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 Trinciatrice macchina agricola

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el magutt

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MessaggioTitolo: Trinciatrice macchina agricola   Trinciatrice macchina agricola Icon_minitimeMar Ago 01, 2023 5:02 pm

Trinciatrice jocolor
La trinciatrice, (detta anche trinciaerba, trinciasarmenti o trinciastrocchi a seconda del vegetale su cui deve lavorare) è una macchina agricola trasportata e messa in movimento da un trattore. Viene usata per abbattere e triturare residui vegetali (erba incolta, residui di coltivazione) emergenti dal suolo o ivi deposti, che abbiano dimensioni sufficientemente contenute, in modo tale da favorirne la decomposizione. In taluni casi la trinciatura così eseguita, se eseguita grossolanamente, può essere finalizzata invece alla successiva agevole raccolta del residuo vegetale, spesso previa imballatura.

Questa macchina operatrice agricola non va confusa con la trinciacaricatrice che esegue un'operazione in parte simile ma destinata alla produzione di un insilato quasi sempre a fini di alimentazione zootecnica, in cui la trinciatura non avviene a terra ma, in modo più accurato, all'interno di un apposito dispositivo dopo che l'elemento vegetale desiderato è stato mietuto oppure staccato dalla sua pianta, oppure raccolto dal suolo.

Le trinciatrici, la cui larghezza di lavoro può andare da poco più di mezzo metro a quasi dieci metri, trovano svariate applicazioni in agricoltura, in campo aperto, frutteto e vigneto e nelle manutenzione delle banchine stradali: esse vengono usate nella tosatura dei prati, nel controllo delle erbe all'interno dei frutteti, sui bordi delle strade, in campi da golf, oppure per macinare i residui di potatura nei frutteti, o residui colturali di mais, girasole, pomodori e simili rimasti al suolo dopo il raccolto.

Cuore dell'attrezzo è un rotore di tipo orizzontale su cui sono disposti i coltelli, di diverse tipologie (a mazze, a "V" o altre) in funzione del materiale che deve essere triturato (stocchi, sarmenti, erba...). Una classificazione generica consiste nel differenziare la diverse trinciatrici a seconda della loro alimentazione:

presa di forza del trattore: questo è il modello più usato e consiste nell'usare la presa di forza (a 540 o 1000 giri) di una trattrice, collegata con un attacco a tre punti.
motore idraulico indipendente: in questo caso la trinciatrice è alimentata da un motore idraulico indipendente collegato direttamente al rotore della trinciatrice stessa.
motore a benzina indipendente: questo modello è di solito montato su trinciatrici carrellate , con ruote pivottanti collegati ad un qualsiasi mezzo tramite un gancio traino.
Le trinciatrici hanno un peso che varia da 100 a 1500 kg e possono essere portate anteriormente e posteriormente, combinate (anteriore e posteriore contemporaneamente collegate al trattore) o sbracciate. L'Italia è il principale produttore mondiale di trinciatrici. Le regioni più attive nella produzione di tali macchine sono il Veneto, l'Emilia-Romagna e la Lombardia.

Trinciatrice fissa
Il modello fisso ha la caratteristica di avere l'attacco a tre punti fisso e usualmente sono montate per coprire interamente o parzialmente lo spazio tra le due ruote posteriori di una trattrice.

Trinciatrice con spostamento
Questo rappresenta un primo grado di flessibilità di un trinciatrice: lo spostamento che può essere idraulico o manuale permette di spostare lateralmente la scocca della macchina, mantenendo l'attacco a tre punti stabile dietro al trattore. Questa caratteristica è di solito presente per lavori dove è richiesto lo spostamento a tratti della macchina, come un viale di alberi dove la macchina deve uscire e rientrare di continuo dalla traiettoria del trattore.

Trinciatrice per argini

Trinciatrice laterale per argini e fossi, con spostamento orizzontale e verticale
Questo modello rappresenta il terzo grado di flessibilità di una trinciatrice: non solo il movimento è laterale ma anche verticale. A differenza di una trinciatrice con spostamento, quelle per argini non possono avere la traslazione manuale che è invece completamente idraulica. Questi modelli sono generalmente molto complessi e richiedono spesso l'uso di sistemi di sicurezza molto sofisticati. Il lavoro ideale di una tale trinciatrice è il taglio di siepi verticali o di fossi dove è richiesto che la trincia lavori esterna al trattore.
Trinciatrice macchina agricola 1024px-Trinciatrice_g2

Trinciatrice macchina agricola Trinciatrice_per_argini

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Trinciatura dei residui colturali
La trinciatura dei residui colturali è un'operazione colturale che consiste nello sminuzzamento meccanico, eseguito con apposite macchine trinciatrici, di stoppie, residui di potatura, vegetazione infestante e di qualsiasi altro materiale organico presente sulla superficie del terreno.


La trinciatura non è una vera e propria lavorazione del terreno, tuttavia rientra a tutti gli effetti fra le tecniche di gestione del suolo nei terreni agrari in quanto integra o sostituisce alcune lavorazioni propriamente dette. Di norma la trinciatura si esegue in uno dei seguenti contesti.

