Caratteristiche principali dell'RT250-2
Capacità della benna (l)
390
Potenza del motore (CV)
26
Carico di ribaltamento in posizione di sterzata completa (kg)
1265
Massimo. altezza al perno cerniera (mm)
2964
Nuova serie RT-2, pallide gommate potenti, manovrabili e versatili
L'RT250-2 beneficia di un'elevata altezza di sollevamento, pur essendo molto compatto. È la macchina ideale per carichi elevati in spazi ristretti.
LA PARABOLA DEL CONTADINO CINESE: SE LA VITA TI VOLTA LE SPALLE, FORSE TI STA AIUTANDO
La vita non va sempre come la programmiamo, anzi, spesso segue un corso assolutamente imprevedibile. È così da sempre ed è così per tutti, eppure l’essere umano (specialmente dalle nostre parti) non riesce ad accettare questa realtà.
Passiamo anni e anni a programmare tutto nei minimi dettagli, convinti che la nostra esistenza si muoverà in una certa direzione. Poi si verifica un episodio totalmente inatteso che sconvolge i nostri equilibri e le nostre credenze. Quando questo episodio è positivo, ne siamo felici e non ci pensiamo più di tanto. Anzi, a volte crediamo persino di essere stati bravi a creare le giuste premesse, crediamo di essercelo meritato.
Quando questo episodio è negativo, invece, ne diventiamo ossessionati. Ci chiediamo perché sia successo a noi, cosa abbiamo fatto di male, perché ci dovremmo meritare qualcosa del genere. Può essere un episodio di poco conto, come un infortunio mentre facciamo attività fisica, oppure un episodio grave, come la perdita del lavoro o una brutta malattia.
A tutti noi è capitato almeno una volta di subire uno “sgambetto” dalla vita, un piccolo o grande dispetto che non potevamo prevedere e che ci tormenta per anni e anni. È successo anche a me, ovviamente, e per troppo tempo un determinato episodio non mi ha permesso di concentrarmi a pieno sull’unico vero obiettivo che dovremmo avere nella vita: essere felici.
NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE
Tanti anni fa, nelle campagne cinesi, un uomo e suo figlio vivevano in un piccolo villaggio. Non possedevano molto: una baracca, un campo da coltivare e un cavallo per arare il campo.
Un giorno il cavallo scappò. Gli abitanti del villaggio andarono a trovare l’uomo e gli dissero: “Il cavallo era necessario per poter lavorare. Che sfortuna hai avuto!”.
E l’uomo rispose: “Forse sì, forse no. Vedremo”.
La settimana successiva, il cavallo fece ritorno insieme ad altri due cavalli selvatici. L’uomo e il figlio si ritrovarono quindi con tre cavalli. Gli abitanti del villaggio sorrisero all’uomo e gli dissero: “Avevi un solo cavallo e ora ne hai tre. Che fortuna hai avuto!”.
E l’uomo rispose: “Forse sì, forse no. Vedremo”.
Pochi giorni dopo il figlio era intendo a pulire la stalla del cavallo, troppo piccola per contenerne tre. Uno degli animali si agitò e lo colpì con forza, facendolo cadere. Il ragazzo si ruppe la gamba. Gli abitanti del villaggio passarono davanti all’abitazione e dissero al padre: “Tuo figlio è il tuo unico aiutante e famigliare. Che sfortuna hai avuto!”
E l’uomo rispose: “Forse sì, forse no. Vedremo”.
Alcune settimane dopo, alcuni ufficiali dell’esercito arrivarono nel villaggio e iniziarono a reclutare tutti i giovani per portarli a combattere una guerra che sapevano di non poter vincere. Quando passarono dalla casa dell’uomo e videro che suo figlio aveva la gamba rotta, decisero di non portarlo in guerra.
Gli abitanti del villaggio, saputa la notizia, dissero al padre: “I nostri figli vanno a morire in guerra e il tuo invece no. Che fortuna hai avuto!”
E l’uomo, come sempre, rispose: “Forse sì, forse no. Vedremo”.
LA FELICITÀ PASSA ANCHE PER EPISODI APPARENTEMENTE NEGATIVI
NON GIUDICARE IN FRETTA GLI AVVENIMENTI DELLA VITA: DAI TEMPO AL TEMPO