Laltesi FP180.nuovo trattore cingolato apripista bulldozer ruspa
Shantui DH16-K2
l'acquisizione del prestigioso marchio LALTESI, produttore italiano di macchine operatrici. Fondata nel 1954 ad Alseno, in provincia di Piacenza (Emilia Romagna), ha prodotto per prima in Italia escavatori e macchine movimento terra in seguito ampiamente distribuiti sul mercato europeo. Di recente, grazie ad una joint-venture con uno dei maggior produttori di macchine operatrici al mondo, Freemac ha iniziato la produzione presso il proprio stabilimento di Pontenure del bulldozer LALTESI modello FP180, macchina all’avanguardia per robustezza e facilità d’impiego. Per poter consegnare al mercato prodotti che rispondano ai più alti standard qualitativi, volti a soddisfare le aspettative del cliente (qualità totale), l’ufficio tecnico attraverso le sue certificazioni effettua costanti controlli sulla produzione in serie affinché i più elevati standard qualitativi vengano rispettati.
FREEMAC LALTESI
Il nuovo FP180 deriva dal dozer Shantui DH16-K2. Macchina con trasmissione idrostatica e azionata da una motorizzazione FPT N67 che eroga la potenza netta massima di 142 kW (193 cv). Il costruttore cinese è oggi uno dei più grandi player globali nel settore e fornisce componenti e macchine a moltissimi grandi marchi come, ad esempio, Komatsu. Si tratta quindi di una collaborazione che apre le porte ad interessanti sviluppi con la possibilità, per il marchio Laltesi, di trovare una nuova vita.
L’operatività di Freemac sul mercato del pipeline è infatti uno sbocco molto interessante che potrebbe consentire l’accesso ad altre tipologie di mezzi come, ad esempio, escavatori idraulici e posatubi. Ovviamente sempre con l’apprezzato marchio Laltesi.
FP180, presidiare il centro del mercato
Il dozer FP180 si colloca, per potenza e peso operativo, nel centro del mercato globale di queste macchine. La macchina è disponibile sia in versione XL, sia in versione LGP. Il peso operativo varia da 17.235 kg a 19.945 kg a seconda dell’allestimento. Il motore FPT N67 eroga 142 kW (193 cv) @ 2.100 giri/min con una coppia massima di 850 Nm @ 1.400 giri/min. La trasmissione, come anticipato, è idrostatica a circuito chiuso. I due motori lavorano ad una pressione di 425 bar e sviluppano una forza di trazione di 230 kN (23,45 tonnellate). Il range di velocità spazia da 0 a 10 km/h.
La gestione è completamente elettronica. L’azionamento di tutti i comandi avviene tramite joystick a funzionamento elettroidraulico. E’ quindi possibile regolare i parametri di funzionamento sulle esigenze dell’operatore. La gestione elettronica di motore e idraulica favorisce, fra le altre cose, l’impiego di tecnologie di assistenza allo scavo come quelle satellitari 2D e 3D.
La cabina ha interni ergonomici con appoggia braccia regolabili su più assi. Chiunque può quindi trovare la migliore posizione di guida per utilizzare la macchina nel modo più comodo possibile. Il joystick del comando traslazione è, come detto, di tipo elettroidraulico. Quello di lama e ripper è invece pilotato idraulicamente
I mercati sono profondamente cambiati, così come la mentalità degli utilizzatori. Un’operazione come quella di cui è oggetto Laltesi può oggettivamente avere un futuro se vista, soprattutto, come sbocco verso target specifici. La presenza nel settore pipeline di Freemac permette di allargare la propria offerta e di dare vita a nuove opportunità occupazionali. Il dozer FP180 è infatti assemblato in Italia, nella sede di Pontenure. Siamo infatti in una zona dove i costruttori di macchine speciali hanno trovato una fortunata culla. Ragion per cui il progetto Laltesi di Freemac può trovare sviluppi molto interessanti.