Liberazione della superficie prima dell'esecuzione di una lavorazione principale
Questa operazione si può eseguire sia nelle lavorazioni tradizionali sia in quelle che rientrano fra le tecniche di minimum tillage. Alcune lavorazioni non sono disturbate dalla presenza di residui vegetali ingombranti, come ad esempio l'aratura e, entro certi limiti, la fresatura. Altri attrezzi sono in grado di fare un lavoro migliore su un terreno sostanzialmente libero o ricoperto da residui non ingombranti: è il caso ad esempio degli attrezzi discissori oppure rimescolatori con organi ruotanti folli. In questi casi la trinciatura diventa indispensabile per migliorare la qualità della lavorazione, ma in generale si può considerare utile per tutte le lavorazioni, compatibilmente alle esigenze economiche.

Preparazione del terreno nel sod seeding
Le finalità del sod seeding impongono che i residui colturali non siano asportati o distrutti, ma che siano sfruttati per arricchire il terreno di sostanza organica. I residui vanno pertanto lasciati in campo perché siano sottoposti ai processi di decomposizione microbica (Biodegradabilità) responsabili dell'evoluzione e del mantenimento degli orizzonti O e A1[1]. La presenza di residui grossolani può tuttavia ostacolare il funzionamento della seminatrice su sodo e la stessa emergenza delle piantine, pertanto è una buona norma trinciare i residui della coltura precedente prima di effettuare la semina.

Inerbimento degli arboreti
Per i motivi esposti nel punto precedente, gli arboreti gestiti con tecniche conservative del suolo si avvalgono dei benefici derivanti dalla trinciatura dei residui di potatura. Nell'inerbimento propriamente detto la trinciatura si esegue sui residui di potatura, mentre il controllo delle infestanti è affidato allo sfalcio periodico. Nelle tecniche riconducibili all'inerbimento, adottate nelle zone a clima caldo-arido, la trinciatura si esegue anche per controllare la vegetazione spontanea che si sviluppa nella stagione di riposo e quella che riemerge nel corso della primavera.

Finalità
Come detto in precedenza, la trinciatura ha lo scopo di mantenere in situ i residui vegetali senza ostacolare il normale svolgimento degli altri interventi agronomici.

Tradizionalmente i residui colturali che possono ingombrare il terreno vengono asportati o distrutti. Le asportazioni possono interessare, ad esempio, la paglia dei cereali (impiegata come lettime per gli allevamenti), i residui di potatura (come legna da ardere), il fogliame del carciofo e foglie e colletti della barbabietola (come foraggio per gli allevamenti), ecc. La distruzione, tradizionalmente effettuata con il ricorso all'incendio, si effettua per quei residui che sono di difficile asportazione o che non sono suscettibili di reimpieghi. È il caso, ad esempio, delle stoppie dei cereali e delle leguminose da granella.

La distruzione dei residui colturali è deprecata dai criteri di gestione conservativa del suolo in quanto depauperano il terreno di elementi nutritivi e riducono il tenore in sostanza organica. L'asportazione è compatibile solo se c'è un effettivo ritorno sul terreno, ad esempio con l'apporto del letame: in questo caso il materiale organico è soggetto ad una valorizzazione, dal momento che il coefficiente isoumico dei sottoprodotti zootecnici (in particolare il letame) è più alto di quello dei residui vegetali ad alto rapporto fra carbonio e azoto. L'asportazione finalizzata alla vendita è deprecabile dal punto di vista tecnico, mentre dal punto di vista economico andrebbe valutata l'effettiva convenienza: i sottoprodotti colturali (paglia, residui di potatura, ecc.) rappresentano un'entrata addizionale che incide sulla Produzione lorda vendibile in misura marginale rispetto ai prodotti principali; d'altra parte l'asportazione rappresenta un costo implicito in quanto il peggioramento della fertilità fisica e chimica del terreno deve essere corretto con le lavorazioni e la concimazione.

La trinciatura dei residui porta i seguenti benefici:

Sul terreno si forma nel tempo uno strato pacciamante che in parte contribuisce al controllo delle infestanti e previene le perdite d'acqua per evaporazione.
La presenza dei residui in superficie migliora e stabilizza la struttura degli strati superficiali, proteggendoli dall'erosione, dall'azione battente della pioggia e dalla compressione esercitata dal passaggio dei mezzi agricoli.
La biomassa prodotta dalle colture si traduce in un incremento del tenore in sostanza organica e, indirettamente, del tenore in humus. Di conseguenza migliora la fertilità fisica del terreno e, nel contempo, si riducono le perdite di elementi nutritivi per lisciviazione.

Trinciatrice macchina agricola Dscn5621


Trinciatrice macchina agricola Dscn5621
Trinciatrice macchina agricola Dscn5622



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Trinciatrice macchina agricola Dscn5623

Trinciatrice macchina agricola Trincia_a_mazze
Trinciatrice macchina agricola Coltelli_o_mazze
ALTRE CARATTERISTICHE:

• Cofanatura interna a doppia cassa con intercapedine.
• Carter protezione motore.
• Rullo regolabile su 3 posizioni montato su supporti orientabili a tenuta stagna.
• Supporti rotore con protezione a “labirinto” per le impurità sui cuscinetti.
• Rotore elicoidale con coltello bonificato a taglio snodato o con mazette
• Motore idraulico ad ingranaggi con drenaggio.
• Blocco valvola prioritaria,anticavitazione e antiurto.



Trinciatrice macchina agricola Trincie_escavatori

Trinciatrice macchina agricola Trinciatore_escavatorejocolor



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