Scania AB è un'azienda svedese produttrice di veicoli industriali: autocarri, trattori stradali, autobus e motori Diesel, con sede a Södertälje in Svezia, per il 45,66% di proprietà del gruppo Volkswagen Aktiengesellschaft, 13% della MAN e il resto distribuito tra vari azionisti.
Il nome Scania deriva dalla contea omonima
Il segno di riconoscimento dell'azienda è un grifone rosso (stemma della contea di Scania) su sfondo blu.
Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]
La sua storia iniziò nel 1900 con la Vagnfabriksaktiebolaget i Södertelge[1]; nel 1911 veniva creata la Scania-Vabis fondendo la Maskinfabriksaktiebolaget Scania con la Vagnfabriksaktiebolaget i Södertelge; l'azienda all'epoca della prima guerra mondiale produceva vari tipi di veicoli, leggeri e pesanti, compresi camion e autobus[2]. La Scania precedentemente faceva parte del gruppo Saab, multinazionale svedese, che produce aerei militari e civili ed nel recente passato autovetture.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Lo stabilimento Scania di Södertälje
Un moderno Bus Scania
Trattore stradale con cabina ridotta
Trattore stradale d'epoca, Scania 141 con semirimorchio per il trasporto di gas GPL
Un trattore della Serie "R"
I trattori stradali Scania sono considerati molto robusti e hanno la possibilità di adattarsi a diversi climi in tutto il mondo. La Scania ha catene di montaggio in Europa a Södertälje in Svezia, Angers in Francia e Zwolle in Olanda; in Brasile a San Paolo, in Argentina a Colombres (Tucumán)[3] e in Africa a Durban.
La produzione odierna è distinta su quattro livelli di veicoli: medio pesanti (con cabina P, cioè ribassata), pesanti stradali con cabina P, G, R o S (cioè rialzata) e pesanti da cava anch'essi con cabina P, G, R, o S. la gamma di motori spazia dal 6 cilindri in linea al potente 8 cilindri a V dal suono inconfondibile (520-580-650-730 CV). La diffusione in Europa dei mezzi Scania è notevole in quanto essi si distinguono per affidabilità ed estrema facilità di guida. Inoltre secondo Scania, dal 2016 le nuove cabine di guida possiedono lo stesso livello di qualità, comodità e materiali delle autovetture di gamma alta
Oggi in produzione[modifica | modifica wikitesto]
Autobus[modifica | modifica wikitesto]
F94HA/HB/IB[5]
K94EB/IB/UB
K114EB/IB
K124EB/IB
L94IB/UA/UB
N94UA/UB
Citywide (LF ed LE)
OmniDekka (N94UD) - Autobus a due piani
OmniLine (IL94IB)
OmniLink (CL94UA/CL94UB)
OmniCity (CN94UA/CN94UB)
OmniCity (N94UD)
Serie-K
Serie-N
OmniLink (Serie-CK)
OmniCity (Serie-CN)
Interlink
Scania Touring
Autocarri[modifica | modifica wikitesto]
Serie L
Serie P
Serie G
Serie R
Serie S
Serie XT
Streamline
Next Generation
Fuori produzione[modifica | modifica wikitesto]
Autobus[modifica | modifica wikitesto]
BF80
BF110/CF110
BR110/CR110
BF111 series
BR111/CR111
BR112/CR112
BR85/CR85
BR145/CR145
BF86
BR86
BR116
F82
K82
S82
K92
F112
K112
N112
S112
F93
K93
F113
K113
L113
N113
S113
Autocarri[modifica | modifica wikitesto]
Serie L
Serie LB
Serie 2 82, 92, 112, 142
Serie 3 93, 113, 143
Serie 4 94, 114, 124, 144, 164
Serie T
SCANIA AB
Logo
Stato Svezia Svezia
Forma societaria Società per azioni
Borse valori (OMX: SCV B)
ISIN SE0000308280
Fondazione 1891 a Södertälje
Sede principale Södertälje
Gruppo Volkswagen Aktiengesellschaft
Settore auto
Prodotti
veicoli industriali
trattori stradali
autobus
Fatturato 7.81 miliardi di €
Dipendenti 28.500 nel 2005
Sito web
www.scania.com
Lo Scania 141 fa la sua prima apparizione sul mercato italiano nel corso del 1976, quando viene effettuata una importante riforma al codice della strada: il mercato cambia, i trasporti evolvono, le distanze aumentano, i trasportatori italiani chiedono piu' potenza: sono gli anni del boom dei viaggi in medio-oriente.
