore finale di velocità. organi di direzione - Sono costituiti da organi sterzanti e servono per la guida del mezzo. Nella trattrice a ruote possono essere montati tre tipi di sterzo: meccanico, servoassistito, idraulico o idroguida. Nelle trattrici a cingoli, invece, la direzione è ottenuta agendo su due frizioni di sterzo comandate separatamente mediante due leve che, disinnestandosi totalmente o parzialmente , variano la trasmissione del moto all'uno o all'altro cingolo permettendo la sterzata. Per ottenere curve più strette vengono utilizzati i freni che agiscono separatamente sul cingolo destro o su quello sinistro. dispositivi di attacco e di trasmissione - Servono a collegare alla trattrice i rimorchi e le altre attrezzature nonchè a trasmettere a queste il moto e la potenza dell'albero motore. - dispositivi di attacco 1) dispositivi di accoppiamento trainante. In casi di macchine trainate l'attacco è realizzato mediante una barra di lamiera, provvista di una serie di fori, alla quale si fissa il gancio di traino, costituito da una forcella rigida con perno sfilabile o da un uncino; 2) dispositivi di accoppiamento portante. Per le macchine portate l'attacco è rappresentato da un dispositivo di sollevamento (in genere di tipo idrostatico) e da un dispositivo di attacco per collegare l'attrezzo alla trattrice: il cosiddetto attacco a due o tre punti. - dispositivi di trasmissione 1) presa di potenza. Costituita da un albero utile per trasmettere, direttamente o attraverso giunto cardanico, il moto dell'albero motore alle varie attrezzature meccaniche. La presa di potenza viene posizionata generalmente nella parte posteriore, ma si può trovare anche applicata anteriormente o lateralmente; 2) puleggia motrice. Trasmette il moto e la potenza del motore a macchine operatrici lavoranti a "punto fisso" mediante cinghie di trasmissione. E' un dispositivo sempre meno utilizzato. organi di frenatura - Hanno lo scopo di rallentare o arrestare la marcia del veicolo. Le trattrici sono dotate di: un freno di servizio o di arresto e un freno di stazonamento. organi di sospensione elastica - Sono necessari per ridurre gli urti e le vibrazioni che possono danneggiare gli organi della trattrice e per migliorare il comfort di guida. organi di propulsione - Hanno la funzione di permettere l'avanzamento della trattrice. possono essere costituiti da ruote gommate di tipo pneumatico per le trattrici a ruote o a catene articolate per quelle a cingoli. Le ruote metalliche, un tempo molto in uso, sono praticamente scomparse; tuttavia, ancora oggi, possono venir usate per ridurre la costipazione del terreno duranmte le operazioni di semina (ruote a gabbia) o nei lavori in risaia (ruote a cunei a sezione ristretta). il dispositivo di scarico dei gas combusti dotato di silenziatore - Riesce a ridurre il rumore prodotto dalla macchina. Nelle trattrici a ruote è posizionato, in alcuni casi lateralmente, rivolto verso il basso; in quelle cingolate è in posizione anteriore con possibilità in alcune di dirigere i fumi lontano dal posto di guida. il posto di guida - E' costituito dall'abitacolo della trattrice e concentra, al suo interno, tutti gli organi di comando che devono essere posizionati con criteri ergonomici. Il posto di guida deve essere provvisto di un telaio di protezione che, creando uno spazio di "sopravvivenza", impedisce lo schiacciamento del conducente nei casi di impennamento e di ribaltamento. Versione di stampa | |
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| Titolo: aratro Mar Nov 01, 2016 11:11 am | |
| http://www.agraria.org/macchine-agricole/trattrice1.jpg L’aratro viene considerato lo strumento principe dell’agricoltura; conosciuto fin dai tempi antichi, prima realizzato in legno poi successivamente in legno-metallo e per finire totalmente in metallo, ha permesso per centinaia di secoli la possibilità di rimescolare lo strato superficiale del terreno rendendolo adatto alla coltivazione di specie erbacee ed arboree. L’aratura leggera va dai 20 ai 40 cm mentre l’aratura profonda dai 40 ai 60. Struttura L’aratro classico (portato) è formato da: - Organi di sostegno: · Bure (telaio portante per tutta la struttura dove sono applicati gli organi dell’aratro); · Attacco a 3 punti (mediante il quale viene applicato al sollevatore idraulico); · Regolatore (mediante il quale viene regolata l’inclinazione di tutto l’aratro decidendone così l’inclinazione e la conseguente profondità di lavoro). - Organi di lavoro: · Coltro (detto anche coltello permette il taglio verticale del terreno) · Vomere (provvede al taglio orizzontale del terreno) · Versoio (è la porzione finale di tutta la struttura, permette di rovesciare il terreno precedentemente tagliato dal coltro e dal vomere). Tipologie In commercio, oggi, esistono diverse tipologie di aratri che possono essere così suddivisi: In base alla trazione di lavoro: · Aratri trainati (dotati di ruote e attaccati alla trattrice mediante gancio di traino); · Aratri semiportati (dotati di ruote per decidere la profondità di lavoro, viene applicato alla trattrice mediante sollevatore idraulico); · Aratri portati (non hanno ruote e sono applicati direttamente al sollevatore idraulico della trattrice). In base al numero di aratri intelaiati nella struttura: · Monovomere (1 aratro); · Bivomere (2 aratri); · Trivomere (3 aratri); · Quadrivomere o Tetravomere (4 aratri); · Pentavomere (5 aratri). In base al tipo: · Entrosolco (la trattrice sta con le ruote di destra dentro al solco); · Fuorisolco (la trattrice sta con le ruote fuori dal solco e avanza sul sodo); · Con Avanvomere (il coltro è sostituito da un piccolo vomere che apre il terreno al versoio); · Ara-Ripuntatore (posteriormente all’aratro è collegato alla bure anche un ripuntatore che permette la lavorazione a 2 strati); · Reversibile (per ogni aratro intelaiato nella bure ve ne è uno posto sopra in maniera speculare, permette di effettuare l’aratura senza il ritorno a vuoto, quindi arando sia da sinistra-destra che da destra-sinista); · A Disco (non è un vero e proprio aratro, assomiglia più ad un erpice a dischi, permette di rimescolare il terreno in modo superficiale senza ribaltare la zolla); · Da Scasso (sono aratri solitamente monovomere di enorme grandezza, possono lavorare fino a 1 metro e più di profondità, ultimamente sono poco usati in quanto richiedono una enorme forza di traino e quindi un grande costo, venivano usati per la preparazione di vigneti e frutteti). | |
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| Titolo: rimorchio agricolo Mar Nov 01, 2016 11:13 am | |
| Con il termine rimorchio agricolo si intende un’infinità di tipologie di rimorchi, percui ogni rimorchio in questa scheda farà voce propria. Genericamente il rimorchio è considerato un mezzo trainato dalla trattrice con il quale trasportare delle cose; (n.d.r. possano esse essere diamanti o letame ); il rimorchio è composto da un timone il quale collega la struttura alla trattrice, da uno o più assi-semiassi sui quali sono applicati gli pneumatici ed infine dal piano di carico con le sponde se presenti. Come già detto esistono molteplici tipologie di rimorchi percui andiamo ad analizzarli uno ad uno. Rimorchio da coltivatore Il rimorchio da motocoltivatore è composto da un timone che è collegato al gancio traino, da un sedile sul quale si collocherà l’operatore ed infine dal piano di carico con le sponde. Esistono alcune varianti che prevedono il collegamento di un giunto cardanico collegato alla presa di potenza del motocoltivatore il quale una volta azionato provvederà a sincronizzare i giri delle ruote motrici con quelle del rimorchietto formando così un complesso trazionato a 4 ruote motrici. Rimorchio a pianale Il rimorchio a pianale è usato per il trasporto di mezzi come ad esempio mietitrebbie,vendemmiatrici, altri trattori come ad esempio i cingolati oppure per il carico di rotoballe o balloni. Solitamente il rimorchio a pianale è dotato di 3 assi, se dotato di ralla troveremo 1 asse nella parte anteriore del rimorchio (sterzante) e 2 nella parte inferiore, se non dotato di ralla sarà definito “ad assi ravvicinati” cioè con tutti 3 gli assi sulla parte posteriore del rimorchio. Rimorchio con sponde Il rimorchio agricolo dotato di sponde è forse il più comune che possiami incontrare, è infatti di 2 tipi: - Con ralla (se abbiamo un asse sterzante nella parte anteriore e uno o più fissi nella parte inferiore; se formati da sponde basse sono usati sopratutto in frutticoltura per la movimentazione di casse o bins); - Dumper (con sponde alte, sono formati da uno o più assi fissi nella parte inferiore del rimorchio, sono usati sopratutto per la movimentazione di cereali, letame, trinciati ecc. Possono essere a cassone fisso o ribaltabile (unilaterale, bilaterale, trilaterale). I vari rimorchi sono categorizzati in base alla portata utile ed al numero di assi Rimorchi ad usi speciali Esistono infine dei rimorchi che sono stati creati per compiere una sola operazione, tra i quali troviamo: - Rimorchi per uva e mosto (sono dei rimorchi a forma di vasca, simili a dei dumper, i quali sono creati per contenere il mosto e l’uva raccolta soprautto dalla vendemmiatrice, solitamente non sono dotati di sponde rimovibili, in caso lo siano le giunture vanno sigillate con apposito materiale per evitare che il prodotto semi-liquido vada perso); - Rimorchi autocaricanti (sono dei rimorchi creati per caricare la massa verde appena sfalciata oppure leggeremente appassita in campo, sono dotati di un pick-up frontale che raccoglie il prodotto da terra e lo convoglia nel cassone); - Rimorchi portabarra-portatestata (sono dei piccoli rimorchi formati dal solo timone, qualche attacco e da uno o 2 assi, sul quale viene posta la testata durante le operazioni di spostamento in strada sono applicati al gancio traino della mietitrebbiatrice | |
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| Titolo: Re: trattori e trattori agricoli stradali gommati cingolati Dom Apr 28, 2019 6:12 pm | |
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| Titolo: Trattore agricolo Ven Giu 07, 2019 7:05 pm | |
