La Fiat Campagnola è un'automobile fuoristrada, prodotta dall'industria automobilistica Fiat, nelle versioni "1101 Campagnola" e "1107 Nuova Campagnola", dal 1951 al 1987
La Fiat 1101 Campagnola venne realizzata in vista di un bando pubblico per la fornitura di vetture per l'esercito italiano, in sostituzione delle ormai obsolete Jeep Americane. La vettura doveva essere il primo fuoristrada Italiano. Al concorso pubblico (1951) prevalse sul progetto concorrente della Alfa Romeo (che aveva presentato la 1900M Matta) superiore tecnicamente ma ritenuta troppo costosa rispetto alla Campagnola che attingeva buona parte dei suoi componenti da vetture FIAT in produzione; la versione civile venne lanciata in occasione della Fiera del Levante di Bari nel settembre 1951 e subito prodotta per l'Esercito (ma fornita successivamente a tutti gli Enti militari) a partire da quell'anno con le sigle AR 51, AR 55 e AR 59 (dove "AR" sta per "Autovettura da Ricognizione" e il numero indica l'anno di entrata in servizio del modello; fanno eccezione la AR51B del 1958 e la AR55 ps del 1961).
L'iniziale denominazione 1101 Alpina venne considerata troppo "militaresca" (per non richiamare alla guerra da poco conclusa) e fu subito mutato in Campagnola, allo scopo di sottolineare la possibilità di impiego anche per uso civile e, specialmente, agricolo. La nuova denominazione venne decisa da Dante Giacosa, preoccupato di non urtare la suscettibilità delle organizzazioni sindacali che, nel secondo dopoguerra, si dimostravano piuttosto ostili alla produzione per scopi militari[1].
Durante la sua lunga vita è stata adattata e costruita in numerose versioni, anche specializzate per servizi civili e militari (versioni spazzaneve, fotoelettriche chiamata anche faronata e carro attrezzi) e/o variando l'interasse e lo sbalzo posteriore (versioni speciali per i VVF e versioni ambulanza). Oltre che dall'Esercito Italiano è stata adottata, fin dalle sue prime versioni, anche dai Carabinieri e dalla Pubblica Sicurezza poi rinominata Polizia, successivamente anche in una versione speciale denominata AR55 PS. Molti carrozzieri dell'epoca come Savio e Boneschi, utilizzarono il telaio della Campagnola per allestire speciali versioni (la più nota è la versione Hard Top allungata della Savio di Torino) prodotte in discrete quantità (anche per la RAI Radiotelevisione Italiana). Sono note anche gli allestimenti della ditta ISOLI in versione carro attrezzi, molto apprezzate all'epoca e tuttora utilizzate.
Anno Versione Allestimento Motore Note
1951/55 Militare AR51 105.007
1955/58 Militare AR55 105A.007/105B.007 Militare
1961/71 Militare AR55PS 105B.055 sottoversioni B192, B220, B492 (accensione con pulsante)
1958 Militare AR51B (prima versione) 105B.007
1958/59 Militare AR51B (versione definitiva) 105B.017
1959/73 Militare AR59 105B.017 sottoversioni B200, B202, B206 (torpedo, aviolancio e cannoniera)
1951/55 Civile (alimentazione a benzina) CAMPAGNOLA 1101 105.007
1955/73 Civile (alimentazione a benzina) CAMPAGNOLA A 1101A 105A.007/105B.007 Aggiornata nel 1958
1953/55 Civile (alimentazione Diesel) CAMPAGNOLA DIESEL 1102 305.007
1955/59 Civile (alimentazione Diesel) CAMPAGNOLA DIESEL A 1102A 305B.007 Aggiornata nel 1958
1960/68 Civile (alimentazione Diesel) CAMPAGNOLA DIESEL B 1102B 305D.007
1969/73 Civile (alimentazione Diesel) CAMPAGNOLA DIESEL C 1102C 237A.053 (pompa lineare), 237A.007 (pompa rotativa)
Nel 1973 terminò ufficialmente la produzione, dopo essere stati prodotti 39 076 veicoli di cui 7 783 in versione Diesel.
