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 man hydrodrive mezzi d'opera cava cantiere

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el magutt

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MessaggioTitolo: man hydrodrive mezzi d'opera cava cantiere   man hydrodrive mezzi d'opera cava cantiere Icon_minitimeMer Nov 11, 2015 1:12 pm

Con l’HydroDrive, MAN è stato il primo costruttore a colmare una lacuna del mercato per i clienti che utilizzano i veicoli principalmente su strada, ma che in alcune situazioni necessitano di una trazione supplementare sull’assale anteriore senza dover acquistare un camion con trazione integrale. Per quasi dieci anni MAN non ha visto concorrenti in questo settore della trazione all-wheel drive e può pertanto basare la propria competenza su ampie conoscenze tecniche.

HydroDrive che si articola su sei formule di configurazione ruote e due altezze costruttive, da due assi a quattro assi, nelle serie TGS e TGX.
L’impiego più frequente avviene nei veicoli dei Vigili del Fuoco o della nettezza urbana, in macchine edili o in autobotti che devono lavorare in sicurezza e arrivare senza ritardi, anche con condizioni atmosferiche avverse e tragitti con tratti montuosi. Oppure in mezzi per il trasporto di legname su strade forestali sterrate.
Nel caso di strade dissestate per la pioggia la trazione posteriore da sola talvolta non è sufficiente, soprattutto quando il camion non è carico e l’assale posteriore non è in grado di sviluppare tutta la trazione. Un esempio tipico sono gli accessi sterrati ai cantieri, dove le manovre con i camion per il trasporto di materiali edili, gli autoarticolati a cassone ribaltabile o le autobetoniere non sono certo facili. Un mezzo con HydroDrive che non rimane bloccato nella ghiaia della rampa permette di effettuare le consegne con l’abituale puntualità e il conducente non è costretto a scendere e agganciare il cavo di traino sotto la pioggia battente.

Il fondo stradale scivoloso rende inoltre più difficile la guida, in particolare quando le ruote anteriori del veicolo carico vengono spinte dalla trazione posteriore. In realtà sarebbe necessaria una classica trazione integrale inseribile. Ma si devono proprio equipaggiare tutti gli autocarri con trazione integrale, e in particolare anche quelli che percorrono la maggior parte dei chilometri su strade asfaltate? A questa domanda MAN dà una chiara risposta con l’HydroDrive che offre una trazione e una sicurezza addizionali, ma non richiede l’utilizzo del ripartitore di coppia, del differenziale anteriore e dell’albero cardanico anteriore. Ciò consente di risparmiare ogni giorno sui costi del carburante e di ridurre le emissioni di CO2.

Rispetto a un camion con una trazione integrale convenzionale, il sistema HydroDrive pesa fino a 400 kg in meno. Ciò significa che i veicoli con HydroDrive sono in grado di trasportare un carico utile proporzionalmente maggiore. Un camion con HydroDrive di MAN amplia quindi il campo di impiego dei veicoli stradali e in alcuni casi rende superfluo l’acquisto di un ulteriore mezzo con trazione integrale.
HydroDrive di MAN è l’unico sistema di trazione sull’assale anteriore con il quale equipaggiare anche mezzi di altezza d’ingombro normale o media. Il vantaggio è rappresentato dal fatto che così è possibile realizzare determinati veicoli con trazione integrale: ad esempio allestimenti con container che abbiano un’altezza sufficiente per stare in piedi al loro interno, o multibenna impiegati dai Vigili del Fuoco o dalle squadre della Protezione Civile.

Un altro vantaggio è rappresentato dal raggio di sterzata ridotto: un camion dotato di HydroDrive ha un raggio di sterzata minore di un veicolo con trazione meccanica sull’assale anteriore. È un importante argomento a favore, per esempio per i veicoli antincendio che possono fare inversione di marcia senza inutili manovre.


L’HydroDrive di MAN aziona ciascuna ruota anteriore tramite un motore idrostatico, alimentato da una pompa idraulica con pressione fino a 420 bar. La trazione anteriore può essere inserita anche durante la marcia e sotto sforzo tramite un comodo selettore: in questo modo il conducente può affrontare le salite senza arrestare il veicolo. La forza addizionale di trazione è disponibile anche in retromarcia e in fase di rilascio, aumentando da un lato la potenza frenante dei rallentatori primari – in particolare del PriTarder di MAN, e dall’altro migliorando notevolmente la tenuta di strada e quindi la sicurezza del veicolo su fondo stradale scivoloso.