| Trattore agricolo Il trattore agricolo, detto anche trattrice agricola, (dal latino trahere, trainare) è definita come centrale mobile di potenza, è un mezzo utilizzato in agricoltura per trainare un rimorchio o agganciare delle attrezzature specifiche per i lavori agricoli. Appartiene alla famiglia delle macchine agricole semoventi. In meccanica agraria, il trattore è considerato una macchina motrice, mentre le macchine agricole che eseguono i lavori trainate dal trattore (come l'aratro) o agganciate alla sua presa di potenza (come lo spandiconcime) vengono dette macchine operatrici. Storia[modifica | modifica wikitesto] Trattore Deutz. Il trattore è nato nel lontano 1889 negli Stati Uniti, i primi modelli erano poco maneggevoli e molto pesanti. Il trattore, definito "centrale mobile di potenza", ha costituito il punto forte della meccanizzazione agricola e della moderna agricoltura. Negli oltre 100 anni di storia, il trattore agricolo si è migliorato, potenziato e completato. Infatti il miglioramento e la scoperta di nuove tecnologie hanno accompagnato il trattore, permettendogli di acquisire un'importanza sempre maggiore. Gli ultimi esempi di trattrici sono vere e proprie opere d'ingegno tecnologico, che offrono ogni tipo di comfort all'operatore che le utilizza, limitando gli interventi faticosi e fastidiosi in ogni applicazione. Col passare del tempo il trattore si è adeguato a tutte le esigenze degli utilizzatori e a tutti i vari tipi di attrezzi, offrendo una sempre più ampia fascia d'applicazione. L'introduzione di nuovi dispositivi e organi come il sollevamento idraulico, la presa di potenza, la doppia trazione e così via, hanno ampliato gli orizzonti del trattore, facendolo diventare la macchina agricola per eccellenza. I primi trattori agricoli furono i locomobili a vapore, successivamente i trattori a testacalda, i trattori diesel fino ad arrivare ai trattori di oggi (trattore gommato e trattore a cingoli). Le prime macchine semoventi spinte con il motore a vapore fecero la loro comparsa nell'XIX secolo, esse furono: le locomotive e le locomobili. Quest'ultime venivano impiegate per molteplici usi, ma la sua più grande applicazione era nel settore agricolo, infatti era utilizzata principalmente per la trebbiatura dei cereali e la pressatura dei foraggi, durante l'epoca del suo utilizzo, la locomobile ha subito numerose modifiche strutturali, ma la costruzione che riscosse maggior successo e che si affermo nel settore agricolo fu il modello detto: tipo locomotva.[1] Questa tipologia di veicolo, antesignana del moderno trattore venne sostituita gradatamente dal trattore Testa calda per via del costo di acquisto e mantenimento inferiore e comodità dell'utilizzo. Locomobile a vapore. Trattori a testa calda (2T)[modifica | modifica wikitesto] SuperLandini, a testa calda. Trattore cingolato Orsi Anteo. Il trattore Diesel a testa calda, per la sua robustezza, affidabilità, economicità nei consumi e nella manutenzione, ha ottenuto un buon successo nella prima metà del secolo scorso. Il "testa calda" è un motore endotermico monocilindrico Diesel a iniezione, così detto perché l'accensione è ottenuta mediante l'utilizzo di una superficie rovente, la testata (definita anche calotta o vaporizzatore). In pratica si scalda il prominente “muso” del trattore, utilizzando una fiamma alimentata con petrolio o benzina, o più spesso un bruciatore a gas liquido. Un tempo, in alcuni modelli, si usava anche la modalità di accensione alternativa, con una piccola cartuccia d'esplosivo inserita nell'apposita fessura della stessa, che si accendeva dando fuoco alla miccia (oppure, con un altro tipo, con una percussione tipo quella di un fucile): l'esplosione che ne seguiva provocava l'avviamento. Perciò era d'uso anche il soprannome di trattore a miccia. Uno dei vantaggi d'uso era la possibilità di usare combustibili molto economici, come il petrolio non raffinato. Questi trattori sono caratterizzati anche da un grosso volano, che gli esperti trattoristi utilizzano, con opportuni movimenti, per avviare il motore. I motori sono piuttosto rumorosi e, dato il bassissimo numero di giri, emettono un suono inconfondibile. Per gli appassionati è come un suono musicale: si parla di sentir cantare il motore. I primi motori a testa calda nacquero a fine 1800, a 4 tempi, per passare dopo pochi anni alla modalità a 2 tempi. Richard Hornsby & Son, Grantham UK, realizzano il primo trattore della storia con motore principale testa calda, Herbert Akroyd Stuart che era stato brevettato nel 1891[2]. Il primo trattore italiano di questo tipo fu realizzato nel 1924 dalla Bubba. Seguirono i trattori delle storiche case Landini, OM e Pietro Orsi. Fuori d'Italia, i tedeschi Lanz Bulldog e i polacchi Ursus sono i più noti. La produzione dei testa calda terminò in Italia nel 1959: ultimo modello l'Orsi O35, costruito in pochissimi esemplari, sfortunato ultimo tentativo dell'azienda di insistere sulla linea dei testa calda quando i concorrenti si erano già defilati, avendo definitivamente preferito più moderni motori Diesel. In Argentina e in Polonia furono prodotti dei testa calda anche fino ai primi anni sessanta. Come per gli altri tipi di trattori, esistevano testa calda adatti all'uso prettamente agricolo, originariamente con ruote non gommate, e trattori cosiddetti stradali, usati per il traino di carri anche nelle zone portuali. Sono stati pure costruiti, negli anni cinquanta, alcuni esemplari cingolati, come l'Orsi Anteo. La presenza di grosse pulegge laterali rendeva inoltre questi mezzi adatti alla trebbiatura, con la trasmissione del moto alla trebbiatrice, e da questa alla pressaforaggi (imballatore) tramite un'ampia cinghia. Ancora fino ai primi anni ottanta, in molte campagne italiane, si potevano vedere in esercizio i vecchi Orsi o Landini che trainavano o alimentavano le grosse macchine per la trebbiatura. Tuttora, nelle rassegne di macchine agricole d'epoca sono solitamente presenti, ancora funzionanti, diversi trattori testa calda, tenuti con particolare cura dagli affezionati proprietari. I trattori, dopo la Seconda guerra mondiale, si sono gradualmente convertiti al motore Diesel (messo a punto da Rudolf Diesel alla fine dell'Ottocento). È questo un motore endotermico a iniezione di combustibile, che a differenza dal motore a ciclo Otto o volgarmente "a scoppio", viene chiamato ad accensione per compressione o ad accensione spontanea. Nel motore Diesel infatti nel cilindro viene immessa sola aria, che viene poi compressa adiabaticamente nella fase di compressione. È a questo punto che viene iniettato il combustibile (gasolio) che, a causa delle elevate temperature raggiunte dalla compressione dell'aria, si incendia spontaneamente favorendo la combustione e cedendo lavoro allo stantuffo. Il motore Diesel si è affermato poi maggiormente negli anni cinquanta divenendo affidabile, economico, robusto e veloce. All'inizio degli anni sessanta la quasi totalità di trattori europei prodotti presenta un motore Diesel veloce, abbandonando per sempre il testacalda e il motore a petrolio. Il primo trattore con motore Diesel è stato il trattore tedesco Benz-Sendling BS 6, introdotto nel 1922. Il primo trattore italiano equipaggiato con un motore Diesel era il Cassani 40HP, realizzato dal giovane Francesco Cassani nel 1926, che nel 1942 fonda a Treviglio (Bergamo) la SAME. Costruttori che hanno contribuito alla nascita del trattore moderno Canada[modifica | modifica wikitesto] Cockshutt Plow Company Massey Ferguson (ora parte del gruppo AGCO) Versatile (ora parte del gruppo italo-americano CNH Industrial) Francia[modifica | modifica wikitesto] Austin Babiole Le Percheron Renault Agriculture (venduta nel 2003 alla tedesca Claas) Someca (ex filiale Fiat Trattori) Vierzon Germania[modifica | modifica wikitesto] Allgaier Bautz Claas DDR Deutz Deutz-Fahr (ora parte del gruppo Same) Eicher Fahr Fendt (ora parte del gruppo AGCO) Güldner Hanomag Hatz Hela Holder Kramer Lanz Lanz-Bulldog MAN Traktoren Normag Porsche Traktor Schlüter Zettelmeyer Gran Bretagna[modifica | modifica wikitesto] Champion David Brown Massey Ferguson (ora parte del gruppo AGCO) Field Marshall JCB McCormick Tractors International (ora parte del gruppo Argo Tractors) Nuffield Universal tractor Italia[modifica | modifica wikitesto] Agrifull Agritractor Antonio Carraro Trattori BCS Group Bubba Carraro Agritalia Fiatagri (successivamente confluita nel gruppo CNH) Goldoni Itma - Galamini Lamborghini (ora parte del gruppo Same) Landini (ora parte del gruppo Argo Tractors) Lesa OM Orsi Pierre trattori Oto-Melara SAME Valpadana (ora parte del gruppo Argo Tractors) Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto] Allis-Chalmers (ora parte del gruppo AGCO) Case (ora parte del gruppo CNH) Cockshutt Farmall Ford Tractor (poi New Holland ed ora confluita nel gruppo CNH) Fordson Hart-Parr Hesston (ora parte del gruppo AGCO) John Deere Massey-Harris (poi Massey Ferguson ed ora parte del gruppo AGCO) McCormick-Deering (ora parte del gruppo Argo) Minneapolis-Moline Oliver Rumely OilPull Svizzera - Austria[modifica | modifica wikitesto] Bucher Bührer Hürlimann (ora parte del gruppo Same) Köpfli Lindner Steyr (ora parte del gruppo CNH) Vevey Reform Scandinavia[modifica | modifica wikitesto] BM/Volvo Bolinder-Munktell (BM) Valmet (oggi Valtra) (ora parte del gruppo AGCO) Volvo Altri paesi[modifica | modifica wikitesto] Belarus (Bielorussia) Bukh (Danimarca) HSCS (Ungheria) Kubota (Giappone) Mancini (Argentina) Pauny (Argentina) Promi (Argentina) Tortone (Argentina) Ursus (Polonia) UTB (Romania) Zanello (Argentina) Zetor (Repubblica Ceca) La produzione di queste macchine coincide con l'inizio dello sviluppo industriale italiano. È la Landini, una delle prime fabbrica di trattori in Italia fondata nel 1884, a lanciare la meccanizzazione delle lavorazioni agricole, affidate fino a quel tempo solo alla fatica degli animali e dell'uomo, inizialmente con locomobili a vapore, dal 1910 con motori testacalda, quindi dal 1928 con trattori sempre testacalda e dagli anni sessanta con i motori Diesel. Nei primi anni del XX secolo nascono altre aziende che producono trattrici e attrezzature agricole per la lavorazione del terreno. È in questo periodo che nasce la Pavesi P4 a 4 ruote motrici e la Fiat Trattori, che con il modello 25R del 1951 divenne uno dei primi produttori di trattori in Europa. La maggior parte è concentrata ancora oggi nella pianura padana. Lamborghini R6 100. . In tempo di guerra 1942 sono sorte nuove case costruttrici di trattori tra cui la SAME (Società Accomandita Motori Endotermici). Nell'immediato dopoguerra l'assoluta penuria di trattori