La Campagnola è lunga 3.775 m, larga 1.600 m e alta 1.945 m. L'interasse delle ruote è di 1.365 m per un passo di 2.300 m. L'altezza minima dal suolo è di 0.27 m.
La Campagnola Diesel prima serie
Era dotata inizialmente di un motore a benzina a 4 cilindri Fiat da 1900 cm³ (105.007) che sviluppava 39 kW, affiancato a partire dal 1953 da un motore diesel da soli 29 kW. a 4600 giri/min (305.007). Nel 1955 sono stati montati un nuovo motore benzina da 45Kw e un diesel da 31,5 kW. Le versioni benzina potevano arrivare a 116 km/h, mentre le motorizzazioni diesel potevano arrivare a soli 85 e 95 km/h.
Nel 1955 viene introdotta la nuova versione AR55 e contemporaneamente la Campagnola 1101A con motore 105A.007 e la Diesel A. Nel 1960 entra in produzione la Diesel B con motore 305D.007 (lo stesso del furgone 615N1). Nel 1969 avviene l'ultimo aggiornamento con l'introduzione della Diesel C con il nuovo motore 237a.007 derivato dal furgone 241tn.
La versione ar59 prodotta a partire dal 1959, veniva prodotta con il motore 105B.017 ed impianto elettrico immergibile a 24V, così da favorirne l'utilizzo anche in situazioni estreme. Il motore di 1900 cc era un 4 cilindri benzina alimentato da un carburatore SOLEX 32 CBI poi SOLEX 32x30 ad aspirazione invertita; filtro a bagno d'olio, la potenza è passata dai 53 Cv iniziali fino ai 64 Cv delle versioni finali. Il motore diesel derivava direttamente dal blocco benzina (sostituendo la testata con una a camera di turbolenza tipo Comet); sviluppava inizialmente 40 Cv poi arrivati nell'ultima versione a 48 Cv.
La trasmissione era sulle ruote posteriori ed inseribile su quelle anteriori, con sospensioni indipendenti all'avantreno e a ponte rigido al retrotreno.
Venne prodotta su licenza anche nella ex Jugoslavia dalla Zastava con le sigle AR51/V e AR55/V in varie versioni anche con tetto metallico e con sbalzo posteriore allungato.
el dicembre 1951, due Fiat Campagnola allestite dalla sezione Allestimenti Speciali della Fiat in versione lunga torpedo, guidata da Cesare Butti, compì la traversata Algeri-Città del Capo andata e ritorno in 11 giorni 4 ore e 54 minuti, stabilendo un record mondiale tuttora mai eguagliato
Presentata al Salone di Belgrado del 1974 in versione civile, la Fiat 1107 Nuova Campagnola fu prodotta fino al 1987. La versione militare venne realizzata nel 1976, denominata "AR76" (cambio a 4 rapporti), ed aggiornata in diversi dettagli nel 1979, con il modello "AR76/A" (cambio a 5 rapporti).
La "Nuova Campagnola" era un fuoristrada puro, di concezione interamente nuova rispetto al modello precedente: aveva la scocca portante (che permetteva di avere una notevole luce a terra) invece del classico telaio separato, aveva 2 longheroni a "doppia c" con traverse direttamente saldate al fondo scocca, la trazione posteriore con l'anteriore inseribile, riduttore con un rapporto molto corto (3.87:1), sospensioni indipendenti a barre di torsione su tutte e quattro le ruote (posteriori con doppio ammortizzatore) e differenziali autobloccanti sia all'anteriore che al posteriore.