Per rispondere quindi alle pressanti richieste degli autotrasportatori italiani, impiegati sempre maggiormente nei trasporti internazionali, viene varata una legge che segnera' per sempre uno spartiacque nel mondo dei trasporti in Italia: la legge 313 del 5 maggio 1976. Questa legge di riforma del codice della strada prevede che le combinazioni autotreno ed autoarticolato possano avere un p.p.t. di 440 q.li con una potenza di almeno 8 cv / tonnellata: la potenza minima del trattore - autocarro che guida la combinazione deve essere cioe' di almeno 352 cv.
L'Italia cambia cosi' la propria legislatura riguardante pesi e dimensioni, rimasta ferma per decenni sui folcloristici e lenti autotreni a 8 assi con potenze medie di 200 cv e si adegua finalmente alle normative europee, guardando in particolar modo a Francia e Germania, dove gia' da tempo sfrecciano anche in Italia su veloci autoarticolati. Cade l'obbligo della guida a destra, e nasce il supercamion "all'europea", come titolano i giornali del tempo. Grazie a questa legge finalmente gli autotrasportatori italiani potranno competere ad armi pari con i vettori stranieri, che gia' da anni dominano le strade ed autostrade europee con i loro autoarticolati.
Il mercato italiano ( che e' praticamente dominato da sempre da Fiat, che svolge il ruolo di commercio di veicoli industriali praticamente in regime di monopolio ), si apre cosi' a nuove marche fino ad allora conosciute solo dai camionisti nostrani che fanno l'estero. Dalle Alpi scendono verso l'Italia i nuovi mezzi dei principali costruttori europei, Scania in primis che vede nel mercato italiano una grossa potenzialita'. Anche Fiat si trova costretta a cambiare strategia, presentando il "supertir " 170.35 (ma questa, come direbbe qualcuno, e' un'altra storia), che sviluppa appunto una potenza di 352 cv.
IL MEZZO
E tornando allo Scania 141 (che e' di lui che parliamo qua) occorre prima fare un passo indietro al salone di Francoforte del 1969 dove Scania presenta il suo modello di punta, lo Scania LB 140, equipaggiato con il motore DS 14, 8 cilindri a V, cilindrata di 14,2 litri, potenza di 352 cv. La ammiraglia Scania monta una cabina totalmente nuova ( presentata l'anno prima al salone di Birmingham sul modello piu' piccolo, il LB 110 equipaggiato con un 6 cilindri in linea, cilindrata di 11,2 litri, potenza di 260 cv ), progettata e costruita rispettando i gia' severi criteri di sicurezza svedesi.
SCANIA LB 111,141, 1976.
Nota dell'editore: alcune immagini di questa pagina sono tratte da scansioni di cataloghi originali Scania del periodo. Per la disponibilita' delle immagini quindi un doveroso ringraziamento alla pagina modeltrucks25thscale che ha reso disponibili al pubblico le scansioni. Per chi vuole visionare le scansioni trovate l'indirizzo nella pagina dei link.
INTRODUZIONE
Lo Scania 141 fa la sua prima apparizione sul mercato italiano nel corso del 1976, quando viene effettuata una importante riforma al codice della strada: il mercato cambia, i trasporti evolvono, le distanze aumentano, i trasportatori italiani chiedono piu' potenza: sono gli anni del boom dei viaggi in medio-oriente.
Per rispondere quindi alle pressanti richieste degli autotrasportatori italiani, impiegati sempre maggiormente nei trasporti internazionali, viene varata una legge che segnera' per sempre uno spartiacque nel mondo dei trasporti in Italia: la legge 313 del 5 maggio 1976. Questa legge di riforma del codice della strada prevede che le combinazioni autotreno ed autoarticolato possano avere un p.p.t. di 440 q.li con una potenza di almeno 8 cv / tonnellata: la potenza minima del trattore - autocarro che guida la combinazione deve essere cioe' di almeno 352 cv.