e la relativa abbondanza di mezzi in origine militari, fece sì che nelle zone agricole il fabbro di paese provvedesse al montaggio di pezzi staccati (motore, telaio, cambio, ecc.) che presero il nome confidenziale di carioca,[3] mentre in linguaggio burocratico vennero definiti derivati. Da tale esperienza sorse la Lamborghini Trattori nel 1948, oggi facenti parte della nuova multinazionale italiana SAME Deutz-Fahr, a cui appartiene anche la svizzera Hürlimann (acquistata nel 1977), che si colloca al quarto posto nella graduatoria mondiale dei costruttori di trattori. La Fiat ancora oggi con la sua controllata CNH, controlla una fetta importante del mercato agricolo. I trattori Italiani più famosi in Europa e nel Mondo sono: - Landini Super, - Landini Velite, - Fiat 25R, - OM 35-40, - SAME D.A.25, - Landini L55, - Lamborghini DL30c, - Fiat 18 "La Piccola", - FiatAgri 180-90 DT, - SAME Explorer '80 - Fiat 640. Trattore Massey-Ferguson. Codice della strada[modifica | modifica wikitesto] Nel codice della strada è chiamato anche trattrice agricola. «Le macchine agricole sono macchine a ruote o a cingoli destinate ad essere impiegate nelle attività agricole e forestali e possono, in quanto veicoli, circolare su strada per il proprio trasferimento e per il trasporto per conto delle aziende agricole e forestali di prodotti agricoli e sostanze di uso agrario, nonché di addetti alle lavorazioni; possono, altresì, portare attrezzature destinate alla esecuzione di dette attività.» (Codice della strada, Art.57) «1) trattrici agricole: macchine a motore con o senza piano di carico munite di almeno due assi, prevalentemente atte alla trazione, concepite per tirare, spingere, portare prodotti agricoli e sostanze di uso agrario nonché azionare determinati strumenti, eventualmente equipaggiate con attrezzature portate o semiportate da considerare parte integrante della trattrice agricola;» (Codice della strada, Art.57) La progettazione e la costruzione sono studiati per l'uso specifico al di fuori delle normali strade, pur essendo sottoposto a regolare immatricolazione e di conseguenza targato ed in grado di effettuare trasferimenti sui normali percorsi viari. Ne esistono in commercio di diversi tipi e modelli a seconda delle condizioni di lavoro e della potenza richiesta. Esistono modelli gommati, cioè con ruote di gomma e cingolati (trattore a cingoli), vengono scelti in un modo o nell'altro in base alle condizioni del terreno e al tipo di lavorazione richiesta. I trattori storici anche detti " d'epoca" per poter circolare su strada, devono assoggettarsi alle prescrizioni imposte dal Codice della Strada alle macchine agricole. Veicoli derivati[modifica | modifica wikitesto] La stessa impostazione generale del mezzo utilizzato in agricoltura è stata utilizzata anche per usi in altri ambiti specifici, ad esempio come mezzi trainanti vagoncini nel caso del R.C. Leprotto. Protezioni[modifica | modifica wikitesto] I trattori agricoli negli anni hanno adottato in modo sempre più crescente dotazioni per migliorare la sicurezza e la qualità di guida del mezzo agricolo, nel 2008 in Italia causa un elevato numero d'incidenti mortali causati da ribaltamento, è stato reso obbligatorio l'adeguamento a tutti i trattori dei dispositivi di protezioni quali cinture di sicurezza e arco anti-ribaltamento (che protegge il conducente in caso di ribaltamento).[4][5] Dal 2006 l'acquisto di un trattore agricolo è vincolato al possesso di una partita IVA, poiché necessaria per l'immatricolazione della macchina agricola[6] in quanto essendo una macchina specialistica richiede che venga utilizzata da personale specializzato, che deve essere munito di patente specifica (in vigore dal 2013).[7] Note | |
| | | el magutt
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| Titolo: Re: trattori e trattori agricoli stradali gommati cingolati Ven Giu 07, 2019 7:09 pm | |
| Un trattore è un veicolo ingegneristico appositamente progettato per fornire uno sforzo di trazione (o coppia ) elevato a basse velocità, allo scopo di trainare un rimorchio o un macchinario utilizzato in agricoltura o nell'edilizia . Più comunemente, il termine è usato per descrivere un veicolo agricolo che fornisce la forza e la trazione per meccanizzare le attività agricole, in particolare (e originariamente) la lavorazione del terreno , ma al giorno d'oggi una grande varietà di compiti. Gli attrezzi agricoli possono essere trainati dietro o montati sul trattore e il trattore può anche fornire una fonte di energia se l'attrezzo è meccanizzato. La parola trattore è stata presa dal latino , essendo l' agente sostantivo di tra "tirare". [1] [2] Il primo uso registrato della parola che significa "un motore o un veicolo per trainare carri o aratri" avvenne nel 1896, dal termine precedente " motore di trazione " (1859). [3] Variazioni nazionali Nel Regno Unito , nella Repubblica d'Irlanda , in Australia , in India , in Spagna , in Argentina , in Slovenia , in Serbia , in Croazia , nei Paesi Bassi e in Germania , il termine "trattore" significa in genere "trattore agricolo" e l'uso della parola "trattore" significare che altri tipi di veicoli sono familiari al commercio di veicoli, ma non sono familiari a gran parte del pubblico in generale. In Canada e negli Stati Uniti , la parola può anche riferirsi alla parte del trattore stradale di un rimorchio per trattore , ma di solito si riferisce anche al pezzo di attrezzatura agricola Motori di trazione John Fowler ha aperto la strada all'applicazione della potenza del vapore all'agricoltura nel 1850 e ha inventato macchine per l'aratura e lo scavo dei canali di drenaggio . I primi attrezzi agricoli alimentati agli inizi del XIX secolo erano motori portatili: motori a vapore su ruote che potevano essere utilizzati per azionare macchinari agricoli meccanici mediante una cinghia flessibile. Richard Trevithick progettò il primo motore a vapore fisso "semi-portatile" per uso agricolo, noto come "motore da fienile" nel 1812, ed era usato per azionare una trebbiatrice di mais. [4] Il vero motore portatile fu inventato nel 1839 da William Tuxford di Boston, nel Lincolnshire, che iniziò la produzione di un motore costruito attorno a una caldaia in stile locomotiva con tubi di fumo orizzontali. Sull'albero motore era montato un volano di grandi dimensioni e veniva utilizzata una robusta cintura di pelle per trasferire l'azionamento all'apparecchiatura da guidare. Nel 1850, John Fowler usò un motore portatile Clayton & Shuttleworth per guidare l'apparato nelle prime dimostrazioni pubbliche dell'applicazione del trasporto di cavi alla coltivazione. Parallelamente allo sviluppo iniziale del motore portatile, molti ingegneri hanno tentato di renderli semoventi: i motori anteriori del motore di trazione . Nella maggior parte dei casi questo è stato ottenuto montando un pignone all'estremità dell'albero motore e facendo passare una catena da questo ad un pignone più grande sull'asse posteriore. Questi esperimenti hanno avuto un successo misto. [5] Il primo motore di trazione adeguato, nella forma riconoscibile oggi, fu sviluppato nel 1859 quando l'ingegnere britannico Thomas Aveling modificò un motore portatile Clayton & Shuttleworth , che doveva essere trasportato da un lavoro all'altro in uno semovente. . L'alterazione è stata fatta montando una lunga catena di trasmissione tra l'albero motore e l'asse posteriore. [6] 1882 Harrison Machine Works: motore di trazione a vapore . La prima metà del 1860 fu un periodo di grande sperimentazione, ma alla fine del decennio la forma standard del motore di trazione si era evoluta e sarebbe cambiata poco nei prossimi sessanta anni. È stato ampiamente adottato per uso agricolo. I primi trattori erano motori aranti a vapore . Sono stati usati a coppie, posizionati su entrambi i lati di un campo per trainare un aratro avanti e indietro tra loro usando un cavo. In Gran Bretagna Mann e Garrett svilupparono trattori a vapore per l'aratura diretta, ma il terreno pesante e umido dell'Inghilterra significò che questi progetti erano meno economici di una squadra di cavalli. Negli Stati Uniti , dove erano consentite le condizioni del terreno, venivano utilizzati trattori a vapore per il trasporto diretto di aratri. I motori agricoli a vapore sono rimasti in uso fino al 20 ° secolo fino a quando non sono stati sviluppati motori a combustione interna affidabili. [7] Trattore a benzina Dan Albone con il suo prototipo 1902 Ivel Agricultural Motor, il primo trattore a benzina con successo. Linea di trattori che solcano un campo negli anni '40 Nel 1892, John Froelich inventò e costruì il primo trattore a benzina / benzina a Clayton County, Iowa , USA. [8] [9] [10] Un motore a benzina monocilindrico Van Duzen era montato su un telaio del motore Robinson, che poteva essere controllato e azionato dalla scatola del cambio di Froelich. [11] Dopo aver ricevuto un brevetto, Froelich avviò la Waterloo Gasoline Engine Company e investì tutti i suoi beni. Tuttavia, l'impresa fu molto infruttuosa, e nel 1895 tutto fu perso e lui fallì. [12] [13] [14] [15] A Richard Hornsby & Sons viene attribuito il merito di aver prodotto e venduto il primo trattore a propulsione petrolifera in Gran Bretagna inventato da Herbert Akroyd Stuart . Il motore di trazione per olio di sicurezza brevettato Hornsby-Akroyd è stato realizzato nel 1896 con un motore da 20 CV. Nel 1897 fu acquistato dal signor Locke-King, e questa è la prima vendita registrata di un trattore in Gran Bretagna. Sempre in quell'anno, il trattore vinse una medaglia d'argento della Royal Agricultural Society of England . Quel trattore sarebbe stato successivamente restituito alla fabbrica e dotato di una pista di caterpillar. Il primo trattore per uso generale a benzina leggero di successo commerciale fu costruito da Dan Albone , un inventore britannico nel 1901. [16] [17] Presentò un brevetto il 15 febbraio 1902 per la sua progettazione di trattori e quindi formò Ivel Agricultural Motors. Limitato. Gli altri registi erano Selwyn Edge , Charles Jarrott , John Hewitt e Lord Willoughby . Chiamò la sua macchina Ivel Agricultural Motor; la parola "trattore" non è diventata di uso comune fino a più tardi. Il motore agricolo Ivel era leggero, potente e compatto. Aveva una ruota anteriore, con pneumatici in gomma piena, e due grandi ruote posteriori come un moderno trattore. Il motore utilizzava il