KIROVETS K-743
otto al cofano troviamo il motore Mercedes-Benz OM 470 LA E4-1, un sei cilindri in linea da 10,7 litri di cilindrata che, come anticipato, trasmette una potenza massima di 435 cavalli ed è conforme alla normativa antinquinamento Stage IV/Tier 4 Final. Della trasmissione, che non figura nel leaflet con le specifiche tecniche scaricabile dal sito del costruttore russo, si sa solo che è un powershift di fabbricazione interna.
Più dettagliati i dati relativi all’impianto idraulico, che porta la firma di Bosch Rexroth e ha una portata massima di 280 litri al minuto. Sono disponibili quattro distributori idraulici a doppio effetto.
ERGONOMICO SISTEMA DI CONTROLLO COMMANDPOST 2
La cabina a due posti, interamente in metallo e pressurizzata, è dotata di un’efficiente impianto di climatizzazione. L’ergonomico sistema di controllo Commandpost 2 mette a portata di mano sul bracciolo multifunzione, alla destra del conducente, tutti i comandi del trattore, a partire dal joystick di avanzamento.
OLTRE SEDICI TONNELLATE DI PESO
Il peso in ordine di marcia ammonta a 16.240 chilogrammi.
Le altre misure sono le seguenti: lunghezza 7.800 millimetri, larghezza 2.840 millimetri, altezza 4.000 millimetri, mentre il raggio di sterzata interno è pari a 7,8 metri.
KIROVETS K-424, IL FRATELLO PIÙ PICCOLO
A sua volta il Kirovets K-424, decisamente più piccolo e leggero (pesa “solo” 11,2 tonnellate) ma anch’esso a telaio sterzante, è mosso da un motore 6 cilindri common rail Yamz (Yaroslavl Motor Plant), che si ferma allo Stage IIIB/Tier 4 interim della normativa antinquinamento, ed eroga una potenza di 240 cavalli a 2.300 giri al minuto.
“FERMO” PER ORA ALLO STAGE IIIB
Il costruttore russo è però ben consapevole del fatto che per entrare nel Vecchio Continente bisognerà dotarsi di un propulsore ad hoc e la versione per l’Europa del K-424, motorizzata Cummins o Deutz, sarà pronta con ogni probabilità il prossimo anno e in vista di questo traguardo è già partito il reclutamento dei concessionari in Spagna, Portogallo, Regno Unito e anche in Italia.
Per la trasmissione, a gestione elettronica, la scelta è caduta su ZF.
Completano il quadro la pto a due velocità (540 e 1.000 giri al minuto), l’impianto idraulico con portata massima di 210 litri al minuto, il sollevatore posteriore che alza fino a 6.000 chilogrammi, la cabina confortevole ed insonorizzata, anch’essa provvista della console Commandpost 2.
Relativamente alle dimensioni, le misure sono le seguenti: lunghezza 6.960 millimetri, larghezza 2.540 millimetri, altezza 3.505 millimetri e raggio di sterzata di 6,2 metri.
UN PREZZO DECISAMENTE ALLETTANTE
Il K-424, la cui produzione di serie è iniziata nel settembre dello scorso anno (attualmente ne vengono prodotte in media cinque unità al giorno) e che in Russia, stando a quanto afferma l’autorevole periodico tedesco di settore Profi, viene venduto ad un prezzo base intorno ai 100.000 euro, è il capostipite una nuova linea di trattori a marchio Kirovets, la K-4, che si colloca nel segmento di potenza da 180 a 240 cavalli.
DAL MINISTERO RUSSO L’ASSICURAZIONE DI SUPPORTO
L’obiettivo è senz’altro quello di trovare nuovi sbocchi, al di là del mercato domestico e di quelli di Kazakistan e Bielorussia, dove il marchio Kirovets gode di larga diffusione.
Due le novità presentate al Salone di Hannover da OJSC Kirovski Zadov, che attualmente produce in media 2.500 trattori all’anno: il Kirovets K-743 da 435 cavalli e il K-424 da 240 cavalli
Un basso prezzo d’acquisto, a detta della casa costruttrice fino al 50-60 per cento inferiore a quello della maggior parte dei trattori della stessa categoria, abbinato ad altrettanto contenuti costi di gestione, la semplicità anteposta all’eleganza, con pochissime opzioni e possibilità di modifiche, ed un design “essenziale” che negli anni è rimasto sostanzialmente invariato.
Sono sempre stati questi i punti di forza dei trattori Kirovets, fabbricati in Russia, a San Pietroburgo, dalle Officine Kirov (OJSC Kirovski Zadov) (nella foto sopra), uno dei più importanti complessi produttivi dell’industria pesante russa – con una forza lavoro attuale di oltre 2.200 unità –, destinato durante la seconda guerra mondiale alla costruzione di carri armati.