La motorizzazione a benzina era un 2.0 litri derivato dalle berline Fiat 131 e 132, opportunamente semplificato e depotenziato con una potenza massima di 80 CV a 4500 giri/minuto e coppia massima di 150,92 Nm (15,4 kgm) a 2800 giri/minuto, successivamente (a partire dal 1978) per un uso gravoso in fuoristrada (per evitare desincronizzazione della distribuzione in caso di guado) fu sostituita la classica cinghia della distribuzione con una più affidabile catena. Nel 1979 furono introdotte alcune modifiche alla scocca che fu irrobustita ed unificata in vista della nuova motorizzazione a gasolio realizzata dalla Sofim, con cilindrata di 2445 cm³, potenza massima di 72 CV (52,9 kW) a 4200 giri/minuto e coppia massima di 147,1 N·m (15 kgm) a 2400 giri/minuto. Alcune modifiche all'assetto delle sospensioni portarono alla riduzione della campanatura delle ruote posteriori per risolvere problemi di usura di crociere e ruote. Sempre nel 1979 venne sostituito il cambio a 4 marce del motore a benzina con una nuova versione a 5 marce che riduceva leggermente i consumi e rendeva la scarsa potenza del propulsore più fruibile.
Per quanto riguarda le prestazioni la versione benzina più recente può raggiungere una velocità massima superiore a 120 km/ora (diesel 115 km/h), nella versione militare dotata all'origine di impianto elettrico stagno (bobina, spinterogeno, candele, alternatore e scatola fusibili) la capacità di guado (senza snorkel) è di 70 cm max. L'altezza minima da terra rilevata al centro delle ruote è di ben 33 cm, mentre quella "a pieno carico" è pari a 27,5 cm, l'angolo di attacco anteriore è di 45°, l'angolo di uscita è di 46°, l'angolo di dosso è di 35°, la pendenza massima superabile è di oltre il 150% (angolo di inclinazione 56°), l'inclinazione massima laterale è di 45° e la particolare configurazione del "fondo" completamente libero da ostacoli permette di superare agevolmente ostacoli come fango, neve, sabbia e massi senza pericolo di incagliarsi. La Nuova Campagnola, inoltre, grazie ai suoi rapporti ridotti molto corti (di ben 3,5 volte rispetto alle marce normali) raggiunge una coppia di ben 54 kgm, rendendola particolarmente adatta al traino pesante.
La Campagnola può essere usata come Posto di Comando mobile o come centrale radio mobile. Può essere dotata delle apparecchiature di primo soccorso (versione ambulanza). L'impianto elettrico è a 12 volts per la versione civile, mentre la versione AR76 ha un impianto a 24 Volts.
La Renault nel 1976 costruì in collaborazione con la Fiat una ventina di esemplari della Nuova Campagnola con motore Renault type 829. Si trattava della Renault TRM 500, nata per aggiudicarsi la fornitura di un automezzo da ricognizione per l'esercito francese, il quale tuttavia scelse il Peugeot P4, fuoristrada costruito su licenza derivato dal Mercedes Classe G Wolf. La Nuova Campagnola venne anche esportata nell'ex Yugoslavia con la sigla 1107 JD in collaborazione con la "Zastava" che successivamente elaborò anche una versione con tetto rigido ad uso ponte radio mobile.
Una Nuova Campagnola è stata donata al Papa nel 1980 durante la sua visita a Torino ed ha svolto la funzione di Papamobile; Giovanni Paolo II si trovava su quella vettura quando fu ferito nell'attentato del 1981.
Il gruppo Fiat ha messo in commercio dal 2008 l'erede della Campagnola: l'Iveco Massif. Agli inizi del 2008 il gruppo Fiat ha reso noto che il nome Campagnola sarà utilizzato per la commercializzazione in alcuni mercati del nuovo Iveco Massif[1]. Nell'ottobre 2008 è uscita una serie limitata del Massif commercializzata in Italia con il nome Campagnola
Costruttore bandiera Fiat
Tipo principale Fuoristrada
Produzione dal 1951 al 1987
Sostituita da Iveco Massif