L'Italia cambia cosi' la propria legislatura riguardante pesi e dimensioni, rimasta ferma per decenni sui folcloristici e lenti autotreni a 8 assi con potenze medie di 200 cv e si adegua finalmente alle normative europee, guardando in particolar modo a Francia e Germania, dove gia' da tempo sfrecciano anche in Italia su veloci autoarticolati. Cade l'obbligo della guida a destra, e nasce il supercamion "all'europea", come titolano i giornali del tempo. Grazie a questa legge finalmente gli autotrasportatori italiani potranno competere ad armi pari con i vettori stranieri, che gia' da anni dominano le strade ed autostrade europee con i loro autoarticolati.
Il mercato italiano ( che e' praticamente dominato da sempre da Fiat, che svolge il ruolo di commercio di veicoli industriali praticamente in regime di monopolio ), si apre cosi' a nuove marche fino ad allora conosciute solo dai camionisti nostrani che fanno l'estero. Dalle Alpi scendono verso l'Italia i nuovi mezzi dei principali costruttori europei, Scania in primis che vede nel mercato italiano una grossa potenzialita'. Anche Fiat si trova costretta a cambiare strategia, presentando il "supertir " 170.35 (ma questa, come direbbe qualcuno, e' un'altra storia), che sviluppa appunto una potenza di 352 cv.
IL MEZZO
E tornando allo Scania 141 (che e' di lui che parliamo qua) occorre prima fare un passo indietro al salone di Francoforte del 1969 dove Scania presenta il suo modello di punta, lo Scania LB 140, equipaggiato con il motore DS 14, 8 cilindri a V, cilindrata di 14,2 litri, potenza di 352 cv. La ammiraglia Scania monta una cabina totalmente nuova ( presentata l'anno prima al salone di Birmingham sul modello piu' piccolo, il LB 110 equipaggiato con un 6 cilindri in linea, cilindrata di 11,2 litri, potenza di 260 cv ), progettata e costruita rispettando i gia' severi criteri di sicurezza svedesi.
La nuova serie 0 ha una cabina molto piu' grande e spaziosa rispetto alla serie precedente LB 76: innanzitutto ha un pavimento posizionato molto piu' alto, e l'accesso e' garantito da due scalini. La forma della cabina e' arrotondata, sopratutto nella parte posterioe dove sono presenti i finestrini della zona notte. Il frontale ha una vistosa griglia anteriore formata da listelli orizzonali che donano imponenza e grinta alla cabina, e il parabrezza e' molto ampio ed in un unico vetro, pulito da 3 tergicristalli. I fari sono situati in alloggiamenti appositi nel paraurti mentre gli indicatori di direzione sono sullo spigolo della cabina. L'abitabilita' ed il confort di questa cabina sono senza precedenti per l'epoca e segnano un nuovo standard sui veicoli industriali del tempo: due comodi lettini possono essere installati alle spalle dei sedili, garantendo spazio sufficiente ad entrambi, e sono presenti diversi vani portaoggetti. Inoltre sono facilitati gli interventi meccanici al motore, grazie all'inedito sistema di ribaltamento, sistema fino ad allora praticamente sconosciuto. Nel 1969 lo Scania 140 e' il camion piu' potente d'europa (le potenze dei camion della concorrenza si attestavano allora mediamente sui 250 cv) e fa subito notizia.
La prima versione e' leggermente differente da quella che ben conosciamo noi: la scritta Scania e' piu' piccola, a lettere singole cromate, la sigla 110-140 e' al centro della calandra e, cosa che piu' salta all'occhio, i fari sono nel paraurti e sono rettangolari. Gli specchi retrovisori sono ad un braccio singolo. Ma nel giro di un paio di anni il restyling del mezzo lo portera' ad essere come adesso lo conosciamo e come lo abbiamo sempre visto in Italia. Di seguito alcune immagini della prima versione della serie " 0 ".
Esteticamente i modelli sono uguali alla serie precedente " 0 ", cambiano esclusivamente le targhette di identificazione. Il noto motore V8 arriva a 375 cv ( ricordiamo che il 190.38 Turbo di Iveco arrivera' soltanto nel 1981 ).