raffreddamento ad acqua, per evaporazione. Aveva una marcia avanti e una retromarcia. Una puleggia sul lato sinistro permetteva di essere utilizzata come motore fisso , guidando una vasta gamma di macchine agricole. Il prezzo di vendita del 1903 era £ 300. Il suo trattore vinse una medaglia al Royal Agricultural Show , nel 1903 e nel 1904. Furono costruiti circa 500 esemplari e molti furono esportati in tutto il mondo. [18] Il motore originale è stato realizzato dalla Payne & Co. di Coventry . Dopo il 1906, furono usati motori francesi Aster . Il primo trattore americano di successo fu costruito da Charles W. Hart e Charles H. Parr . Hanno sviluppato un motore a benzina a due cilindri e avviato la loro attività a Charles City, Iowa . Nel 1903, l'azienda costruì 15 trattori. Il loro # 3 da 14.000 libbre è il più vecchio trattore a combustione interna sopravvissuto negli Stati Uniti, ed è in mostra allo Smithsonian National Museum of American History di Washington, DC. Il motore bicilindrico ha un ciclo di fuoco unico nel suo genere quello ha prodotto 30 cavalli alla fascia e 18 alla timone. [19] Un primo Fordson che discusse un campo nella contea di Princess Anne, in Virginia , nel 1925. Nel 1908, Saunderson Tractor e Implement Co. di Bedford introdussero un design a quattro ruote e, a quel tempo, divennero il più grande produttore di trattori in Gran Bretagna. Mentre i primi, i trattori più pesanti avevano inizialmente un grande successo, divenne sempre più evidente in questo momento che il peso di un grande telaio di supporto era meno efficiente rispetto ai modelli più leggeri. Henry Ford ha introdotto un design leggero, prodotto in serie che ha in gran parte spostato i modelli più pesanti. Alcune aziende hanno seguito con disinvoltura disegni mediocri, quasi a smentire il concetto, ma in gran parte non hanno avuto successo in quell'impresa. [20] Inizialmente impopolari, queste macchine a benzina iniziarono a prendere piede negli anni '10, quando diventarono più piccole e più economiche. [21] Henry Ford introdusse il Fordson , un trattore molto popolare prodotto in serie, nel 1917. Furono costruiti negli Stati Uniti, in Irlanda, in Inghilterra e in Russia, e nel 1923, Fordson possedeva il 77% del mercato statunitense. Il Fordson ha distribuito un telaio, usando la forza del blocco motore per tenere insieme la macchina. Negli anni '20, i trattori con motori a combustione interna a benzina erano diventati la norma. Trattore Cassani modello 40HP, presso il Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Harry Ferguson fece domanda per un brevetto britannico per il suo attacco a tre punti nel 1926, un attacco a tre punti dell'attrezzo al trattore e il più semplice e il solo modo statisticamente determinato di unire due corpi in ingegneria. La Ferguson-Brown Company ha prodotto il trattore Model A Ferguson-Brown con un attacco idraulico progettato da Ferguson. Nel 1938 Ferguson iniziò una collaborazione con Henry Ford per produrre il trattore Ford-Ferguson 9N . L'attacco a tre punti divenne ben presto il sistema di attacco preferito tra gli agricoltori di tutto il mondo. Questo modello di trattore comprendeva anche un albero di presa di forza posteriore (PTO) che poteva essere usato per alimentare attrezzi con attacco a tre punti montati come falciatrici falcianti. Questa ubicazione della presa di forza ha stabilito lo standard per i futuri sviluppi del trattore. Progettazione, potenza e trasmissione del trattore agricolo Configurazioni del trattore I trattori possono essere generalmente classificati per numero di assi o ruote, con le principali categorie di trattori a due ruote ( trattori a un solo asse) e trattori a quattro ruote (trattori a due assi); più assi sono possibili ma non comuni. Tra i trattori a quattro ruote (trattori a due assi), la maggior parte sono a due ruote motrici (di solito nella parte posteriore ); ma molti sono a due ruote motrici con assale anteriore, quattro ruote motrici (spesso con sterzo articolato) o trattori cingolati (con cingoli in acciaio o gomma). Volvo T25, 1956, trattore a benzina Il classico trattore agricolo è un semplice veicolo aperto, con due ruote motrici molto grandi su un asse sottostante e leggermente dietro un sedile singolo (il sedile e il volante di conseguenza sono al centro), e il motore davanti al guidatore, con due ruote orientabili sotto il vano motore. Questo design di base è rimasto invariato per un certo numero di anni, ma le cabine chiuse sono montate su quasi tutti i modelli moderni, per ragioni di sicurezza e comfort dell'operatore. In alcune località con terreni pesanti o umidi, in particolare nella Central Valley della California, il tipo di trattore cingolato "Caterpillar" o "cingolato" divenne popolare negli anni '30, grazie alla trazione e alla flottazione superiori. Questi sono stati in genere manovrati attraverso l'uso di pedali dei freni girevoli e frizioni separate della pista azionate da leve piuttosto che da un volante. Un moderno trattore agricolo a 4 ruote motrici a Faizabad in India I trattori a quattro ruote motrici cominciarono ad apparire negli anni '60. Alcuni trattori a quattro ruote motrici hanno la configurazione standard "due grandi, due piccoli" tipica di trattori più piccoli, mentre alcuni hanno quattro grandi ruote motrici. I trattori più grandi sono in genere un design articolato, incernierato al centro guidato da cilindri idraulici che spostano l'unità di potenza anteriore mentre l'unità di trascinamento non viene sterzata separatamente. Un moderno propulsore direzionale orientabile che pianta il grano nel Nord Dakota All'inizio del XXI secolo, i trattori multitraccia orientabili articolati o non articolati hanno in gran parte soppiantato il tipo Caterpillar per uso agricolo. I più grandi tipi di moderni trattori agricoli comprendono unità articolate a quattro o otto ruote motrici con una o due unità di potenza che sono incernierate nel mezzo e dirette da frizioni o pompe idrauliche. Uno sviluppo relativamente recente è la sostituzione di ruote o cingoli in acciaio di tipo cingolato con cingoli flessibili in gomma rinforzati con acciaio, solitamente azionati da meccanismi di guida idrostatici o completamente idraulici. La configurazione di questi trattori assomiglia poco al classico design del trattore agricolo. Motore e combustibili I predecessori dei moderni trattori, i motori di trazione, utilizzavano motori a vapore per l'energia. Benzina e kerosene Dall'inizio del XX secolo, i motori a combustione interna sono stati la fonte di energia preferita. Tra il 1900 e il 1960, la benzina era il combustibile predominante, con il cherosene (il Rumely Oil Pull era il più notevole di questo tipo) e l' etanolo era un'alternativa comune. In generale, un motore poteva bruciarne uno, anche se l'avviamento a freddo era più facile a benzina. Spesso, un piccolo serbatoio ausiliario di carburante era disponibile per contenere benzina per l'avviamento a freddo e il riscaldamento, mentre il serbatoio principale del carburante conteneva tutto il combustibile più conveniente o meno costoso per il particolare agricoltore. Nel Regno Unito, un motore a benzina e cherosene è noto come un motore a benzina-paraffina . diesel La Dieselizzazione ha preso slancio a partire dagli anni '60, ei moderni trattori agricoli impiegano solitamente motori diesel , che vanno in potenza da 18 a 575 CV (da 15 a 480 kW). Le dimensioni e la resa dipendono dall'applicazione, con trattori più piccoli utilizzati per la tosatura del prato , l'architettura del verde, l' agricoltura e la produzione di camion e trattori più grandi per vasti campi di grano, mais, soia e altre colture di grandi dimensioni. Gas di petrolio liquefatto Anche il gas di petrolio liquefatto (GPL) o il propano sono stati utilizzati come carburanti per trattori, ma richiedono speciali serbatoi di carburante pressurizzati e attrezzature di riempimento, quindi sono meno diffusi nella maggior parte dei mercati. Biodiesel In alcuni paesi, come la Germania, viene spesso utilizzato il biodiesel . [22] [23] Alcuni altri biocarburanti, come l'olio vegetale puro, vengono utilizzati anche da alcuni agricoltori. [24] [25] Trasmissione I trattori agricoli più vecchi utilizzano una trasmissione manuale con diversi rapporti di trasmissione , in genere da tre a sei, a volte moltiplicati in due o tre intervalli. Questa disposizione fornisce una serie di rapporti discreti che, combinati con la variazione dell'acceleratore, consentono velocità di guida finale da meno di uno a circa 25 miglia all'ora (40 km / h), con le velocità inferiori utilizzate per lavorare la terra e la più alta velocità utilizzata sulla strada. Velocità lente e controllabili sono necessarie per la maggior parte delle operazioni eseguite con un trattore. Aiutano a dare all'agricoltore un più ampio grado di controllo in determinate situazioni, come il lavoro sul campo. Tuttavia, quando si viaggia su strade pubbliche, le basse velocità operative possono causare problemi, come lunghe code o code, che possono ritardare o disturbare gli automobilisti in auto e camion. Questi automobilisti sono responsabili di essere debitamente attenti nei confronti dei trattori agricoli e condividono la strada con loro, ma molti si sottraggono a questa responsabilità, quindi vengono impiegati vari modi per minimizzare l'interazione o minimizzare il differenziale di velocità dove possibile. Alcuni paesi (ad esempio i Paesi Bassi ) utilizzano un segnale stradale su alcune strade che significa "no trattori agricoli". Alcuni trattori moderni, come il JCB Fastrac, sono ora in grado di raggiungere velocità di marcia molto superiori a circa 80 km / h. Un vecchio trattore agricolo europeo modello, del tipo ancora comune nell'Europa orientale I trattori più vecchi di solito hanno progetti di trasmissione non sincronizzati , che spesso richiedono all'operatore di fermare il trattore per spostarsi tra le marce. Questa modalità di utilizzo è intrinsecamente inadatta ad alcuni dei trattori di lavoro, ed è stata aggirata in vari modi nel corso degli anni. Per i trattori non sincronizzati esistenti, i metodi di elusione sono il doppio innesto o il cambio di potenza, entrambi richiedono all'operatore di fare affidamento sull'abilità per accelerare gli ingranaggi mentre si spostano, e sono indesiderabili dal punto di vista dell'attenuazione del rischio a causa di ciò che può andare