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 Fondazione a Platea e a Trave rovesciata: differenze tra le due tipologie

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el magutt

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MessaggioTitolo: Fondazione a Platea e a Trave rovesciata: differenze tra le due tipologie   Fondazione a Platea e a Trave rovesciata: differenze tra le due tipologie Icon_minitimeMar Nov 07, 2023 10:12 pm

Fondazione a Platea e a Trave rovesciata: differenze tra le due tipologie scratch
Fondazione a Platea e a Trave rovesciata: differenze tra le due tipologie Fondazioni-platea-traverovescia

Fondazione a Platea e a Trave rovesciata: differenze tra le due tipologie Fondazioni-casa-di-legno
Fondazione a Platea e a Trave rovesciata: differenze tra le due tipologie >egno

Fondazione a trave rovescia: di cosa si tratta?
Nel secondo caso, si procede con la creazione di un reticolo di travi di sezione rettangolare avente base variabile dai 40 agli 80 cm ed altezza dai 40 ai 50 cm, disposte lungo le linee dei muri in elevazione.

Questo reticolo viene successivamente riempito con un vespaio (in ghiaia, igloo, ecc) e terminato con una soletta di ripartizione che funge da base per il pavimento.
Fondazione a Platea e a Trave rovesciata: differenze tra le due tipologie Fondazione-schema3

In architettura le fondazioni sono quegli elementi strutturali che hanno la funzione di ricevere i carichi provenienti dalla sovrastruttura (sia essa una costruzione, un’apparecchiatura o altro) e diffonderli sul suolo.



Fondazione a Platea e a Trave rovesciata: differenze tra le due tipologie Fondazioni02



Possiamo suddividere le fondazioni in due famiglie:

fondazioni superficiali (o dirette): plinto, trave di fondazione, piastra di fondazione, detta anche platea.
fondazioni profonde (o indirette): palo di fondazione, micropalo, fondazione ciclopica.



Sono quelle più comuni, utilizzate nel caso di edifici costruiti su terreni senza particolari problemi di resistenza. Il tipo di fondazione diretta viene realizzata in base alla struttura portante dell’edificio. Per cui avremo:

Fondazioni a plinti; utilizzato per strutture a telaio con carichi elevati viene ingrossata la base del pilastro con un plinto di solito con la forma tronco-piramidale. Per assicurare un maggiore legame tra i plinti, questi vengono spesso collegati con cordoli in calcestruzzo armato.


Fondazioni a trave rovescia; si tratta di travi annegate nel terreno che collegano tra di loro tutti i plinti di fondazione. In pratica si ribalta il sistema strutturale dell’edificio in fondazione. Queste travi annegate nel terreno hanno forma di un “T” rovesciata. Questa soluzione è particolarmente efficace per contrastare i cedimenti differenziati del terreno e nella progettazione antisismica.



Fondazione a platea; utilizzate con strutture particolari o in presenza di terreni deboli. Può essere considerato uno sviluppo della fondazione a travi rovesce, con in più la presenza di un solettone inferiore a cui spesso si aggiungono nervature ortogonali secondarie rispetto a quelle delle travi rovesce, per garantire un ulteriore irrigidimento della struttura.

FONDAZIONI PROFONDE O INDIRETTE
Le fondazioni indirette vengono praticate quando gli strati superficiali del terreno non hanno una portanza sufficiente per sopportare il carico della struttura o nel caso in cui i cedimenti previsti con le fondazioni dirette siano eccessivi.

Il tipo più comune, nell’edilizia storica, è il palo di legno di particolari essenze dure e resinose, tipo quercia, rovere, ecc. eventualmente con la punta rinforzata in metallo, detta puntazza, conficcato nel terreno attraverso battitura con speciali macchine dette battipalo, finché non raggiunge strati di terreno solido oppure pensato per resistere mediante l’attrito laterale che si crea con il terreno.

Fondazioni a pozzo o ciclopiche, sono costituite da scavi a sezione obbligata profondi, riempiti con materiale secco accuratamente costipato oppure con conglomerato cementizio a basso tenore di cemento.