Italscandia, importatrice esclusiva dei modelli Scania per l'Italia, aperta nel 1974 con l'unico modello disponibile per l'Italia, l'LB 110, e solo per qualche mese del LB 140, si trova cosi' in mano la commercializzazione del camion piu' potente d'europa. Le vendite dei primi tempi non sono facili: i padroncini italiani si trovano spiazzati da un mezzo di questo tipo, non sono ancora abituati a mezzi cosi' potenti e confortevoli. E sopratutto i costi di gestione dei mezzi sono molto elevati, facendo il confronto con i mezzi ai quali da tanti anni erano oramai abituati.
SCANIA LB 111,141, 1976.
Nota dell'editore: alcune immagini di questa pagina sono tratte da scansioni di cataloghi originali Scania del periodo. Per la disponibilita' delle immagini quindi un doveroso ringraziamento alla pagina modeltrucks25thscale che ha reso disponibili al pubblico le scansioni. Per chi vuole visionare le scansioni trovate l'indirizzo nella pagina dei link.
INTRODUZIONE
Lo Scania 141 fa la sua prima apparizione sul mercato italiano nel corso del 1976, quando viene effettuata una importante riforma al codice della strada: il mercato cambia, i trasporti evolvono, le distanze aumentano, i trasportatori italiani chiedono piu' potenza: sono gli anni del boom dei viaggi in medio-oriente.
Per rispondere quindi alle pressanti richieste degli autotrasportatori italiani, impiegati sempre maggiormente nei trasporti internazionali, viene varata una legge che segnera' per sempre uno spartiacque nel mondo dei trasporti in Italia: la legge 313 del 5 maggio 1976. Questa legge di riforma del codice della strada prevede che le combinazioni autotreno ed autoarticolato possano avere un p.p.t. di 440 q.li con una potenza di almeno 8 cv / tonnellata: la potenza minima del trattore - autocarro che guida la combinazione deve essere cioe' di almeno 352 cv.
L'Italia cambia cosi' la propria legislatura riguardante pesi e dimensioni, rimasta ferma per decenni sui folcloristici e lenti autotreni a 8 assi con potenze medie di 200 cv e si adegua finalmente alle normative europee, guardando in particolar modo a Francia e Germania, dove gia' da tempo sfrecciano anche in Italia su veloci autoarticolati. Cade l'obbligo della guida a destra, e nasce il supercamion "all'europea", come titolano i giornali del tempo. Grazie a questa legge finalmente gli autotrasportatori italiani potranno competere ad armi pari con i vettori stranieri, che gia' da anni dominano le strade ed autostrade europee con i loro autoarticolati.
Il mercato italiano ( che e' praticamente dominato da sempre da Fiat, che svolge il ruolo di commercio di veicoli industriali praticamente in regime di monopolio ), si apre cosi' a nuove marche fino ad allora conosciute solo dai camionisti nostrani che fanno l'estero. Dalle Alpi scendono verso l'Italia i nuovi mezzi dei principali costruttori europei, Scania in primis che vede nel mercato italiano una grossa potenzialita'. Anche Fiat si trova costretta a cambiare strategia, presentando il "supertir " 170.35 (ma questa, come direbbe qualcuno, e' un'altra storia), che sviluppa appunto una potenza di 352 cv.
IL MEZZO
E tornando allo Scania 141 (che e' di lui che parliamo qua) occorre prima fare un passo indietro al salone di Francoforte del 1969 dove Scania presenta il suo modello di punta, lo Scania LB 140, equipaggiato con il motore DS 14, 8 cilindri a V, cilindrata di 14,2 litri, potenza di 352 cv. La ammiraglia Scania monta una cabina totalmente nuova ( presentata l'anno prima al salone di Birmingham sul modello piu' piccolo, il LB 110 equipaggiato con un 6 cilindri in linea, cilindrata di 11,2 litri, potenza di 260 cv ), progettata e costruita rispettando i gia' severi criteri di sicurezza svedesi.