Con la generazione Euro 6 MAN ha ottimizzato l’alimentazione di pressione oleoidraulica: il fluido arriva ai punti mobili attraverso un sistema di tubazioni resistente alle alte pressioni. MAN ha disaccoppiato i movimenti di compressione dai movimenti di sterzatura delle ruote. In questo modo si riducono le sollecitazioni per i componenti e si aumenta la loro durata utile.

Il sistema presenta inoltre due notevoli vantaggi per gli allestitori che realizzano per esempio cassoni ribaltabili su telai dotati di HydroDrive: nessun elemento che sporge dal bordo superiore del telaio e una grande scelta di prese di forza secondarie disponibili.

Il TGS con Hydrodrive, la trazione idrostatica MAN resta uno dei più validi ausili per spuntare più trazione in condizioni di poca aderenza. Tanto che ne hanno venduti oltre 7 mila in tutta Europa. Da mettere subito in evidenza è la simbiosi fra telaio e sistema Hydrodrive, tanto che il camion può essere tranquillamento usato per ogni tipo di mission. La presa di forza del Man resta libera per ogni altro utilizzo, tipo far muovere il tamburo della betoniera. Dato che la pompa dell’olio, il cuore, del sistema di Man, insieme ai motori nei mozzi ruota, è posizionata sul cambio. In pratica il sistema è tutto qui. In cabina un tasto, nelle ruote 8 cilindri radiali (16 in totale fra i due assi, ora anche trattivi), la pompa, un serbatoio da 55 litri di olio, un radiatore e alcune codotte per l’olio (tubi belli e buoni). Al resto pensa l’intelligenza del Man Hydrodrive. Perchè inserendolo è possibile superare condizioni di uso e situazioni di guida che camion con la sola trazione posteriore non potrebbero fare in scioltezza

Adesso sfruttando la riduzione delle dimensioni dei motori idrostatici e delle pompe che li muovono i sistemi idrostatici si trovano su trattori di medie dimensioni. Il sistema di trasmissione del moto ’aggiuntivo’ infatti, si riduce a due tubi soltanto in cui scorre dell’olio in pressione.

Il nucleo del sistema Man è costituito da una pompa idraulica ad alta pressione inserita all’uscita del cambio che mette sotto pressione due motori idrostatici alloggiati nei mozzi ruota anteriori. All’interno die mozzi c’è un blocco cilindro con 8 cilindri radiali a stella vincolato al mozzo ruota, all’interno dei cilindri ci sono degli speciali pistoni sul cui cielo sono applicati dei rulli, che fanno presa su un profilo ondulato di un anello a camme esterno, quando è inserito il Man Hydrodrive una pompa flangiata sull’uscita del riduttore alimenta i motori dei mozzi ruota con una pressione che arriva a 420 bar.

I motori vengono messi in moto poichè la pressione viene applica a turno sui cilindri sempre e solo in discesa dalla camma, mentre contemporaneamente l’olio defluisce dai cilindri in salita dalla camma

Nel cilindro che si trova sotto pressione il pistone viene spinto verso l’esterno e si genera una coppia, secondo questo principio ogni motore genera una coppia aggiuntiva di 740 Nm su ciascuna ruota anteriore. Una potenza aggiuntiva, quindi, perfettamente in grado di trarre d’impaccio qualsiasi mezzo anche a pieno carico.

Rispetto alla convenzionale trazione posteriore il Man HydroDrive pesa solo qualche chilo in più, mentre rispetto alla classica trazione integrale parecchie centinaia di chili in meno. Ciò significa anche che gli autocarri con HydroDrive possono trasportare un carico maggiore. HydroDrive amplia quindi il campo di impiego dei veicoli stradali e in alcuni casi rende superfluo l’acquisto di un ulteriore autocarro con trazione integrale. L’HydroDrive è in grado di fornire trazione alle ruote anteriori anche di autocarri con altezza normale. Il vantaggio è che solo così è possibile realizzare determinati veicoli con trazione integrale: come gli autocarri allestiti con container che richiedono un’altezza interna che consente di rimanere liberamente in piedi, o i multibenna impiegati dai vigili del fuoco o dagli operatori della Protezione Civile. Questi allestimenti scarrabili di elevata altezza possono essere infatti montati solamente su veicoli con altezza normale senza “sforare” le limitazioni di altezza prescritte per legge. Altezza normale significa anche comodo accesso e baricentro basso del veicolo con conseguente stabilità di marcia ottimale. Identico è anche il diametro di volta degli autocarri dotati di Man HydroDrive, corrisponde esattamentamente a quello dei mezzi con trazione posteriore.