se l'operatore commette un errore, è possibile che si verifichino danni alla trasmissione e si può verificare la perdita del controllo del veicolo se il trattore sta rimorchiando un carico pesante in salita o in discesa, cosa che spesso accade ai trattori. Pertanto, i manuali dell'operatore per la maggior parte di questi trattori indicano che uno deve sempre arrestare il trattore prima di spostarlo e non menzionano nemmeno le alternative. Come già detto, questa modalità di utilizzo è intrinsecamente inadatta ad alcuni dei trattori da lavoro, quindi sono state perseguite opzioni migliori per i nuovi modelli di trattori. Spaccato del trattore moderno In questi progetti di trasmissione non sincronizzati sono stati sostituiti con la sincronizzazione o con trasmissioni a variazione continua (CVT). O una trasmissione manuale sincronizzata con un numero sufficiente di rapporti disponibili (spesso raggiunti con doppia portata, alta e bassa) o un CVT consente di adeguare la velocità del motore alla velocità desiderata dell'azionamento finale, mantenendo il regime del motore entro la velocità appropriata (misurata in rotazioni al minuto o al minuto) intervallo per la generazione di energia (il campo di lavoro) (mentre il rallentamento per ottenere la velocità di azionamento finale desiderata è un compromesso che lascia il campo di lavoro). I problemi, le soluzioni e gli sviluppi descritti qui descrivono anche la storia dell'evoluzione della trasmissione nei camion semirimorchi . La più grande differenza è il turnover della flotta; mentre la maggior parte dei vecchi trattori stradali è stata da tempo demolita, molti dei vecchi trattori agricoli sono ancora in uso. Pertanto, la progettazione e il funzionamento delle vecchie trasmissioni sono principalmente di interesse storico per il trasporto su strada, mentre nell'agricoltura spesso colpisce anche la vita quotidiana. Attacchi e applicazioni di potenza La potenza prodotta dal motore deve essere trasmessa all'attrezzatura o all'attrezzatura per eseguire il lavoro effettivo previsto per l'apparecchiatura. Ciò può essere realizzato tramite un sistema di timone o gancio di traino se l'attrezzo deve essere trainato o altrimenti tirato attraverso la forza di trazione del motore, o tramite una puleggia o un sistema di presa di forza se l'attrezzo è fermo, o una combinazione dei due. Tiranti Fino agli anni '40, aratri e altre attrezzature per la lavorazione del terreno erano generalmente collegati al trattore tramite una barra di trazione . La barra di traino classica è semplicemente una barra d'acciaio attaccata al trattore (o in alcuni casi, come nei primi Fordson, colata come parte dell'alloggiamento della trasmissione posteriore) a cui il gancio dell'attrezzo era fissato con un perno o un anello e forcella. L'attrezzo può essere facilmente montato e rimosso, consentendo al trattore di essere utilizzato per altri scopi su base giornaliera. Se il trattore era dotato di una barra di traino oscillante, potrebbe essere impostato al centro o spostato dal centro per consentire al trattore di correre al di fuori del percorso dell'attrezzo. Il sistema di timone richiedeva che l'attrezzo avesse il proprio ingranaggio (di solito ruote) e nel caso di un aratro, un coltivatore a scalpello o un erpice, una sorta di meccanismo di sollevamento per sollevarlo dal terreno a turno o per il trasporto. I drawbar hanno necessariamente comportato un rischio di ribaltamento a seconda di come veniva applicata la coppia di trazione. [26] I trattori Fordson (di cui più unità sono state prodotte e messe in servizio rispetto a qualsiasi altro trattore agricolo) erano estremamente inclini a rotolare all'indietro a causa di un passo troppo corto. Il collegamento tra l'attrezzo e il trattore di solito presentava un certo gioco che poteva portare a partenze a scatti e maggiore usura sul trattore e sull'attrezzatura. Un moderno trattore John Deere modello 9400 a quattro ruote motrici con ruote triplicate e una catena di attrezzi trainata da timone, tra cui attrezzatura per la lavorazione di un solo passaggio, piantatrice e fertilizzatore con serbatoi I drawbar erano adatti all'alba della meccanizzazione, perché erano molto semplici nel concetto e poiché il trattore sostituiva il cavallo, gli attrezzi da cavallo esistenti di solito avevano già la marcia. Con il progredire della storia della meccanizzazione, tuttavia, i vantaggi di altri sistemi di aggancio sono diventati evidenti, portando a nuovi sviluppi (vedi sotto). A seconda della funzione per la quale viene utilizzato un trattore, tuttavia, la barra di trazione è ancora uno dei soliti mezzi per attaccare un attrezzo a un trattore (vedere la foto a sinistra). Supporti fissi Alcuni produttori di trattori hanno prodotto attrezzature corrispondenti che potevano essere montate direttamente sul trattore. Gli esempi comprendevano caricatori frontali, falciatrici, coltivatori a filari, raccoglitori di mais e seminatrici di mais. Nella maggior parte dei casi, questi supporti fissi erano proprietari e unici per ogni marca di trattore, quindi un attrezzo prodotto da John Deere, per esempio, non poteva essere collegato a un trattore Moline Minneapolis. Un altro svantaggio era il montaggio di solito richiesto un po 'di tempo e di lavoro, con il risultato che l'attrezzo veniva fissato in modo semipermanente con bulloni o altro hardware di montaggio. Di solito, non era pratico rimuovere l'attrezzo e reinstallarlo giorno per giorno. Di conseguenza, il trattore non era disponibile per altri usi e dedicato a un uso singolo per un periodo di tempo apprezzabile. Un attrezzo generalmente sarebbe montato all'inizio della sua stagione di utilizzo (come la lavorazione del terreno, la semina o la raccolta) e rimosso solo quando la stagione di utilizzo probabile era terminata. Attacchi a tre punti e intoppi rapidi Il sistema di timone era praticamente il metodo esclusivo per attaccare gli attrezzi (oltre all'attacco diretto al trattore) prima che Harry Ferguson sviluppasse l' attacco a tre punti . L'attrezzatura collegata all'attacco a tre punti può essere sollevata o abbassata idraulicamente con una leva di comando. L'attrezzatura collegata all'attacco a tre punti di solito è completamente supportata dal trattore. Un altro modo per attaccare un attrezzo è tramite un attacco rapido, che è attaccato all'attacco a tre punti. Ciò consente a una singola persona di attaccare più rapidamente una macchina e mettere la persona in minore pericolo durante il fissaggio della macchina. Un moderno attacco a tre punti L'attacco a tre punti ha rivoluzionato i trattori agricoli e i loro attrezzi. Mentre il sistema Ferguson era ancora sotto brevetto, altri produttori hanno sviluppato nuovi sistemi di aggancio per cercare di respingere alcuni dei vantaggi competitivi di Ferguson. Ad esempio, i trattori di International Harvestor's Farmall hanno ottenuto un "Fast Hitch" a due punti e John Deere aveva un sollevatore elettrico simile all'invenzione di Ferguson, ma non così flessibile. Una volta scaduta la protezione del brevetto sull'attacco a tre punti, è diventato uno standard del settore. Quasi tutti i trattori oggi presentano il collegamento a tre punti di Ferguson o un derivato di esso. Questo attacco consente un facile fissaggio e distacco degli attrezzi consentendo allo stesso di far funzionare l'attrezzo come una parte del trattore, quasi fosse attaccato da un attacco fisso. In precedenza, quando l'attrezzo colpiva un ostacolo, il gancio di traino si rompeva o il trattore poteva ribaltarsi. Il genio di Ferguson era quello di combinare una connessione tramite due bracci inferiori e uno superiori che erano collegati a un martinetto idraulico di sollevamento. L'ariete era, a sua volta, collegato alla parte superiore dei tre collegamenti in modo che l'aumento della resistenza (come quando un aratro colpisce una roccia) ha causato il sollevamento dell'idraulica dell'attrezzo fino a quando l'ostacolo non è passato. Recentemente, il brevetto di Bobcat sulla sua connessione con il caricatore frontale (ispirato a questi sistemi precedenti) è scaduto e i trattori compatti vengono ora equipaggiati con attacchi a connessione rapida per i caricatori frontali . Sistemi di presa di forza e idraulica Oltre a trainare un attrezzo o fornire potenza di trazione attraverso le ruote, la maggior parte dei trattori dispone di un mezzo per trasferire energia a un'altra macchina come una pressa per balle , un ranghinatore o una falciatrice . A meno che non funzioni esclusivamente trascinandolo o scavalcandolo, un attrezzo trainato necessita di una propria fonte di alimentazione (ad esempio una rotopressa o un motore separato) oppure un mezzo per trasmettere la potenza dal trattore alle operazioni meccaniche dell'attrezzatura . I primi trattori usavano cinghie o cavi avvolti attorno al volano o una puleeggia separata per alimentare apparecchiature fisse, come una trebbiatrice, una sega circolare, un soffiatore per insilati o una pressa per balle fisse. Nella maggior parte dei casi, per il trattore e le attrezzature non era pratico spostarsi con una cinghia flessibile o un cavo tra loro, quindi questo sistema richiedeva che il trattore rimanesse in una posizione, con il lavoro portato sull'attrezzatura o il trattore da spostare ad ogni giro e il set-up di potenza riapplicato (come nei sistemi di aratura trainati da cavi utilizzati nelle prime operazioni con i trattori a vapore). Un albero cardanico collegato a un trattore I moderni trattori utilizzano un albero della presa di forza (PTO) per fornire energia rotatoria a macchinari che possono essere fermi o tirati. L'albero cardanico si trova generalmente nella parte posteriore del trattore e può essere collegato a un attrezzo trainato da un timone o da un attacco a tre punti. Ciò elimina la necessità di una fonte di alimentazione separata montata su un attrezzo, che non è quasi mai vista nelle moderne attrezzature agricole. È anche opzionale ottenere una PTO anteriore quando si acquista un nuovo trattore. Praticamente tutti i trattori moderni possono anche fornire fluido idraulico esterno ed energia elettrica all'impianto che stanno rimorchiando, tramite tubi o cavi. operazione Un trattore da giardino che rimorchia un carrello da carico I moderni trattori dispongono di numerosi interruttori e leve elettriche nella cabina per controllare la moltitudine di diverse