un bufalo da cava
Sei e otto cilindri. Li separano 20 cavalli e 150 Nm. Un sound decisamente diverso, ma un comportamento sostanzialmente identico. Due cuori diversi, ma stessa anima.
Ha quindi senso indirizzarsi verso un V8 da 16 litri, quando un più 'ragionato' 6 cilindri da 13 litri può darci identiche prestazioni? Abbiamo cercato di capirlo mettendo 'faccia a faccia' i due trattori, con uguale combinazione, testati in Svezia
Un V8 come un 6 in linea...o è il contrario?
L'unica penalizzazione che comporta il ciclo Miller è una progressione più lenta della coppia a disposizione. Nei fatti, visto sia il livello di potenza che la quantità di coppia disponibile, pari a 2.700 Nm fra 1.000 e 1.400 giri/min, non si avverte una percettibile differenza. Visto che, fra le altre cose, il DC13 che equipaggia l'XT R500 messo a confronto garantisce 2.550 Nm fra 1.000 e 1.300 giri/min.
Chi se ne accorgerebbe? E infatti, una volta alla guida, non lo abbiamo percepito. La pienezza di entrambi i motori ci ha permesso una guida assolutamente rilassata e una capacità di ripresa molto elevata in entrambi i casi.
V8 o 6 in linea? La domanda è veramente difficile. Il retarder D4100 è identico su entrambi i modelli e l'efficacia in frenata è molto alta in entrambi i casi. Ne abbiamo già parlato nel nostro articolo sull'XT R500 8x4 (che trovate a questo link), ma con pesi superiori e un bel semirimorchio agganciato sulla ralla si apprezza ancora di più. Una vera e propria sfida all'ultimo metro in cui è solo la sensazione di maggiore pienezza del V8 che fa pendere la nostra preferenza verso questo propulsore.
È vero. Si parla sicuramente di qualche euro in più all'acquisto ma, per chi si muove su continui saliscendi, anche su strada e non solo in cantiere, si tratta di un investimento sul futuro. Le soluzioni messe a punto da Scania per questo motore da 520 CV fanno capire come gli stessi progettisti di Soedertaelje si siano posti gli stessi nostri quesiti. Giustamente direi.
Linea di confine
Posizionare una corretta 'linea di confine' quando la differenza di potenza è minima e il delta fra le strutture dei motori è così grande richiede ragionamenti ponderati e di un certo spessore. Nel caso dei due trattori oggetto della prova siamo di fronte a due meccaniche che hanno in comune grandi vantaggi: assenza di filtro antiparticolato, utilizzo dell'EGR solo nel motore V8 da 730 CV, abbattimento degli agenti inquinanti con tecnologia SCR e DOC.
Massima semplicità e, soprattutto, costi di gestione ridotti al minimo. Elementi che accomunano entrambi i propulsori oggetto della nostra prova. 'Uno a uno e palla al centro' come direbbero gli appassionati di calcio.
Ma qui non si gioca. Si ragiona su uno strumento di lavoro che deve soddisfare le esigenze di chi lo utilizza ogni giorno. Il sei cilindri da 500 CV è un propulsore decisamente convincente che piace e ha un sound che non fa rimpiangere 'rumori' più poderosi.
La versione di accesso al V8 ha vantaggi non indifferenti: impostazione conservativa fatta per durare, valore residuo elevato, capacità di disimpegno e di mantenere elevate velocità medie, elasticità che permette una guida senza pensieri. Anche se, per quest'ultimo aspetto, il cambio Opticruise è un ottimo 'annientatore di stress' e sfrutta bene la coppia disponibile.
Detto questo, se un piccolo investimento in più non pesa sulle casse aziendali e se qualche centinaio di kg di portata in meno non risultano fastidiosi, quel piccolo salto di 20 CV e di 150 Nm offre molto.
Tutto così 'normalmente' Scania
La nostra preferenza, visto l'impiego come trattore e visto il sottile confine che passa fra i due motori, va sicuramente al V8 da 520 CV. Tenendo anche conto che, prima di tutto, il 'nostro' mezzo si porterà sempre a spasso un bel semirimorchio per tutta la sua vita. E magari potrebbe anche essere omologato per trasporti eccezionali di macchine operatrici che superano la soglia 'ordinaria' delle 56 ton di PTT dei classici mezzi d'opera. Detto questo, il comportamento sia stradale sia off-road degli XT R500 ed R520 è decisamente e 'normalmente' Scania.
Il comfort e la sicurezza sono un must del costruttore svedese e con gli XT, ne abbiamo ampiamente parlato, sono ulteriormente aumentati.
La fluidità che entrambi i propulsori consentono in modo del tutto naturale, insieme all'azione graduale, ma efficace del retarder, annulla ogni beccheggio trasmesso dal semirimorchio sulla ralla.
Le sospensioni della cabina lavorano molto bene e l'insonorizzazione della versione R (di cui abbiamo ampiamente parlato in passato) è un altro punto a favore di questi due veicoli. Gli ingombri 'oversize' del semirimochio si tengono sotto controllo in modo molto agevole grazie alla nuova impostazione di guida avanzata che non lascia nulla al caso.
Tyrannosaurus rex scania......un ruggito si sente nella cava