La nuova serie 0 ha una cabina molto piu' grande e spaziosa rispetto alla serie precedente LB 76: innanzitutto ha un pavimento posizionato molto piu' alto, e l'accesso e' garantito da due scalini. La forma della cabina e' arrotondata, sopratutto nella parte posterioe dove sono presenti i finestrini della zona notte. Il frontale ha una vistosa griglia anteriore formata da listelli orizzonali che donano imponenza e grinta alla cabina, e il parabrezza e' molto ampio ed in un unico vetro, pulito da 3 tergicristalli. I fari sono situati in alloggiamenti appositi nel paraurti mentre gli indicatori di direzione sono sullo spigolo della cabina. L'abitabilita' ed il confort di questa cabina sono senza precedenti per l'epoca e segnano un nuovo standard sui veicoli industriali del tempo: due comodi lettini possono essere installati alle spalle dei sedili, garantendo spazio sufficiente ad entrambi, e sono presenti diversi vani portaoggetti. Inoltre sono facilitati gli interventi meccanici al motore, grazie all'inedito sistema di ribaltamento, sistema fino ad allora praticamente sconosciuto. Nel 1969 lo Scania 140 e' il camion piu' potente d'europa (le potenze dei camion della concorrenza si attestavano allora mediamente sui 250 cv) e fa subito notizia.
La prima versione e' leggermente differente da quella che ben conosciamo noi: la scritta Scania e' piu' piccola, a lettere singole cromate, la sigla 110-140 e' al centro della calandra e, cosa che piu' salta all'occhio, i fari sono nel paraurti e sono rettangolari. Gli specchi retrovisori sono ad un braccio singolo. Ma nel giro di un paio di anni il restyling del mezzo lo portera' ad essere come adesso lo conosciamo e come lo abbiamo sempre visto in Italia. Di seguito alcune immagini della prima versione della serie " 0 ".
Scania LB 110, 1968.Salone di Francoforte, 1969, stand Scania.Il sistema di ribaltamento della cabina.Scania LB 76 e Scania LB 110.
Serie "0".Serie "0".Serie "0".Serie "0".
Nel 1976 viene presentata, insieme ad alcune modifiche alla meccanica ed alla catena cinematica, la serie" 1 ": ecco quindi i rinnovati modelli 111 e 141.
La nuova serie 1.
Esteticamente i modelli sono uguali alla serie precedente " 0 ", cambiano esclusivamente le targhette di identificazione. Il noto motore V8 arriva a 375 cv ( ricordiamo che il 190.38 Turbo di Iveco arrivera' soltanto nel 1981 ).
Scania LB 111.
Italscandia, importatrice esclusiva dei modelli Scania per l'Italia, aperta nel 1974 con l'unico modello disponibile per l'Italia, l'LB 110, e solo per qualche mese del LB 140, si trova cosi' in mano la commercializzazione del camion piu' potente d'europa. Le vendite dei primi tempi non sono facili: i padroncini italiani si trovano spiazzati da un mezzo di questo tipo, non sono ancora abituati a mezzi cosi' potenti e confortevoli. E sopratutto i costi di gestione dei mezzi sono molto elevati, facendo il confronto con i mezzi ai quali da tanti anni erano oramai abituati.
Ma le grandi aziende del nord Italia impegnate nell'internazionale, tra cui spiccano Arcese, Transmec, F.lli Galassini, FM Martinelli, che devono confrontarsi quotidianamente con i mezzi piu' potenti delle loro concorrenti straniere, acquistano subito il nuovo arrivato per le loro flotte: basteranno poco meno di un paio d'anni a far decollare le vendite di Scania in Italia.
Scania LB 141.
Una curiosita': le prime versioni commercializzate da Scania in Italia erano vendute in un unico colore: l'arancione. Oppure il veicolo era fornito grezzo, con verniciatura personalizzata a carico del cliente. Di seguito alcune foto degli interni della serie " 1 ".
Ricordiamo inoltre che la gamma Scania LB era disponibile, solo per alcuni mercati, anche nelle rispettive versioni a cabina arretrata LS ( presentate nel 1972 e che sostituiva la precedente serie degli anni '50 ), sia nelle versioni da distribuzione LB 80 e LB 85. La cabina del 110 era stata progettata applicando i primi criteri di modularita': questo permetteva di produrre le diverse versioni (linea, distrubuzione, arretrate, corta o lunga etc.) con la stessa struttura di base, modificandone solo poche componenti. Ecco che a seconda di come viene posizionata la cabina sul telaio, Scania fornisce veicoli con cabina arretrata per la cantieristica oppure con cabina ribassata per la distrubuzione. Gli stessi cirteri di modularita' si ritroveranno sulla serie "2" dei primi anni 80. La serie 1 rimarra' a listino fino al 1981, anno in cui in Italia inziera' la commercializzazione della nuova serie " 2 ".
http://www.truckerlinks.dk/engelsk/scania.htm