Perlini 105F 4x4
Il Perlini 105F Red Tiger è un camion di Classe B che era un'auto originale disponibile sin dal lancio graduale del gioco . È stato rimosso dal gioco nell'agosto 2019. I giocatori che già possedevano l'auto potevano comunque utilizzarlo ma non aggiornarlo, mentre i giocatori che avevano installato il gioco dopo la rimozione non potevano vedere il Perlini in garage.
Gameloft ha quindi visualizzato il seguente messaggio di gioco per i proprietari dell'auto (esempio russo):
Prestazione
Il Perlini 105F Red Tiger al massimo livello
1/2
Il Red Tiger condivide l'accelerazione abissale e l'eccellente durata della nitro che hanno tutti gli altri camion. Ha la più alta velocità massima all-in nel suo archetipo e ha una maneggevolezza sorprendentemente reattiva, sebbene il suo raggio di deriva effettivo non sia molto impressionante senza l'uso del drift boosting. La sua accelerazione estremamente lenta può essere risolta in misura significativa grazie alla sua potenza nitro all-in, sebbene non così potente come l' Unimog U 4023 o il MAN TGX D38 . Il potenziamento della deriva può aiutare sia l'accelerazione che la manovrabilità in misura ragionevole, sebbene di nuovo non sia potente come i suddetti camion.
Dal momento che i proprietari di Red Tiger sono stati dotati del suo livello massimo, l'unico grado possibile che un giocatore può guidare il Red Tiger è il livello 50. A questo livello, il Red Tiger è nel complesso il miglior camion del gioco. Sebbene le sue statistiche siano per lo più nella media in termini di archetipo, la sua velocità massima al suolo non ha rivali ed è in grado di ottenere quantità decenti di velocità relativa per renderlo ancora più veloce. Di conseguenza, il Perlini può allontanarsi dagli altri camion su binari orientati alla velocità in rettilineo con molte barriere e ostacoli. Alta quota , corsa fuori pista , foresta di smeraldi e venti autunnalisono esempi di piste dove la Perlini domina non solo il suo archetipo, ma ogni altra vettura del gioco. Il Perlini può essere occasionalmente eguagliato dalla migliore accelerazione del MAN e dalla velocità massima leggermente inferiore, o molto raramente dall'accelerazione estrema dell'Unimog U 4023 e dalla velocità massima ancora più bassa. La scarsa accelerazione della Red Tiger, il raggio di deriva inferiore all'ideale e le enormi dimensioni significano che può essere surclassata gravemente su piste come Gobi e Coachella Valley , dove le auto più agili possono distruggere completamente la Red Tiger.
La velocità falsa visualizzata e approssimativa del Perlini 105F Red Tiger di livello 50 sono:
(il modificatore di velocità è ~ 102,5% quando si utilizza il Land Rover Defender come benchmark.)
Velocità massima senza boost: 134,4 mph (~140,3 mph)
Velocità massima con nitro lungo di livello 1: 155 mph (~158,7 mph)
Velocità massima con nitro lungo di livello 2: 161 mph (~165,0 mph)
Velocità massima con nitro lungo di livello 3: 169,9 mph (~174,1 mph)
Velocità massima con nitro lungo di livello 4 ET: 174 mph (~178,4 mph)
Velocità massima con nitro All-in: 182,7 mph (~187,3 mph)
Velocità massima con nitro All-in ed ET: 189 mph (~193,7 mph)
Velocità massima dell'aria: 206 mph (~211,2 mph)
Velocità massima dell'aria con ET: 211 mph (216,3 mph)
Mentre la lunga velocità nitro non è nulla da schernire, la vera potenza è la velocità nitro all-in. Anche se auto da rally come la Mini All4Racing X-Raid e la Ford Focus RShanno velocità all-in più elevate, ~187 mph è ancora potente, soprattutto considerando che mantenere la nitro all-in è molto più facile con i camion che con le auto da rally. Extra Tank chiude ulteriormente il divario, quasi alla pari con le suddette auto da rally. Dal momento che i camion sono effettivamente fattibili con un serbatoio extra, il Perlini può vedere un miglioramento di 1-2 secondi sulle sue piste migliori, anche se mantenere la nitro all-in sarà leggermente più difficile. In termini di multiplayer, la Perlini è una delle auto più popolari guidate dai giocatori che la possiedono al livello 50 a causa della sua relativa facilità d'uso, tuttavia la Perlini può essere severamente contrastata da alcune scelte della mappa e dai conducenti che distruggono gli ostacoli, rubando il guadagno di nitro e potenzialmente uccidere una corsa a causa dell'esaurimento del nitro.