Tra i maggiori vantaggi dei veicoli con trasmissione anteriore Man HydroDrive si può annoverare la maggiore flessibilità di impiego a fronte di 260 kg di peso del sistema. La trasmissione idrostatica non richiede gli impegnativi differenziali e le coppie coniche addizionali tipici dei sistemi di trazione integrale tradizionali, rispetto ai quali il cliente guadagna fino a 400 kg di portata. Inoltre può essere adottato su mezzi a 2 e 3 o anche 4 assali, con o senza terzo asse trainato o centrale. Il Man HydroDrive è disponibile su trattori per semirimorchio, autotelai e ribaltabili della gamma TGA da 18 tonnellate in su con motori D20 Common Rail da 228 kW / 310 CV a 316 kW / 430 CV che si caratterizzano per una forte erogazione di prestazioni già dai bassi regimi. M.B.



Se avete bisogno di più trazione, ma solo occasionalmente, MAN HydroDrive è quello che fa per voi. Grazie alla trazione anteriore aggiunta azionabile a comando, sia in marcia avanti che in retromarcia, potete togliervi dai "guai" in tutte le situazioni di scarsa aderenza senza però incorrere nel maggior peso e nel maggior consumo di una trazione integrale classica.
MAN HydroDrive® è la trasmissione ideale per veicoli occasionalmente usati nel fuoristrada e per situazioni in cui è necessaria una trazione supplementare sull'assale anteriore. I veicoli con MAN HydroDrive® sono soprattutto veicoli stradali, ma con servizi funzionali più ampi grazie alla trazione anteriore idrostatica.
Situazioni di guida tipiche, in cui si può attivare il sistema MAN HydroDrive®, sono ad esempio:
strade non asfaltate, come strade sterrate e di cantiere
fondi stradali lisci, come ricoperti da fango, ghiaccio e neve
tragitti con tratti montuosi

La trazione anteriore idrostatica può essere inserita tramite la relativa manopola anche durante la marcia sotto carico. La trazione si disinserisce automaticamente al raggiungimento della velocità di marcia di 30 km/h, ma se la velocità scende sotto i 22 km/h si riattiva automaticamente. L'attivazione del sistema MAN HydroDrive® è segnalata sul display del cruscotto da una spia di controllo.
Il sistema MAN HydroDrive® comprende una pompa idraulica posta all'uscita del cambio, che alimenta i motori alloggiati nei mozzi ruota dell'assale anteriore. In termini di consumo di carburante ed usura, questa tecnologia semplicemente geniale, robusta e di facile manutenzione, è paragonabile alla tradizionale trazione posteriore, ma con numerosi vantaggi rispetto alla classica trazione integrale. L’impiego di motori idrostatici sulle ruote consente di rinunciare al ripartitore di coppia, tipico della trazione integrale convenzionale. Inoltre, sui veicoli dotati di MAN HydroDrive® per il servizio su strada, soltanto le ruote posteriori sono motrici e la pompa idraulica ed i motori sui mozzi non generano attrito. Nella trazione integrale, invece, gli elementi di trasmissione anteriori ruotano anche se disinseriti.
I vantaggi del sistema MAN HydroDrive®:
Minor consumo di carburante
Diminuzione della tara e incremento del carico utile di 400 kg circa, rispetto alla trazione integrale classica
Nessuna modifica dell’altezza del telaio, mantenendo la linea ed il baricentro del modello predisposto per l’impiego su strada
Miglioramento della sicurezza di marcia grazie alla maggior trazione e tenuta di strada su fondo stradale non asfaltato ed in presenza di condizioni invernali
In fase di rilascio dell’acceleratore, trasmissione dell’effetto del freno motore anche sull’avantreno, così da ottenere una migliore distribuzione della forza frenante.

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