funzioni disponibili sul trattore. pedali I moderni trattori agricoli dispongono di solito di quattro o cinque pedali per l'operatore sul pianale del trattore. Il pedale a sinistra è la frizione . L'operatore preme su questo pedale per disinnestare la trasmissione per entrambi gli ingranaggi o per fermare il trattore. Alcuni trattori moderni hanno (o come optional) un pulsante sulla leva del cambio per il controllo della frizione, oltre al pedale standard. Due dei pedali sulla destra sono i freni . Il pedale del freno sinistro arresta la ruota posteriore sinistra e il pedale del freno destro fa lo stesso con il lato destro. Questa frenata indipendente sinistra e destra aumenta lo sterzo del trattore quando vengono azionate solo le due ruote posteriori. Questo di solito è fatto quando è necessario fare una brusca virata. Il pedale del freno diviso viene anche utilizzato in fango o terreno morbido per controllare la rotazione di un pneumatico a causa della perdita di trazione. L'operatore preme entrambi i pedali per fermare il trattore. Di solito un bullone oscillante o scorrevole è previsto per bloccare i due insieme quando lo si desidera. Il pedale più lontano a destra è l' acceleratore a pedale. A differenza delle automobili, può anche essere controllato da una leva manuale ("acceleratore a mano"). Questo aiuta a fornire una velocità costante nel lavoro sul campo. Aiuta inoltre a fornire energia continua a trattori stazionari che azionano un attrezzo tramite albero o cinghia. L'acceleratore a pedale offre all'operatore un controllo più simile a quello dell'automobile sulla velocità del trattore per il lavoro su strada. Questa è una caratteristica dei trattori più recenti; i trattori più vecchi spesso non ce l'avevano. Nel Regno Unito , l'uso del pedale per controllare la velocità del motore durante il viaggio su strada è obbligatorio. Alcuni trattori, in particolare quelli progettati per lavori a filari, hanno un pedale di 'deceleratore', che funziona in direzione contraria a un acceleratore dell'automobile, in quanto il pedale viene premuto verso il basso per rallentare il motore. Ciò consente un controllo preciso sulla velocità del trattore durante le manovre alla fine dei campi di raccolta nei campi: la velocità di funzionamento del motore viene impostata mediante l'acceleratore manuale e per rallentare il trattore, l'operatore deve semplicemente premere il pedale , e girare e rilasciarlo una volta che il turno è completato, piuttosto che dover modificare l'impostazione dell'acceleratore manuale due volte durante la manovra. Un quinto pedale è tradizionalmente incluso proprio di fronte al sedile del guidatore (spesso premuto con il tallone dell'operatore) per azionare il bloccaggio del differenziale posteriore (diff-lock), che impedisce lo slittamento delle ruote. Il differenziale consente normalmente alla ruota esterna di viaggiare più velocemente rispetto alla ruota interna durante una svolta. Tuttavia, in condizioni di bassa trazione su una superficie morbida, lo stesso meccanismo potrebbe consentire a una ruota di scivolare, riducendo ulteriormente la trazione. Il blocco del differenziale prevale su questo, obbligando entrambe le ruote a girare alla stessa velocità, riducendo lo slittamento delle ruote e migliorando la trazione. Occorre prestare attenzione per sbloccare il differenziale prima di girare, di solito premendo il pedale una seconda volta, poiché il trattore con una buona trazione non può effettuare una svolta con il blocco del differenziale inserito. Nei moderni trattori, questo pedale è sostituito da un interruttore elettrico. Leve e interruttori Molte funzioni, una volta controllate con leve, sono state sostituite con alcuni modelli di interruttori elettrici con l'aumento del controllo indiretto del computer sulle funzioni dei moderni trattori. Fino agli inizi degli anni '60, i trattori avevano un unico registro di ingranaggi, quindi una leva del cambio, spesso con tre o cinque marce avanti e 1 retromarcia. Quindi, sono stati introdotti gli ingranaggi del gruppo e è stata aggiunta un'altra levetta del cambio. Successivamente, il controllo della direzione di retromarcia è stato spostato su uno stick speciale fissato sul lato del volante, che ha permesso di viaggiare in avanti o indietro con qualsiasi marcia. Oggigiorno, con CVT o altri tipi di ingranaggi senza frizione, un numero minore di bastoncini controlla la trasmissione e alcuni sono sostituiti da interruttori elettrici o sono totalmente controllati dal computer. L'attacco a tre punti era controllato con una leva per regolare la posizione o, come per i primi, solo la funzione per sollevare o abbassare il gancio. Con i moderni sistemi elettrici, viene spesso sostituito con un potenziometro per la posizione limite inferiore e un altro per il limite superiore, e un interruttore che consente la regolazione automatica del gancio tra queste impostazioni. Anche l'idraulica esterna aveva originariamente leve, ma ora vengono spesso sostituite con una qualche forma di interruttore elettrico; lo stesso vale per l'albero di presa di forza . Sicurezza Fatturato posteriore del trattore agricolo Il classico trattore agricolo (un Allis-Chalmers WD). Notare l'assenza di qualsiasi sistema di protezione antiribaltamento. L'agricoltura negli Stati Uniti è una delle industrie più pericolose, superata solo dal settore minerario e dell'edilizia. Nessun altro macchinario agricolo è così identificato con i rischi dell'agricoltura di produzione come il trattore. [27] Le lesioni connesse ai trattori riguardano circa il 32% delle vittime e il 6% delle preoccupazioni non fatali in agricoltura. Oltre il 50% è attribuito a ribaltamento del trattore. [28] La struttura di protezione in caso di capovolgimento(ROPS) e la cintura di sicurezza, quando indossate [29] , sono i dispositivi di sicurezza più importanti per proteggere gli operatori dalla morterovesciamenti deltrattore . [30] [31] I trattori moderni hanno un ROPS per evitare che un operatore si schiaccia se il trattore si gira. Il ROPS non impedisce il ribaltamento del trattore; piuttosto, all'attacco di essere schiacciato durante un ribaltamento. [32] Ciò è particolarmente importante nei trattori a cielo aperto, colomba il ROPS è una trave in acciaio che si estende al di sopra del sedile dell'operatore. Per i trattori con cabina operatore, il ROPS fa parte deltelaiodella cabina. Un ROPS con cabina chiusa più lungo la durata di gravi gravi perché l'operatore è protetto dai lati e dai finestrini della cabina. Queste strutture sono dapprima richieste dalla preoccupazione in Svezia nel 1959. Prima che siano richieste, alcuni agricoltori morirono quando i loro trattori rotolarono su di loro. I trattori agricoli, prima della ROPS, erano particolarmente pericolosi a causa del loro design un triciclo con le due ruote distanziate tra loro e angolate verso l'interno. ALCUNIagricoltori sono stati uccisi da rollover durante l'utilizzo di trattori lungo pendii ripidi. Sono tentati di addestrare o far funzionare il carico di pneumatici, in entrambi i casi facendo ruotare il trattore all'asse posteriore. [citazione necessaria] ROPS sono stati adottati negli Stati Uniti nel 1986, ma non si può applicare retroattivamente ai trattori prodotti prima di quest'anno; Pertanto, l'adozione di ROPS è stata incompleta nella comunità agricola. CROCI (strutture di protezione in caso di ribaltamento economico) sono state sviluppate per incoraggiare gli agricoltori ad aggiornare i vecchi trattori. [31] Affinché il ROPS funzioni come ambito, l'operatore deve restare all'interno della sua cornice protettiva. Ciò significa che l'operatore deve indossare la cintura di sicurezza; non indossarlo può sconfiggere lo scopo principale del ROPS. Applicazioni e variazioni Applicazioni del trattore agricolo Un moderno trattore agricoloJohn Deere 8110 che ara un campo usa un aratro a scalpello Un trattore che tira una barra del timone L'uso più comune del termine "trattore" è per i veicoli vestito nelle fattorie. Il trattore agricolo viene prodotto per trenoare o spingere macchineagricole o rimorchi , per arare , coltivare, disfare, erpere, piantare e svolgere attività simili. Un trattore agricolo utilizzato per un'alimentazione pompa per l ' irrigazione di un appezzamento di terreno Una serie di fattori speciali. Questi trattori sono un "filari" con larghezza di banda per file di filemais , pomodorio altre colture senza frantumare le piante, trattori "standard" o "standard" con ruote fissi e baricentro inferiore per l'aratura e altri lavori pesanti per colture radiotelevisive e trattori a "alta coltura" con battistrada regolabile e maggiore altezza libera dal in alcuni casi di colture ad alta crescita, e "trattori utilitari", tipicamente trattori di piccole dimensioni con un baricentro basso e un raggio di sterzata ridotto, usati per scopi generali intorno alla cascata. Molti trattori di utilità sono usati per la classificazione non agricola, lamanutenzione del paesaggioe gli scopi di scavo, in particolare con caricatori, terne, forche per pallet e dispositivi simili. Anche io piccolotrattorinioi trattorini progettati per la Manutenzione suburbana e semirurale e la Manutenzione del paesaggio Sono DISPONIBILI in Una Varietà di configurazioni. Un trattore con un raccoglitore Alcuni trattori di tipo agricolo si trovano altrove nelle aziende agricole: con i grandi uffici di giardinaggio delle università, nei parchi pubblici o per i lavoratori delle autostrade con cilindri percannellouna fiamma attaccati ai lati e uncompressore pneumatico ad aria compressa fissato permanentemente sulla presa di forza. Questi sono spesso negativi di erba (erba) che sono meno dannosi per le superfici morbide rispetto ai pneumatici agricoli. Agricoltura di precisione La tecnologia spaziale è stata incorporata nell'agricolturasotto forma di dispositiviGPS e robusti computer dibordo installato come caratteristiche opzionali sui trattori agricoli. Queste tecnologie sono usate nelle moderne tecniche diagricoltura di precisione. Glispin-off della corsa spaziale hanno fatto facilitato l ' automazione nell'aratura e l'uso di sistemi di guida automatica ( drone su trattori che sono presidiati ma guidati solo alla fine di una fila), l'idea è di non sovrapporsi e impegni più carburante né lasciare striature durante l'esecuzione di lavori come la coltivazione. Diverse aziende di trattori