Fondazione a Platea e a Trave rovesciata: differenze tra le due tipologie Fondazioni01




Fondazioni dirette continue ordinarie, travi rovesce e fondazioni a platea
FONDAZIONI CONTINUE ORDINARIE

Le fondazioni continue hanno la funzione primaria di distribuire uniformemente sul terreno i carichi trasmessi dalle strutture portanti sovrastanti - ad esempio pareti in calcestruzzo armato o murature in laterizio o pietrame - per mezzo dell'allargamento della sezione di appoggio che consente di contenere le sollecitazioni entro i limiti di sicurezza del terreno.

Un elemento molto importante nelle fondazioni è il magrone, che è uno strato di calcestruzzo magro di spessore limitato. Questo crea un piano d'appoggio pulito e livellato, che facilita la formazione dell'armatura metallica e della casseratura. Se di spessore adeguato può assolvere funzioni statiche e di distribuzione dei carichi.

FONDAZIONI CONTINUE IN CALCESTRUZZO NON ARMATO



Se si è in presenza di terreni abbastanza solidi, e se i carichi a cui sottoporlo non siano eccessivamente alti, si può ricorrere a fondazioni continue di calcestruzzo non armato, realizzate con il getto nei casseri o nello stesso scavo a sezione obbligata (per saperne di più vedi qui.

In tutti e due i casi è consigliabile allargare gradualmente la base per mezzo di riseghe impostate con inclinazione di circa 60°, rendendo di poca importanza le sollecitazioni di flessione e di taglio.

In caso di fondazione continua in calcestruzzo non armato gettato direttamente nello scavo di fondazione, si ottiene una sezione a forma trapezoidale, dove la base minore sarà quella inferiore.

fondazione continua in calcestruzzo non armato, gettata nello scavo di fondazione
fondazione continua in calcestruzzo non armato, gettata nello scavo di fondazione
La maggiore quantità richiesta di calcestruzzo viene compensata dal risparmio della cassaforma necessaria per il getto.

Per completare la fondazione è consigliata la realizzazione di un cordolo in calcestruzzo armato (il cordolo è un elemento di calcestruzzo inserito per tutto lo spessore del muro in corrispondenza del piano d'imposta del solaio) in modo da migliorare il collegamento con la base della struttura.


FONDAZIONI CONTINUE IN CALCESTRUZZO ARMATO

fondazione continua in calcestruzzo armato
fondazione continua in calcestruzzo armato
La capacità del calcestruzzo armato di resistere a sforzi di flessione consente di realizzare delle fondazioni meno massicce di quello in calcestruzzo non armato, che vengono chiamate fondazioni a mensola (o fondazioni a zattera). Sono formate da un cordolo continuo con due mensole laterali realizzate in calcestruzzo armato, in modo da assorbire le sollecitazioni di taglio e flessione.

In caso di terreni poco resistenti è il tipo di fondazione più adeguata, infatti necessita di una minore quantità di calcestruzzo abbattendone il peso. Come contropartita presenta un lavoro maggiore relativamente alla formazione dell'armatura metallica e della casseratura.

FONDAZIONI A TRAVI ROVESCE

fondazioni a trave rovesce
fondazioni a trave rovesce
Le travi rovesce sono elementi strutturali molto utili, infatti sono delle travi realizzate in calcestruzzo armato che permettono di distribuiti i carichi trasmessi dai pilastri. Una particolarità di queste travi è quelle di avere una a T rovesciata, munite di due solette (o mensole) inferiori, con il compito di allargare la superficie che poggia sul terreno.

Questo tipo di travi sono usate sopratutto in presenza di strutture a telaio, e sopratutto quando sono richieste grandi superfici di appoggio e il terreno non ha una resistenza uniforme.

La loro realizzazione prevede fase differenti e successive tra loro:

1) un primo strato di calcestruzzo magro;

2) la successiva formazione dell'armatura metallica;

3) il getto delle solette della trave;

4) ad impasto indurito vengono montate le sponde di contenimento e si esegue il getto della parte superiore, che viene chiamato anima.

