Azienda fondata nel 1956 da Capriotti Bernardo, attualmente amministratore della medesima. Lo stabile occupa un’area di mq. 3.500 coperti e piazzali complessivi di mq. 11.000. Tutti i rimorchi sono interamente costruiti nella nostra azienda con l’uso di materia prima e parti meccaniche prodotte dalle migliori ditte italiane.
Dal 1956 costruiamo il futuro dei rimorchi
La pazzia è il sale della vita
Erasmo da Rotterdam ne ha scritto l’elogio, analizzando garbatamente gli aspetti più ironici e paradossali.
Più di recente notiamo una sorta di tollerante accondiscendenza nei confronti della Follia, come se si trattasse di un male necessario o addirittura di un bene necessario.
I folli, nel medioevo, potevano permettersi di scherzare ironizzando su nobili e potenti; travestiti spesso da giullari a loro molto era concesso: piccole impertinenze che suscitavano ilarità, piccole insolenze che allietavano le mense.
Il matto del paese, ancora oggi, è un personaggio che viene difeso dalla comunità che se ne fa carico. Spesso la sua follia viene letta come “bizzarria” di divina natura, caratteristica che lo identifica socialmente come “Medium”, reale intermediario con il divino.
La Follia ci affascina e terrorizza al momento stesso. Abbiamo creato dei giorni dedicati alla Follia, come il Carnevale o altre feste simili, per rendere legittime le intemperanze limitandole nel tempo, per legalizzare e rendere normale ciò che durante il resto dell’anno sarebbe sanzionato severamente.
Quindi abbiamo necessità della Follia? Quindi la Follia potrebbe addirittura essere considerata un valore, un dono da non rifiutare…
Non tutti i pazzi sono artisti e non tutti gli artisti sono pazzi, si potrebbe obbiettare, anche se i veri artisti sanno perfettamente di possedere le chiavi per entrare nei mondi della vera immaginazione, quegli stessi mondi che Ligabue disegnava con le mani nell’aria prima di raccontarli sulla Tela.
Inoltre nello studio del Tarocco la Lama numero zero, “Il Matto”, che dovrebbe possedere più correttamente il valore 21, rappresenta colui che non avendo più nulla da perdere è veramente libero di decidere: incurante di una belva che gli ha azzannato una gamba è libero di saltare nel baratro dove vivono coccodrilli e mostri marini. Il Matto salta perché è alla fine del proprio processo di Realizzazione, quindi ha vinto la Paura che va messa in antitesi con l’Amore. Salta e raggiunge l’Arcano 22, Il Mondo, che rappresenta la vera Realizzazione finale dell’Iniziato.
In realtà il discorso sarebbe molto più complesso, ma volendo contribuire ad elogiare la Follia mi limito a descrivere quel salto nel nulla che solo un vero Matto è in grado di compiere.
LA FOLLIA
Lo triste ragionar di cose sagge,
Indusse quel giullar che s’arrovella,
a porre l’attenzion su nuove piagge,
che possan poi cantar la via novella.
E quando la ragion vi si ritrasse,
lasciando declamar la sua favella,
la Luna parve poi che si fermasse,
e ‘l Mondo s’arrestò per un istante.
Il cuore del giullare par che amasse,
di quell’Amor che rende foll’ amante,
e tutta la Saggezza vien dissolta,
e nudo pare quasi com’infante.
Follia alla sua Anim’è avvolta,
ed il giullare vola nell’abisso,
e punta verso l’alto ov’è rivolta
la vista verso il ciel nel punto fisso.