hanno lavorato anche alla produzione di untrattore senza conducente . Trattori di ingegneria Una fabbrica di trattori a Chelyabinsk nel Unione Sovietica circa 1930 Trattore agricolo Ebro con prolunghe in acciaio. Questa disposizione viene spesso utilizzata in condizioni fangose che si prevedono nella risaia del riso. La durata e la potenza del motore dei trattori sono stati molto buoni per le attività di ingegneria. Vienipale dozer , benne , zappe, scarificatori, ecc. Gli attacchi più comuni per la parte anteriore di un trattore sono pallido o benne dozer. Se collegato a strumenti di ingegneria, il trattore viene chiamato unveicolo di ingegneria . un bulldozer è un trattoreun cingolo con una lama attaccata nella parte anteriore e un argano a fune dietro. I bulldozer sono trattori molto potenti e hanno un'eccellente tenuta di terra, poiché i loro compiti principali sono quelli di spingere o trascinare. I bulldozer sono stati aggiunti nel tempo per evolversi in nuove macchine che sono in grado in modo che il bulldozer originale non può. Un esempio è dato dal fatto che i trattori concaricatore sono stato creato per aiutare a costruire una lama di grandi dimensioni e bracci idraulici che possono sollevare e abbassare il livello, rendendolo utile per scavare terra, roccia e materiale sciolto simile per caricarlo nei camion. Un caricatore frontale o caricatore è un trattore con uno strumento di ingegneria basato su due bracci azionati idraulicamente su entrambi i lati del vano motore anteriore e un attrezzo inclinabile. Di solito si tratta di un box aperto chiamato bucket, ma altri accessori comuni sono unaforchetta per pallet e un grappler per balle. Altre modifiche al bulldozer originale sono le piccole aree di lavoro in cui il movimento è limitato. Inoltre, ho minuscoli caricatori a ruote, salvo ufficialmente caricatoriskid-steer , ma soprannominati " Bobcat "dopo il produttore originale, sono particolarmente utili per piccoli progetti di scavo in aree ristrette. Terna Articolo principale: terna Una terna comune: la terra è una sinistra, la benna / lama a destra. La variante più comune del classico trattore agricolo è la zappa , detta anche zappatrice . Vieni a vedere il nome, ha un gruppo caricatore sul davanti e unretroescavatoresul retro. Le terre si attaccano a un attacco a tre punti su trattori agricoli o industriali. I trattori industriali sono spesso più pesanti nella costruzione, in particolare per quanto riguarda l'uso della griglia in acciaio per la protezione dalle rocce e l'uso di pneumatici da costruzione. Quando la terna è fissata in modo permanente, la macchina di solito ha un sedile che può essere ruotato verso la parte posteriore per affrontare i comandi dellazappa. Gli attacchi di retroescavatore rimovibili hanno quasi sempre un posto separato sull'attacco. Le strade sono molto comuni e semplici da usare: costruzione, piccole demolizioni, velocità di costruzione, alimentazione camion, rompere asfaltoe strade asfaltate . Alcune ben finanziate in modo più rapido ed efficiente. Anche le benne con fondo retrattile sono spesso usate per levigatura e levigatura della sabbia. Il gruppo può essere un accessorio rimovibile o montato in modo permanente. Spesso il secchio può essere sostituito con altri dispositivi o strumenti. I loro telai riguardano piccoli e controlli nei progetti diingegneria urbana , come la costruzione e le riparazioniin aree troppo piccole per attrezzature più grandi. La loro versatilità e dimensioni compatte li rendono uno deiveicoli da costruzioneurbani più popolari . Nel Regno Unito e in Irlanda, la parola " JCB "è usata colloquialmente venire marchio genericoper qualsiasi tipo di veicolo di ingegneria. Il termine JCB confronta oranell'Oxford English Dictionary , nonostante sia ancora legalmente un marchio di JC Bamford Ltd. Anche il termine "scavatore" è usato. Trattore compatto compatto Al centro è un TAG diesel da 24 CV (18 kW) che illustra la differenza di dimensioni tra un piccolo trattore agricolo da 40 CV e un trattore da giardino Un trattore compatto di utilità (CUT) è una versione ridotta di un trattore agricolo. I TAG tipici vanno da 20 a 50 cavalli (15-37 kW) conpotenzadisponibile alla presa di forza (PTO) da 15 a 45 hp (11-34 kW). I TAG sono spesso equipaggiati sia con una presa di forza posteriore standard sia con una presa di forza posteriore standard, in particolare quelli inferiori a 40 cavalli (30 kW). Medio lunghezza attacco ruota medio giro tipico a / vicino a 2000 giri / min e viene tipicamente usato per alimentare falciatrici di finitura a montaggio medio,spazzaneve amontaggio anteriore o scope rotanti montate frontalmente. La PTO posteriore è standardizzata a 540 rpm per i mercati nordamericani, ma in alcune parti del mondo, una doppia presa di forza a 540/1000 giri / min è standard e gli attrezzi sono disponibili per entrambi i mercati. Dissodatore modulare del marchio Howse montato su un trattore Broadcast seminatrice montata su un Kubota CUT Uno degli allegati più comuni per un CUT è il caricatore front-endo FEL. Vieni io più grandi trattori agricoli, un CUT sarà unattacco a tre puntiregolabile e comandabile idraulicamente . In genere, un successo è la trazione integrale, o più corretta l'assistenza a quattro ruote. I TAG moderni spesso guardi di trasmissioni idrostatiche, ma molte varianti delle trasmissioni sono possibili anche da trasmissioni sincronizzate e di basso costo, da trasmissioni sincronizzate. Tutti i tagli moderni sono coperti distrutture di protezione contro il ribaltamentoimposto dal governo , proprio come i trattori agricoli. I marchi più noti in Nord AmericaKubota , John Deere Tractor , New Holland Ag, Case-Farmall e Massey-Ferguson. Anche se meno comuni, ho backhoe compatti sono spesso associati a trattori compatti. PiantatriceFlexi JD 71 per trattori da 20 a 35 cavalli I trattori compatti sono gli attrezzi speciali di dimensioni ridotte rispetto ai trattori agricoli di dimensioni normali. Gli attrezzi sono comuni comuni lalamadella scatola , la lamalivellatrice , il rastrello orizzontale, la scavatrice buca post (o coclea delforo ), la trinciatrice rotante (una slasher o un pennello), una falciatrice per rifinitura di montaggio centrale o posteriore, unatrasmissione seminatrice , un dissodatore e il rotocoltivatore(motozappa). Nei climi nordici, uno spazzaneve montato posteriormente è molto comune; alcuni modelli sono più disponibili con spazzaneve montati e azionati da alberi a presa di forza intermedia. Implementa i marchi dei marchi di negoziazione, quindi i proprietari di CUT hanno scelto scelta di attrezzi. Per l'agricoltura su piccola scala o il giardinaggio su larga scala, alcuni attrezzi per la semina e la raccolta sono dimensionati per i CUT. Le unità di ricerca sono disponibili, così come i coltivatori, gli irroratori e diversi tipi di seminatrici (una fessura, una rotazione e caduta). Uno dei primi CUT offerti per piccole aziende da tre a 30 acri e per piccoli lavori in ingrasso più grandi ero in tre ruote, con la ruota posteriore venire ruota motrice, offerta da Sears & Roebuck nel 1954 e al prezzo di $ 598 per il modello di base. [33] Trattore standard I primi trattori erano denominati trattori "standard" e erano destinati quasi esclusivamente all'aratura e agli strazianti prima della semina, che erano compiti difficili per l'uomo e gli animali da tiro. Sono stati caratterizzati da una posizione di seduta bassa, posteriore, battistrada a quota fissa e ridotta altezza da terra. Questi primi trattori erano ingombranti e non erano adatti per entrare in un campo di colture a già piantati per controllare l'erba. La definizione trattore "standard" non è più in uso. Trattore agricolo Un trattore per Scopi generici o di filari E adattato specificatamente alla Coltivazione di colture coltivate in filari e, Soprattutto, allacoltivazione diqueste colture. Questi trattori sono macchine universali, in grado sia dilavorazione primariache di coltivazione di un raccolto. La designazione "row-crop" o "general-purpose" non è più in uso. Storia del trattore a trattrice A Farmall "Regular" La categoria di trattori per colture a filari è è evoluta piuttosto che apparire durante la notte, ma l ' International Harvester (IH) Farmallè spesso considerato il "primo" trattore della categoria. Alcuni trattori precedenti degli anni '10 e '20 si sono avvicinati al fattore di forma dal lato più pesante, così come i coltivatori motorizzati dal lato più leggero, ma Farmall ha riunito tutte le caratteristiche salienti in un unico pacchetto, con una rete di distribuzione capace di garantire il successo commerciale. Nel nuovo fattore di forma che la Farmall diventa popolare, ilcoltivatoreè montato nella parte anteriore in modo che fosse facilmente visibile. Inoltre, il trattore era una parte anteriore stretta; le gomme sono state distanziate molto vicine e inclinate verso il fondo. Le ruote posteriori erano un cavallo di due file e l'unità poteva coltivare quattro file regolarmente. Dal 1924 al 1963, le fattorie erano più grandi trattori per la vendita di filari. Per competere, John Deere ha progettato il Modello C, che aveva un ampio fronte e poteva coltivare tre file regolarmente. Sono stati fatti da solo 112 prototipi, poiché Deere ha realizzato che le vendite e sono perse un Farmall se il loro modello ha fatto meno. Nel 1928, Deere rilasciò comunque la Model C, solo comeModello GP (General Purpose) per evitare confusione con il modello [34] Oliver ha perfezionato il suo modello "Row Crop" all'inizio del 1930. [35] Fino al 1935, il 18-27 era l' unico trattore a filari di Oliver-Hart-Parr. [36] Molti modelli di una foglia di Oliver sono indicati come "Oliver Row Crop 77", "Oliver Row Crop 88", ecc. Sicurezza del trattore agricolo Molti trattori di colture primarie sono un design un triciclo con due pneumatici anteriori ravvicinati, e alcuni hanno anche un pneumatico anteriore singolo. Ciò risulta essere operativo sul lato di una collina ripida; di conseguenza, molti agricoltori sono morti a causa dei rollover dei trattori. Inoltre, i trattori di colture primarie non disponevano di unsistema di protezioneantiribaltamento (ROPS), il che significa che il trattore è ribaltava, l'operatore poteva essere schiacciato. La Svezia è il primo paese che ha approvato la legge che impone il ROPS, nel 1959. Oltre il 50% delle lesioni e dei decessi correlati al trattore