TRAVI ROVESCE INCROCIATE

fondazione a travi rovesce incrociate con struttura a telaio
fondazione a travi rovesce incrociate con struttura a telaio
La successione di numerose travi rovesce, allineate tra loro secondo le file dei pilastri, produce uno schema statico a travi continue su più appoggi, che sono orientate secondo uno dei lati della pianta dell'edificio e unite da cordoli trasversali di irrigidimento.

Le travi rovesce incrociate si formano nel momento in cui i cordoli di irrigidimento diventano anch'essi delle travi rovesce. Questo accade nel caso in cui sia necessario rendere maggiormente rigida la fondazione. Questo permette un'adeguata ripartizione dei carichi.

Risulta molto vantaggioso realizzare trave rovesce con un rapporto altezza/base elevato, che permette una riduzione di armatura e delle sollecitazioni a cui è sottoposto il calcestruzzo.

FONDAZIONI A PLATEA

fondazioni a platea
fondazioni a platea
Viene adoperata nel caso in cui il terreno non sia in grado di sopportare i carichi derivanti dalla struttura. In questo caso le travi rovesce, che sarebbero troppo larghe, sono sostituite da un unico solettone di base in calcestruzzo armato di spessore idoneo. Questa viene chiamata fondazione a platea.

In aggiunta, possono essere previste delle travi principali e secondarie tra loro per irrigidire ulteriormente il solettone. Tra loro saranno sporgenti, formando quella che viene chiamata piastra nervata capovolta, con la superficie piana rivolta verso il basso.

I vantaggi sono la ripartizione efficiente dei carichi ed una buona continuità strutturale, ed in presenza di terreni cedevoli in modo non uniformi. Uno svantaggio è la maggiore di quantità di materiale necessario.



Sono fondazioni dirette continue, si usano quando la struttura portante in elevazione è a scheletro indipendente, come nel caso di strutture intelaiate in cls. armato o in acciaio.
La denominazione di trave rovescia, deriva dal tipo di comportamento statico; infatti, è simile ad una trave rovesciata caricata dalla reazione del terreno che agisce dal basso verso l'alto; sollecitata dai carichi trasmessi dai pilastri i momenti flettenti avranno segni opposti a quelli delle travi dei solai.
Per ottenere una più uniforme distribuzione dei carichi sul terreno di fondazione, le travi rovesce si collegano ai pilastri nei due sensi ortogonali, in modo da formare altrettante maglie chiuse, riproducendo nell'insieme la pianta dello scheletro del fabbricato.
Supponendo che la reazione del terreno sia uniformemente distribuita sulle zattere, le travi sono calcolate come travi continue. Le armature metalliche sono disposte in modo da assorbire le sollecitazioni di trazione e taglio, che si sviluppano in conseguenza della inflessione elastica delle travi ed alle quali il calcestruzzo non potrebbe resistere.
Quando si hanno più pilastri allineati, caricati e distanziati in modo diverso, e si ritiene opportuno rendere uniforme il carico unitario trasmesso dalla fondazione al terreno conviene progettare una zattera di fondazione a larghezza variabile, in modo tale che le risultanti delle reazioni del terreno sulle varie superfici di appoggio abbiano la stessa retta di azione delle risultanti dei carichi che gravano su di esse.
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Prescrizioni tecniche
Casseforme
Fornitura e realizzazione di casseforme e delle relative armature di sostegno.
La misurazione è eseguita calcolando la superficie dei casseri a diretto contatto del getto.
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Conglomerato cementizio per strutture armate di fondazione per opere edili
Confezionato a norma di legge con cemento ed inerti a varie pezzature atte ad assicurare un assortimento granulometrico adeguato alla particolare destinazione del getto ed al procedimento di posa in opera del calcestruzzo. Fornito e posto in opera per strutture di fondazioni quali plinti, travi rovesce e di collegamento, platee, etc...

Barre in acciaio
Controllato in stabilimento, ad aderenza migliorata
Fe B38k
Fe B44k
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Fondazione a Platea e a Trave rovesciata: differenze tra le due tipologie Dscn5767
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