Abbastanza tragicamente, a causa della rimozione permanente della possibilità di sbloccare il Perlini 105F Red Tiger, il miglior camion del gioco è impossibile da possedere legittimamente se un giocatore non lo aveva sbloccato prima della sua rimozione. Se il giocatore possiede il Perlini al massimo, allora è un veicolo estremamente utile che è molto difficile da sostituire in termini di ciò che può offrire in termini di prestazioni, fattibilità in multiplayer e utilità in eventi a tempo limitato.
Planimetria
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Nonostante ciò Perlini, uno dei più importanti player mondiali nel settore del dumper fuoristrada, ha conquistato quattro successi consecutivi nella categoria camion tra il 1990 e il 1993: un poker risucito solo a Mercedes-Benz negli anni Ottanta (con il successo italiano nel 1986 firmato Giacomo Vismara e Giulio Minelli) e ai russi Kamaz tra il 2002 e il 2006. In quegli anni l’azienda di San Bonifacio ha fatto conoscere al mondo quello stile italiano fatto di pazzia, genialità e incoscienza, sia in termini meccanici sia di spirito.
Sortunatamente l'azienda Perlini ha dichiarato fallimento lo scorso aprile ma visto il know-how e le imprese realizzate, non solo sportive ma soprattutto nel settore edile (dalla Diga di Gezhouba al secondo ponte sul Bosforo), alcuni nuovi soci stanno cercando di rimettere in piedi l'azienda fondata nel 1957 da Roberto Perlini con il nome di "Officine Meccaniche Costruzioni Perlini": la scelta di puntare alle competizioni sportive risale ai primi anni Ottanta con l’obiettivo dichiarato di mettere definitivamente alla prova i propri mezzi e componenti in condizioni esasperate.
Vien da sé la decisione di affrontare la gara più affascinante e massacrante, la Dakar, allora ancora Parigi-Dakar. Dalle esperienze nella produzione di veicoli "all-terrain" e mezzi speciali, in particolare dei modelli 131 e 105 F, nasce dunque il truck Perlini. L’esordio del Perlini 105F 4x4 alla Dakar avviene nel 1988, con il quarto posto assoluto firmato Jacques Houssat, Thierry de Saulieu e Danilo Bottaro, primi nella categoria camion di serie. La vittoria è dietro l’angolo e arriva al Rally dei Faraoni del 1988 seguita dall’epopea d’oro alla Parigi-Dakar e il successo alla Parigi-Mosca-Pechino del 1993.
Dietro le vittorie ci sono molti uomini in gara ma anche tanti dietro le quinte: tra loro Francesco Perlini, il figlio del fondatore Maurizio e due volte vincitore nel 1992 e nel 1993 con la collaborazione del fido scudiero Giorgio Albiero, sedici Dakar da pilota e copilota a partire dal 1989, passando per Claudio Vinante, unico denominatore comune di quella squadra Perlini che nel 1990 coglie il primo storico successo insieme a Giorgio Villa e Giorgio Delfino.
Era il 1987 quando, insieme al padre Roberto, Maurizio disegna un camion per partecipare alla Dakar su richiesta di Clay Regazzoni: l’ex pilota di F1, dopo la paralisi in seguito all’incidente del 1980 a Long Beach, decise di mettersi alla prova nelle numerose e massacranti "maratone" africane a bordo di auto o anche di truck. Tutto era ormai pronto ma all’ultimo, Regazzoni si ritira dal progetto Dakar e allora sul bestione da 12 tonnellate sale Francesco: a 27 anni prende parte al Rally dei Faraoni del 1988 e lo vince iniziando la sua carriera nei rally raid. Non fosse stato per Clay...