sono attribuiti al ribaltamento deltrattore . [28] Moderni trattori a filari Il produttore canadese di attrezzature agricole Versatilecostruisce trattori per la produzione di filari da 265 a 365 cavalli (da 198 a 272 kW); alimentato da un 8,9 litroCummins Dieselmotore [37] . [38] Case IH e New Holland di CNH Industrialtutti i trattori agricoli per il raccolto a alta potenza con cingoli posteriori disponibili. [39] Case IH ha anche un sistema di cingoli a trazione integrale da 500 hp (373 kW) chiamato Rowtrac. [40] John Deere un file disponibile per 140 a 400 cavalli (da 104 a 298 kW). [41] I moderni trattori sono basati su sistemi rinforzati roll bar . Trattori da giardino I trattori da giardino (mini trattori) sono piccoli trattori giardinidomestici e piccole tenute. I trattori da giardino sono richiesti per il tagliodell'erba, la rimozione della neve e la coltivazione di piccole proprietà. Negli Stati Uniti, il terminetosaerbaoggi è usato per riferirsi a macchine con motore centrale o posteriore. I trattori pertrattorinisono frequenti trattori con motore a propulsione anteriore per il taglio di erba e il traino ; trattori più pesanti di dimensioni simili sono i trattori da giardino. I trattori da giardino sono in grado di montare una gamma più ampia di accessori rispetto ai trattorini. Una differenza dei trattori e dei fiori con il motore posteriore, i trattori da giardino sono azionati da motori con alberi a gomiti orizzontali con trasmissione acinghiaper trasmissioni tipotransaxle (Come un quattro o cinque velocità, anche se alcuni possono anche avere riduttori a due velocità, alberi di trasmissione o azionamentiidrostatici o idraulici ). I trattori da giardino diWheel Horse , Cub Cadet , Economia (Power King), John Deere, Massey Ferguson e Case Ingersollsono fatto in questo modo. I motori sono una benzina a uno o due cilindri (a benzina), tuttavia sono disponibili anche i modelli dimotori diesel, particolarmente in Europa. In genere, i trattori da giardino alimentati un diesel sono più grandi e più pesanti delle unità a benzina e si confrontano in modo simile ai trattori compatti. Visivamente, la distinzione tra un trattore da giardino e un trattore da giardino è spesso difficile da realizzare - in genere i trattori da giardino sono più robusti, con telai più robusti, ruote da 12 pollici o più grandi montate con alette multiple (la maggior parte dei trattorini ha un solo bullone o clip sul mozzo), transaxles più pesanti e capacità di ospitare gamma di attacchi anteriori, addominali e posteriori. Trattori a due ruote Articolo principale: trattore a due ruote Considerata la maggior parte della gente pensi prima ai veicoli una quattro ruote quando si verificano ai trattori, un trattore può avere uno o più assi. Il vantaggio è la stessa, che richiede solo un asse. I trattori sono un solo asse, più spesso chiamatitrattori a due ruoteo trattori a piedi, hanno avuto molti utenti sin clienti dei trattori amotore a combustione interna. Tanzi ad essere piccoli e convenienti. Questa era speciale vero prima degli anni '60, quando un trattore è stato più conveniente di un trattore a due assi di potenza paragonabile. I trattori compatti di oggi e trattori da giardino possono negare la maggior parte del vantaggio del mercato, ma trattori a due ruote godono ancora di un seguito fedele, in particolare quando un trattore è dovuto già pagato è economicamente superiore a un trattore compatto o da giardino che devono essere acquistati Paesi in cui oggi i trattori a due ruote sono particolarmente diffusi:Tailandia , Cina , Bangladesh , Indiae altri paesi delSud-est asiatico . Trattori da frutteto I trattori su misura per l'uso nei fruttetihanno in genere caratteristiche adatte a passare sotto i rami degli alberi con impunità. Questi ultimi un profilo generale più basso; rischio ridotto di albero-ramo-sbavatura (tramite tubi di scarico sotto vuoto scarico impilabile stile fumo e grandi lamieracappottature e carenature che raccogliere rami per deviare e sfilare piuttosto che raccogliere); parascintillesulle punte di scappamento; e spesso legare le gabbie per proteggere l'operatore dagli ostacoli. Trattori per la conversione di automobili e altre Un trattoreT di modello che tira un aratro. Una pubblicità per kit di conversione da auto a trattore, 1918. Una Ford ricostruita su un trattore EPA Una Volvo Duett ricostruita su un trattore EPA, ovviamente l'uso previsto non è più un veicolo agricolo. Un "trattore" basato su Volvo 760 - nota il triangolo del veicolo lento e lo stivale più lungo. L'ingegnosità dei meccanici agricoli, accoppiata in alcuni casi all'assistenzaOEM o aftermarket, ha spesso portato alla conversione di automobili da cercare come trattori agricoli. Negli Stati Uniti, questa epoca era particolarmente forte dal 1910 al 1950. Cominciamo nello sviluppo di veicoli alimentati da motori a combustione interna, con fabbri e meccanici dilettanti che armeggiavano nei loro negozi. Soprattutto durante ilperiodo trale due guerre , dozzine di produttori ( tra cuiMontgomery Ward ) commercializzavano kit aftermarket per la conversione di Ford Model Tsda usare come trattori. [42] (Questi erano a volte chiamati "carri aspirapolvere" durante laGrande Depressione , questo questo termine è stato riservato alle automobili convertite in buggy trainati da cavalliquando la benzina non era disponibile o inaccessibile. Nello stesso periodo, un altro nome comune era "Doodlebug" "). Ford ha anche pensato di produrre un kit opzionale "ufficiale". [43] MoltiModel A Fordssono stati anche convertiti per questo scopo. Sono anni in cui, più spesso, sono più frequenti i miei viaggi, sono più frequenti per pura ospitalità o frugalità. Durante la seconda guerra mondiale , una carenza di trattori in Sveziaportò allo sviluppo del cosiddetto trattore "EPA" (l'EPA era una catena di sconto e stato spesso usato per indicare qualcosa che mancava di qualità). Un trattore EPA era semplicemente un'automobile, un camion o un camion, con lo spazio passeggeri dietro di sé, dotato di due cambi di fila. Quando è stato eseguito su un'auto più vecchia con untelaio a scala, il risultato non era dissimile da un trattore e poteva essere usato come uno. Dopo la guerra è stato popolare, ora non è mai stato un veicolo agricolo, ma come un modo per i giovani senzala patente di guidadi possedere qualcosa di simile a una macchina. Dal momento che era legalmente visto come un trattore, poteva essere pilotato da 16 anni e solo richiesto una licenza di trattore. E 'stato, non mi è mai mancato, nuovi trattori EPA, ma io rimanenti erano ancora legali, il che portò a prezzi gonfiati ea molte protezioni da parte di persone che preferivano i trattori EPA alle auto ordinarie. L'occupazione tedesca dell'Italia durante la seconda guerra mondiale portò a una tomba carenza di attrezzature agricole meccanizzate. La distruzione dei trattori era una sorta di strategia dellaterra bruciataoperazione per ridurre l'indipendenza dei conquistati. La carenza di trattori in quella zona d'Europa era all'origine diLamborghini. La guerra è anche l'ispirazione per veicoli a doppio scopo come laLand Rover. Basato sulla Jeep, la società ha realizzato un veicolo che combina presa di forza, lavorazione del terreno e trasporto. Nel marzo 1975, un trattore simile in corso in Svezia, il trattore A [da arbetstraktor( trattore da lavoro)]; La differenza principale è di 30 km / h. Questo di solito viene fatto inserendo due cambi in una fila e non usando uno di essi. LaVolvo Duett , per lungo tempo, la scelta primaria per la conversione in un EPA o Un trattore, in molti casi sono altro, in molti casi un altro Volvo. L'SFRO è approvato svedese che promuove i veicoli autocostruiti e modificati. Un altro tipo di trattori fatti in casa sono quelli fabbricatida zero. La descrizione "da zero "è determinata, poiché spesso i singoli sistemi sono riutilizzati da veicoli o macchine precedenti, ma il telaiocomplessivo del trattore E essenzialmente progettato e COSTRUITO dal Proprietario (for example un telaio saldato da Estock di stock bar, stock angolare, stock piatto, ecc.). Come per le conversioni automobilistiche, il periodo di massimo splendore di questo tipo di trattore, almeno nelle economie sviluppate, risiede nel passato, quando esistevano grandi opere di opera per i qualilavorazione dei metalli el' agricolturaerano parti prevalenti della loro vita. (Ad esempio, molti macchinisti e operai dellaNew England e del Midwest delXIX e del XX secolo erano cresciuti nelle fattorie.) La costruzione del cortile era naturale per loro. Tipi di macchine alternative chiamate trattori Il termine "trattore" (USA e Canada) o "trattore" (Regno Unito) si applica anche a: Trattori stradali ,trattori o testi di trazione, familiari come la parte anteriore di un camion articolato / semirimorchio. Sonoveicoli pesanti contro motorigrandi e diversiassi . La maggior parte di questi trattori è necessaria per trainare semirimorchiLunghi , Il Più delle Volte per trasportare merci su Una DISTANZA significativa, ed e collegata al rimorchio con Unaralla. In Inghilterra, questo tipo di "trattore" è spesso chiamato "cabina artic "(abbreviazione di cabina" articolata "). Una minoranza è il trattore di zavorra , il cui carico viene trainato da una barra di trazione . I trattori pushback si usa negli aeroporti per portata gli aeromobili sul terreno, spingendo più sopra gli aerei dai loro parcheggi. Locomotori ( motori ) o traslatori di automobili - la fusione di macchine , generatori elettrici , comandi e dispositivi che fanno il componentedi trazione dei veicoliferroviari Trattori d'artiglieria- veicoli usati per trainare pezzi d 'artiglieria di vario peso. La NASA e altre agenzie spaziali utilizzano trattori di grandi dimensioni per grandi dimensioni veicoli di lancio e navette spaziali tra i loro hangar e piattaforme di lancio . un tubo-trattore è un dispositivo utilizzato per il trasporto di dati in tubi per la precisione e la registrazione dei dati e lo spurgo di pozzi, condotte fognarie e altri tubi inaccessibili. Alcuni dei numerosi produttori e marchi di trattori di tutto il mondo: Case IH bruco Claas Sfidante Deutz-Fahr Fendt Iseki JCB John Deere Lamborghini landini Kubota Mahindra Massey Ferguson McCormick Nuova Olanda STESSO Steyr TAFE Ursus Valtra Zetor Oltre ai produttori commer | |
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