Sembra un paradosso ma la Dakar è anche questa. Perdere (o anche vincere) per una sicurezza eccessiva. Dipende a cosa si fa riferimento. Nel caso di Francesco Perlini, il 1991, avrebbe potuto rappresentare la prima vittoria personale alla Dakar (e forse la terza, ndr): l’equipaggio è in testa con 16 ore di vantaggio sul secondo a tre tappe dal traguardo ma un misto di incoscienza e supponenza manda tutto all’aria: per dimostrare che i mezzi Perlini non si rompono mai, Francesco aveva infatti deciso di non portare pezzi di ricambio. La rottura di una sospensione, tra i danni più comuni alla Dakar, fa calare il sipario - momentaneamente - sui suoi sogni di gloria.
Chiamarsi Perlini e vincere la Dakar con un mezzo Perlini è un’impresa già di per sé epica nel panorama mondiale ma mettersi dietro i costruttori specialisti del settore, per di più su auto, rappresenta una soddisfazione enorme. Una cosa che non è sfuggita a Jean Todt quando era a capo del motorsport di Peugeot-Citroen - dominatori di quegli anni - e svelata proprio da Francesco durante un incontro organizzato dal Panathlon Padova: “Chapeau monsieur Perlini, noi spendiamo 15 miliardi all’anno (di lire o di franchi, ndr) per sviluppare i nostri motori e poi ci arriva davanti il suo camion”. In effetti vedere la classifica del 1992, la penultima che ragguppava sia auto che camion, in cui i due mezzi Perlini precedono il fuoristrada Peugeot P4 di Maurice Chomat e Jacky Rocher fa un certo effetto.
Fino al 1992 la Parigi-Dakar è andata avanti senza GPS. Piloti e team viaggiavano con mappe e bussole e spesso rimanevano soli durante la notte perché l’organizzazione non riusciva a raggiungerli. Era quindi usanza condividere il cibo. Perlini fa riferimento alle serate in cui i piloti sono rimasti nel bel mezzo del deserto e per mettere un po’ di energia in corpo si dividevano delle scatolette di tonno. Indipendentemente da chi fosse presente al bivacco, dal rookie al grande campione come Ari Vatanen, vigeva un’unica legge: quella della solidarietà, dell’amicizia e del rispetto tra gentiluomini. Proprio in quei momenti emergeva il vero spirito della Parigi-Dakar.
Chi corre la Dakar potrebbe avere paura di tutto e invece non ha paura di niente. O meglio, sa bene i rischi che corre e la paura se la dimentica per almeno due settimane. Per Franceso Perlini la paura più grande era quella delle moto, dover incontrare e schivare i motociclisti piantati in cima alle dune a causa delle moto pesanti che si insabbiavano. Dune che invece si beve alla grande un bestione dalla trazione integrale permanente con 3 differenziali bloccabili singolarmente. Quel Perlini 105F 4x4 era un mostro da 12.800 kg spinto da un motore Detroit Diesel 8V-92 da 12 litri, in grado di sviluppare una potenza di 550 CV e capace di arrivare a 150 km/h. I dati ufficiosi parlano di una velocità media raggiunta di 184 km/h, non lontano da quelle fatte segnare da Vatanen su Peugeot 405 Turbo prima e Citroën ZX poi. E hanno paura delle moto ferme…
C’erano tempi in cui i trentenni di oggi saltavano sulle pompe per far uscire più carburante e tempi in cui i futuri dottorandi chimici provavano a diluirlo con altre sostanze. Forse nessuno ha mai pensato di farci pipì dentro. Invece la brillante idea è venuta proprio a Perlini junior che nel suo curriculum può vantare anche questa impresa: in una tappa della Dakar 1991 avviata il team aveva fatto due calcoli rendendosi conto che sarebbero stati necessari due litri di gasolio in più per arrivare tranquilli al traguardo, nella speciale lunga 600 chilometri. Quindi per far salire il livello nel serbatoio si è scelto di ricorrere al più classico dei bisogni primari. Mai come questa volta la scelta si è rivelata provvidenziale.